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Logo Vs. Plc X Home Automation


mameli

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Buonasera,

avrei intenzione di realizzare un impiantino per la gestione allarmi, rilevamento presenze, accensione luci, azionamento telecamere, crepuscolare, verifica livello pozzo acque chiare ecc.… per casa mia. La struttura è su più livelli perciò un domani vorrei che ci fosse una unità logica per ciascun appartamento (master - slave). Avrei pensato inizialmente a Logo Siemens, versione 24V RCE con porta Ethernet, ma ho la possibilità di recuperare anche dei s7 200 usati. Il primo è forse più alla mia portata mentre il secondo necessità di conoscenze più approfondite in materia di programmazione PLC. Sono incerto e vi chiedo un parere. Logo è più economico di un s7 200 e credo che sia più adatto al mio scopo … ma in futuro, mi piacerebbe anche interagire con il logo e magari creare un pannello operatore che gestisca tutti i comandi da remoto. Sapete se la versione logo sopra lo consente? Esiste se non è già incorporato un server a cui riferirmi tramite indirizzo IP, a questo punto anche un semplice IPad potrebbe trasformarsi in un “client scada”. Poi ho notato che uno starter kit costa circa 300€ mentre l’unità logo da sola costa la metà. E possibile usare il cavo ethernet per programmarlo? (manuale ed esempi applicativi, posso procurarmeli).

Vi prego di scusarmi se non uso le terminologie appropriate ma sono novello J.

Un saluto e grazie.

Marco.

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Giuseppe Signorella

Credo che per la tua applicazione il logo OBA7 (quelli con la porta Ethernet) vanno bene. Per ora puoi configurarli con una rete master slave, Uno lo configuri come master e gli altri come slave. In futuro se decidi di ampliare puoi installare come master una cpu più grossa tipo S7 1200 che è anche dotato di web server integrato, ed il logo che avevi configurato come master lo riconfiguri come uno slave così non butti via nulla. puoi inserire tranquillamente un panello operatore per gestire i tuoi logo oppure farti uno scada, anche se ovviamente più costoso.

Per l'applicazione tramite ipad, al momento non conosco nulla, ma se vuoi esiste qualche cosa per android.

Ciao

Modificato: da Giuseppe Signorella
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Per la home automation se si vuole usare un plc ( S7 1200 ) o smart relè (logo) non sono molto indicati ......nel senso che sicuramente potrebbero in linea teorica essere in grado di fare quello che chiedima presentono molti (troppi) svantaggi rispetto a soluzioni decentralizzate tipo ad esempio Homeplc che unisce la potenza di programmazione tipica dei plc alla architettura distribuita di livello tipica dei sistemi domotici tipo knx o lonworks.....

non sto qui a rifare l elenco in quanto ci sono decine ddi post anche miei che ne parlano.......

ma credimi è cosi e te lo dico da elettricista industriale -programmatore e manutentore impianti con s7 300 .......

opti per una soluzione domotica per fare domotica .....se non altro anche a livello di costi ( e per costi intendo anche la perdita di tempo a programmare)

Ciao Iacopo

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Salve,

Penso che entrambe le risposte siano valide. Molto interessanti i prodotti HomePLC ed anche altri che ho trovato in rete, però hanno un costo, che sarebbe sicuramente ripagato con i tempi di esecuzione, ma io non ho fretta. Inoltre comincerei con l'automazione dei dispositivi per le parti comuni ed il cablaggio confluirebbe in cantina, dove non ho problemi di spazio. Tornando ai prezzi, se una CPU HomePLC mi costa quasi 300€ un 0BA7 ne costa 180€ senza contare che i prodotti di domotica necessitano di conseguenza degli accessori della relativa serie che meno di 60€ non costano e ce ne vogliono parecchi ... comunuque farò due distinte materiale e controllerò le differenze.

Sapreste dirmi se entrambi i sistemi possono comunicare tra loro ... anche Siemens credo che abbia un modulo KNX (?)

Sapreste dirmi se per programmare il logo 0BA7 devo acquistare il cavo di collegamento al PC? o mi basta utilizzare la ethernet (cavo cross?)

Grazie.

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Sapreste dirmi se per programmare il logo 0BA7..

Devi anche acquistare il software (Siemens non regala nulla).

Se stai valutando un sistema per fare della domotica per casa tua, quindi per uso personale, e hai un'attenzione particolare alle spese per l'acquisto del amteriale ti suggerirei di prendere in considerazione piccoli PLC Italiani come Elsist e Kernel. I prezzi son decisamente molto interessanti ed il software di sviluppo è gratuito. Inoltre l'assistenza è molto collaborativa.

Kernel in particolare ha un ottimo sistemino con HMI integrata che, a mio parere, è decisamente superiore a LOGO.

Se invece il tuo interesse è per applicazioni professionali di domotica, allora meglio indirizzarsi su prodotti specialistici per la domotica.

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Grazie mille per i consigli, ad oggi attendo ancora i listini di entrambe le aziende e poi valuterò.

Ho notato una certa propensione per i prodotti MADE in ITALY :thumb_yello: .

Saluto.

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Giuseppe Signorella

Se posso darti un piccolo consiglio, ti conviene andare su prodotti specifici. E possibilmente non marche che producono apparecchiature civilistica, non entro nello specifico per non far torto a nessuno.

PLC di uso "generico", non riescono a mio personale parere a svolgere egregiamente il lavoro come quelli nati per questo specifico uso, non tanto per le potenzialità di "calcolo" ma perchè in quelli per la domotica, trovi blocchi istruzioni più specifici a tale scopo.

Ad esempio le istruzioni per l'anti intrusione sono quasi sempre native, ed esenti da bug come pure il controllo accessi. Non è cosa da poco.

Si è vero. anche gli accessori per le casette frutto "503" sono costosi, ma lavorano comunque su bus e quindi ti semplificano notevolmente il cablaggio.

Nei PLC domotici, trovi alcuni protocolli di comunicazione, che non trovi nei PLC per automazione, come quello per la gestione dei split per l'aria condizionata, per la filo diffusione ecc.

Ci sono costruttori di "domotica" che ti forniscono anche i firware da installare/sostituire hai televisori interattivi per permetterti di gestire il tuo impianto dal televisore.

Personalmente a casa io ho installato un PLC domotico dotato di sintesi vocale, una vera figata (a chi piace ovviamente). Per risparmiare sul pannello operatore perchè a mio parere limitato nell'apertura verso terzi, ho installato un mini PC sul televisore, e da li controllo tutto, anti intrusione, clima, Luci, filo diffusione tvcc ecc, e tutto integrato nel sistema. Marche "civilistiche", in genere non consentono una grande apertura verso il mondo esterno.

Se vuoi goderti la domotica, o la fai bene o e meglio non farla. Spendi solo soldi e devi sempre accontentarti.

Modificato: da Giuseppe Signorella
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del_user_56966
Tornando ai prezzi, se una CPU HomePLC mi costa quasi 300€ un 0BA7 ne costa 180€

se ti bastano 256 I/O e 18 interfacce speciali come termoregolatori, luxmetri ecc.. 128 lampade DALI, 512 I/O su GSM ecc..

allora va bene anche un HomePLC Light che costa la metà!... :smile:

senza contare che i prodotti di domotica necessitano di conseguenza degli accessori della relativa serie che meno di 60€ non costano e ce ne vogliono parecchi ... comunuque farò due distinte materiale e controllerò le differenze.

in effetti per fare la domotica servono prodotti per domotica... :lol:

se provi a confrontare un luxmetro industriale con uscita 0-10V oppure 4-20 mA + scheda analogica per l'acquisizione e posa cavi

ti accorgi che i 60€ euro del tuo ragionamento nell'altro caso si quadruplicano.. quindi un modulo specifico per Domotica è molto più conveniente

per vari motivi tra cui il costo e il fatto che non richiede altro che il cavo del Bus esistente...

Modificato: da Aleandro2008
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Per Giuseppe. ..

Ad oggi non esistono plc domotici a parte home plc....

Gli altro sono controller ....

Questa distinzione e fondamentale perche solo con un hplc fai domotica con l architettura di un vero plc sia per quanto riguarda l approccio deterministico e real timeche per la parte di programmazione e indirizzamento dei registri in standard iec..per non parlare dell architettura di rete ecc ecc...

Mi sembrava una precisazione doverosa ...

Anche il prodotto che usi tu non rientra nella categoria plc

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Giuseppe Signorella
Ad oggi non esistono plc domotici a parte home plc....

.....perche solo con un hplc fai domotica con l architettura di un vero plc

...............per non parlare dell architettura di rete ecc ecc...

Non condivido minimamente tale concetto, anche perchè non è il linguaggio che fa la differenza. Anzi il PLC che ho utilizzato, (cosi chiamato anche dal produttore) programmabile in un linguaggio di tipo testuale, rende la programmazione più espressiva.

In genere un linguaggio di programmazione di tipo ladder/grafico a mio personale parere, anche se credo che tale pensiero sia condiviso da quasi tutto il mondo professionale, è più limitato rispetto alla programmazione testuale. Esistono tanti eccellenti PLC per automazione che si programmano esclusivamente in "C".

Quello che puoi fare con un linguaggio testuale non puoi fare con un linguaggio grafico..........e non è questo il concetto che determina il nome del dispositivo a logica programmabile.

Detto questo, si può discutere sul concetto di architettura, si può discutere sui concetti di indirizzamento dei registri, sul tipo di bus utilizzato, si può discutere su tutto, ma non sul concetto di PLC, "Processore logico programmabile" che è unj concetto ben definito.

Modificato: da Giuseppe Signorella
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del_user_56966

La definizione di cosa si intende per PLC Industriale è questa....LINK

partendo da questa definizione di PLC Industriale ma questa volta applicato alla Home&Building

e in particolare alla Domotica (Home Automatuion) si arriva nel 2007 in Italia a questa nuova architettura....LINK

pur avendo architetture diverse visto l'ambito di applicazione come si vede i due Controllori rispettano gli stessi standard

sia elettrici che di programmazione..

adesso si può prendere anche un processore con Linux e Windows e programmarlo e fargli svolgere dei compiti simili a un PLC cosi come

si può prendere un embedded di vario tipo ma si ottene al massimo un Controller programmabile...

per essere definito PLC deve avere tutte le caratteristiche minime descritte nella spiegazione sopra...

oltre a questo la definizione di PLC Domotico non è quella di un PLC Adattato alla Domotica ma di un dispositivo nato con architettura idonea

a quel settore, di cui alcuni particolari sono descritti anche nel link sopra...

Ps: per quello che riguarda la Domotica inoltre la normativa Europea prevede che siano conformi solo i dispositivi Bus... ;)

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La definizione di cosa si intende per PLC Industrial.....

Queste sono definizioni empiriche, cioè che si basano sull'esperienza e sulla pratica comune; a tutt'oggi non esiste uno standard definito da un ente internazionale che definisca cosa è un PLC, tanto meno è definito cos'è un PLC industriale e cos'è un PLC domotico.

L'unica normativa definisce un set di istruzioni standard per il linguaggio a contatti o ladder diagram. Questo per favorire la portabilità da un Hw ad un altro. Portabilità del tutto teorica perchè anche rispettando i limiti imposti dallo standard la traslazione non è mai indolore ed automatica.

A parer mio son solo questioni del tipo "sesso degli angeli"; similmente alle distinzioni tra micro computer e mini computer; distinzioni che provocavano discussioni sul nulla sino agli anni '80. Poi l'avanzare della tecnologia ha fatto piazza pulita di tutto. Chi ricorda un mini computer del tipo PDP11? Oggi qualsiasi tablet ha una potenza di calcolo ed una capacità di memoria di lavoro e di massa che ridicolizzano le prestazioni di un rack di PDP11.

Anche queste distinzioni tra plc domotico e industriale non hanno senso. Alla base di tutto essite il criterio di progettazione ottimizzato.

Un progettista degno di questo nome scegliarà il tipo di dispositivo più adatto per caratteristiche, prestazioni eperiferiche al problema che deve risolvere.

Se devi automatizzare una macchina utensile userai un CNC, anche se un PLC industriale può essere in grado di svolgere il lavoro.

Se devi automatizzare un grosso impianto sceglierai un PLC di grossa taglia, mentre per una piccola macchina con pochi I/O scegli un PLC micro.

Similmente se devi automatizzare e centralizzare le funzioni di un'abitazione o di un albergo: allarmi, luci, climatizzazione, controllo carichi, gestione serramenti, etc. ti rivolgerai ad un sistema che ha già previsto tutte le perifiche ed i sensori adatti alla funzione.

Se poi questo tipo di apparecchaitura lo si vuol definire "PLC domotico" od "home PLC" liberissimi di farlo. E' comunque un sistema Controllore Logico Programmabile.

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Ho capito Livio non dico che non hai ragione

Ma giusto perché hai citato la normativa iec 61131 che parla di linguaggi standard

Un controller che si programma in c o pascal o qualsiasi altro linguaggio non può a mio avviso essere chiamato plc...le definizioni qualcosa valgono a parer mio....

Questo giusto per precisare poi ognino è chiaramente libero di pensala come vuole...

Fine o.t

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del_user_56966
Se poi questo tipo di apparecchaitura lo si vuol definire "PLC domotico" od "home PLC" liberissimi di farlo. E' comunque un sistema Controllore Logico Programmabile.

Questo è scontato ma infatti non era questo l'argomento,

tradotto intendo che nella realtà quotidiana se vado dal grossista è chiedo un PLC mi proporranno da un Logo a un PLC Industriale Siemens o similari

e mai un PC o un Controller Audio/Video ecc..

cosi se vado in un negozio di PC mai mi proporranno un PLC Industriale...

questa è la realtà dei fatti spiegatela come vi pare, non cambia lo standard delle definizioni di fatto,

adesso se vuoi un PLC con caratteristiche "adatte alla Domotica" ma che anche se distribuito su Bus la logica e il comportamento sia assimilabile ai

classici PLC Industriali (di cui sopra) si intende un PLC Domotico o HomePLC, dato che questo mantiene tutte le caratteristiche native anche se gli I/O sono

distribuiti su Bus, sommando tutto ciò che nei normali PLC non è presente ovvero l'intero arco della strumentazione Domotica..

considera che ad oggi il Bus delle marche più famose sul mercato non ha neppure caratteristiche deterministiche anzi in alcuni casi

si può parlare liberamente di Bus con telegrammi in conflitto, mancanza di checksum, ritardi dovuti alla quantità dei dispositivi > 10 device.. :o

assimilare questi sistemi (e non solo la CPU ma l'intero sistema come nel caso di un PLC) al classico PLC come tutti intendono

quando se ne parla mi risulta davvero molto difficile... :wacko:

Modificato: da Aleandro2008
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Segnamoci questa dicussione e poi la andremo a rileggere tra qualche anno e capiremo che si è discusso del nulla.

Un controller che si programma in c o pascal o qualsiasi altro linguaggio non può a mio avviso essere chiamato plc..

Se vuoi puoi anche chiamrlo Andrea, per il momento non c'è alcuna legge che lo vieta ;) (Però non si sa mai che qualche euoroburocrate per giustificare il lauto stipendio non si metta a legiferare anche su questo :angry: ).

Rimane il fatto che un PLC di qualsiasi tipo è sempre un ordinatore con la classica architettura da ordinatore; cio che lo distingue è esclusivamente il software di base o, se preferisci, il firmware.

Quale sia il linguaggio usato per programmarlo le funzioni espletate non cambiano. Non dimentichiamo che il linguaggio a contatti è nato per permettere l'uso di uno strumento informatico anche ad analfabeti informatici

Questa era proprio parte integrante delle specifiche emesse dal GM per la fornitura dei primi dispositivi logici programmabili. Chi ha la mia età, non solo anagrafica, sa benissimo che i primi PLC erano solo ordinatori industriali dotati un software specifico per permetterne la programmazione a contatti.

Modificato: da Livio Orsini
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Giuseppe Signorella
Un controller che si programma in c o pascal o qualsiasi altro linguaggio non può a mio avviso essere chiamato plc...le definizioni qualcosa valgono a parer mio....

Per fortuna sei uno dei pochi a pensarla così. Resta il fatto che lo si voglia ammettere o meno, un linguaggio di programmazione di tipo testuale, è potenzialmente più performante.

Basti pensare hai microcontrollori e/o micropocessori, quanti di voi hanno sentito parlare di linguaggi di programmazione di tipo grafico per questi dispositivi? Al momento esiste qualche cosina per alcune tipologie di famiglie/marche, ma a solo scopo hobbystico, eppure il concetto di base della logica programmabile tra il mondo dei PLC e quello dei microprocessori, non è così lontano, visto che nel cuore dei plc pulsa uno di questi oggettini. :P

I linguaggi grafici, come evidenziato dal Livio, nascono per dare la possibilità a coloro che non hanno molta dimestichezza con la programmazione di avvicinarsi a questo mondo, e con lo scopo ben preciso da parte delle aziende produttrici di HW di ampliare il loro bacino di utenti nonché acquisire un maggior indice di penetrazione dei mercati.

I linguaggi grafici hanno seguito la medesima strada dei linguaggi di programmazione ad alto livello. Perché molti programmano i micro in basic o altro linguaggio evoluto?

Semplice, perché non tutti conoscono l'assembler. Chi programma in assembler deve avere una profonda conoscenda dell' HW che si sta accingendo a programmare, chi lo fa in un linguaggio evoluto, non sa neanche quale registri stà utilizzando.

Ma nessuno di quelli che usano i linguaggi di programmazione ad alto livello si è mai preoccupato di verificare dopo la compilazione di che dimensione è il file Hex generato. Perchè un file generato in assembler, nonostante che siano state scritte più righe di codice, dopo la compilazione è meno della metà di quello generato da un compilatore basic?.

Non vado oltre perchè sono O.T., ma questo deve lasciare riflettere, se ci preoccupiamo del perchè un PLC impiega il troppo tempo a fare un ciclo. Se poi non ci importa...continuiamo ad utilizzare quello che ci capita tra le mani, tanto non capiamo la differenza. :thumbdown:

Modificato: da Giuseppe Signorella
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Iacopo 78 wrote:

Un controller che si programma in c o pascal o qualsiasi altro linguaggio non può a mio avviso essere chiamato plc...

Mi aggiungo a coloro che non condividono questa tua affermazione e aggiungo che i PLC di fascia medio/alta (ovviamente in questa categoria non può essere inserito neanche alla lontana un Logo) permettono di estendere il set di istruzioni/funzioni native .... guarda caso programmandole (e poi anche compilandole) in C.

Vorrei solo rimarcare che ciclicamente si aprono thread del genere : "vorrei utilizzare un logo (o equivalente) per fare della domotica" e poi inevitabilmente parte la sequela di post che portano sempre nella stessa direzione e quasi sempre verso lo stesso costruttore ..... Per risparmiare tempo a tutti, consiglio ai moderatori di aprire uno post da mettere in evidenza nel quale si elencano tutti i benefici di un certo tipo di hplc (ma solo di quello) e nel quale si sconsiglia di utilizzare qualsiasi altra cosa per fare domotica !

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del_user_56966
Resta il fatto che lo si voglia ammettere o meno, un linguaggio di programmazione di tipo testuale, è potenzialmente più performante.

non si tratta di fare gare tra linguaggi e linguaggi, ma più semplicemente di constatare la percentuale di utilizzo di un linguaggio in un determinato

settore e su determinati prodotti, qui le opinioni personali centrano davvero poco.. si ragiona per statistiche non per preferenze individuali!...

è tanto difficile da comprendere questo concetto?... :blink:

se nell'automazione tutti preferissero l'assembler o il C ANSI la IEC1131-3 li avrebbe previsti dato che a livello mondiale non è cosi... non vedo cosa ci sia

da aggiungere oltre alle considerazioni personali che però non spostano di una virgola il risultato.. ;)

Modificato: da Aleandro2008
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ma più semplicemente di constatare la percentuale di utilizzo di un linguaggio in un determinato settore e su determinati prodotti

Purtroppo in detrminati settori gli utilizzatori predominanti sono ancora degli analfabeti informatici.

Questa è una vera tragedia perchè una parte proponderante dei programmi in ladder diagram sono dei veri proprio obbrobri, una stratificazione di errori fatti per correggere altri errori,. impossibili da manutenere, con documentazione assurda.

Quando finalmente si uscirà da questo stato di cose, e i programmi saranno fatti da persone che sanno programmare, il linguaggio a contatti morirà di morte naturale.

Ripeto, segnamici questa discussione per rivederla fra qualche anno; allora sarà evidente che si discusso di nulla.

sempre nella stessa direzione e quasi sempre verso lo stesso costruttore .

Si hai ragione, certa pubblicità surrettizia è stata tollerata anche troppo e troppo a lungo; questo stato di cose non può più essere ammesso.

Modificato: da Livio Orsini
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Non condivido assolutamente le vostre posizioni ma ovviamente le rispetto...permettetemi pero di esprimere un netto distacco da quanto state dicendo..ricordate che stiamo parlando di plc e domotica se valesseil ragionamento che fai ti Giuseppe allora facciamo diventare tutto quanto un plc anche il my hpme knx e tutto il resto visto che dentro comunque c e un processore? Non scherziamo...forse i vostri orizzonti sono un po limitati...io programmo s7 sia in awl che in kop e fup ...e starei attento a denigrare chi si avvicina alla programmazione venendo dalla parte elettrotecnica rispetto agli onformatici e lo vedo tutti i giorni in azienda in quanto è inutile che sei un mago del c se non sai leggere e capire uno schema complesso in logica cablata vecchio stile..l informatico senza l elettrico non fa un bel niente...l elettrico invece avra forse un linguaggio meno performante ma sicuramente è autonomo..e inoltre non so su che sistemi siete abituati a lavorare ..io lavoro su processi abbastanza impegnativi tipo processi di produzione asfalto e inerti..come minmo si partiva da ina vecchia Cpu 316 2 dp con centinaia di i o ....

Provate a fare debug su un codice awl e un codice ladder poi se ne riparla dei vantaggi dell assembler....poi come ripeto tutto è rispettabile...

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Provate a fare debug su un codice awl e un codice ladder poi

Se sai programmare è molto più facile e semplice debuggare un programma in AWL di uno in KOP (ladder). Ovviamente se il programma fosse scritto inb "C" il debugging sarebbe ancora più veloce.

Per favore non facciamo polemiche infantili se è meglio l'elettrico o l'informatico.

Le capacità professionali sono indipendenti dalla specializzazione. Io qualche saldatura ad arco la faccio, i pezzi stanno anche assieme, però non supererebbe l'esame per il patentino da saldatore.

Ci sono elettrotecnici che sanno programmare come ci sono informatici che sanno leggere uno schema elettrico.

Purtroppo di elettircisti che sappaino programamre veramente ce ne sono pochi. Questa è la realtà dei fatti. A dire il vero ci sono anche informatici incapaci, ma questo è un fatto comune a tutte le specializzazioni.

Modificato: da Livio Orsini
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Questa è una vera tragedia perchè una parte proponderante dei programmi in ladder diagram sono dei veri proprio obbrobri, una stratificazione di errori fatti per correggere altri errori,. impossibili da manutenere, con documentazione assurda.

Quando finalmente si uscirà da questo stato di cose, e i programmi saranno fatti da persone che sanno programmare, il linguaggio a contatti morirà di morte naturale.

e poi

Per favore non facciamo polemiche infantili se è meglio l'elettrico o l'informatico.

Mi pare che non sto facendo polemiche ma rispondendo a TUE affermazioni...abbastanza precise fra l' altro...o ho interpretato male ???

e inoltre vorrei dire due cose per chiudere questo discorso...

un buon programma non dipende certo dald linguaggio in cui si proramma ,ma da come lo si struttura

come lo si commenta , come si chiamano e si dividono i segmenti, quando e come si costruiscono e si richiamano finzioni blocchi funzioni ecc ecc...

ora dato per assodato questo è mio parere che un linguaggio GRAFICO sia di più immediata comprensione rispetto a uno testuale......

poi che il linguaggio testuale sia più completo come istruzioni è innegabile .....ma stiamo attenti che sono casi veramente particolari che una cosa non si riesca a fare in linguaggio grafico...

seconda ed ultima considerazione

quello da cui è partito la discussione e cioè questa mia affermazione...

Ad oggi non esistono plc domotici a parte home plc....

Parte da un dato di fatto che è appunto la possibilità di essere programmato in uno dei linguaggi che la normativa mette a disposizione....

poi quello che tu pensi della normativa e di chi la ha redatta e ideata è irrilevante.....

sta di fatto che questa esiste e definisce i linguaggi nei quali si può programmare una macchina chiamata plc....

se questa macchina non si puo programmare in almeno uno di questi linguaggi a mio avviso non è un plc.........

attenzione sto parlando di DEFINIZIONI e non di PRESTAZIONI.......nessuno qui sta dicendo che un controllore anche di domotica che si programma in c non abbia le possibilità di fare un ottimo lavoro fosse anxhe migliore di un hplc ....lungi da me affremare questo .....

ripeto si parla di DEFINIZIONI...

altrimenti chiamiano anche il portale andrea forum e siamo tutti contenti ;)

Poi se questo mio chiamiamolo così eccesso di pignoleria qualcun altro lo vuole interpretare a suo modo allora faccia pure...

non faccio pubblicità a nessuno ma scrivo la mia personale opinione da addetto ai lavori è chiaro che come ognuno di noi ho le mie preferenze e sono SIemens per l industriale e Home plc per la domotica ma sono pareri dati da motivazioni tecniche di prodotti che reputo superiori agli altri....

ma qui ripeto per l ennesima volta si parlava di definizioni ...

Modificato: da Iacopo 78
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.o ho interpretato male ???

Hai semplicemente fatto un po' di confusione tra programmi ben fatti e specializzazione di chi esegue i programi.

un buon programma non dipende certo...

Un buon programma è un programma ben fatto. Punto. Tutte le altre considerazioni nulla aggiungono e nulla tolgono.

Ad oggi non esistono plc domotici a parte home plc....

Opinione alquanto...... opinabile e non rispondente alla raltà.

poi quello che tu pensi della normativa e di chi la ha redatta e ideata è irrilevante.....sta di fatto che questa esiste e definisce i linguaggi nei quali si può programmare una macchina chiamata plc....

Errato! La normativa stabilisce le specifiche di alcuni linguaggi di programamzione per PLC.

Non pone certo limiti precisi ai linguaggi di programamzione. DIce solo che un determinato linguaggio per rientrare nelle specifiche normalizzate deve avere certe caratteristiche. Ci sono numerossisimi esempi di PLC che hanno linguaggi di programamzione che sono degli assiemi superiori dei linguaggi che rispondono allo standard IEC. CI sono PLC che accanto ai linguaggi definiti da IEC ne hanno anche altri.

ripeto si parla di DEFINIZIONI...

Appunto! Bisigna conoscere esattamente cosa è definito, come è definito e perchè è definito. Altrimenti si rischia di applicare una definizione in modo erroneo ed impreciso.

La "predilezione" per un certo oggetto a volte fa strani effetti. ;)

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