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Diodo Led E La Figura Di M.......a - diodo led


suibaf

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Dovete sapere che ero convinto che un diodo led si potesse accendere solo in corrente continua. O meglio non mi sono mai posto mai il problema di accenderlo in alternata.

Tanto è che ho consigliato ad un amico di usare corrente continua, solo che lui chiaramente mi ha dimostrato in pratica che un led con una 12 Vac si accende. Chiaro è che una spiegazione tecnica (non mi ero mai posto il problema) me la sono data, ma la figura di m......a l'ho fatta lo stesso e volevo informare il forum.

Ciao

Fabio

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Semplice, la semionda positiva si accende, quella negativa..... resta spento.

Dato che si accende 50 volte al secondo per te sembra sempre acceso, ma a parità di resistenza di limitazione dovrebeb fare circa metà luce.

Non tentare lo scherzo con la 230, perchè la tensione inversa distruggerebbe il diodo.

Mandi

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Non hai fatto alcuna brutta figura perchè il diodo led è nato per i circuiti Vcc per cui l'uso di esso in Vca pur possibile è sconsigliabile anche perchè una semplice lampada facile da sotituire ha un costo piu' basso ed è piu' facile da sostituire bla...bla...bla....diamine...un tecnico deve pur aver la fantasia per trovare il modo di salvarsi :P .....sapessi le cavolate che in 25 anni ho collezionato io :ph34r:

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Giorgio Demurtas

ciao fabio,

io continuo a pensare che hai ragione tu!

Digli al tuo amico che in relatà il led sta funzionando con una corrente "continua" (nel senso che è sempre nello stesso verso). Durrante la semionda negativa è spento, anche se a occhio nudo non si vede, ma basta farlo muovere per vedere tanti untini invece di una scia...

ciao

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Io anni fà alla genesi di questo hobby (ma perchè non ho fatto l'Itis e poi Ing... bo!) avevo 8 led messi su un pannellino.

Bene mi son detto, ora gli do 12V tanto la tensione e la corrente si regolano in base all'utilizzatore.

Bè mi ero confuso, solo la corrente si regolava da sola :)

Ho visto un microlampo e poi il buio...

ciao

coals

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per far funzionare il led in C.A. bisogna collegare in parallelo con polarita' inversa

un semplice diodo che assorbe l'altra semionda e naturalmente la solita resistenza limita corrente.

per il resto non cambia nulla

ivano65

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perc un semplice motivo ( NB: LA COSA E' RACCOMANDATA DAI FABBRICANTI)

durante la semionda in cui non conduce si troverebbe ai suoi capi TUTTA la tensione della semionda che lo porterebbe alla distruzione immediata.

la cosa non e' necessaria nel caso la tensione ricada nel limite della sua sopportabilita' (max tensiomne inversa) che viene riportata nei data sheet.

ivano65

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Giorgio Demurtas

Ok, parlavi in generale.

Io stavo ancora pensando ai "12 Vac" del primo post.

Credo che un led abbia più di 17V di tensione inversa, quindi per tensione come 12Vac il diodo si può evitare.

ciao

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durante la semionda in cui non conduce si troverebbe ai suoi capi TUTTA la tensione della semionda che lo porterebbe alla distruzione immediata.

la cosa non e' necessaria nel caso la tensione ricada nel limite della sua sopportabilita' (max tensiomne inversa) che viene riportata nei data sheet

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Giorgio Demurtas
l'esempio canonico e' quello del led standard con resistenza da 1200 ohm collegato a 24 Vca, lo stesso trova ai suoi capi una tensione alternata di circa 2 Vca
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comunque e' escluso che il diodo di antiparallelo su un led abbia una minima funzione
Modificato: da Livio Orsini
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Per utilizzare un led in alternata io ho sempre utilizzato un diodo sulla semionda negativa ed un condensatore in modo da fornigli quel minimo di corrente da evitare tremolii della luce che il led emette(questo ad esempio su schede elettroniche).

Volevo aggiungere che le nuove pulsanterie prevedono pulsanti luminosi a led ( noi le utilizziamo abitualmente) a diverse tensioni anche a 230 V

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scusate così va?

24vdc O-------/\/\/\/\-------|>|---------/\/\/\/\----------------O 24vdc
            600ohm                     600ohm

Modificato: da mansell
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Il valore della resistenza deve essere uguale a: (tensione di alimentazione-tensione ai capu del diodo)/il valore di corrente del diodo ==> (24-2)/0.03 =2200/3=733,33 ohm, ci metti una 680 e va ben.

Nettere la seconda resistenza non serve. perchè quando il diodo non conduce non circola comunque corrente, ed ai capi del diodo c'è sempre la tensione inversa.

Con 24V (34 di picco) puoi usare solo il LED; se vuoi essere strasicuro metti in antiparallelo al LED un 1N4007.

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Mi viene in mente che molti anni fa operai in qiesto modo: un comune diodo 1N4007 , in serie la resistenza e poi il led...tenedo conto anche della c.d.t. del diddo al silicio.

Non so bene perchè adottai questa soluzione....ma giacchè siamo in argomento :ha un significato tecnico?

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Giorgio Demurtas

Il diodo ha una tensione inversa più alta del LED. Quindi prima di rompersi il led deve rompersi il diodo.

Comunque la soluzione migliore mi sembra quella del diodo in antiparallelo.

Ricordo di una discussione interessante: LED per 220V

ciao

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ilmotoredel2000

Mi inserisco in questa interessante speculazione proponendo la mia personale corbelleria che è la seguente:

Essendo un led prima un diodo e poi un qualcosa che emette luce, perché non utilizzarlo come tale? diodo in serie e condensatore di livellamanto e resistenza di carico in parallelo, un raddrizzatore che emette la lucina o no?

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Un led è a tutti gli effetti un diodo e, come tale, ha alcuni limiti. I due limiti principali su cui basare il dimensionamento massimo assoluto del circuito sono: massima corrente diretta e massima tensione di picco inverso. Quindi nulla vieta di realizzare la tipologia che hai proposto, esclusa la resistenza di carico in parallelo che non serve. Basta risoettare i limiti del dispositivo usato.

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