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Batterie con capacità diverse - collegamento di batterie


clobo

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Ciao a tutti,

vi pongo una domanda, visto che non ho trovato grandi risposte sulla rete..

Possiedo 2 batterie da 100Ah 12v, 2 da 75Ah 12v e due da 50Ah 12v.

Bene, vorrei collegare in parallelo tutte queste batterie in modo da avere una grande capacità ( 450 Ah ).

in teoria il collegamento in parallelo è rischioso perchè la batteria più scarica delle altre dovrebbe fornire più corrente che le altre e questo potrebbe portare a dei problemi giusto?

Qualcuno conosce un modo per poterle collegare senza problemi?

Pensavo a dei diodi ,ma in uscita poi sono limitato in corrente..o no??

Le batterie sono caricate da un pannello solare..

Grazie a tutti in anticipo..

Ciao ciao..

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No la batteria più scarica tende a ricaricarsi a scapito delle più cariche fino ad ottenere una tensione pari a quella più carica ovviamente la tensione della batteria più carica si abbassera leggermente fino a livellarsi sullo stesso valore di tensione.

Le batterie le pui tranquillamente collegare in parallelo che non servono diodi o quant'altro.

attenzione però al sistema di ricarica mettendo in parallelo le batterie hai un notevole incremento della corrente di ricarica

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Non vorrei dire c***ate ma se mai sarà quella più carica a dover fornire più problemi....

....comunque in teoria mettere le batterie in parallelo non è molto conveniente e comunque dovrebbero essere almeno della stessa capacità....

......il problemà non è soltanto ne momento in cui tu assorbi corrente dalla batteria m piuttosto quando ti trovi a ricaricarle..............se sono in parallelo rischi di ricaricare in modo inadeuato le batterie..................perchè come fai a sapere quanta corrente va a ciascuna?

Mentre per quanto riguarda l'uso inverso, cioè quando prelevi energia dalle batterie potresti tentare di eguagliare la resistenza fra il nodo di connesione delle baterie e ciascuna batteria, in questo modo potresti equilibrare un po' l'assorbimento..............

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In genere tutti i generatori di corrente comprese le batterie hanno una resistenza interna che nel caso delle batterie varia in base alla propria scarica

infatti se si rileva la corrente assorbita durante la ricarica si puo ipotizzare il valore di resistenza interna in quel momento,

nel caso di un parallelo permanente la batteria più piccola si trovera sempre alla stessa tensione di quella più grossa,

durante la ricarica pertanto a parita di tensione la batteria più grossa avra un assorbimento maggiore di quella più piccola in base alla propria resistenza interna.

E' comunque da mettere in conto anche lo stato di vita della batteria per loro natura hanno la tendenza ad autoscaricarsi

che da nuove non si scaricano neanche nell'arco di un anno quando sono alla fine della sua vita non stanno cariche neanche 8 ore

quando la batteria non tiene più la carica durante la fase di ricarica l'amperometro difficilmente raggiunge lo zero

e la batteria continua ad assorbire corrente senza immagazzinarla

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Ciao e grazie per le risposte...

quindi secondo voi non dovrei avere grossi problemi a mettere in parallelo tutte le batterie? Le batterie sono buone e non dovrebbero avere grossi problemi di scarica...

Quello che avevo pensato io effettivamente è che la tensione tende a livellarsi su un valore medio, in quanto la batteria più carica fornisce una lieve carica alla più debole.. e il tutto dovrebbe equilibrarsi... Probabilmente non arriverò a carica massima a questo punto..Durante la carica si avranno correnti diverse di carica e ci metterà più tempo forse ma tanto il pannello fotovoltaico fornisce la sua corrente nominale e quella è la massima totale di carica...

Grazie di nuovo per l'aiuto..

ciao ciao

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non vorrei sparare cavolate ma credo non abbia problemi né in fase di carica né di scarica.

L'unica cosa che sai è che la tensione su tutte le batterie sarà sempre uguale; se una batteria è più carica ha tensione maggiore e si scarica sulle altre equilibrando le differenze. Un po' come vasi comunicanti di sezioni diverse che si portano alla stessa altezza.

Per la corrente limitata, beh hai solo tempi di carica molto allungati ma finchè si potranno caricare tutta l'energia fornita dai pannelli viene immagazzinata; occhio alle tensioni di carica per evitare di sovraccaricarele

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Come fa a non avere problemi in fase di carica?

Le capacità delle batterie sono differenti, perciò aandrebbero ricaricate per tempi differenti o a correnti differenti.......e lui non può sapere ne quanta corrente sta dando ad ogni singola batteria , ne tanto meno decidere di caricarle per tempi differenti...........

Inoltre non si scaricheranno allo stesso modo perciò ..........dovrebbe ricaricarle separatamente!

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tesla88+20/03/2008, 12:10--> (tesla88 @ 20/03/2008, 12:10)

la corrente di carica credo sia abbastanza arbitraria, potresti tenerla in carica un mese con corrente bassissima o tentare una carica super-rapida ad una corrente elevata ma il cui limite non so quanto sia.

La corrente va nelle batterie in modo che l'innalzamento di tensione per il maggior stato di carica sia identico per tutte, in quanto la tensione è proporzionale alla carica, quindi sarà impossibile avere una batteria di piccola capacità carica in parallelo ad una batteria di grande capacità mezza scarica.

Penso sia proprio come i vasi comunicanti, se aggiungi acqua l'innalzamento di livello (tensione) è identico per tutti i vasi ma l'acqua necessaria in ogni vaso per ottenere questo è differente.

Le batterie sono un enorme condensatore, condensatori in parallelo esistono eccome...

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Non so...........non mi convince...........secondo me è un po come mettere in parallelo i diodisperando sopportino piu corrente..........non serve a nulla.........non ho mai visto adottare una soluzione simile......ad ogni modo secondo me visto che ogni batteria è diversa d aun altra anche se la tensione fosse la stessa la corrente assorbita in carica portebbe essere carente per una ed eccessiva per l'altra, comunque boh...........non so che dire.........proverà e poi vedrà lui stesso!

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Durante la ricarica immaginate che le diverse batterie siano delle resistenze in

parallelo (come ho già anticipato in precedenza)

se fossero due resistenze uguali la corrente che circola nelle due resistenze e uguale

se le resistenze sono diverse la corrente che circola è calcolabile mediante la legge di ohm per ogni singola resistenza.

tutta questa problematica ha una soluzione conoscendo la legge di Kirchhoff che studia le correnti in un nodo ma andiamo molto sul teorico !!!

Per i diodi in parallelo non è poi cosi assurdo nei vecchi stadi finali degli amplificatori BF in base alla potenza venivano utilizzati 2-3-4 transistor 2N3055

(in parallelo) con una resistenza di bassissimo valore ommico per disaccoppiarli

comunque il concetto dei vasi comunicanti rende molto bene l'idea.

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Quando metti delle batterie in parallelo, il valore di tensione tende ad equilibrarsi. All'inizio, la batteria più carica tenderà a caricare le altre fino a che, tra tutte, non si raggiungerà l'equilibrio.

Un impianto fatto tramite diodi si chiama binato, ma poi dovresti alimentare ogni batteria con un carica batteria diverso. I diodi dovrebbero essere dimensionati per la corrente massima che devi erogare. Non penso che questo tipo di collegamento sia quello che ti serve.

Quando caricherai le batterie, la corrente si distribuirà su tutte le batterie secondo le necessità di ogni batteria (in pratica sono delle resistenze in parallelo e la corrente si distribuisce proporzionalmente ad ogni resistenza).

Se contemporaneamente dovrai alimentare il carico e le batterie, il carica batteria dovrà erogare la corrente necessaria ad alimentare il carico e a mantenere una carica tampone per le batterie.

E’ buona norma interporre tra ogni batteria e il carico un fusibile di corrente proporzionata alla corrente della batteria.

La corrente ottimale di carica per una batteria è 1/10 della carica nominale.

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L'ipotesi dei 2N3055 era solo un riferimento per direre che non è poi cosi assurdo mettere in parallelo dei diodi

ma nel caso delle batterie serve solo del buon cavo di rame e giustamente come cita mado.dom interporre un fusibile su ogni batteria.

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Non sò perchè biggrin.gif ma sono d'accordo con... Mimmux. laugh.gif

Il pannello solare quanti W ora riesce a generare, nelle migliori condizioni s'intende.

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AndreA.+21/03/2008, 13:55--> (AndreA. @ 21/03/2008, 13:55)

quoto!! biggrin.gif

Scherzi a parte, la tensione è legata alla percentuale di carica; prova a misurare la tensione su ogni batteria dopo un'ora, due ore, tre ore...non può essere che identica perchè sono in parallelo.

Se proprio vogliamo modellare le batterie io metterei una resistenza in serie ad un enorme condensatore, perchè l'energia non viene dissipata, e questo in un certo range di tensioni perchè oltre la tensione di massima carica le reazioni cambiano e tutta l'energia erogata va a far produrre idrogeno (mi sembra), quindi diventa solo una resistenza. Per questo fai attenzione ad interrrompere la carica quando necessario.

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Rileggendo i post ho visto che vi chiedevate quali sono le tensioni di carica per le batterie. Io ho una buona esperienza per le batterie in vaso, cioè quelle da 2,2 V ad elemento. Questi banchi di batterie si compongono mettendo in serie i vari elementi. Penso che le tensioni per le batterie delle auto siano le stesse.

Tensione tampone - 6 elementi x 2,22 V= 13,32 V

Tensione ½ fondo - 6 elementi x 2,4 V= 14,4 V

Tensione massima - 6 elementi x 2,7 V= 16,2 V

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Non avevo visto l'ultimo post. La tensione delle batterie è uguale per tutte indipendentemente dalla capacità in A/h.

Le batterie in vaso di cui scrivevo prima, hanno una capacità di diverse centinaia di Ampere. Quando una batteria raggiunge i 14,4 V ha raggiunto la sua capacità ottimale. Nelle batterie in parallelo, l'erogazione avviene in modo costante proporzionalmente alla capacità della batteria.

Poi non è vero che non si inseriscono delle resistenze in serie per limitare il contributo di ogni batteria. Se misuri la caduta di tensione sul filo che và dalla batteria al fusibile (come avevo suggerito in precedenza) vedrai che vi è una caduta che può arrivare quasi al V quando l'assorbimento è massimo. Con 100 A di assorbimento, non puoi mettere delle resistenze a filo.

In pratica replicheresti il modo in cui si mettono in parallelo i 2N3055 (o altri) mettendo tra gli emettitori e il punto comune d'uscita delle resistenze di basso valore.

Hai mai provato a misurare la carica della batteria nella macchina e a vedere se sta erogando o se è in carica?

Se ti metti con un strumento di pochi mA (meglio se a zero centrale) in parallelo al cavo che collega il polo negativo della batteria al telaio, potrai vedere se la batteria è in carica o no.

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La cosa importante è che la tensione erogata dalle batterie sia uguale al momento del loro collegamento in parallelo, altrimenti la corrente di livellamento, dalla più carica alla meno potrebbe danneggiare le stesse.

Dopo averle collegate in parallelo, sia per la ricarica che per l'utilizzo la corrente si suddividerà proporzionalmente alle capacità delle batterie.

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Non lo sapevo però ricordo un signore con una giulietta 1600 sceso dalla macchina per aprire il cancello del cortile..ero bambino in bici...ho visto sto cruscotto pieno di affascinanti lancettine andare tutte a zero (tranne quella della batteria)..

Scusa l'OT ma ora so come funzionava l'indicazione della batteria!

Per le resistenze comunque io intendevo quelle per un modello elettrico equivalente, in ogni caso dubito che i pannelli solari possano caricare a 100 A (o sì?), i pannelli solari fanno già da "limitatore", poi comunque è una corrente che si distribuisce tra 4 batterie.. In ogni caso volessi limitare correnti così grandi io valuterei un attimino qualcosa di più serio di una resistenza in serie, magari qualcosa che carichi con duty cycle variabile..ma non vorrei dire cavolate e perdere la benedizione delle conferme di Andrea tongue.gif

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ciao, il pannello solare che ho montato attualmente è molto piccolo (36W) ma penso di metterne uno da 200w se no ci mette una vita a caricare.. Finchè hai una batteria è sufficiente anche il 36w,infatti in pieno sole in un pomeriggio carica molto bene...Quando però le batterie sono 6 sarebbe infinita la carica partendo da condizioni di batteria scarica..

Ciao ciao..

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si parlava di batterie in parallelo ma.........ok grande capacità di energia

ma se il pannello fotovoltaico è da 30 W di picco non basta per tamponare l'auto scarica di tutte le batterie messe in parallelo. ohmy.gif

è necessario fare una valutazione equa delle esigenze energetiche cioè potenza utenza, potenza fotovoltaico, capacità batterie.

tornando ad un esempio idrico sarebbe come avere un sebatoi di acqua da 10000 litri e ogni giorno ne consumi 10 con un eventuale rabbocco di 11 sicuramente del serbatoio da 10000 litri è più il consumo per evaporazione che non quello realmente utilizzato.

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Questo post è solo per dire che l'esempio dei diodi n parallelo non c' entrava col discorso................era solo un esempio di componenti che messi in parallelo non funzionano come ci si aspetta........................l'esempio dei 2n3055 , beh si fa ancora adesso sui finali piuttosto potenti ma.............hai detto tu stesso che in serie ad ogni emettitore si mette una resistenza molto bassa.......quello è propio il trucco per far si che la corrente si ripartisca in modo abbastanza equilibrato fra i vari elementi................era la stesssa cosa che ipotizzavo di fare per unire fra loro le batterie, utilizzare degli spezzoni di filo come resistenze.............da interporre fra ogni batteria e il nodo comune...................

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La differenza con le batterie è che le batterie tendono a bilanciarsi e quindi c'è un (travaso) ph34r.gif di energia

mentre i transistor anche per alcuni millivolt di differenza uno sovraccarica l'altro perennemente.

Modificato: da paoloixp
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Quando ho ipotizzato una corrente di 100 A, l'ho ipotizzata in modo arbitrario. Ero convinto che ti servivano batterie per 450 A/h per dare una grossa corrente al carico. Invece, mi sembra di aver capito che ti serve per immagazzinare corrente.

Comunque la cosa non cambia. Per l'esperienza che ho, le batterie possono stare tranquillamente in parallelo (lavoro in una grossa ditta e mentre prima gli impianti si facevano in modo binato, adesso le batterie sono state messe tutte in parallelo). La condizione ottimale sarebbe quella di avere batterie di uguale capacità, ma, se sono di capacità diversa, non pregiudica il funzionamento.

L'unica condizione è che devono essere batterie efficienti. Se, come ho capito, la fonte di carica (vedi pannello solare) ha un'erogazione molto bassa, quella corrente ti permetterà solo di mantenere a regime il sistema.

Con i pannelli solari devi stare attento. Un pannello solare in piena insolazione arriva a dare anche 18 V (logicamente tutto è rapportato alla corrente assorbita), quindi se la batteria è carica (14,4 V) lui continuerà ad erogare avendo come limite la corrente erogata. Devi per forza mettere un regolatore di carica.

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