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Dichiarazione Conformità Su Casa Acquistata Nel 1984. - A chi compete rilasciarla ?


robi73

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Salve,

desidero sottoporre alla vostra attenzione un quesito in merito al rilascio della dichiarazione di conformità dell'impianto termico e gas, di un appartamento che ho acquistato nel lontano 1984.

Oggi, l'amministratore dello stabile, ha invitato tutti i condomini a presentare entro 10 giorni, la dichiarazione di conformità dell'impianto alla Legge 46/90.

Nel 2007, ho provveduto a sostituire il gruppo termico murale esistente, con uno a camera stagna ed in quella occasione, la ditta installatrice mi rilasciò regolare certificato di conformità alla regola d'arte. Ma ciò, soltanto per quanto riguarda la sostituzione del gruppo termico, non per tutto l'impianto di riscaldamento.

La domanda che vi pongo è: avendo acquistato l'immobile nel 1984, anno in cui non vigevano norme inerenti il rilascio di dichiarazioni di conformità dell'impianto, a chi spetterebbe il rilascio della dichiarazione di conformità appropriata o la messa in regola dal punto di vista normativo ?

L'impianto, è inoltre manutenzionato con regolarità da ditta abilitata e corredato di regolare libretto di impianto per gruppi termici sino a 35 Kw, oltre che, in regola, con le prove di combustione da effettuare ogni due anni.

Poteva un'impresa assumere la conduzione del mio impianto, così come previsto dalla L.46/90 e dal D.P.R. 412, senza avere cognizione se l'impianto medesimo, fosse dotato di dichiarazione di conformità ?

Mi affido alla vostra competenza e preparazione aspirando a risolvere il problema che tanto mi assilla.

Grazie a tutti coloro che vorrano prendersi il disturbo di dedicarmi un poco del loro prezioso tempo.

Modificato: da Livio Migliaresi
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Ciao

La dichiarazione di conformità deve essere redatta dall’impresa installatrice abilitata , ma nel tuo caso devi rivolgerti

ad un professionista iscritto all’albo che abbia esercitato per almeno 5 anni nel settore di competenza se non vuoi rifare fisicamente gli impianti.

Poteva un’impresa assumere la conduzione del mio impianto, così come previsto dalla L.46/90 e dal D.P.R. 412, senza avere cognizione se l’impianto medesimo, fosse dotato di dichiarazione di conformità ?

ho capito dove vuoi arrivare, ma non puoi costringerli a rilasciarti un certificato inerente i tuoi impianti.

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Ciao Ing_DeMA75

Innanzitutto permettimi di ringraziarti per la zelante risposta, in secondo luogo, vorrei chiederti se, oltre a ricorrere ad una Impresa installatrice abilitata, vi sia, per quanto di tua conoscenza, una sorta di auto dichiarazione attraverso la quale, notificare all’organo competente, l’esistenza dell’impianto e la necessità, ai tempi della realizzazione, di alcuna dichiarazione di conformità .

In relazione al secondo passaggio, mi confermi che l’impresa che ha in carico la conduzione dell’impianto, ha responsabilità esclusivamente per i lavori e le manutenzioni da essa eseguiti e non per il resto dell’impianto medesimo ?

Ciò lascerebbe intendere che, se un tubo del gas perdesse, come pure un tubo dell’acqua sanitaria o del riscaldamento e procurasse danni alla mia abitazione o quella dei vicini, il responsabile sarei io in qualità di proprietario ?

Grazie per la cortesia che hai dimostrato.

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Scindiamo gli impianti gas, impianto idrico/sanitario e riscaldamento.

Occorre sapere se qualcuno di questi impianti è condominiale, ad esempio è importante sapere dove è il contatore del gas nel caso tu abbia il metano.

Per l'impianto idrico/sanitario non era previsto niente nell'84 e quindi niente ti può chiedere l'amministratore.

Ti potrebbe pretendere qualcosa solo ed esclusivamente in caso di rifacimento impianto.

Idem come sopra per il riscaldamento, ma sembra di capire che quà invece hai hai mdificato qualcosa dpo la 46/90.

Per il gas è importante quanto sopra.

Ti consiglio di inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all'Amministratore dello stabile chiedendo a quale articolo della legge 37/2008, che ha sostituito la 46/90 abrogata, pretenderebbe queste dichiarazioni.

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Ciao dotting,

Ti sono grato per avermi portato a conoscenza della nuova normativa, la 37/2008, della quale ignoravo l’ esistenza e non sapevo fosse subentrata alla L.46/90.

In relazione agli impianti installati (gas e riscaldamento), essi non sono condominiali, bensì di esclusiva proprietà del detentore dell’immobile. Eccezion fatta per l’acqua sanitaria che è condominiale, sebbene i calcoli vengano effettuati sull’effettivo consumo dei singoli condomini.

Per ciò che riguarda il rifacimento cui fai cenno, ti confermo che nel 2007, nell'unico bagno (cieco) presente, fu sostituito il gruppo termico murale a gas aspirato, con uno a camera stagna che impiega, per condotto di aspirazione, un tubo che serviva per l’estrazione forzata d’aria dal bagno verso l’esterno, per lo scarico, la canna collettiva del condominio. Per detto rifacimento sono in possesso di regolare dichiarazione di conformità alla L.46/90.

Anche in questa circostanza, l’amministratore, dà vita a problematiche relative ad un possibile rientro di CO2 nei locali degli altri condomini, i quali, a loro volta, scarico i gas combusti delle loro caldaie, esattamente dove li scarico io, in canna collettiva. Pensi vi sia davvero difformità tra lo scarico di un’aspirata e di una camera stagna ?

Alla luce di quanto esposto, come pensi possa ottenere una dichiarazione di conformità complessiva dell’impianto esistente, considerata anche la citazione dell’art.3 co.7 del D.M. 37/2008, che recita:

“In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità, e l’attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti oggetto dell’opera di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell’intero impianto.”

Mi scuso in anticipo per essere stato prolisso nell’esposizione dei fatti, ma ci tenevo che avessi tutti i dati per esprimere compiutamente un autorevole giudizio in merito a quanto esposto.

Grazie

Modificato: da robi73
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Non so quale ammnistratore del forum abbia provveduto alla correzione dei dati da me erroneamente prodotti, ma desidero ringraziarlo per l'attenzione e il dinamismo dimostrati, rafforzando il mio giudizio in merito alla superiorità di questo forum.

Grazie

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Gentili amici visto che l'argomento mi interessa, vorrei porre la domanda: ma la famigerata 46/90 bisognava considerarla solo per i nuovi impianti e per gli adeguamenti ?

Dopo una mera sostituzione l'installatore era obbligato ad adeguare pure l'impianto gas e di conseguenza a rilasciare una dichiarazione di conformità di impianto per manutenzione straordinaria ?

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Ciao mimmo,

Sebbene non del mestiere, ho dovuto, mio malgrado, avventurarmi nei meandri di leggi, norme e regole attinenti l’argomento segnalato.

Mi è successo di dover sostituire il gruppo termico murale a gas nell’anno 2007, a seguito di ciò, l’installatore mi ha rilasciato regolare dichiarazione di conformità alla regola d’arte (L.46/90), con la quale, non si addossa la responsabilità di tutto l’impianto quantunque dichiari e sottoscriva quanto segue:

1. Ha seguito la normativa tecnica (UNI CIG 7129/01);

2. Controllato tutto l’impianto ai fini della sicurezza e della funzionalità con esito positivo, avendo eseguito le verifiche richieste dalle norme e dalle disposizioni di legge;

nondimeno, essa ha grande importanza, per il significato che manifesta, ovvero, qualcuno ti ha installato una caldaia, ne ha verificato la fattibilità, l’idoneità dei locali nei quali sarà ospitata, esaminati i condotti fumi, sia di aspirazione sia di scarico, osservate e rispettate le norme (UNI CIG) in materia di adduzione gas metano, ed infine, quando tutto ciò è risultato congruente, ne è conseguita la gloriosa dichiarazione di conformità di cui trattasi.

Rammenta tuttavia, che la Legge 46/90 è stata abrogata e sostituita dalla Legge 37/2000, la quale, sebbene perfettibile, appare più nitida della precedente.

Nella speranza di averti dato una mano, in merito al quesito posto, ti porgo i più cordiali saluti.

Modificato: da robi73
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Grazie, anche se ci sarebbe da rivedere il regomento attuativo della legge.

Ma il decreto 37 che hai citato non è del 2008 ?

Modificato: da Mimmo 59
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