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Candy Ctd 9 Aa - non centrifuga e altri guai


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vi descrivo il problema,

le cose strane sono cominciate alcuni giorni fà , la macchina ha cominciato a rifiutare alcuni programmi come ad esempio il lavaggio cotone 60° la mia consorte ha rimediato commutando su cotone 30° o 90° ma , passando i giorni ha cominciato a rifiutare prima uno poi l'altro anche questi programmi, abbiamo notato che altri programmi funzionavano perfettamente quindi avanti così finchè si è bloccata anche la centrifuga.

Il sintomo apparente è sempre quello ad un certo punto del programma le spie sul pannello si spengono come per una carenza di tensione poi si riaccendono senza particolari lampeggi e la macchina riparte subito da dove si era fermata,va avanti così senza avanzare di un sol passo fino a quando non la si spegne.

il reset dei programmi lo prende regolarmente.

Ho eseguito i seguenti controlli :

-bloccaporta sembra ok

-resistenza ok

-pompa di scarico, era un po intasata sia la pompa sia i vari tubi sono stati puliti

-motore , spazzole finite quindi le ho sostituite

-centralina , rinfrescato le saldature e controllato i componenti più a rischio condensatori , semiconduttori e relè, la scheda non presenta tracce di bruciatura o forti riscaldamenti ho tentato anche di farla riprogrammare ad un centro assistenza autorizzato ma, nonostante 30 euro per l'operazione non è cambiato nulla.

- ho provveduto alla pulizia e spruzzato lo spray contatti in tutti i connettori.

Alla fine il problema era causato da una insufficente alimentazione del microprocessore causata dalla parziale perdita di capacità del condensatore poliestere (a scatolino) da 1,5 mF 275 Vac classeX2 che alla prova del capacimetro era diventato da soli 0,66mf, il componente si trova nelle vicinanze dei quattro condensatori elettrolitici sul modulo di comando in basso a sinistra della macchina.

un condensatore nuovo da 1,5 mF 275v classe X 2 ha risolto definitivamente il promlema

nota tecnica , il condensatore in questione ricopre in questi circuiti la funzione solitamente espletata da un piccolo trasformatore di rete per ridurre la tensione di alimentazione del circuito logico, la configurazione utilizzata è abbastanza tipica nelle applicazioni a basso assorbimento di corrente, molto "low cost" ed è denominata riduzione di tensione a reattanza capacitiva , dove per sfasamento e taglio di parte della sininsoide a 220 alternata tramite un condensatore poliestere di appropriato valore, si ha una riduzione della tensione con un buon rendimento e senza sviluppo di calore , la tensione così abbassata viene quindi raddrizzata con un unico diodo quindi filtrata da una coppia di condensatori elettrolitici (di modesta capacità) in configurazione "P greco" e stabilizzata da un diodo zener, il principale difetto di questa soluzione è la mancata separazione dalla rete, quindi toccando qualsiasi parte del circuito la scossa elettrica è assicurata.

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