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Gestione Di Un Impianto Di Riscaldamento


Marion

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Ragazzi questo driver l'ho ricevuto da un agente Siemens in via confidenziale, per cui non lo metto nella sezione download. Non vorrei che qualche utente, avendo dei problemi, si rivolga poi a Siemens innescando così casini e polemiche a non finire. La segnalazione l'ho fatta così chi è interessato può provare a farne richiesta all'agente Siemens che segue la sua azienda. Se l'agente può e vuole glie lo farà avere.

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Ragazzi questo driver l'ho ricevuto da un agente Siemens in via confidenziale, per cui non lo metto nella sezione download. Non vorrei che qualche utente, avendo dei problemi, si rivolga poi a Siemens innescando così casini e polemiche a non finire. La segnalazione l'ho fatta così chi è interessato può provare a farne richiesta all'agente Siemens che segue la sua azienda. Se l'agente può e vuole glie lo farà avere.

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  • 5 years later...

Ciao a tutti, la ditta per cui lavoro mi ha commissionato la gestione dell' impianto di riscaldamento del nuovo capannone (per risparmiare un pò visto l'andazzo) il termotecnico ha previsto 11 sonde di temperatura che fanno attivare:

la pompa del riscaldamento

le testine motorizzate del riscaldamento a pavimento

inoltre ho 1 valvola a tre vie comandata 4/20mA per miscelare l'acqua e mantenerla ad una temperatura costante di 45°C gestita da 1 sensore di temperatura sulla mandata dell'acqua calda.

Io pensavo ad una gestione diretta ma il termotecnico mi ha detto di fare una gestione dell'impianto con l'isteresi della temperatura letta dal PLC; francamente, a questo punto mi sento un pò in difficoltà, qualcuno potrebbe darmi qualche consiglio o addirittura una tracciasu come ffare una gestione del genere?

Grazie 1000 in anticipo <_<

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Ciao a tutti, la ditta per cui lavoro mi ha commissionato la gestione dell' impianto di riscaldamento del nuovo capannone (per risparmiare un pò visto l'andazzo) il termotecnico ha previsto 11 sonde di temperatura che fanno attivare:

la pompa del riscaldamento

le testine motorizzate del riscaldamento a pavimento

inoltre ho 1 valvola a tre vie comandata 4/20mA per miscelare l'acqua e mantenerla ad una temperatura costante di 45°C gestita da 1 sensore di temperatura sulla mandata dell'acqua calda.

Io pensavo ad una gestione diretta ma il termotecnico mi ha detto di fare una gestione dell'impianto con l'isteresi della temperatura letta dal PLC; francamente, a questo punto mi sento un pò in difficoltà, qualcuno potrebbe darmi qualche consiglio o addirittura una tracciasu come ffare una gestione del genere?

Grazie 1000 in anticipo <_<

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elettrico cava 2

prevedi un pid per controllo della temperatura e vari comparatori on off per attivare le varie zone prevedendo la possibilita comandarlo fasce orarie e con un touch per la possibilita forzare i comandi

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elettrico cava 2

prevedi un pid per controllo della temperatura e vari comparatori on off per attivare le varie zone prevedendo la possibilita comandarlo fasce orarie e con un touch per la possibilita forzare i comandi

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ciao rebu72

posso ipotizzare una centralina di termoregolazione a zone??

se non ho capito male hai solo un generatore di calore e poi tutte le zone divise da valvole di zona, e una miscelatrice in uscita per la bassa temperatura???

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ciao rebu72

posso ipotizzare una centralina di termoregolazione a zone??

se non ho capito male hai solo un generatore di calore e poi tutte le zone divise da valvole di zona, e una miscelatrice in uscita per la bassa temperatura???

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Ciao,

visto che siete interessati ad aiutarmi vi spiego meglio il tutto.

ho una caldaia che manda aqua calda a 75°C ad un collettore; su questo collettore ho 3 pompe che hanno la seguente funzione: 2 che mandano acqua a 75°C ad un impianto di riscaldamento del capannone ed una che manda l'acqua a max45°C all'impianto di riscaldamento a pavimento.

Per il riscaldamento del capannone ho deciso di fare in questo modo:

quando le sonde di temperatura (pt100) rilevano una temperatura inferiore a quella impostata attivano le pompe che fanno circolare l'acqua calda nel circuito e quando la temperatura di ritorno del circuito è ok (vedrò in fase di collaudo la temperatura correta) comanto l'accensione dei termoventilatori installati nel capannone, per evitare frequenti accensioni e spegnimenti imporrò che il sensore di temperatura deve leggere un valore superiore o inferiore 2°C (per un tempo che andrò a regolare in fase di collaudo, per ora pensavo ad un ritardo di lettura di circa 20/30S) prima di commutare l'accensione e lo spegnimento delle ventole e delle pompe (quest'ultipe pensavo di farle girare per qualche minuto in più tenedo contodella lunghezza delle tubazioni).

Per quanto riguarda l'impianto di riscaldamento a pavimento degli uffici, io avevo pensato ad una cosa simile ma il termotecnico mi ha detto che devo tener conto della curva termica e che l'impianto deve continuamente modulare ecc. ecc.

L'impianto è costituito come segue:

ho 11 zone alimentate dallo stesso circuito idraulico, ogni zona ha la sua sonda pt100 che deve comandare l'apertura (on/off) delle relative vavole elettriche situate nel collettore che raccoglie le tubazioni dei pannelli radianti.

Inoltre, quando una delle 11 zone richiede calore, devo attivare la caldaia (se quest'ultima non è ancora accesa),attivare la pompa che manda acqua all'impianto dei pannelli radianti e nello stesso istante devo attivare una valvola modulante a tre vie(questa valvola miscela l'acqua calda della mandata della caldaia che è 75°C con l'aqcua di ritorno dei pannelli radianti per far si che l'acqua che circola nel pavimento no possa mai superare i 45 / 50 °C altrimenti si possono fare dei grossi danni) comandata a 4-20mA e gesita da una sonda che rileva la temperatura dell' acqua miscelata (metterò la sonda a circa 3/4m dalla pompa).

L'impianto lo gestiremo con un S7 300 (CPU 313C + 4 schede da 4AI l'una e una scheda da 32 DO) e un TP177, materiale residuo, tranne le schede AI, che i miei titolari hanno in magazzino. I termotecnico (il furbone) si è lavato le mani quando è stato il momento di approfondire il discorso; ci ha suggerito di acquistare tutto materiale Siemens e per la gestione dell'impianto ci ha suggerito di prendere una centralina ecc. ecc.

Ecco vi spiegato il tutto.

Potete darmi 1 mano? tenete conto che il PID non sò nemmeno cosa sia quidi per la gestione di detto sistema di controllo ho bisogno di molto più di qualche suggerimento ( sarebbe ottimo 1 esempio di programmazione)

Vi ringrazio molto per l'interessamento

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Ciao,

visto che siete interessati ad aiutarmi vi spiego meglio il tutto.

ho una caldaia che manda aqua calda a 75°C ad un collettore; su questo collettore ho 3 pompe che hanno la seguente funzione: 2 che mandano acqua a 75°C ad un impianto di riscaldamento del capannone ed una che manda l'acqua a max45°C all'impianto di riscaldamento a pavimento.

Per il riscaldamento del capannone ho deciso di fare in questo modo:

quando le sonde di temperatura (pt100) rilevano una temperatura inferiore a quella impostata attivano le pompe che fanno circolare l'acqua calda nel circuito e quando la temperatura di ritorno del circuito è ok (vedrò in fase di collaudo la temperatura correta) comanto l'accensione dei termoventilatori installati nel capannone, per evitare frequenti accensioni e spegnimenti imporrò che il sensore di temperatura deve leggere un valore superiore o inferiore 2°C (per un tempo che andrò a regolare in fase di collaudo, per ora pensavo ad un ritardo di lettura di circa 20/30S) prima di commutare l'accensione e lo spegnimento delle ventole e delle pompe (quest'ultipe pensavo di farle girare per qualche minuto in più tenedo contodella lunghezza delle tubazioni).

Per quanto riguarda l'impianto di riscaldamento a pavimento degli uffici, io avevo pensato ad una cosa simile ma il termotecnico mi ha detto che devo tener conto della curva termica e che l'impianto deve continuamente modulare ecc. ecc.

L'impianto è costituito come segue:

ho 11 zone alimentate dallo stesso circuito idraulico, ogni zona ha la sua sonda pt100 che deve comandare l'apertura (on/off) delle relative vavole elettriche situate nel collettore che raccoglie le tubazioni dei pannelli radianti.

Inoltre, quando una delle 11 zone richiede calore, devo attivare la caldaia (se quest'ultima non è ancora accesa),attivare la pompa che manda acqua all'impianto dei pannelli radianti e nello stesso istante devo attivare una valvola modulante a tre vie(questa valvola miscela l'acqua calda della mandata della caldaia che è 75°C con l'aqcua di ritorno dei pannelli radianti per far si che l'acqua che circola nel pavimento no possa mai superare i 45 / 50 °C altrimenti si possono fare dei grossi danni) comandata a 4-20mA e gesita da una sonda che rileva la temperatura dell' acqua miscelata (metterò la sonda a circa 3/4m dalla pompa).

L'impianto lo gestiremo con un S7 300 (CPU 313C + 4 schede da 4AI l'una e una scheda da 32 DO) e un TP177, materiale residuo, tranne le schede AI, che i miei titolari hanno in magazzino. I termotecnico (il furbone) si è lavato le mani quando è stato il momento di approfondire il discorso; ci ha suggerito di acquistare tutto materiale Siemens e per la gestione dell'impianto ci ha suggerito di prendere una centralina ecc. ecc.

Ecco vi spiegato il tutto.

Potete darmi 1 mano? tenete conto che il PID non sò nemmeno cosa sia quidi per la gestione di detto sistema di controllo ho bisogno di molto più di qualche suggerimento ( sarebbe ottimo 1 esempio di programmazione)

Vi ringrazio molto per l'interessamento

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daniele stefanini
ho una caldaia che manda aqua calda a 75°C ad un collettore

Ciao,

due punti :

1) sarebbe troppo oneroso usare due caldaie separate ? È un peccato avere il riscaldamento a pavimento e dover lo stesso generare acqua calda a 75 °C .... !

2) Non c`é nient` altro da bruciare se non il gas ? Considera che il prezzo andrà sicuramente ad aumentare.....

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daniele stefanini
ho una caldaia che manda aqua calda a 75°C ad un collettore

Ciao,

due punti :

1) sarebbe troppo oneroso usare due caldaie separate ? È un peccato avere il riscaldamento a pavimento e dover lo stesso generare acqua calda a 75 °C .... !

2) Non c`é nient` altro da bruciare se non il gas ? Considera che il prezzo andrà sicuramente ad aumentare.....

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lo sò, hai perfettamente ragione anche xrchè se l'acqua a 75°C arriva nell' impianto a pannelli radianti potrebbe far scatolare le mattonelle

######## Nota del moderatore ########

Gradirei ricordare il punto j) del regolamento di PLCForum.

j) Divieto d'usare le K al posto di CH o C (perchè, cosa...), non come non, xche' come perche' ed altre distorsioni che provengono dall'utilizzo di videotel, irc ed SMS e che deturpano la nostra bella lingua.
Modificato: da Luca Bettinelli
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lo sò, hai perfettamente ragione anche xrchè se l'acqua a 75°C arriva nell' impianto a pannelli radianti potrebbe far scatolare le mattonelle

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Gradirei ricordare il punto j) del regolamento di PLCForum.

j) Divieto d'usare le K al posto di CH o C (perchè, cosa...), non come non, xche' come perche' ed altre distorsioni che provengono dall'utilizzo di videotel, irc ed SMS e che deturpano la nostra bella lingua.
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mah sul fatto di quelle centraline che dici non ne conosco, perciò pensavo a centraline di termoregolazione, cosi si risparmi perchè usano solo queòllo che serve e quando serve, poi per quanto riguarda 2 caldaie separate non vedo il motivo visto che hai impianti a bassa e alta temperatura su unico collettore se non ho capito male.

secondo me, sempre se non ho capito male, la caldaia singola va bene perche dopo il collettore tramite valvole miscelatrici decidi la temperatura se più bassa o più alta con una centralina e servomotori.

i convettori puoi farli partire anche tramite termostati a contatto su tubo di ritorno, vecchio metodo ma per me, funzionale e molto spesso molto comodo per evitare qualche rogna di gestione soprattutto il post-spegnimento per dissipare tutto il calore, poi se hai specifiche diverse è un altra cosa.

le pompe le comandi sempre con una centralina che al momento di richiesta di una zona lui parte.

sinceramente io conosco centraline di termoregolazioni comode e molto facili da utilizzare, e permettono molte fantasie e per di più telegestibili. poi hanno un assistenza che ti risolve i problemi logistici d'impianto dandoti soluzioni ideali alla tua richiesta gratuitamente.

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mah sul fatto di quelle centraline che dici non ne conosco, perciò pensavo a centraline di termoregolazione, cosi si risparmi perchè usano solo queòllo che serve e quando serve, poi per quanto riguarda 2 caldaie separate non vedo il motivo visto che hai impianti a bassa e alta temperatura su unico collettore se non ho capito male.

secondo me, sempre se non ho capito male, la caldaia singola va bene perche dopo il collettore tramite valvole miscelatrici decidi la temperatura se più bassa o più alta con una centralina e servomotori.

i convettori puoi farli partire anche tramite termostati a contatto su tubo di ritorno, vecchio metodo ma per me, funzionale e molto spesso molto comodo per evitare qualche rogna di gestione soprattutto il post-spegnimento per dissipare tutto il calore, poi se hai specifiche diverse è un altra cosa.

le pompe le comandi sempre con una centralina che al momento di richiesta di una zona lui parte.

sinceramente io conosco centraline di termoregolazioni comode e molto facili da utilizzare, e permettono molte fantasie e per di più telegestibili. poi hanno un assistenza che ti risolve i problemi logistici d'impianto dandoti soluzioni ideali alla tua richiesta gratuitamente.

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grazie dei consigli, ma i giochi sono già fatti, avevano già deciso di usare un PLC S7-300 quindi le centraline non le posso usare, l' unica cosa che posso fare adesso è usare un sistema di controllo PID (che come già detto non conosco). Ora però devo lasciarvi , ci risentiamo in Agosto (domani parto per le vacanze in campeggio).

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grazie dei consigli, ma i giochi sono già fatti, avevano già deciso di usare un PLC S7-300 quindi le centraline non le posso usare, l' unica cosa che posso fare adesso è usare un sistema di controllo PID (che come già detto non conosco). Ora però devo lasciarvi , ci risentiamo in Agosto (domani parto per le vacanze in campeggio).

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  • 1 year later...

buon giorno a tutti

vorrei chiedere un consiglio .

sto facedo dei lavori di ristrutturazione a casa.

da una casa ne facciamo due

viene una scala esterna in cls e gli impiani vengono divisi ....

quindi i miei dubbi sono :

- l'armatura della scala va messa a terra vera come?

- come mi devo comportare con l'impianto di terra dei due appartamenti? esiste gia un fittone con l'impianto vecchio

grazie

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buon giorno a tutti

vorrei chiedere un consiglio .

sto facedo dei lavori di ristrutturazione a casa.

da una casa ne facciamo due

viene una scala esterna in cls e gli impiani vengono divisi ....

quindi i miei dubbi sono :

- l'armatura della scala va messa a terra vera come?

- come mi devo comportare con l'impianto di terra dei due appartamenti? esiste gia un fittone con l'impianto vecchio

grazie

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se i due appartamenti sono alimentati da due contatori diversi...l'impianto di terra non sò se è possibile farlo diviso...non rispetteresti l'equipontenzialità...ma prendi le mie parole con le pinzette e aspetta consigli da gente + esperta di me :)

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se i due appartamenti sono alimentati da due contatori diversi...l'impianto di terra non sò se è possibile farlo diviso...non rispetteresti l'equipontenzialità...ma prendi le mie parole con le pinzette e aspetta consigli da gente + esperta di me :)

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Benny Pascucci
l'armatura della scala va messa a terra vera come?
Assolutamente no, è un collegamento inutile!

se i due appartamenti sono alimentati da due contatori diversi...l'impianto di terra non sò se è possibile farlo diviso...non rispetteresti l'equipontenzialità...
Più o meno.... :rolleyes: . Conviene collegare le masse dei due appartamenti allo stesso impianto di terra, infatti nel caso di masse contemporaneamente accessibili, ma collegate a impianti diversi, si potrebbe instaurare una condizione di pericolo in seguito a una non perfetta equipotenzialità delle masse.
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Benny Pascucci
l'armatura della scala va messa a terra vera come?
Assolutamente no, è un collegamento inutile!

se i due appartamenti sono alimentati da due contatori diversi...l'impianto di terra non sò se è possibile farlo diviso...non rispetteresti l'equipontenzialità...
Più o meno.... :rolleyes: . Conviene collegare le masse dei due appartamenti allo stesso impianto di terra, infatti nel caso di masse contemporaneamente accessibili, ma collegate a impianti diversi, si potrebbe instaurare una condizione di pericolo in seguito a una non perfetta equipotenzialità delle masse.
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