tecnologyassistence Inserito: 5 febbraio 2009 Segnala Inserito: 5 febbraio 2009 Salve a tutti mi trovo davanti ad un piccolo problema in pratica dovrei gestire la tensione al primario di un trasformatore da 1000VA il primario e 230volt la regolazione dovrebbe variare da 180 volt a 230volt max.al secondario che e 48volt vi e applicata una piattina in nichel cromo che serve a saldare del film in polietilene quindi variando il mio primario del trasformatore abbasso o alzo la tensione applicata alla piattina saldante.tutto il sistema viene gestito mediante un plc adesso mi chiedo se esiste la possibilità di creare un circuito per poter gestire tramite plc tale regolazione cioe'tramite uscita analogica da plc 0-10 volt far variare tramite un circuito elettronio la tensione al mio trasformatore.Di conseguenza potro' stabilire le diverse temperature da far raggiungere alla mia piattina in funzione del materiale da saldare.secondo voi esiste un qualcosa del genere? posso auto costruirmi qualcosa?grazie Domenico
mf2hd Inserita: 5 febbraio 2009 Segnala Inserita: 5 febbraio 2009 Se non ho capito male cosa vuoi fare penso ti convenga adottare una soluzione che controlla l' alimentazione, in base alla temperatura, sulla resistenza riscaldante.Cosi' lavori solo sul secondario senza preoccuparti del trasformatore.C'era un integrato prodotto dalla Temic che forse fa al caso tuo.Metteva a disposizione sui pin piu' o meno tutto quello che serve in questi casi:Amplificatore segnale, termocoppia, driver per triac con zero-crossing, ecc..La regolazione avviene a treno di impulsi, in pratica l' elemento riscaldante sara' costantemente alimentato sino a che non arriva vicino al set voluto (regolabile con potenziometro), una volta raggiunta la temperatura al riscaldatore arrivano impulsi sempre piu' radi, in modo da mantenere stabile quest' ultima.L' ho usato anni fa per una stazione dissaldate autocostruita e funzionava moto bene.Al momento non ricordo la sigla, se vuoi la cerco...
tesla88 Inserita: 5 febbraio 2009 Segnala Inserita: 5 febbraio 2009 Si , generalmente la soluzione è un termoregolatore e un gruppo di SCR di potenza , volevo rispondere prima ma il lavoro me lo ha impedito . Noi usiamo dei regolatori della panasonic molto efficaci , però forse tu non hai un sistema di rilevazione della temperatura.............
arrow Inserita: 8 febbraio 2009 Segnala Inserita: 8 febbraio 2009 Ciao.Ho già avuto a che fare con questo tipo di applicazione..La piattina lavora in riscaldamento "on demand" con al massimo un leggero preriscaldamento dato che in pochi istanti è in grado di arrivare a temperature altissime..Non si usano sensori di temperatura e la piattina è protetta sopra e sotto da teflon ,in più è importante tenere conto dell'allungamento (in riscaldamento) con opportuni sistemi a molla. Generalmente si lavora sul primario del trafo variando la tensione a parzializzazione di fase (scr) e con controllo della corrente.Naturalmente esiste qualcosa di specifico in commercio con ingresso 0-10V...se vuoi , la prossima settimana posso postarti qualcosa..
Geloso83_bis Inserita: 7 marzo 2009 Segnala Inserita: 7 marzo 2009 (modificato) Si ottiene un circuito, ch econsetne di parzializzare l'onda della sinusoide di rete, utilizzando uno schema a Triac, gli scr lavorando su una sola semionda riducono la potenza disponibile. In pratica il Trica non (=non) è altro che un Diodo controllato in tensione, il quale permette di parzializzare la forma d'onda agendo su sul gate di controllo, ti occorre una uscita analogica dal Plc.Se si vuole ottenere un circuito ad anello chiuso molto efficiente, si installa un sensore di temperatura, (termocoppia) tipo industriale, nelle vicinanze della linea di produzione della plastica, il quale arriva ad un ingresso in corrente del PLC, (4-20mA), a questo punto realizzi una semplice logica la quale ti permetta di regolare la tensione di ingresso secondo la temperatura, si da avere sempre un'ottima regolazione della temperatura del film plastico.Devo vedere se becco qualche schema A triac ,al quale va fatta la modifica per ingresso tensione PLC.Se mi spieghi meglio la situzione vedo di aiutartiSalutoni Modificato: 7 marzo 2009 da Livio Migliaresi
Geloso83_bis Inserita: 7 marzo 2009 Segnala Inserita: 7 marzo 2009 E' ooportuno un TRIAC, poiche' gli SCR, lavorano solo su una semionda per cui hai a disposizione ai capi del trafo, una potenza ridotta, invece il triac lavora sulle due semionde in maniera uguale e speculare, e sfrutti al meglio il circuito di regolazione.
madak Inserita: 16 marzo 2009 Segnala Inserita: 16 marzo 2009 La regolazione a scr deve essere fatta si a parzializzatore d'onda,ma con due scr in antiparallelo.Il triac regola bene solo carichi resistivi.Usarli su carichi induttivi danno parecchi problemi,molti disturbi in rete e non ultimo il problema del superamento tensione diac che provoca un bel contraccolpo al trasformatore.Naturalmente il pilotaggio dei scr è molto più complessa,e deve essere sfasato di 90 gradi fra un gate e l'altro,però tutt'altra cosa,si riesce a pilotare anche una sola semionda ,cosa molto utile in applicazioni di puntatura,dove si usano anche con trasformatori costruiti per alte frequenze,in tecnologia inverter.
Geloso83_bis Inserita: 22 marzo 2009 Segnala Inserita: 22 marzo 2009 Ho impiegato un regolatore induttivo a doppio triac, per regolare carichi induttivi, con impiego di una bobina antidisturbo toroidale, con buoni risultati, tuttavia sarebbe opportuno provare questa soluzione con SCR, non li utilizzo molto, in verita' almeno fino ad ora, il circuito fu prelevato dalla notissima rivista di circuiti elettronici, N.E., e funziona egregiamente.In pratica dovevo regolare la velocita' di un motore per la rotazione di un pannello fotovoltaico con inseguitore, dovendo ridurre la velocita' di rotazione.A monte del regolatore, si fa uso di un inverter, con uscita ad onda quadra, buone prestazioni, considerando un funzionamento di qualche minuto, ogni intervallo di circa 10 minuti.Ovvio senza nessun problema di disturbi elettrici. In verita' avevo perprellsita' sui prodotti di intermodulazione ottenuti tra l'onda quadra in uscita all'inverter, e la forma parzializzata a valle del regolatore, ma non ho avuto nessun problema fino ad ora.
tesla88 Inserita: 22 marzo 2009 Segnala Inserita: 22 marzo 2009 Esistono gruppi SCR dipotenza già adatti ad essere pilotati da un segnale in tensione , io li uso al lavoro assieme ad un termoregolatore per l'alimentazione delle resistenze dei gruppi di asciugatura ad aria calda...........
Geloso83_bis Inserita: 26 marzo 2009 Segnala Inserita: 26 marzo 2009 potretsti indicarmi qualcosa magari datasheet o silga modulo?grazie mille
tesla88 Inserita: 26 marzo 2009 Segnala Inserita: 26 marzo 2009 Quelli che usiamo per i gruppi con resistenze di asciugatura sono della CD Automation , Ciao! PS (Ho un parente che ha lavorato alla Geloso )
Geloso83_bis Inserita: 3 maggio 2009 Segnala Inserita: 3 maggio 2009 Be grazie, delle informazioni, comunque mi ha colpito il fatto del parente ex dipendente della societa' Geloso, magari ne esistessero ancora di tali aziende!!!
tesla88 Inserita: 3 maggio 2009 Segnala Inserita: 3 maggio 2009 Si , e se non fosse per lui di elettronica ne saprei ben poco , e poi grazie a lui ho potuto seguire l'elettronica teorica e pratica in contemporanea , inoltre vedere apparecchi del passato funzionanti e capire l'uso delle valvole , i primi transistor al germanio , ecc ...In casa addirittura ha alcuni altoparlanti Geloso di un ccerto diametro 12" e 15" che hanno davvero un suono che non ha nulla da invidiare a quelli odierni !
Geloso83_bis Inserita: 8 maggio 2009 Segnala Inserita: 8 maggio 2009 be anche io, ho compreso molti circuiti a valvole, dai vari magnetofoni 257 e 268, e i numerosi schemi elettrici dei bollettini tecnici geloso, quindi anche io devo ringraziare la numerosa documentazione tecnica dell'azienda, e poi le tesine per l'apetto del marketing, design, e tecnologia dell'epoca, insomma devo ringrazire parecchio l'ingegnere Geloso!!!
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