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Alimentatore Modellismo


rimonta

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Bon giorno a ttti.

Da qualche tempo mi sono appassionato al modellismo dinamico, e più precisament automodelli.

Ora vengo subito al dunque.

Per avviare i modellini viene data in dotazione una batteria ni-cd da 2 volt 5 amperes.

Questa alimenta la candeletta durante l'accensione che avviene tramite una cassettina dove è presente un motorino da 12 vcc alimentato da batterie che si accoppia meccanicamente al volano del modello tramite una ruota gommata.

Ora volevo costruirmi un convertitore dc dc che mi abbassi la tensione di 12 vcc della batteria ai 2 volt 5A richiesti dalla candela.

Pensavo di usare un integrato tipo lm 338 della nationalm.

Visto che l'alimentatore funziona solo per pochi secondi (giusto il tempo di far partire il modello) non ho problemi di raffreddamento con ventole o altro.

Cosa ne dite... Può andare bene l'integrato sovrariportato o avete qualcos'altro da consigliarmi? Ogni risposta è ben accetta

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Giorgio Demurtas

Non importa la forma d'onda, l'importante è scaldare la candeletta.

Costruisci un regolatore PWM con un 555 e un mosfet da 10-20A.

Il dutycicle per avere 2V (efficaci) partendo da 12Vdc è 16%. (100*12/2)

Per stive: sulle batterie si usa scrivere la tensione (V) e la capacità (Ah).

ciao

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Salve io sono anche un modellista. quello che vuoi fare tu e molto comodo.

io uso la pipetta con la batteria incorporata, già con 1,6 Ah anche meno ti funziona non c'è bisogno che effettivamente sia da 5 Ah, l'importante e che non superi i 2V.

alcuni modellisti utilizzano la cassetta di avviamento con la batteria da 2V collogata all'interno della stessa, e mettendo delle prese tipo a banana per pannello.

ma questo metoto per me è un pò antipatico, quello che dici tu e buono cosi utilizzi una sola batteria per fare 2 cose ;)

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Giorgio Demurtas

Se misurate la corrente della candeletta a 2V, si potrebbe dimensionare una resistenza da mettere in serie in modo da poter alimentare direttamente a 12V.

E' molto più semplice, e volendo si potrebbe scegliere una "resistenza" fatta con una lampadina.

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Se misurate la corrente della candeletta a 2V, si potrebbe dimensionare una resistenza da mettere in serie in modo da poter alimentare direttamente a 12V.

E' molto più semplice, e volendo si potrebbe scegliere una "resistenza" fatta con una lampadina.

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Mah a me sembra che la tua idea con il 338 sia la migliore, anche con una batteria morta accendi la tua candeletta, usare una semplice resistenza in serie è facile da fare ma vai a sapere come varia la resistenza della candeletta con la sua temperatura, corri dei rischi. Con l' LM338 inoltre sei più vicino al modello della batteria, i tempi di riscaldamento sarebbero analoghi.

Tieni a mente una cosa: è vero che dissipi potenza per poco tempo ma hai una caduta di 10 volt sul regolatore serie (sia esso una sola resistenza o un regolatore TO3 o TO220) e se ci metti troppa energia lo bruci comunque.. almeno la resistenza, l'LM338 è protetto. Se per esempio usassi un regolatore non protetto da sovratemperatura in TO220 (TO220 definisce la forma del componente) e ci mettessi anche solo per un secondo 10 Watt tenendolo in aria, lo bruceresti.

Buon lavoro

Modificato: da Ingelma
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Giorgio Demurtas

Si rimonta, io lo chiamerei "mettere una resistenza in serie".

Resistenze se ne trovano di tutti i tipi. Secondo come va bene anche quella di un vecchio ferro da stiro ;)

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ho parlato col negozio di modellismo. Il tipo mi ha detto che l'ideale è creare un alimentatore che dia massimo 2 volt (pena la bruciatura istantanea della candela) regolabili per accendere dalle candele più piccole a quelle più prestanti. A questo punto credo che l'ideale sia proprio un regolatore tipo lm 338 anche io, anche perchè la batteria dell'auto non è mai a 12v stabili e non conosco l'impedenza della candela. Ora vado in internet a scaricarmi il data sheet dell'integrato.

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uff. mi sono già arenato. Tutti questi alimentatori switching integrati hanno minimo 1,2 volt per l'uscita. MI servirebbe un integrato che possa regolare a partire da circa 0 volt ad un massimo di due....

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Giorgio Demurtas

Fallo fisso a 2V, poi con un commutatore a diverse posizioni, aggiungi delle resistenze.

Integrati regolatori che arrivino a 0V non ne ho mai visto.

Tu pensa, se prelevi 0.1V, con una corrente alta (5A), e l'alimentazione è a 12V, il povero regolatore deve dissipare 60W. (a fronte di 0.5W di potenza al carico).

Con il regolatore PWM che io ho proposto all'inizio non c'è questo inconveniente.

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Ma come mai così poco?

con 0,1 Volt per esempio che ci fai??

considera che se usi il 338 regolato a 2 Volt ed eroghi su una candeletta una potenza "X" quando scendi a 1,2 Volt la minima che da il regolatore diventa il 35 % circa, la potenza erogata scende con il quadrato della tensione. E' poco più di un terzo della potenza nominale... non ti basta?

Se fai un convertitore PWM come ti considerano tieni presente che se usi uno step down e ti si fotte in corto il finale ti ritrovi il12 sulla candeletta... usa una configurazione con un trasformatorino, flyback è difficile da fare, serve il traferro ma forward no, lo fai con quello che capita.

Ciao.

Mauro

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Ho trovato su gpe tutto kit un alimentatore PWM studiato propre candelette a 18 euro. Non male visto che ti danno anche la basetta forata.

l'unica cosa che non capisco è come al possibile variare della tensione d'ingresso con un generatore pwm, la tensione d'uscita resti stabile.

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Elvezio Franco

Se ti puo' interessare ho lo schema di un alimentatore (chopper) fatto da N.E. negli anni 80'.Che funziona e' sicuro perche' ne montai diversi esemplari.

Corrente max 15A

Tensione regolabile da 0,5-9,5V.

Lo schema si trova sulla rivista Nr.77 oppure sul volume 14 oppure su schemario kit 90.

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grazie elvezio. Devo riportare un'errats corrige (si scrive così?) sui miei dati iniziali. La tensione della batteria che ho in mano è di 1,2 volts 5 Ah ni-cd. Questa batteria può essere portata fino a 2 V su modelli con candela maggiorata. Massimo 2 volt pena la distruzione del filamento al platino della candeletta stessa.

Tenendo conto che la batteria di partenza è una batteria di automobile, la tensione di alimentazione del circuito non sarà probabilmente mai 12 V bensì oscillerà anche di un paio di volt rispetto al punto centrale.

Sai se è possibile vedere lo schema che hai riportato sul sito oppure devo recuperare quel numero ni N E da qualche parte?

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Forse ho finito la ricerca. Qua ho trovato uno schema che si basa sulla tecnologia pwm e stabilizza la tensione con un buon renge di tolleranza.

glow1.gif

Il resto della spiegazione è sul sito che comprende questo schema:

SITO

Modificato: da rimonta
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