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PLC Forum


Riavvio di un frigorifero fermo da tempo


antonioST4

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sebbene la discussione sia vecchia, è opportuno riportare una considerazione. del resto solo oggi passo da queste parti.

a seguito di una lunga pausa di funzionamento avviene l' equilibrio delle pressioni in ogni punto del circuito; in soldoni, senza nessun lavoro svolto dall' esterno (compressione) ogni punto del circuito si troverà alla pressione corrispondente alla temperatura cui si trova il gas refrigerante, ovvero alla temperatura ambiente del sistema.

siccome per economia realizzativa, e perchè no, per la presunta continuità di esercizio, non vi è alcun accorgimento atto ad impedire la migrazione del refrigerante verso il compressore, accade che parte del refrigerante si accumula in quest' ultimo; qui trova ad attenderlo l' olio, che ha enorme potere di solubilità nei confronti del gas.

succede dunque che l'olio, in pratica, "intrappola" quantità sensibili di refrigerante originando un composto praticamente in fase liquida; siccome la parola compressore è sinonimo di trattare esclusivamente gas (diversamente l' avrebbero chiamato pompa...), riesce facile comprendere la difficoltà del compressore ad avviarsi, ed in casi gravi la sua potenziale rottura. va sottolineato il fatto che anche se il compressore riuscisse a partire, il fenomeno appenda indicato determinerebbe la marcia del compressore in mancanza di una consistente quantità di olio.

tale fenomeno è assolutamente deleterio; tuttavia esistono metodi per rimediare.

in pratica dobbiamo far in modo di invitare il gas a recarsi altrove, per esempio tornando indietro verso l' evaporatore...( non può andare verso il condensatore in quanto la pressione statica del sistema assicura la chiusura della valvola di scarico)

per far bollire un refrigerante abbiamo solo due possiblità:

1. un abbassamento di pressione

2. un aumento di temperatura

la .1 non è praticabile: il sistema è fermo.

la .2 è banale: basta riscaldare il carter.

così facendo, nei limiti di tollerabilità dell' olio, facciamo evaporare il refrigerante che si separa dall' olio; lo stesso, riportandosi in fase gassosa, agevola il successivo normale lavoro del compressore.

tale pratica è d' uopo negli impianti di una certa potenza, che sono corredati di riscaldatore del carter. in ambito domestico possiamo solo rimediare una pistola termica, di quelle che si usano per sverniciare, con l' accortenza di non esagerare.

Mi scuso se la mia esposizione volesse sembrare un trattato prolisso tipico di una persona saccente; il fatto è che l' unico per far capire qualcosa a qualcuno è spiegargliela. non la si può inculcare con atto di fede :(

arrivo dunque alla conclusione:

dopo una lungo fermo, prima di riavviare un frigorifero, sarebbe utile riscaldare in fondo del compressore stesso. chiunque abbia la pazienza di leggere quanto precede queste due righe in grassetto, capirà il perchè.

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  • 1 month later...

  • 1 month later...

Interessante.

Lei ci avvisa di stare attenti al riscaldare il carter..."con l' accortenza di non esagerare".

Come ci si dovrebbe regolare in merito? Quella pistola può arrivare a fondere le giunzioni dei tubicini stagnati o può bruciare la vernice del compressore con conseguenze gravi, ecc.

Di quanto calore necessita il gas per separarsi dall'olio?

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  • 1 year later...

forse più che per una pistola termica opterei, per i non addetti ai lavori, un più innocuo asciugacapelli bello potente che scaldi per qualche minuto la base della "boccia".

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