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Caricabatterie Al Piombo Gel 48volt - Schema


demonlg

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Salve a tutti, volevo chiedervi se eravate in possesso di un qualche schema elettrico per la realizzazione di un buon caricabatterie per batterie al piombo gel da 48 volt..

Ci tengo a precisare pero' che il pacco batterie che dovro' utilizzare non e' composto da una sola batteria da 48 volt, ma da 2 pacchi separati costituiti ognuno da 4 batterie da 12volt in serie per avere i 48 volt, poi i due pacchi collegati in parallelo fra loro per aumentare gli Ah complessivi.

E' possibile avere poi un caricabatterie che carichi le batterie costantemente anche durante il loro utilizzo cosi come le ho collegate serie/parallelo?

In pratica ne ho bisogno per un ponte radio che voglio alimentare direttamente a 48 volt tenendo pero' la linea 220 solo per la carica delle batterie.

Non so se sono stato abbastanza chiaro, nel caso fatemelo sapere.

Grazie

Emanuele

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In pratica vorresti avere le batterie in tampone. Dovresti anche dare i dati relativi alla capacità delle batterie in A/h.

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un trasformatore di una saldatrice elettrica , di solito erogano piu' o meno 50v e piu', e molta corrente, opportunamente modificato, dovrebbe andare bene ci metti qualche condensatore, una bella resistenza da 30-40 w limitatrice e' sei a posto.

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Si, non e' tanto il tipo di trasformatore da utilizzare di cui ho bisogno, sicuramente deve essere di almeno 55-60 volt sul secondario...

Quello che servirebbe a me e' proprio lo schema di un eventuale modifica.

Demon

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Capacità 12 A/h ==> corrente di carica 1 A - 1.5 A. Questo per ricaricare l'accumulatore.

Usandolo in tampone è necessario anche conoscere la corrente media drenata dalla batteria, altrimenti si rischia di trovarsi con la batteria scarica.

Non solo, il minimo per un caricabatteria in tampone è la presenza di un interruttore per massima carica.

Fare un caricabatteria è abbastanza semplice, fare un buon alimentatore con batteria in tampone no.

Va progettato in funzione del tipo di carico e dei cicli di assorbimento.

Puoi cavartela semplicemte con l'uso di trasformatore, ponte e condensatore e, eventualmente, di un resistore limitatore di corrrente; per questo non c'è bisogno di schema talmente è smeplice. smile.gif

Comunque con l'uso di google, di schemi del genere ne rintracci 13 per dozzina.

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Grazie, si schemi ne ho trovati a dozzine, anche con sistema di interruzione a carica avvenuta, il problema e' che sono tutti per batterie da 24 volt e su nessuno parlano di possibilita' di regolazione di corrente in uscita.

Eventualmente se ne posto qualcuno che puo' essermi utile, riusciamo a capire dove poter modificarlo per caricare batterie da 48 volt come nel mio caso?

Emanuele

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Il carico purtroppo e' diverso per ogni ponte radio, nel caso con piu' carico si dovrebbe arrivare a circa 60 watt massimi..

Calcolando che sono quasi tutti apparati che funzionano normalmente con alimentatori da 18vcc 1000mA, nel ponte radi piu' grande possono esserci circa 20 di questi apparati.

Per lo schema che ho trovato lo posto piu' tardi!

Emanuele

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demonlg+30/08/2011, 12:07--> (demonlg @ 30/08/2011, 12:07)

potresti caricarle ugualmente a 24v mettendo 2 caricatori su' gruppi di batterie serie parallelo, in modo da caricare 2 gruppi 24+24=48

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kenwood+30/08/2011, 12:39--> (kenwood @ 30/08/2011, 12:39)

Mmmm, questa non l'avevo pensata, in effetti essendo due gruppi separati di batterie si potrebbe pensare di fare una cosa del genere, pero' possono coesistere 2 alimentatori/caricatori ? Sicuramente devo fare in modo che non si diano fastidio fra loro!

Emanuele

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demonlg+30/08/2011, 13:03--> (demonlg @ 30/08/2011, 13:03)

se' galvanicamente isolati non dovrebbero creare nessun problema, semai per scongiurare ritorni di tensione ( questo dipende dalla bonta' del caricabatterie) mettere in serie un diodo sul positivo di ciascun caricabatterie della capacita' doppia rispetto a quella di carica fornita dallo stesso

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Mi sorge un dubbio, visto che queste batterie vanno caricate a tensione costante e con limitatore di corrente, devo per forza avere una tensione di carica pari alla tensione della batteria (48v o leggermente superiore come leggo) o posso anche avere una tensione per esempio di 24v con limitatore di corrente fisso a 1.5A?

Oppure in questo modo la batteria mi si carichera' solo a 24 volt massimo?

Sicuramente e' una domanda da arresto, ma mi e' sorto sto dubbio!

Emanuele

Modificato: da demonlg
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Per far circolare una corrente verso l'accumulatore è indispensabile che l'alimentatore abbia una tensione più elevata di quella dell'accumulatore. La corrente di carica Ic sarà eguale alla differenza di tensione tra alimentatore ed accumulatore divisa per la resistenza interna dell'accumulatore sommata alla resistenza interna del generatore.

Ne carica batteria a corrente costante, fissata il valore della corrente di carica la tensione dell'alimentatore aumenta automaticamente di pari passo di quella dell'accumulatore; raggiunto il valore di tensione corrispondente alla piena carica un buon carica batterie apre il circuito di carica o azzera la corrente.

Se tu hai 4 accumulatori da 12 V in serie tra loro devi usare un alimentatore con tensione maggiore di 48V; puoi anche usare 2 alimentatori con tensione >24V in serie tra loro ma, a mio giudizio, è un complicarsi la vita senza nessun vantaggio.

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Ora ve ne dico una che vi farò rizzare i capelli, per carica tampone a prescindere dallo schema intendo un circuito che può essere mantenuto collegato alla batteria in un tempo indefinito senza provocare danni e mantenendo la carica al massimo valore l' accumulatore.

Per fare questo esistono svariati metodi, il più semplice a mio modo è un alimentatore stabilizzato alla tensione di 2,4V x elemento (48V sono 24 elementi da 2,4V a massima carica quindi 57,6V ) con una resistenza in serie che ne limita la corrente di carica che stabiliremo in base alla capacità e in quanto tempo vogliamo ricarichi.

In un circuito come ho descritto la corrente di carica parte da un valore preimpostato dalla resistenza fino a scendere a zero quando la tensione della batteria raggiunge il valore preimpostato di 57,6V, bilanciando in modo del tutto automatico le perdite degli accumulatori o i consumi ad esso associati.

Questo è il metodo che di solito uso in questi casi e lo schema è un semplice alimentatore stabilizzato.

Modificato: da gibor
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kenwood+30/08/2011, 16:43--> (kenwood @ 30/08/2011, 16:43)

Allora, in parole povere io su diversi ponti radio devo eliminare l'alimentazione degli apparati wireless tramite 220v ed i loro alimentatori dedicati che vanno appunto a 220v..

Lasciando la linea 220v attiva solo per far funzionare il circuito di cui ho bisogno per tamponare la batteria o ricaricarla nell'eventualita' di un down di molte ore della rete elettrica, alimentando pero' gli apparati direttamente collegandoli alla batteria 48v.

In pratica ho bisogno di prendere i 48v dai poli della batteria con i quali alimentero X apparati radio che assorbono ognuno circa 0,8 mA a 18volt....(sono predisposti per funzionare a 48v tutti quanti)

Emanuele

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demonlg+30/08/2011, 19:58--> (demonlg @ 30/08/2011, 19:58)

Il valore totale assorbimento con tutte le apparechiature collegate?

te' lo chiedo perche' potresti adottare diverse soluzioni, tra cui quella di tenere in vita le apparecchiature direttamente dalla rete 220v con un buon alimentatore a 48v opportunamente modificato e' tenere le batterie solo per emergenza, prolungandone la loro durata, perche' in quest'ultimo caso le correnti di ricarica possono essere molto inferiori

Fammi sapere.......

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gibor+30/08/2011, 18:02--> (gibor @ 30/08/2011, 18:02)

Bene, presupponiamo che l'opzione sia valida, e sapendo che 57,6volt e' giusta perche' ho gia visto che a batterie cariche questo e' il valore senza nessun carico, come creo uno stabilizzato che regga i 48 volt? Ho visto che l' LM317 supporta tensioni massime di 40 volt, e gia a 40 volt scalda come una stufa, ho visto che esiste il TL783 che regge fino a 125 volt...ma uno straccio di schema per un alimentatore stabilizzato da 48volt mica lo trovo in giro per la rete, inoltre mi serve sicuro un circuito che abbia anche la funzione di stop alla carica quando la tensione raggiunge il valore di carica della batteria.

Il trasformatore che dovrei utilizzare mi dovrebbe tirar fuori dal secondario almeno 60 volt giusto?

Io ho un trasformatore da 350VA con due uscite, ha 2 cavi comuni siglati con lo 0, poi una uscita siglata 12v e due uscite siglate 26 v....il primo comune e' affianco al 12v mentre l'altro comune e' in mezzo alle due uscite da 26v, deduco quindi che io possa sommare queste due uscite per avere 52 volt giusto? Mi basteranno?

L'altra uscita da 12v la posso usare per un eventuale sistema di raffreddamento forzato.

Emanuele

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kenwood+30/08/2011, 22:26--> (kenwood @ 30/08/2011, 22:26)

Purtroppo dipende dal ponte radio, in alcuno ho solo 2 apparati collegati che fanno da punto punto ed un router, tutti e tre hanno alimentatori da 18v 1000mA, quindi suppongo che il totale sarebbe 3 ampere!

Ma in altri ponti, quelli principali dove ci sono anche le distribuzioni al pubblico, posso arrivare anche a 18-20 apparati quindi arriverei a 20 ampere...!

Inoltre su un ponte ho addirittura un apparato radio da 24Ghz che e' gia' alimentato con un suo alimentatre da 48volt 8 ampere !

Emanuele

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Non saprei darti una valida soluzione, perche' le variabili sono tante, a questo punto vai sulla soluzione piu' efficace, utilizza un inverter e' sei a posto, le batterie vengono caricate dal sistema, e' non hai nemmeno il problema del carico e del blackout.

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kenwood+30/08/2011, 23:42--> (kenwood @ 30/08/2011, 23:42)

Ha ragione, pero' sui ponti radio utilizzo gia' dei gruppi di continuita' con quindi inverter integrato della APC, il 2200 VA con 12 apparati collegati dura circa 4 ore, monta 4 batterie da 12v 9Ah per un totale di 48 volt!

Il problema e' che questo e' gia' un grande UPS ma non sempre si puo' intervenire tempestivamente in caso di mancanza di alimentazione per parecchie ore, con la soluzione ad alimentazione a bassa tensione gli apparati mi resterebbero accesi anche giorni, in quanto non devo fare inversione di tensione con un inverter che consumerebbe molto di piu' le batterie.

Mi serve la soluzione per tenere accesi gli apparati a batterie per molti giorni, almeno 7 per tenersi larghi! Anche 4 vanno bene!

Emanuele

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Non sò i motivi della tua necessità di eliminare tutti i singoli alimentatori e non mi interessa ma vediamo di analizzare un attimo ciò che vuoi realizzare.

Hai parlato di ponti radio in configurazione variabile a seconda del tipo, il togliere i suoi alimentatori presuppone per forza che il singolo caricabatterie dovrà avere la potenza per alimentare tutti gli apparecchi + la corrente per ricaricare la batteria.

Facendo due rapidi conti hai detto 20Ax48V=960W che vuoi fare andare per una settimana a batteria!!! 161kWh ovvero 3354Ah dove troverai una batteria così ? secondo il trasformatore solo per il funzionamento degli apparati è di 1kW più la carica stando bassi di 1/20 della capacità ovvero 8kW in totale 9kW di alimentatore, ed alimentatori così di schemi non ne troverai ma però potresti fartelo fare per es. da chi produce caricabatterie per carrelli elevatori.

Insomma un progetto tutto fuorchè semplice dove il fai da te mi sembra un'utopia.

Se invece lasci i suoi alimentatori dimezzi il caricabatterie ma non le batterie o la sua autonomia che mi sembra evidente soggetta ad errore di valutazione, ti suggerisco un attimo di riflessione sulla cosa.

Ultima nota il circuito di fine carica, con il sistema che ti avevo descritto non serve, poichè quando sono cariche proprio per via della stessa tensione non scorre più nessuna corrente, è esattamente come se si fosse disinserito automaticamente.

Per le potenze in gioco e l'autonomia prefissata a mio avviso l'unica alternativa possibile è un gruppo elettrogeno ad avviamento automatico.

Modificato: da gibor
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In realta' l'alimentatore non mi deve alimentare gli apparati, gli apparati devono essere alimentati esclusivamente dalle batterie, l'alimentatore deve solo tenere a tampone la batteria quando c'e' alimentazione a 220, e quando manca e poi torna deve ricaricarle per poi tornare a tamponarle..

Ora non so se ho fatto un calcolo giusto, correggimi se sbaglio, essendo gli apparati alimentati originalmente a 18v 1A, significa che se io ho 10 apparati a 18 volt avro' un totale di assorbimento di 10 A giusto?

Emanuele

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Rispondimi tu se ho capito male tu vuoi che gli apparati tutti collegati ad un unico pacco batterie funzionino ininterrottamente e che lo stesso pacco sia caricato in tampone dalla 220 in modo da prolungare il funzionamento in caso blackout.

Se è così che ho capito chi fornisce energia agli apparati se vuoi che la batteria si carchi, o va dentro o viene fuori dalla batteria per parlare come si mangia.

Perdona la schiettezza dell'esempio ma voglio capire esattamente il tuo intento se no è inutile che provo ad aiutarti.

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