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Dove Posizionare Le Valvole Di Non Ritorno


gianfri63

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Salve a tutti.

Avrei bisogno di una consulenza:

nella casa in cui andrò ad abitare vorrei fare istallare una termostufa idropellet. E' un lavoro che comunque farei successivamente (spero prima del prox inverno). Siccome avremmo già trovato la dislocazione della stufa con conseguente predisposizione dei tubi di mandata e di ritorno, la valvola di non ritorno dove la posiziono sulla caldaia a gas? che tipologia di valvola dovrei inserire? E' possibile che questo intervento lo possa fare io o deve avere la certificazione (intendo solo l'inserimento delle valvole)?

Grazie a tutti

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Normalmente le vedo piazzate sull'andata, me credo che riescano a funzionare anche se montate sul ritorno.

Ricorda solo di metterne una anche per la stufa se non ne è già provvista.

Legalmente parlando ti posso anticipare che qualsiasi modifica effettuata sull'impianto andrebbe accompagnata da relativa dichiarazione di conformità...ma credo che sia improbabile avere problemi nel caso in cui fai tu da solo.

Modificato: da Valejola
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Se stufa e caldaia superano i 35kw i due circuiti andrebbero separati da uno scambiatore di calore. Per quanto riguarda le valvole io di solito uso quelle di tipo "Europa" e le metto immediatamente a valle della pompa, dunque sulla mandata della caldaia perchè la pompa è appunto sul ritorno. L'importante comunque è rispettare il senso della freccia stampigliata sulla valvola.

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Salve,come diceva INNOHIT,se superi i 35Kw devi separare idraulicamente i due generatori,altrimenti problemi con l' I.S.P.E.L.S. Lo scambiatore è un dispositivo metallico nel quale due fluidi si incontrano in intimo contatto ma senza mescolarsi e quello più caldo cede calore a quello più freddo ( in questi casi si usano scambiatori a piastre).Di solito le stufe non ne sono già provviste.

Modificato: da Andrea25
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Ostia non sapevo che oltre i 35kw và montato uno scambiatore...ma è la solita cavolata burocratica o ha anche una finalità pratica?

Nel caso di termostufe a fiamma controllata e a vaso chiuso secondo me può essere considerato una cavolata burocratica, nel caso di un impianto a legna a vaso aperto invece è molto comodo perchè mentre il circuito a biomassa lavora a vaso aperto, dunque con una pressione di caduta data dall'altezza della cassetta d'espansione, il circuito termosifoni-caldaia a gas a vaso chiuso continua a lavorare alla sua pressione di 1 bar.

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Ok. ho afferrato il concetto......ora: cosa mi consigliate di fare (considerando che il locale dove c'è la caldaia a gas (bagno di servizio) lo devo smantellare e perciò ripiastrellare) se la termostufa la farò istallare prima del prox inverno? devo fare già inserire lo scambiatore sulla caldaia o potrò inserirlo a monte della futura termostufa? Grazie

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Intanto verifica la potenza della stufa e del tuo impianto. La caldaia infatti verosimilmente sarà da 24kw, dunque se la potenza della stufa fosse inferiore a 11kw non sarebbe necessario lo scambiatore (in realtà nel conto ci andrebbe anche il piano cottura ma quello non lo controlla mai nessuno...). Lo scambiatore lo puoi montare dove ti pare, basta che sia interposto tra i due circuiti. Ricorda però che tra lo scambiatore e l'impianto c'è bisogno di una seconda pompa di rilancio. Ovvero la pompa della stufa farà girare l'acqua tra stufa e scambiatore, poi ci deve essere una seconda pompa che faccia girare l'acqua tra scambiatore e impianto visto che la caldaia a gas e la sua pompa rimarranno spente. Se monti lo scambiatore a dividere caldaia a gas e resto d'impianto idem: la pompa della stufa farà girare l'acqua direttamente nell'impianto e siamo ok, la pompa della caldaia farà girare invece l'acqua tra caldaia e scambiatore ma ti servirà un'altra pompa per farla girare tra scambiatore e impianto.

Qui uno schema che ti schiarisce le idee:

http://www.google.it/imgres?imgurl=http://web.tiscali.it/risparmio_energetico/termocamino%2Bgas.jpg&imgrefurl=http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t%3D11318915&h=603&w=965&sz=77&tbnid=r34bfuzm9nuvnM:&tbnh=67&tbnw=108&zoom=1&usg=__0PERCZza-oiWG7y9q_-c5m5MzJI=&docid=8ep5JT3J9_RD8M&sa=X&ei=YK4DUbiDJqjV4gTWuoCoCQ&ved=0CDsQ9QEwAQ&dur=1882

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Grazie innohit...però ho visto che alcune marche di idropellets (Ravelli, Ungaro e un'altro paio) nelle caratteristiche tecniche hanno lo scambiatore di calore incorporato ( la Ungaro specifica "Scambiatore di calore a fascio tubiero in rame in alcuni prodotti ed in acciaio inox in altri). Stiamo parlando dello stesso tipo di scambiatore di calore che citi e perciò non occorrerebbe inserirne un'altro?Grazie

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Lo scambiatore di calore è una cosa generica. Ogni qualvolta è necessario trasferire calore da un fluido all'altro vi è uno scambiatore di calore. La stessa caldaia a gas può averne tranquillamente 2. Un po' come parlare di prese in elettricità. Lo scambiatore di cui parli tu è uno scambiatore acqua-fumi, vale a dire è quello deputato a trasferire il calore dalla fiamma prodotta dal combustibile incendiato all'acqua dell'impianto, ovvio che ogni caldaia, termostufa, termocamino ad acqua ne abbia uno. A te serve un secondo scambiatore che trasferisca il calore dell'acqua scaldata dalla stufa all'impianto senza far venire a contatto diretto le due acque.

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Ho capito, mi sa che dovrò affidarmi ad un idraulico per l'impianto in generale a cominciare dalle valvole di non ritorno.....peccato, il fai da te mi è sempre piaciuto ma qui si parla anche di sicurezza....beh...anche se virtuale ho fatto buona esperienza....GRAZIE A TUTTI....

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  • 3 weeks later...

Ciao,

ti è già stato in parte anticipato, comunque controlla con il produttore della stufa la possibilità di installarla a vaso aperto e/o chiuso e l’eventuale presenza a bordo macchina dello scambiatore. Se fosse già presente saresti a posto e non dovresti procedere alla somma delle potenze (argomento trattato in varie circolari Ispesl-Inail che richiedono la separazione dei circuiti mediante scambiatore).

Al posto delle valvole di non ritorno potresti anche pensare ad una sola valvola deviatrice a tre vie, da mettere indifferentemente su mandata o ritorno.

Se nell’impianto ti manca tutto (scambiatore, valvole di non ritorno o deviatrice, collegamenti idraulici ed elettrici per far funzionare la stufa o in alternativa la caldaia ecc) valuterei anche l’utilizzo di centraline in grado di gestire questa logica oppure le cassette kit di collegamento biomassa – gas già preassemblate.

Visto che l’impianto è articolato, punta sulla sicurezza ed efficienza e rivolgiti a persone esperte, tralascia per questa volta il fai da te.

R.

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