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Problemi Con Condizionatore Inverter Argo Reflexo 12000 Btu


Pino88

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Buonasera a tutti,

intanto vi ringrazio per la preziosa collaborazione di tutti voi.

Sono un elettricista, ho installato nel mese di ottobre in una stanza di circa 25 mq ad uso di punto ricreativo del mio paese, un condizionatore Argo ad inverter 12000 btu (mod. REF12HI), che lo uso esclusivamente in modalità riscaldamento.

Io ho fissato l'unità interna, ho steso le tubazioni e fatto gli allacciamenti, poi è venuto un idraulico il quale ha fatto le cartelle ed il vuoto con la pompa. il vuoto lo ha fatto fare per circa 5/10 minuti dopodichè ha rilevato che secondo lui era tutto ok.

Premetto che la macchina esterna l'ho posizionata nel sottotetto con 6 metri di tubo, il quale è alto circa 1,5 metri, davanti a due finestre sempre aperte, e quindi secondo me non ci sono problemi di aerazione del sottotetto, e poi secondo me funzionando in pompa di calore dovrebbe rendere anche di più in quanto la temperatura del sottotetto sarà sempre lievemente maggiore di quella esterna (poi forse sbaglio ma ditemelo voi).

Fino a circa 15/20 giorni fa l'impianto ha funzionato benissimo, la stanza superava tranquillamente i 20° senza problemi, con temperature esterne sugli 10°, poi ha iniziato secondo me a rendere meno, la stanza raggiungeva difficilmente i 16/17° stando accesa in continuazione,

Qualche giorno dopo parlando con un altro idraulico del problema, mi ha suggerito di comprare una di quelle bombolette che si usano x (=per) fare le ricariche con il manometro, di impostarlo in modalità freddo, e di provare a collegarmi sull'unità esterna per vedere il livello del gas.

Così ho fatto ed infatti la lancetta si è spostata di pochissimo rimanendo poco sopra lo 0, all'inizio della fascia verde, quindi ho provveduto a ricaricare il gas e lancetta si è mossa verso l'alto fino al confine con la fascia blu (la fascia blu indica che l'impianto è ok).

La sera stessa infatti il condizionatore ha rifunzionato bene, c'era una temperatura di 19°, ma nel frattempo la temperatura esterna si era abbassata scendendo sui 6°.

Così ho richiamato l'idraulico che aveva fatto le cartelle spiegandogli il problema, è venuto due giorni dopo, ha fatto recuperare il gas alla macchina esterna ed ha eseguito di nuovo il vuoto dell'impianto, dopo 5 minuti ha visto che la lancetta non si spostava così mi ha ribadito che non ci sono perdite nell'impianto. dopodichè ha riaperto il gas, ha messo l'impianto in raffreddamento e con una bomboletta identica a quella che avevo comprato anche io, ha notato che la lancetta era a metà della fascia verde, così ha inizato a ricaricare e dopo aver finito l'intera bomboletta la lancetta si era spostata al confine tra il verde ed il blu, più su non saliva. (mah...)

Dopodiche è passata una settimana in cui ho tenuto controllate le temperature della stanza, e secondo me non funziona ancora a perfezione.

In questi ultimi giorni è diminuita anche la temperatura esterna, scendendo sui 2°, il condizionatore è praticamente sempre acceso e la temperatura media della stanza è sempre sui 15/16° a fatica. Solo un paio di sere è salita a 18,5°, (sempre con 2° esterni).

Capisco che con queste temperature i condizionatori riducono notevolmente la loro resa, però quello che mi sembra chiedo io è dove sia andato il gas e come mai con le stesse condizioni x (=per) due giorni ha funzionato bene?

A volte il condizionatore si ferma in continuazione smettendo di girare la ventola (suppongo per lo sbrinamento), altre invece non si ferma mai, e sempre con la solita temperatura esterna di 2/3° (che poi in soffitta sarà anche un po di più..)

Ed in più un altra sera non ne voleva sapere di partire, stava in standby come quando credo faccia lo sbrinamento, dopo circa mezz'ora ha iniziato a buttare fuori aria calda...

Ho messo anche un termometro digitale da banco frigo per intenderci, con la sonda proprio all'uscita dell'aria dello split, in questi ultimi giorni sta sui 40° nel tempo in cui gira la ventola, altre scende sui 30/35 anche se l'ho visto salire sui 45/46°..

Mi chiedo se possa essere un difetto del condizionatore, oppure se ci sia una perdita di gas, anche se l'idraulico con il vuoto non l'ha trovata però la bomboletta, che non so quanto sia affidabile, direbbe questo.

Vi prego confido in voi.

Grazie ..:-)

E se non ci fosse alcuna perdita allora ora potrebbe avere anche una carica esagerata visto che sono state inserite due bombolette di gas...

Io non ci capisco più niente, cosa mi consigliate di chiamare l'assistenza argo o di cercare un altro tecnico per controllare l'impianto?

Modificato: da Livio Migliaresi
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Xxxxbazookaxxxx

scusa ma avete fatto uma bella miscela di porcherie.se chiami un cat vi querela :) adesso puoi solo recuperare,caricare azoto e trovare la perdita che sicuramente esiste e ricaricare a peso

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Ho messo anche un termometro digitale da banco frigo per intenderci, con la sonda proprio all'uscita dell'aria dello split, in questi ultimi giorni sta sui 40° nel tempo in cui gira la ventola, altre scende sui 30/35 anche se l'ho visto salire sui 45/46°..

Non mi sembra affatto male :thumb_yello:

E se non ci fosse alcuna perdita allora ora potrebbe avere anche una carica esagerata visto che sono state inserite due bombolette di gas...

Molto brobabile!

però la bomboletta, che non so quanto sia affidabile, direbbe questo.

Gia è difficile con i manometri, figuriamoci con quello a bande colorate :thumbdown:

Consiglio: NON usarli assolutamente ;)

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Ciao a tutti,

come hanno già detto........

Sicuramente hai una perdita,

possibile che si faccia il Vuoto per soli 5/10 min sopratutto con queste temperature odierne??

poi visto l'accaduto, l'idraulico si Ostina a verificare la tenuta dell'impianto con il Vuoto ???

Devi fare recuperare e fare smaltire il gas che hai nella macchina che, dopo tutte queste Ricariche" sarà una miscela strana.

Fare la prova di tenuta con l'azoto, trovare la perdita, aggiustarla, rifare la prova in Azoto, verificare che NON ci siano più perdite e a questo punto Rifare il Vuoto, per almeno 45 minuti, e ricaricare A PESO e probabilmente in FASE LIQUIDA.

Vedrai che, poi tutto funzionerà nuovamente.

RiCiao,

Virginio

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Buonasera a tutti, mi chiamo daniele e mi occupo della parte tecnica della mia azienda (settore refrigerazione)

vorrei fare un attimo il punto della questione per chiarire le idee.

Innanzi tutto la procedura di vuoto, che, come spesso accade viene trascurata o addirittura non eseguita (come in questo caso perché 5/10 minuti non si possono definire vuoto), è una fase importantissima per due motivi fondamentali.

1° Per espellere l'aria presente nelle linee frigorifere, poiché ha una comprimibilità diversa rispetto al refrigerante e quindi causerebbe brusche variazioni delle pressioni di lavoro.

2° Per espellere l'umidità all'interno del circuito frigorifero.

Quest'ultima risulta essere davvero nociva all'impianto poiché, l'umidità, ovvero particelle d'acqua, a contatto con l'olio presente in qualsiasi circuito frigorifero a compressione forma sostanza acida che, oltre a deteriorare precocemente gli organi meccanici come: compressore, valvola termostatica (ove presente), valvola inversione ciclo, ecc... riduce notevolmente la viscosità e quindi la capacità lubrificante dell'olio stesso.

Tutti sappiamo che a pressione atmosferica l'acqua ha come punto di ebollizione 100°C.

Con la procedura di vuoto la pressione all'interno della nostra linea frigorifera scenderà al di sotto degli 0 Bar quindi sottovuoto, appunto per facilitare la vaporizzazione dell'umidità per poi essere evacuata tramite la pompa. Tutto questo è altrettanto influenzato dalla temperatura ambiente che, nei casi in cui risulti essere al di sotto di 8/10 °C, comporta una maggior difficoltà per l'acqua ad evaporare se non addirittura la ricondensazione della stessa a contatto con la tubazione fredda.

In questi casi è quindi necessario prolungare i tempi di vuoto.

Per un'impianto del tipo casalingo quindi con macchine che possono andare dai 2,0 ai 5,0 kw ( 7000-18000 btu/h) con una tubazione del liquido che non superi i 15 mt si considera un buon vuoto quanto la pompa ( a temperature esterne accettabili 10/15°C ) funziona per almeno 90 minuti.

Per quanto riguarda l'individuazione di un'eventuale perdita nel circuito frigorifero l'unica procedura che garantisce l'integrità è quella della pressatura dell'intero circuito frigorifero, compreso quello dell'unità esterna poiché:

1° Non può più essere garantito il quantitativo originale precaricato (anch'esso fondamentale per la resa frigorifera del sistema)

2° Meno probabile ma esistono remoti casi che la micro-perdita possa essere all'interno della condensante.

Per eseguire la procedura di pressatura con azoto che, nel caso in cui trattasi di climatizzatore a refrigerante r410a deve essere eseguita a non meno di 40Bar, pressione di lavoro che può essere benissimo raggiunta in scarico al compressore o nella linea gas in pompa di calore, è necessario procedere prima al recupero e pesatura del refrigerante per mezzo di apposito recuperatore.

Una volta verificata l'integrità del sistema, riparando eventuali falle come: cartelle malfatte, saldature ossidate, valvole di servizio difettose ecc, si riprocede al vuoto come prima descritto per poi finire con la ricarica del sistema che deve essere effettuata introducendo il refrigerante esclusivamente sotto forma liquida poiché trattasi di una miscela azeotropica e quindi composta, e attenersi all'esatto quantitativo riportato sulla targa della condensate.

Nel caso di un climatizzatore di questo taglio ovvero 3,5 kw si aggirerà introno ad 1,0 - 1,2 Kg massimo.

L'utilizzo di BOMBOLETTE FAI DA TE dovrebbe essere vietato poiché è praticamente impossibile eseguire una ricarica utilizzando un manometro (di quel tipo poi ....blu verde giallo viola.....).

Vi ricordo che un circuito frigorifero, qualunque esso sia (climatizzatore, frigorifero, congelatore, refrigeratore d'acqua ecc... ) è un impianto che, per mezzo della condensazione e vaporizzazione del fluido refrigerante, trasporta calore da un'ambiente dove non è necessario ad un'altro dove al contrario lo è.

I componenti dell'impianto, come la dimensione delle tubazioni all'interno delle unità, la grandezza, potenza, (in questo caso poiché inverter anche le frequenze di rotazione del compressore stesso) compreso il dimensionamento del condensatore del liquido e l'evaporatore sono stati progettati per , diciamo così, lavorare in un certo range di temperatura (est/int) e per uno specifico quantitativo di refrigerante. alterare qualcosa all'interno del circuito significa ad esempio rischiare che il refrigerante non riesca ad evaporare completamente nell'evaporatore e quindi venga riaspirato dal compressore in fase non del tutto gassosa rischiando la rottura di quest'ultimo....

Sperando di essere stato utile resto a disposizone per qualsiasi chiarimento.

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Xxxxbazookaxxxx

Ciao Daniele e benvenuto,volevo ribadire che se tu scarichi completamente una macchina nuova e precaricata per forza ti servono 90 minuti di vuoto,per espellere i residui gassosi dall'olio,quello è un vuoto totale di tutta la componentistica di un'impianto che non ho mai fatto su una macchina nuova presumendo che la precarica di fabbrica sia esatta e non vi siano perdite nella motocondensante nuova.

Quindi per il vuoto della sola tubazione 20 minuti mezz'ora di vuoto per me son sempre stati sono più che adeguati per la lunghezza delle tubazioni da te indicate,naturalmente non contati dall'accensione della pompa vuoto ma dal momento in cui la pompa è arrivata a fare il vuoto.

Per il resto mi sembra che hai postato un'ottima mini guida che sarà sicuramente di una rilevante utilità,unica pecca è la firma che indirizza ad un sito e se leggi il regolamento è vietato fare pubblicità a negozi o imprese a scopo personale ;)

Ops,già tolta la firma,come non detto. :thumb_yello:

Modificato: da Xxxxbazookaxxxx
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