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Regolatore Di Velocità Per un Motorino 12V in cc


Aieie Brazorv

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Potete suggermi come costruire un regolatore di velocità per un motorino 12v in cc? Il motorino che devo regolare è quello di un tergicristallo per autovetture.

Grazie mille a tutti.

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Allora Aieie Brazorv dalla postazione in cui mi trovo in questo momento, non riesco ad inoltrare nulla; ma se avrai pazienza fino a stasera (quando avrò sottomano il mio P.C.) Ti mando uno schemino con tanto di pilotaggio modulato in P.W.M. e con regolazione sia della velocità che del limite di corrente.

In buona sostanza con 2 integrati operazionali ed un NE 555 passi la paura.

...Dimenticavo...l'alimentazione gliela dai con una batteria a 12 Volt, o con un alimentatore 220 Vac/12Vdc ?

Saluti

Mirko

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Ed ecco uno schema per un "quasi principiante"

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Procedimento di taratura del limite di corrente

1) Stabilire quanta corrente dovrà fornire l'azionamento (ipotizziamo 4 Amper)

2) Procurarsi quindi un carico leggermente superiore (5Amper) tipo lampade per fari automobilistici

3) Collegare questo carico fittizio al posto del motore

4) Procurarsi un amperometro D.C. di adeguato fondo scala, e porlo in serie al carico

5) Ruotare il potenziometro della velocità per la massima tensione d'uscita

6) Posizionare il trimmer multigiro della corrente al suo valore minimo

7) Alimentare il circuito

8) Ora se davvero il trimmer della corrente è stato posto al minimo, la (o le) lampade saranno spente nonostante il potenziometro della velocità (tensione in uscita) sia regolato al massimo.

9) Quindi, con un occhio all'amperometro, ruotare in senso orario il trimmer multigiro della corrente e vedere che costei inizia a crescere e che le lampade cominciano ad accendersi.

10) Una volta raggiunti i 4 Amper sull'amperometro, fermarsi col multigiro e....la taratura è già compiuta.

Ora per averne la controprova, prendere un altro carico da 4 Amper, e porlo in parallelo a quello già presente appena usato per la taratura.

A rigor di logica la corrente dovrebbe balzare ad 8 Amper, ed invece proprio per il fatto che il limite di corrente è stato regolato a 4, vedremo che quest'ultima non crescerà di nulla, e che le lampade già accese si affievoliranno pur di non superare (con l'ulteriore carico aggiunto) i 4 amper di limite imposto, oltre i quali non è più possibile andare.

Ora una volta tolte tutte le lampade e collegato il motore, noi avremo un sistema che partirà dolcemente in rampa e non sgarbatamente; rampa data appunto dal limite di corrente e dall'onere del carico meccanico, che se anche il rotore (per assurdo) venisse bloccato in una morsa (condizione suicida con punte di corrente siderali)l'assorbimento non supererà comunque i 4 Amper di limite appena impostati.

Saluti

Mirko

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Ok sono un proprio un principiante, adesso vedo se me lo fa un mio amico. Che costo può avere un circuito del genere?

Subassemblati o prodotti commerciali alternativi non me li sai suggerire?

Grazie mille ancora.

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Grazie AndreA, davvero troppo gentile. smile.gif

Non volevo metterTi in difficoltà, se vuoi puoi realizzare quest'altro circuito

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Può andare bene anche questo, però non vanta certo le caratteristiche del precedente, questo è solo un regolatore di velocità nudo e crudo, quindi non è limitato in corrente, ed è d'obbligo l'accensione e lo spegnimento per mezzo dello switch incorporato nel potenziometro di velocità, onde evitare che lo si possa accendere col potenziometro già puntato al massimo.

Tutto dipende da cosa devi fare.

Purtroppo NO. sad.gif

Quando mi serve una cosa, ho tendenza a farmela, quindi non ho esperienza in campo commerciale per ciò che riguardano questi giocattoli.

Non li spenderai 20 €uro

(oh, poi dipende da dove Ti procuri il materiale)

Saluti

Mirko

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Mirko grazie davvero per le indicazioni.

Domanda da ingorante: se io usassi solo un potezionmetro che controindicazioni ci potrebbero essere?

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Non aspetto che ti risponda mirko....

il potenziometro non lo puoi usare per regolare un motore direttamente a meno che non tu abbia un potenziometro a filo da 50 W (chissà se esistono).

Dopo la premessa, ti voglio dare le mie esperienze su dei regolatori simili al sec0ndo schema che ha dato mirko e che io ho usato per variare la velocità di motori per tergicristalli che ruotavano delle giostre che usano i cacciatori, come richiamo.

Questo funzionare, funziona benissimo, ma ogni tanto è da rimettere a posto!

Invece il primo schema mi sembra un po' più sicuro ed avevo già intenzione di provarlo.

N.B. questi tipi di regolatori hanno il privilegio di non consumare la batteria più del necesario e non scaldano molto.

Se poi ...Mirko ha un regolatore per questo utilizzo anche migliore, potrebbe interessarmi......eventualmente a questo punto potrei aprire una discussione nuova.

ciao

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Si tratterebbe di capire cosa intende l'amico al8503 quando dice "rimettere a posto" smile.gif

Cioè si guastano ?

Io di questi giocattoli ne ho costruiti a valanghe, molti dei quali proprio per l'attività venatoria da Lui menzionata.

Siccome io però non pratico tale attività, è chiaro che mi limito a costruirli, collaudarli al banco, e....sbolognarli al richiedente.

Per cui dopo sull'utilizzo non ho più notizie.

Senonchè, io sono più o meno sempre in contatto con queste persone, ci incontriamo, parliamo, se ci fossero stati dei problemi, credo che sarei stato il primo ad esserne informato, poichè mi avrebbero chiesto di ripararglieli.

Ora, c'è da dire una cosa che io di solito sottolineo sempre molto marcatamente.

Cioè, il dispositivo (del secondo schema) va TASSATIVAMENTE realizzato col potenziometro del tipo con switch incorporato.

Questo perchè non sia possibile in nessun modo attivare il circuito col motore che parte a razzo causa spegnimento con potenziometro lasciato sulla massima velocità.

Altrimenti (dalla teoria del motore CC ad eccitazione indipendente) la corrente di spunto viene limitata dalla sola resistenza degli avvolgimenti di armatura, resistenza che si aggira sui decimi di Ohm.

A questo punto risulta chiaro, che con 10-:-12 Volt di alimentazione imposta lo spunto sarà micidiale, e spunta una volta, spunta un'altra, alla fine persino un ercole come l'IRFZ44 potrebbe offendersi.

Invece partendo sempre col potenziometro da "zero", la forza controlelettromotrice generata a sua volta dal motore, ha il tempo di stabilirsi ai capi dei morsetti e contrastare la corrente di circolazione negli avvolgimenti di armatura, dando luogo ad un avviamento più dolce e ad una longevità del finale.

Un po' come avviene tra 2 vasi comunicanti, se apriamo la condotta di comunicazione tra il vaso pieno (alimentatore) ed il vaso vuoto (motore) la circolazione d'acqua da uno all'altro sarà limitata solo dalle perdite di carico del tubo e dal suo diametro (resistenza), e diminuirà solo quando anche sul vaso ricevente il livello (forza controelettromotrice) si alzerà.

Ma....se noi da furbi, partiamo con un livello già basso anche dal vaso-alimentatore, e ne accompagnamo la salita, in tandem con quella del vaso-motore, la circolazione d'acqua nel tubo comunicante sarà sempre sotto controllo e mai spropositata.

Questo per ciò che riguarda il secondo schema.

Il primo invece fa tutto lui, noi possiamo tranquillamente mettere un interruttore (di adeguato amperaggio) sul positivo della batteria, spegnere dimenticandoci il potenziometro al massimo, e quando riaccendiamo la corrente NON supererà MAI il limite impostato in fase di taratura.

Quindi esegue in automatico quello che che col potenziometro facevamo manualmente, e.....in più, se il motore per un motivo qualsiasi si trovasse ad avere l'albero bloccato meccanicamente, noi siamo comunque tranquilli, invece col secondo schema, se l'utente insiste ad incrementare il potenziometro perchè non vede il motore muoversi (manovra fisiologica per un profano) allora l'arrosto è servito.

Saluti

Mirko

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Ciao Mirko ,

Sei stato molto chiaro in tutto e per essere chiaro anch'io, nel mio rimettere a posto "intendevo che ogni tanto tornavano i cacciatori con gli apparecchi guasti, perchè chi tira i cavi chi gli casca in acqua, chi li attacca a rovescio sulla batteria, chi rompe il potenziometro ecc.. ecc..

Oltre a qualche finale bruciato, anche se devo dire che il mio usa un solo MOS-FET, ma il circuito è simile.

Però devo dire che non avevo usato un potenziometro con interruttore, cosa che effettivamente dà più sicurezza.

Quindi metterò senz'altro un potenziometro con interruttore, però mi piace il primo schema e come ho un po' di tempo farò il circuito stampato per provarlo.

La mia richiesta di " un dispositivo migliore " forse è venuta da un mio cattivo utilizzo del regolatore ed allora non ce n'è bisogno.

ciao

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Ciao al8503

Sono convinto che se lo realizzerai, ne rimarrai soddisfatto; io ne ho tenuto un esemplare col quale mi diverto a giocarci in laboratorio, maltrattandolo in tutti i modi e facendo esperimenti vari col P.W.M. limitato in corrente.

Saluti

Mirko

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Non conosci nessuno che mastichi di queste cose ?

Ehi...allora temo che dovrai aggrapparTi a qualcosa di commerciale, ma come Ti dicevo nei post precedenti, io non mi intendo di moduli pre-costruiti.

Forse (ora che ci penso) qualcosa sui cataloghi Distrelec o RS si trova....forse....!

Saluti

Mirko

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Se io conoscessi il numero preciso di giri a cui voglio far girare il motorino e quindi i volt e gli ampere potrei creare un circuito statico?

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Per chiunque si volesse cimentare nella realizzazione di uno dei 2 schemi, consiglio di usare come diodo di recupero rapido, non il BY 229 da me indicato, ma un diodo doppio con l'anodo comune al case metallico del TO220.

Va benissimo anche il singolo BY229, ma se si desidera porlo sulla stessa aletta di raffredddamento del Mos-Fet, si sarà costretti ad utilizzare una mica isolante o per il diodo, o per il Mos-Fet stesso, dato che il modello BY ha il Katodo a massa sul case ed il Mos-Fet ha il Drain.

Mica isolante, che in ogni modo ostacola la dissipazione di calore.

Invece con un diodo doppio (non ho con me la sigla di quello che ho usato io) ad Anodo comune, si possono collegare in parallelo i 2 catodi, e poi alloggiare tranquillamente diodo e Mos-Fet sulla stessa aletta, senza preoccuparsi di dover isolare elettricamente o uno o l'altro, favorendo così la dissipazione ad entrambi

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Saluti

Mirko

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  • 4 weeks later...

ciao Mirko, volevo chiederti una cosa, se col circuito del secondo schema dovessi pilotare un motore a 24V sempre dei tergicristalli è sufficiente interporre un regolatore che fornisca i 12V alla parte pwm, pensavo una cosa tipo resistenza di limitazione, lm7812 ed un paio di condensatori di filtraggio, o un lm317, e basta o serve qualcosa di più raffinato per lo scopo? come sempre grazie da Stefano wink.gif

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Direi che c'hai azzeccato, non sto a ridisegnare il circuito completo, ma solo lo stadio di alimentazione coi componenti da aggiungere

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Ciao smile.gif

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