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PLC Forum


Comando Luce Scala. - Suddivisione costi.


TIGULLIO

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Allora ragazzi ho fatto una bozza alla buona ,leggere le varie note scritte lungo i vari lati e

condizione indispensabile per il buon funzionamento da usare

CONTATTORI AD AUTORITENUTA MECCANICA con BOBINE DI SGANCIO saranno difficili da trovare li ha la lovato ma credo anche altri io stesso li ho usati della SIEMENS erano si consistenti una volta eccitati restavano chiusi finche non veniva comandata la bobina di sgancio che avevano in testa.

Ora provo a inserire la bozza non e' bella da serve per avere un'idea ,ha molto in comune con quella di mirko :

Bozza impianto

Scusate ma con la funzione inserisci immagine non sono riuscito

Aspetto consigli e commenti se non funziona scartate subito il tutto. Ciao Ciao

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Mirko Ceronti
Mirko hai fatto lo stesso errore che avevo fatto io : se il sistema rimane senza tensione fino a scaricare la batteria completamente sara' praticamente fuori servizio poiche' il logo restera' spento e teleruttori aperti

Per la verità a questa evenienza avevo pensato, ma non l'ho considerato un errore, poichè tutti i sistemi tamponati a batteria corrono questo rischio.

Appartiene quindi al cosidetto "rischio residuo", e la casualità che avvenga un ammanco per una durata tale da pregiudicare la vita della batteria (e quindi il funzionamento del sistema), è possibile ma non molto probababile.

Si può ovviare, inserendo un ingresso di "mancanza rete" ovvero, visto che il buco di alimentazione a 230V quando tutto funziona dura al massimo un secondo (il tempo dello scambio), se programmiamo un ingresso che trascorsi 10 minuti e la corrente non torna, pone in off il sistema (e le luci non si spengono di certo poichè lo sono già) scongiuriamo la scarica della batteria sulla bobina del relè (o quantomeno ne prolunghiamo la durata) poichè rimarrebbe solo lo stand/by del Logo.

Oh, poi inserendo dei bistabili come dici Tu allora si è al completo della tranquillità. :)

Saluti

Mirko

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Dunque, io vorrei provare a ragionare in maniera diversa da quanto fatto sino ad ora.

Consideriamo il circuito postato da Mirko in attesa della pressione di qualche pulsante ma con tutte le sue uscite disattivate e nessun teleruttore alimentato.

In questo modo, il Logo! è alimentato per il tempo di stand-by tramite la batteria (consumo di pochi mA), fino a quando viene "svegliato" dalla pressione di un pulsante pianerottolo o campanello (a me personalmente l'idea di una tastiera a combinazione non piace): il Logo! attiva il rispettivo relè di chiusura linea 220V (supponiamo S) autoalimentandosi e ricaricando la batteria per tutto il tempo che la luce deve rimanere accesa tramite l'attivazione del relè L, dopodichè spegnendo l'uscita S ed L, spegne la luce e torna in stato di semi-letargo alimentato solo dalla batteria fino a quando un'altro inquilino o ospite non preme un'altro pulsante luce scale, ripetendo quanto detto magari col teleruttore A.

Per prevenire eventuali black-out dovuti alla scarica della batteria, un controllo della sua tensione attraverso uno degli ingressi analogici di cui è dotato il Logo dalla 0BA4 in poi, potrebbe forzare la ricarica della batteria tramite l'attivazione di un solo teleruttore a turno fra T,C,S od A fino a che ha raggiunto un valore di soglia di tensione adeguato: un autocontrollo intelligente, insomma.

L'idea di lasciare l'ultimo inquilino che usa la luce scale ad alimentare tutto il dispositivo., potrebbe sollevare l'obiezione di chi magari è sempre l'ultimo, per motivi di orario di lavoro, a rientrare a casa la sera.

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Mirko Ceronti
L'idea di lasciare l'ultimo inquilino che usa la luce scale ad alimentare tutto il dispositivo., potrebbe sollevare l'obiezione di chi magari è sempre l'ultimo, per motivi di orario di lavoro, a rientrare a casa la sera.

:thumb_yello:

Ma chi sei ????

Re Salomone ???

Complimenti; a questa evenienza non avevo pensato, ma certo, può essere benissimo che per un certo tipo di lavoro, ci sia uno che rincasa sempre per ultimo rispetto agli altri.

Io avevo dato per scontato un rientro alla spicciolata che una volta uno o una volta l'altro beccava più o meno tutti.

Saluti

Mirko

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essendo i relay di tipo meccanico ed essendo i contatti sottoposti ad un minimo di ritardo in apertura od in chiusura,...ogni tanto "il giro..." delle fasi provoca c.c. con relativo blocco della alimentazione al povero malcapitato.

Attenzione, va assolutamente evitata la possibilità che possano accendersi 2 o più relè contemporaneamente, la bobina di ognuno di essi dovrebbe passare per la serie dei contatti NC degli altri 3, meglio usare minicontattori con contatti legati che assicurino l'apertura dell'NO prima della chiusura dell'NC

Anche se accennato da Mirco

Oh, questo altro non è che uno schema di principio, privo di interblocchi ed altro, è solo per dare una traccia di come realizzarlo.

... non vorrei che a qualche lettore frettoloso sfuggisse questo particolare

Con i relè bistabili la possibilità di averne più di uno acceso non è poi così remota.

P.s. C'è un altra discussione sullo stesso argomento.

http://www.plcforum.it/forums/index.php?sh...72&hl=paghi

Modificato: da JumpMan
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Per come la vedo io è molto più facile dividere il conto in 4 ed avere un po' di buonsenso nell'uso delle luci, che se provviste di timer non consumeranno di certo uno sproposito...

Diverso sarebbe il discorso relativo all'uso dell'ascensore invece, questo utile aggeggio consuma un tantino di più di 4 plafoniere anche perchè soggetto a ulteriori costi di manutenzioni e verifiche periodiche.

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credo che le soluzioni proposte bozzino leggermente contro il codice civile (alimentare da contatori diversi :senzasperanza: ),

un buon metodo potrebbe essere utenza a parte gestita con badge a scalare,hai i soldi a credito scali importo e accendi la luce per x tempo in funzione del piano,

no soldi no luce.

Il costo dell'operazione sarà però una spesa pura perchè i piu virtuosi ci metteranno un decennio per rientrare...se serve per non rdersi il fegato invece ....

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[at] jumpan sia nella mia bozza che in quella d mirko si era gia' parlato di interblocchi da rispettare volendo anche software oltre che hardware

ultima chic eria per distribuire il consumo ausiliari in modo piu' paritario dopo un'ora dall'ultima operazione ( tanto abbiamo un plc ) far scambiare a rotazione di un'ora i vari teleruttori fino ad un'eventuale richiesta di accensione per poi riprendere la rotazione

Modificato: da jawdb212
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A mio modesto parere,il problema dell'alimentazione del Logo,lo si potrebbe risolvere in un modo molto piu' semplice.Considerando che e' un condominio,puo' essere che ci siano delle luci esterne,un cancello elettrico,il citofono stesso ecc..che per forza di cose devono essere alimentati da un unico contatore dei servizi.Quindi penso che qualche mA in piu' per alimentare un Logo ce lo possano concedere.E' vero,non e' una grande trovata tecnica,ma se guardiamo il rapporto costi/benefici e' sicuramente conveniente rispetto a batterie tampone,UPS o ad un eventuale pannelino solare con centralina di carica che alimenta una batteria.....

Per quanto riguarda l'accensione delle luci,il pulsante deve essere all'interno di ogni appartamento e non sul pianerottolo,altrimenti Tizio,potrebbe premere il pulsante di Caio per addebitargli il consumo.Si potrebbe usare un pulsante del citofono interno di ciascun appartamento,ma se il citofono e' di tipo moderno (digitale e a sistema bus),occorrerebbero degli attuatori aggiuntivi.

Il problema piu' grosso e' l'accensione delle luci dal portone di ingresso. L'idea del tastierino a combinazione non mi sembra valido perche' e facile dimenticarsi la combinazione,figuriamoci se ci sono persone anziane.Nemmeno l'idea di abbinare l'accensione al tasto del campanello mi sembra valido,per almeno un paio di motivi:

1)Se Tizio sa che Caio non e' in casa, premerebbe il suo campanello.

2)Se Luigi (figlio ventenne di Tizio...)rientra alle 4 del mattino dopo la serata in discoteca e per accendere le luci delle scale deve suonare il campanello,Tizio e Arianna (moglie di Tizio....),come minimo gli levano lo scalpo.

Morale:

Spero che tutti insieme si possa trovare una soluzione tecnica che tenga conto di tutte le variabili possibili e immaginabili,ma a volte scienza e tecnica devono arrendersi di fronte all'intolleranza delle persone e alla mancanza di rispetto delle piu' elementari regole di civilta'.

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Forse la soluzione ideale sarebbe quella di montare sul tetto un pannello solare che ricarica una batteria da 12V e modificare l'impianto luci scale montando dei faretti a led a 12 V ovviamente con temporizzatore per non dimenticarli accesi. In questo modo dopo la spesa iniziale non si avrebbero ulteriori costi ne tantomeno battibecchi inutili sui diversi tempi di utilizzo dell'impianto.

Bisognerà però fare 4 conti per determinare la capacità della batteria e la potenza del pannello necessaria per ricaricarla.

Probabile problema: dopo qualche anno si dovrà sostituire la batteria e quindi ricominceranno le discussioni tra Tizio Caio Sempronio e Augusto su come suddividere la spesa per l'acquisto della nuova batteria!!!

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E' possibile raggiungere lo scopo con un solo contatto ausiliario normalmente aperto e uno normalmente chiuso. Occorre però un contatto che apre con ritardo e uno che chiude in anticipo.

La chiusura di un contattore è possibile solo se tutti i contattori sono aperti. Se si premono contemporaneamente due o più pulsanti, viene chiuso solo il contattore di ordine più basso perché premendo per es. il pulsante P1 si interrompe l'alimentazione a tutti i pulsanti successivi. Con poco materiale si può realizzare questo lavoro e senza PLC. THE END - Saluti. <_<

scansione0001fi.jpg

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Scusa Stefano ma secondo me sarebbe corretto che nel momento in cui arriva un determinato comando vadi a far cadere eventuali comandi precedenti ancora in corso , rifacendo ripartire il ciclo ,anche perche' senno' si rischia che le luci si spengano nel bel mezzo dell'attraversamento delle scale o viale che sia

Modificato: da jawdb212
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secondo me sarebbe corretto che nel momento in cui arriva un determinato comando vadi a far cadere eventuali comandi precedenti ancora in corso
E’ stato previsto anche questo:La commutazione è stata prevista solo premendo prima il pulsante di apertura, (PA), di inizio ciclo. Ciao <_<

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Con poco materiale si può realizzare questo lavoro e senza PLC.

vedo 3 problemi:

1)Costi: I relay e pulsanti doppi ti costano come un microPLC (100 euro circa), costa il doppio in cablaggi,ti manca almeno un timer

2) Funzionalità : Problema Applicativo: il primo che accende la luce arriva al piano e preme PA io resto al buio,cosa che non deve accadere, il sistema deve swichare sulla mia utenza

3) Normativa: ultimo ma in primis , le considerazioni precedenti

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vedo 3 problemi:
Forse sono più di tre.

1)Costi: I relay e pulsanti doppi ti costano come un microPLC (100 euro circa), costa il doppio in cablaggi,
A parte i costi, io penso che questo impianto non lo realizzerà nessuno, perché penso che sia un’idea di chi si stia appassionando alla circuiteria, sia a relè che a PLC. Io sinceramente rifiuterei anche a pagamento l’esecuzione di tale lavoro. Norma e non norma uno si rende conto che è una stupidata.

E modestamente non ho voglia di perdere tempo in queste cose, non c’è gusto. :)

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Hai ragione stefano a pensare cio' ,pero' TIGULLIO aveva sollecitato una soluzione seria al problema in quanto doveva risolverlo, poi sentiremo il suo punto di vista

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Grazie,grazie,grazie.

In effetti ho visto che il "giochino" ha fatto spremere le meningi ben bene.

Datemi un po' di tempo per analizzare le vs. proposte intanto nel frattempo postero' il mio schema che come tutti gli altri.....esiste solo nel prototipo che devo ancora smontare dal sottoscala.Dovro' anche pensare ,per il periodo di assenza del mio circuito ,a come mantenere l'impianto funzionante (.......mi sa che faro' il furbetto ed inventero' un accrocco e poi per l'addebito....a chi tocca tocca !!!).

A risentirci.

P.S.: non fateci caso ma sono un po' lungo nelle realizzazioni,proprio in questi giorni sto ultimando il vecchio progetto del girarrosto motorizzato anche lui ,a suo tempo,sottoposto ai colleghi di questo ottimo forum.

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Volutamente Anonimo

Scusa Tigullio, ma alla fin fine di quante lampade si sta parlando?

Non sarebbe meglio installare una lampada ad ogni piano per ciascun condomino?

Perche' se mi dici che sono cosi' incarogniti tra se, va a finire che chi sta nei piani bassi ti dirrà- - - ma perche' io devo accendere anche la lampada per i piani alti?

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[at]Volut. Anon..... e pensi che non ci abbia pensato ???.

Ad ogni utente ,ad oggi,e' associato un proprio timer di accensione proporzionato al piano da raggiungere..

Roba da matti......

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E semplicemente un ciclo, dividere automaticamente prima accensione tizio, seconda caio, terza ..... Ecc.. Potresti perdere la selezione in base a chi ti entra, o con il logo sommi le due cose....

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Volutamente Anonimo
Ad ogni utente ,ad oggi,e' associato un proprio timer di accensione proporzionato al piano da raggiungere..

ahahahah bel condominio :-D

comunque io ti proponevo di risolvere il problema dal lato potenza non dal lato ausiliari.

Ovvero parti dai 4 contatori con 4 linee distinte ed ad ogni piano metti tante lampade quanti i condomini che passano.

Il comando lo puoi fare a quel punto con 4 pulsanti a chiave.

Magari alla fin fine (se il vano scala si presta) costa meno e viene meno complicato.

Modificato: da Volutamente Anonimo
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