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Datasheet Italiano Introvabile!


robin87

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salve a tutti

anche se molto conosciuto, non riesco a trovare il DataSheet del PIC16F84 in italiano.

mi sapreste indicare qualche sito o qualche link di download???

grzie a tutti

Roberto

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Giorgio Demurtas

Roberto, già che stai utilizzando i pic, ti accorgerai presto che i datasheet sono tutti in inglese (non solo quelli della microchip).

Inoltre, su internet, in inglese trovi molto più materiale.

Io quando ho da cercare una cosa un pò fuori dal comune, la cerco direttamente in inglese, perchè so già che in italiano troverei molto meno.

Armati di dizionario e vai avanti! :) l'inglese tecnico è anche semplice

ciao

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grazie

e quindi insostanza cosa bisogna prendere in seria considerazione delle 50 pagine in inglese???

cioè devo prendere solo lo schema con la piedinatura?

sapreste indicarmi qualche sito che spiega ogni piedino a cosa serve???

se potreste trovarmi queste cose per quanto riguarda anche l'integrato MAX232.

grazie

io intanto continuo nella mia ricerca frenetica :D

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Caro Livio, sei una consolazione! Quando mi occupavo d'ingegneria di produzione del controllo termico, realizzavo procedure d'installazione rigorosamente in inglese, anche se ad installare vi era personale italiano, in quanto la maggior parte delle volte era implicato anche personale non italiano e quindi la lingua doveva essere comune per tutti. Difficile dire delle tante voci inserite se ve ne fossero alcune che potessero essere tralasciate: come hai detto tu, si poteva non leggere solo se avevi sufficiente esperienza da intuire ciò che l'ingegneria di produzione aveva effettivamente scritto, ma meglio non rischiare e quindi si leggeva comunque tutto, anche se l'integratore era persona di esperienza pluriennale.

Piccolo aneddoto:

Su un programma esclusivamente italiano, mi era stata richiesta una copia in italiano della mia procedura... accidenti se era difficile dire in italiano quanto mi veniva naturale descrivere in inglese! :)

Quindi giusto adattarsi all'uso dell'inglese e giusto suggerire di non trascurare alcuna parte.

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Su un programma esclusivamente italiano, mi era stata richiesta una copia in italiano della mia procedura... accidenti se era difficile dire in italiano quanto mi veniva naturale descrivere in inglese!
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Piero, non si tratta di esterofilia, l'uso dell'inglese è molto diffuso ed è logico che chi si vuole porre nel mercato internazionale utilizzi quella lingua, allo stesso modo è logico ipotizzare che in inglese si possa trovare il massimo della documentazione disponibile su un prodotto. Poi, altrettanto logicamente, puoi trovare documentazione scritta nella lingua del produttore del materiale, che è altrettanto dettagliata come e più della versione inglese, non è il caso della mia ditta, ma succede.

Non è dipesa da me la scelta di scrivere in inglese. Avrei potuto continuare a scrivere in italiano e farmi poi tradurre il lavoro, ma le questioni tecniche non possono essere tradotte efficacemente da chiunque e quindi è stato meglio che me ne sia occupato direttamente. Quando poi scrivi i documenti e parli di questioni tecniche con colleghi stranieri tutto in inglese, è naturale trovare difficoltà ad esprimersi sugli stessi argomenti, con uguale efficacia, anche in italiano, così anche con i colleghi italiani il nostro linguaggio diventa, gioco-forza, infarcito di termini inglesi, o inglesizzati.

Non si discute se condividiamo o meno questa scelta, evidenzio solo un dato di fatto al quale dobbiamo adattarci, se vogliamo cogliere il massimo delle opportunità di conoscenza, non si tratta di masochismo.

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Un ulteriore aneddoto:

Su una procedura fatta da altri, era segnato di movimentare una struttura utilizzando una GRU (in inglese il genere femminile non poteva essere messo in evidenza).

Non trovandosi GRU nell'elenco degli acronimi utilizzati, ci si è sbizzarriti ad ipotizzare di quale "device" si trattasse. La definizione che più sembrava calzare a parere di tutti era "Ground Recovery Unit", Unità di Recupero a Terra, ma non era indicato alcun "Part Number" o "Drawing Table" che lo identificasse chiaramente, né un documento che ne spiegasse il funzionamento e i requisiti di "safety" e "quality assurance".

In ultimo si è scoperto che si trattava di una gru, una semplice gru, che in inglese si traduce in "crane", senza particolari requisiti se non quelli della portata e di ganci idonei ad inserirsi negli appositi "Hoisting Points"

Modificato: da nll
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Tanto per rimanere fuori tema (non uso OT perchè anch'io, come Piero, quando è possibile preferisco usare l'italiano) ricordo la mania di noi tecnici di usare sempre e comunque una spece di gergo itanglese. Così da un po' di tempo in qua è invalso l'uso del termine fan cooler in luogo di ventilatore. Chi come me vive in Lombardia può ben immaginare l'effetto di pronuncia in un inglese milanesizzato :P

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