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Batteria Auto - ricarica


uccio111

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salve, volendo tenere sempre efficiente una batteria al piombo del tipo per auto, per evitare che stando ferma inutilizzata si scarichi cosa bisogna fare? ho sentito parlare di carica di mantenimento ma in cosa consiste? è utile?

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Livio Migliaresi

da una vecchia discussione

Una batteria al piombo che non sia costantemente caricata, o, quanto meno, non caricata con una certa costanza, va incontro a 'solfatazione': quando la sua carica scende sotto al 50%, si forma una crosta dura di piombo cristallino che impedisce le reazioni chimiche di carica scarica alla base della fornitura e assorbimento di corrente (cristalli di piombo solfato [PbSO4] che si depositano, continuamente, sulle piastre prelevando molecole di zolfo dall’elettrolita che viene così indebolito; questo processo irreversibile provoca l’impossibilità della batteria di accumulare ed erogare energia, portando nel tempo alla distruzione delle celle.).

Prevedendo di metterla a 'riposo' per un lungo periodo preferibile utilizzare un caricatore-mantenitore che, in automatica, carica e scarica la batteria prevenendo la 'solfatazione'

Se la batteria è carica e viene alimentata con 13.8 volt tale batteria "prenderà" dall'alimentatore solamente i pochi mA di mantenimento.

Al contrario, se la batteria è molto scarica, tale batteria richiede all'alimentatore molti Ampere per potersi ricaricare

La tensione di ricarica non deve essere superiore ai 13.8 volt (per le batteria al piombo la corrente di mantenimento a 13.8 volt è di 1/1000 dl valore nominale), altrimenti la batteria si riscalda ed in poco tempo si danneggia.

Fornendo alte correnti si fa bollire il liquido; il riscaldamento e l'azione meccanica delle bolle a volte rimuove la crosta e quindi la batteria rinviene. Il problema è che questi trattamenti (come pure l'invecchiamento della batteria) fanno sì che del piombo si stacchi dalle piastre e sedimenti sul fondo sotto forma di fanghi, quando questi raggiungono un certo livello toccano e mandano in corto le piastre.

Le batterie al piombo hanno la caratteristica di "prendere" dall'alimentatore solo la corrente necessaria: se la batteria è carica e viene alimentata con 13.8 volt tale batteria "prenderà" dall'alimentatore solamente

i pochi mA di MANTENIMENTO anche se l'alimentatore è da 10 A.

Al contrario, se la batteria è molto scarica, tale batteria richiede all'alimentatore molti Ampere per potersi ricaricare, per cui un alimentatore da 10 A potrebbe dover fornire anche 8 o 9 A alla batteria ma solo per

poco tempo , infatti man mano che la batteria si ricarica la corrente da lei richiesta diminuisce fino ad arrivare (svariate ore dopo l'inizio della ricarica) ad assorbire i pochi mA di mantenimento menzionati prima.

Tutto questo a patto che la tensione di ricarica sia non superiore ai 13.8 volt, altrimenti la batteria si riscalda

ed in poco tempo si danneggia.

Fornendo alte correnti si fa bollire il liquido; il riscaldamento e l'azione meccanica delle bolle a volte rimuove la crosta e quindi la batteria rinviene. Il problema è che questi trattamenti (come pure l'invecchiamento della batteria) fanno sì che del piombo si stacchi dalle piastre e sedimenti sul fondo sottoforma di fanghi, quando questi raggiungono un certo livello toccano e mandano in corto le piastre.

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Per la carica di mantenimento basta usare uno di quegli alimentatori universali a spina, con varie tensioni di uscita (costo da 3 a 6 euro) e selezionare una tensione di uscita vicina ai 13,8 volts con la batteria carica (il selettore puo' anche trovarsi su 7,5 o 9 Volts, ma a vuoto questi alimentatori hanno una tensione in uscita molto piu' alta)

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ok grazie. per cui avendo un caricabatteria in grado di erogare 8 A, se in uscita creo un sistema per stabilizzare la tensione a 13,8 volt esatti, posso lasciare la batteria collegata costantemente per mesi?o devo scaricarla qualche volta?non vorrei sbagliare dato che ho comprato un mantenitore di carica a basso costo e la batteria ora è inutilizzabile.grazie

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Le batterie al piombo non vanno scaricate.

Puoi anche usare il tuo caricabatterie da 8 Amp. senza altri accorgimenti (e' solo un po scomodo), misurando la corrente a batteria carica, che non deve superare 1/100 della capacita'.

Se e' piu' alta basta una resistenza limitatrice.

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del_user_104015

Ciao tutti !

Approfitto di questo tread in quanto leggo che state parlando di mantenere "buona" una batteria al piombo da auto.

Allo scopo acquistai un mantenitore di carica , sul retro di esso vi è un commutatore che indica 1Amper OPPURE 2Amper .

Dove lo devo posizionare ? la batteria che devo mantenere è 70 Ah .

Grazie delle gradite info!

worthy.gif

è questo :user posted image

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Modificato: da valerio64
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ok, ma se ad esempio in uscita dal caricabatterie escono 14.5 volt , basta sempre e comunque una resistenza limitatrice o bisogna oltre a questa portare la tensione a 13.8 volt?

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Misura la corrente che circola a batteria carica.

Deve essere un centesimo della capacità (esempio 50 Amperora: 500 mA max)

Nel caso la tensione sia troppo alta (ma un caricabatterie non dovrebbe averla), puoi sempre mettere in serie al carico due o tre diodi 1N4007

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del_user_104015

Inoltre ho constatato questa cosa...

Detto alimentatore ha tre spie ;

verde =carica completata

arancio = in ricarica

rosso =errato collegamento poli

ho notato che, nonostante sia sotto carica da oltre due mesi , è sempre con spia arancio accesa unsure.gif !? La batteria ha un anno di vita ed era carica (usavo molto l'auto)quando l'ho collegato.

Grazie delle gradite info!

Modificato: da valerio64
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Le batterie "automotive" non sono adatte all'uso come batterie "tampone"pertanto se collegate permanentemente ad un mantenitore si danneggiano, conosco anche chi, per un guasto al mantenitore ha distrutto la batteria con conseguente copiosa fuoriuscita di acido solforico e conseguenti danni a tutto ciò che era intorno.

Se la batteria si scarica per un'assorbimento eccessivo la causa va cercata nell'impianto elettrico dell'auto e riparata.

Se si deve lasciare l'auto inutilizzata per più di un mese è meglio staccare il morsetto e isolarla dall'auto al fine di impedire lente e inesorabili scariche.

Chissa perchè nessun costruttore di batterie "automotive" consiglia l'uso del mantenitore o ne propone uno specifico nella sua gamma di accessori ,sarebbe una ghiotta occasione di guadagno considerata la mania che assale gli automobilisti ultimamente.

Questo il primo link che ho trovato

Ho due auto che restano ferme per 6 mesi all'anno, l'ultima batteria l'ho cambiata che aveva alle spalle 7 anni di servizio.

O hai un'assorbimento nell'impianto elettrico che impedisce la corretta carica della batteria o il tuo mantenitore ha perso il senso della misura e ti sta "lessando" la batteria o la batteria stessa è già da buttare.

Io penso più la seconda!

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ragazzi ma insomma queste batterie di auto come bisogna trattarle? ho usato un mantenitore e ho rovinato una batteria, non l'ho usato e ugualmente la batteria era scarica tanto da non caricarsi piu'e quindi inutilizzabile.che fare?

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da quello che ho potuto constatare io le batterie se tenute in carica si seccano... come è spesso consigliato, anche sugli stessi manuali delle auto la batteria va rabboccata, caricata e messa da parte, o staccata semplicemente

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del_user_104015

Sto facendo delle prove,

staccato le due pinzette del mantenitore dalla batteria , provato con tester e dalle 2 pinzette NON esce nessuna corrente!?

NON segna niente !?

é normale ?

Ma non dovrebbe dare 12v??

chi mi può aiutare?

Grazie!

Modificato: da valerio64
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valerio64+22/10/2011, 16:13--> (valerio64 @ 22/10/2011, 16:13)

Senza sapere come funziona, è difficile dirlo normalmente i piccoli caricabatteria o mantenitori, non erogano corrente se non "vedono" sui morsetti la tensione della batteria , per evitare cortocircuiti, direi che è normale.

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