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Errato! La normativa stabilisce le specifiche di alcuni linguaggi di programamzione per PLC.

Non pone certo limiti precisi ai linguaggi di programamzione. DIce solo che un determinato linguaggio per rientrare nelle specifiche normalizzate deve avere certe caratteristiche. Ci sono numerossisimi esempi di PLC che hanno linguaggi di programamzione che sono degli assiemi superiori dei linguaggi che rispondono allo standard IEC. CI sono PLC che accanto ai linguaggi definiti da IEC ne hanno anche altri.

APPUNTO!

non ne conosco uno ma nemmeno uno che si programmi solo e ripeto SOLO con un linguaggio e che questo linguaggio sia il c o qualche variante come appunto qualche controllore domotico...

me lo vuoi indicare tu se ne conosci?????????????

comunque fermiamoci qui tanto visto che pur di contraddire siamo ad interpretare anche quello che dicono le norme iec ...va bene neghiamo pure l' evidenza...e avanti ognuno per la sua strada..

per quanto mi riguarda quando esisterà un prodotto che si programma in uno dei 5 linguaggi iec e sia un controllore domotico lo chiamerò plc

qUANTI CE NE SONO AD OGGI????

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  • Iacopo 78

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  • del_user_56966

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  • Giuseppe Signorella

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....come il cacio sui maccheroni........

mi è appena capitato sulla scrivania un preventivo per un automazione camere di un resort con 28 suite ...il sistema scelto daal progettista è

quello della VDA.........

chissà come mai chiamano il sistema controller .....invece che plc???chi lo sa??

forse perchè non si programma in linguaggio standard IEC??

mah misteri della fede.....

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APPUNTO!

non ne conosco uno ma nemmeno uno che si programmi solo e ripeto SOLO con un linguaggio e che questo linguaggio sia il c o qualche variante come appunto qualche controllore domotico...

O non sai esprimerti, o hai le idee alquanto confuse o non capisci le specifiche IEC.

Le discussioni servono se si confrontano tesi differenti portando dati certi e verificabili a sostegno, altrimenti è solo aria fritta.

Non intendo andare oltre.

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Ora scusami ma a questa devo risponderti...forse sei tu che non capisci oppure non vuoi capire ma riproverò giusto per gentilezza a richiarire il concetto in modo che tu non possa eludere la domanda

Allora il quesito é il seguente. .

Che nome dai a un controller per automazione domotica che si programma in un unico linguaggio non importa quale ma che non è nessuno di quelli definiti dalla norma iec?

Lo chiami plc?

Semplice domanda vero?

Vediamo se non mi sono saputo esprimere adesso..

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Giuseppe Signorella
se valesseil ragionamento che fai ti Giuseppe allora facciamo diventare tutto quanto un plc anche il my hpme knx e tutto il resto visto che dentro comunque c e un processore?

Non ho mai affermato questo, leggi bene il mio post.

Ho però affermato che a differenza dei PLC, che si avvalgono di software grafici, perchè disposi destinati più alla "massa", i micro che sono destinati per un numero di utenza più professionale (in genere per produttori di HW), per la programmazione si avvalgono di linguaggi meno evoluti.

me lo vuoi indicare tu se ne conosci?????????????

I primi due che mi vengono in mente, sono:

Kernel Group, basta andare nella Home pagina del sito ed alla voce dei prodotti e trovi i PLC domotici programmabili in Ladder,

(O forse il ladder di Kernel non è standard? o forse è meglio non chiamarlo PLC domotico?)

Micro-solution, ti registri sul solo sito e ti scarichi il bel manualetto di programmazione dei loro PLC domotici.

Poi la listà può essere +/- lunga, ma non ha senso mettersi qui a fare l'elenco.

Modificato: da Giuseppe Signorella
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chissà come mai chiamano il sistema controller .....invece che plc???chi lo sa??

Io non conosco il "controller" della VDA e non so se sia o meno un PLC, ma il fatto che il progettista lo chiami "controller" significa solo che al progettista andava di chiamarlo così.

Quante volte capita, nei preventivi o nei capitolati, di parlare semplicemente di "controllore" invece che di PLC?

PLC sta per "controllore logico programmabile" o, se preferisci, "Programmable Logic Controller".

Parlare semplicemente di "Controller" significa, quasi sempre, semplicemente sottintendere "Programmable" e "Logic".

Il linguaggio usato per la programmazione non è assolutamente determinante.

Che poi esistano o meno PLC programmabili, per esempio, solo in C (e io immagino ne esistano, anche se non ne conosco), non significa che non possano esistere.

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Per Giuseppe e Batta

Ragazzi quello che cerco di dire l ho espresso nella domanda dell ultimo post.

Puo essere definito plc una macchina che come molti processori domotici si programma con un unico llinguaggio che sia propietario o in c o in quello che volete ma ripeto

In un unico linguaggio non conforme alla standardizzazione iec 61131

Come in quasi tutti i processori per domotica ...

Premesso tutto questo

Puo essere definito plc ?

Per me no...

E ripeto si parla di definizioni non di prestazioni...

Modificato: da Iacopo 78
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Giuseppe Signorella
Che poi esistano o meno PLC programmabili, per esempio, solo in C (e io immagino ne esistano, anche se non ne conosco), non significa che non possano esistere.

A titolo puramente indicativo uno dei PLC programmabili in C è il MOACON distribuito dalla CONFILE tecnology, che la medesima azienda produce (o commercializza) il famoso cubloc, che nonostante non abbia nulla dei PLC chesiamo abbituati a vedere, alcuni lo definiscono un PLC. Questo ad indicare che il termine PLC è molto più ampio e generico e non legato allo linguaggio di programmazione IEC.

Modificato: da Giuseppe Signorella
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Vediamo se non mi sono saputo esprimere adesso..

Continui ad essere confuso o a voler fare della confusione.

Quualsiasi dispositivo in grado di effettuare una operazione di controllo può essere denominnato controllore o, se si preferisce l'inglese, controller.

Un dispositivo in grado di effettuare operazioni di controllo che può essere programmato è un "controllore programmabile".

Un dispositivo che può essere in grado di effettuare operazioni controllo e che può essere programmato per risolvere equazioni logiche logiche è identificato come Controllore Logico Programmabile o, semplicemente, PLC. Questa è la definizione originale dei dispositivi PLC.

Se poi, per ragioni personali, per interessi di bottega o altro, si vuole modificare questa definizione si è liberi di farlo. la libertà di espressione è sancità dalla Costituzione. Similmente io potrei denominare il medesimo dispositivo Andrea (uso questo nome perchè è privo di genere :smile: ).

Però non devo adontarmi se non vengo capito.

Ora sono veramente stufo di questa diatriba inutile, quindi scrivi quello che ti pare, basta che non violi il regolamento del forum ;) .

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del_user_56966

secondo me c'è un passaggio che sfugge ai non addetti di questo settore, vedo discutere in modo confuso sulla definizione d'uso di un prodotto

mentre sarebbe più facile capire prima cos'è il settore dove questo deve impiegato,

affermare che un PLC è utilizzabile in Domotica? su questo non mi pare ci siano dubbi...

certo che lo è su vecchi post (2007-2008) ero io a portare esempi d'uso personali con prodotti di tipo industriale...

quindi che si possa fare domotica anche con questi è scontato, cosa diversa è che il produttore identifichi esplicitamente a catalogo la destinazione d'uso

però non è questo che identifica un prodotto per il settore Home&Building ma semmai se quel prodotto è conforme alle normative e alle specifich

di settore, per esempio ha interfacce dedicate alla domotica?, ha sensori specifici per la domotica? rispetta le definizioni della normativa

sui sistemi per l'installazione nell'edilizia? e quindi è di tipo con I/O distribuito?,

e oggi ancora più importante di tutto il sistema PLC Domotico è conforme alla EN15232 (che serve per la classificazione d'efficienza energ.dell'impianto)

ha tensioni conformi ai prodotti di tipo civile senza richiedere posa di cavo per alimentazioni aggiuntive ecc... ec... (e non entro nei particolari per non legare il contesto solo a prodotti specifici)

questo per dire che la sola "testa" (PLC) non è più sufficiente per dichiarare

che un sistema PLC e relativo hardware di I/O siano dedicati siano idoni per questo specifico settore....

Da qui nasce la definizione, nei PLC Domotici il produttore certifica il prodotto per tutto quanto sopra, mentre nei PLC non Domotici è l'utente che sceglie di

utilizzare prodotto in ambito civile anche se non espressamente dichiarato conforme per tale istallazione dal produttore ...tutto qui :smile:

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Bene, prendo atto del fatto che a tuo parere ,la normativa di standardizzazione dei linguaggi di programmazione IEC non serve a nulla e non definisce nulla...

In effetti lo esprimi chiaramente qui ...

Quualsiasi dispositivo in grado di effettuare una operazione di controllo può essere denominnato controllore o, se si preferisce l'inglese, controller.

Un dispositivo in grado di effettuare operazioni di controllo che può essere programmato è un "controllore programmabile".

Un dispositivo che può essere in grado di effettuare operazioni controllo e che può essere programmato per risolvere equazioni logiche logiche è identificato come Controllore Logico Programmabile o, semplicemente, PLC. Questa è la definizione originale dei dispositivi PLC

é una tua opinone ,rispettabile ci mancherebbe ma se permetti molto ma molto personale......

Nel mondo reale al giorno d' oggi chiunque lavori in automazione sa che in molti computi metrici è specificato che il linguaggio di programmazione sia conforme alle specifiche IEC....

non capisco come mai quando le discussioni vertono sulla parte tecnica delle normative caro Livio come l' altro giorno che discutevamo su come collegare a regola d' arte una schermatura, sei oltremodo preciso ........e giustamente direi......mentre appena le discussioni escono dall' area tecnica delle normative e passano sul lato di definizione

ognuno può dire quello che gli pare.......

A parer mio ignorare la IEC dicendo che qualunque controllore sia definibile plc è una cosa fuori dal mondo...e sopratutto fuori da ogni logica di mercato visto che tutti i maggiori produttori vi aderiscono e loro controllori sono tutti programmabli in linguaggi IEC...solo nella giungla della domotica questo non succede.....ma chi produce un controllore che non si programma in iec da quanto vedo e ne vedo tanti non si sogna di chiamarlo plc altrimenti alla classica domandina ....ma in che linguaggio IEC si programma cosa risponderebbe??

Oppure semplicemente è da qualche decennio che non vedete un computo metrico e fate offerte e gare.. e lavori. ;)

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Aleandro tutto quello che hai scritto nel tuo ultimo messaggio posso condividerlo, anzi quelche messaggio addietro ho scritto anch'io qualche cosa di simile.

Anche in altri settori ci sono delle specifiche certificazioni e non tutti i prodotti PLC le posseggono. Anni fa (decenni) negli impianti ENEL si poteva praticamente usare un solo tipo di PLC perchè era l'unico che era stato certificato dall'ENEL. Non che che altre amrche non fossero idonee, solamente non avevano ritenuto di affrontare le spese per superare le prove di certificazione richieste dall'ENEL; consideravano il potenziale volume troppo poco remunerativo se confrontato con gli oneri di certificazione.

Il giorno che grandi multinazionali riterranno interessante il mercato domotico, che per il momento per loro è solo una piccola nicchia, entreranno con tutti le periferiche e le certificazioni necessarie.

Nel mondo reale al giorno d' oggi chiunque lavori in automazione sa che in molti computi metrici è specificato che il linguaggio di programmazione sia conforme alle specifiche IEC....

E' brutto quando si orecchiano un paio di sigle, si legge qulche cosa di cui si comprende poco, poi ci si costruisce sopra una propria teoria.

Dovresti almeno leggere wikipedia :

Il PLC per ottemperare ai suoi compiti deve essere programmato. La programmazione del PLC è effettuata normalmente con un PC sul quale un software specializzato permette di creare programmi da scaricare nella memoria della CPU del PLC.

Questi software di programmazione possono leggere il programma direttamente dalla memoria della CPU, e visualizzare il programma sul PC.

Normalmente il programma viene scritto su PC, quindi scaricato sul PLC, e salvato sul PC stesso, per ulteriori modifiche o per sicurezza.

La normativa IEC 1131-3 del 1993 ha standardizzato 5 linguaggi di programmazione, di cui 3 grafici e 2 testuali:

La Normativa è stata successivamente aggiornata con l'uscita della "CEI EN 61131-3" detta anche "CEI 65-40" Prima Edizione: 1º giugno 1996.

La normativa elenca 5 linguaggi normalizzati, ma si guarda bene dallo stabilire che se, e solo se, un dispsoitivo è programmabile con almeno uno di quei 5 linguaggi può essere definito PLC.

Mi rimane un dubbio: ma tu fingi di non capire perchè ti fa comodo, o proprio non comprendi questo concetto elementare?

Ah quasi dimenticavo. Io sono più di 30 anni che lavoro nel campo dell'automazione industriale e proprio non mi è mai, ripeto ami, accaduto di dover fare un computo metrico con un PLC. Offerte di sistemi di automazione con PLC, e/o elaboratori industriali, ne ho elaborate a centinaia, am computi metrici proprio mai. :lol:

Modificato: da Livio Orsini
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Ah quasi dimenticavo. Io sono più di 30 anni che lavoro nel campo dell'automazione industriale e proprio non mi è mai, ripeto ami, accaduto di dover fare un computo metrico con un PLC. Offerte di sistemi di automazione con PLC, e/o elaboratori industriali, ne ho elaborate a centinaia, am computi metrici proprio mai. :lol:

Bè sono contento di averti fatto sorridere, in effetti mi sembravi un po teso.....

é facile fare ironia sulla parola COMPUTO METRICO invece di OFFERTA ......visto che pochi post prima ho appunto detto che ne stavo vedendo uno...di computo metrico.....è come correggere un errore di ortografia ......o di distrazione dovuta al fatto che si scrive tra una pausa e l' altra della propria attività....

ma comunque andiamo avanti...

La normativa elenca 5 linguaggi normalizzati, ma si guarda bene dallo stabilire che se, e solo se, un dispsoitivo è programmabile con almeno uno di quei 5 linguaggi può essere definito PLC.

La normativa non lo stabilisce ma lo stabilisce il mercato e i produttori come conseguenza della normativa...

pensi che abbia più mercato un plc che si programma in uno dei 5 linguaggi standard oppure uno che si programma con solo un linguaggio e diverso da questi??

Se tu poi per una tua ragione vuoi far finta di non vedere questà realtà a mio avviso vivi su marte......

ti faccio subito un esempio concreto e reale e non basato sulla mia esperienza ma su fatti incontrovertibili

bene allora tutti i giorni connettendosi a PLC Forum appaiono banner pubblicitari di varie marche di plc.......

mi colpisce (ma non è l unica) la pubblicità della ditta ELSIST un piccolo (senza offesa) produttore italiano di plc

nel loro spazio si legge grande come una casa la seguente dicitura"TOOL DI PROGRAMMAZIONE GRATUITO ...PROGRAMMABILI IN IEC 61131-3"

cosa vuol dire questo ?? secondo te ne venderebbero di più o di meno se la pubblicità dichiarasse "programmabili in ADA(tanto per citare un vecchio linguaggio)"

No, non ne venderebbero molti ......non nel mondo reale almeno..

toglimi una curiosità visto che hai affermato

Offerte di sistemi di automazione con PLC, e/o elaboratori industriali, ne ho elaborate a centinaia,

Bene sulle centinaia che hai elaborato quanti ,diciamo dal 1998 , erano basati su controllori che adottavano linguaggi standard IEC e quanti altro linguaggio??

Voglio essere generoso :smile:

diciamo 2 su 100?

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A parer mio ignorare la IEC dicendo che qualunque controllore sia definibile plc è una cosa fuori dal mondo...

Se è un Controllore Logico Programmabile è un PLC, indipendentemente dal fatto che il linguaggio di programmazione rispetti o meno uno standard.

Se non lo rispetta, è un PLC che non rispetta lo standard, ma sempre PLC rimane.

Che poi ci siano PLC adatti ad un tipo di utilizzo e PLC adatti ad un altro tipo di utilizzo, mi pare normale.

Significa che, in base all'applicazione,sceglierò il PLC più adatto.

Se poi quelli con caratteristiche adatte a risolvere i problemi della domotica li vuoi chiamare in un altro modo, sei libero di farlo. Ma sempre PLC rimangono.

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batta sono d' accordo con te IN TEORIA

ma in pratica nella vita di tutti i giorni qualcosa che non si programma in standard non ha mercato almeno nel 99% dei casi....dell' ambito industriale

per questo dico che non è considerato nemmeno un plc

Tu quanti nei hai usati nei tuoi impianti di fuori standard??

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Giuseppe Signorella
bene allora tutti i giorni connettendosi a PLC Forum appaiono banner pubblicitari di varie marche di plc.......

..........per questo dico che non è considerato nemmeno un plc

Secondo me o fai finta di non capire oppure.........o ci prendi gusto...............a far finta......

Non metto assolutamente in dubbio che i linguaggi di programmazione dello standard IEC siano i più utilizzati, ma perché spesso questi prodotti sono destinati ad utenti che nulla o poco sanno in materia.

I banner pubblicitari sono solo pubblicità, ed ognuna pubblicizza ciò che gli pare.

Ma secondo tè le altre aziende produttrici di PLC, non hanno mercato solo perchè si programmano in altri linguaggi?

Io non direi qui

E' come dire che solo perché Fiat vende più auto della Lamborghini la Lamborghini non ha mercato.......(Avessi io una Lamborghini anziché una fiat) :whistling:

Comunque a me questa discussione sembra proprio futile.

Modificato: da Giuseppe Signorella
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Non è la stessa cosa Giuseppe perché tra ferrari e Lamborghini e fiat la differenza si basa su qualita prezzo e prestazioni

E io lo ripeto per l ennesima volta non ho mai considerato le prestazioni ma solo e sempre parlato di definizioni...

Parli della pubblicità che ho citato ma lo scopo della pubblicità è far risaltare le caratteristiche migliori di un progetto o non siamo d accordo nemmeno su questo?

Se siamo d accordo allora il fatto che l aziende lo mettono in vetrina la possibilità di programmare un motivo ci sarà o no?

Non ho mai detto che non possono esistere altri controller ma solo che secondo me quelli che non si possono programmare in iec non possono essere considerati plc ma è il mercato che fa queste distinzioni non mi sono alzato io e l ho deciso...è un dato di fatto

D altro canto nessuno si mette a chiamare plc un cnc ...se uno parla di cnc tutti sanno a cosa ci riferisce eppure e sempre un controllore ma nessuno lo chiama plc ....

Poi mi fermo davvero tanto nessuno cambierà opinione io continuero a pensare che siete voi che non capite o non volete capire..e voi il contrario..

Ok tutto bene e amici come prima. .

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Bene sulle centinaia che hai elaborato quanti ,diciamo dal 1998 , erano basati su controllori che adottavano linguaggi standard IEC e quanti altro linguaggio??

Forse sarai deluso, ma nessun richiedente offerta, ma proprio nessuno (ed ho fatto offerte e lavori per importanti multinazionali) nelle specifiche ha mai chiesto la programmabilità con linguaggi rispondenti alle norme IEC.

Sarà perchè tutti, quelli che se ne "intendono", sanno che i linguaggi PLC secondo le normative IEC sono al più un sottoinsieme del linguaggio reale. Se, come affermi, usi il KOP di S7-300 dovresti sapere che solo una parte delle sue istruzioni rientra nella normativa IEC; tant'è che è possibile scegliere questa limitazione nell'editor. Autolimitare alle sole istruzioni IEC è utile quando si vuol scrivere una parte di programma, una funzione, una subroutine, che possa essere traslata ad un PLC di altra marca; si salva la parte in formatotesto e la si reimporta nell'editor dell'altro PLC.

Forse la cosa ti stupirà, ma nella scelta del dispositivo non mi sono mai preoccupato se si potesse o meno programamre con un linguaggio a norme IEC.

La domanda da porsi in fase di studio preliminare deve essere: "Quale dispositivo risolverà meglio il problema costituito da questo impianto?"

Modificato: da Livio Orsini
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del_user_56966

senza motivo di fare interpretazioni, basta tradurre il teso originale della norma che sintetizzo qui (ripreso da un testo di un corso scolastico)

PLC e standard IEC 1131-3

- lo standard IEC 1131 -

La normativa IEC 1131 definisce uno standard per il controllo logico.

Essa riguarda lo sviluppo di sistemi di controllo basati su PLC ed ha come obiettivi

primari la correttezza, la qualità e il contenimento del costo dei sistemi medesimi.

La normativa si sviluppa secondo alcune linee guida:

• definire modelli, concetti e terminologia comuni;

• definire un riferimento per la realizzazione di strumenti di sviluppo, verifica

e simulazione dei sistemi di controllo;

• facilitare l’interazione tra progettisti e il riuso di elementi dei progetti;

• consentire la sopravvivenza dei progetti sviluppati a diverse generazioni

tecnologiche dei prodotti (hw/sw) usati per implementarli.

La normativa IEC 1131si occupa di vari aspetti relativi ai sistemi di controllo basati

su PLC:

•le specifiche dei dispositivi,

•i linguaggi di programmazione,

•i protocolli per la comunicazione, …

In questo corso approfondiremo la parte 3 della normativa, ovvero quella che

introduce il modello concettuale del software costituente un’applicazione di controllo

ed i linguaggi di programmazione per PLC.

La standardizzazione dei linguaggi di programmazione è il punto cruciale soprattutto

per quanto attiene alla portabilità dei progetti e all’interoperabilità dei prodotti.

Le linee guida della normativa a tale riguardo sono quindi le seguenti:

• favorire il progresso verso metodi moderni di sviluppo incoraggiando

(e in un certo senso costringendo) gli sviluppatori ad applicare concetti

di programmazione strutturata e modularità;

• favorire la portabilità del software;

• facilitare la verifica e il riuso del codice;

• ridurre costi e tempi di sviluppo e di adattamento degli sviluppatori a

possibili nuovi sistemi.

se interessa l'intera lettura.....LINK

la norma la utilizzo dal 1996 e devo dire che le linee guida sono queste e sono reali, nei linguaggi come quelli di CUbloc, e altri nominati qui non essendoci

uno standard definito si lascia al progettista l'onere di inventarsi le funzioni e le procedure del linguaggio, questo però rende la trasportabilità del codice

non standard, posso assicurare che nell'uso dello standard invece passare da Panasonic a Siemens e poi a CNC

fino al PLC Domotici che utilizzino lo Standard diventa immediato (l'unica difficoltà è solo riadattarsi alla IDE che è diversa)

Riguardo alle librerie che non sono standard, anche questo è spiegato nella norma, le librerie che non sono comprese nella norma e quindi specifiche

per un determinato prodotto vengono sviluppate ad hoc dal produttore per il proprio hardware ma solo quelle, mentre quelle contenute nello standard

devono essere presenti, il concetto si basa sullo standardizzare la manutenzione del software permettendo a chiunque ingegnere, tecnico di processo ecc..

di comprendere la logica anche se scritta da altri e in parti diverse del mondo!

se il linguaggio ottiene questo risultato è standard altrimenti indifferentemente dalla sua "eleganza" non lo è,

Il perché i produttori stanno aderendo allo standard è molto semplice da capire, il mercato globale si affronta con tramite strumenti globali che siano

comprensibili a chiunque e non limitino l'uso di un hardware specifico ma permettano la trasportabilità del progetto (più o meno automatica) tra più

prodotti e marche mentre i prodotti non standard limitano di conseguenza il proprio mercato internazionale.

al riguardo posso portare la mia esperienza personale visto che in questi anni (dal 1996) tutte gli apparati che mi sono capitati per le mani e che sceglievo

basati sullo standard IEC1131-3 hanno portato a un immediato utilizzo senza necessità di spendere tempo a capire il linguaggio ma al limite

dove si trova un icona più che l'altra nella IDE e capire le nuove librerie...

evitando di dover studiare sempre nuovi linguaggi chiusi a se permette a chi lavora di ottimizzare i tempi e disporre di molteplici marche e prodotti da scegliere

volta volta in base al progetto, più che essere obbligati a usare solo alcuni prodotti e con maggiore sforzo operativo...

insomma in questo standard c'è veramente del buono non è solo un azione commerciale vuol far credere.... ;)

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"Quale dispositivo risolverà meglio il problema costituito da questo impianto?"

bè .......questa è un affermazione sulla quale è difficile non essere d' accordo..

ma il problema è che partiamo da due posizioni completamente differenti mi pare di capire.....

TU sei il progettista o studio al quale si rivolge il committente per Progettare L' impianto.....

IO sono la ditta esecutrice che con le varie competenze al mio interno Eseguo l ' impianto completo di cablaggi, programmazione e quant' altro

per dare all' opera il titolo di finito..

Se nel tuo percorso professionale non hai mai trovato nessuno che ti chiedesse delle specifiche iec ,ti credo

ma in tutta onestà per me non è lo stesso discorso .

Ma forse nessuno te lo ha mai chiesto perchè comunque il 99% dei prodotti che ci sono sul mercato risponde a questo standard......e penso

che anche dopo che ti se fatto la domanda che ho citato prima ,,comunque per il 99% hai usato un prodotto che risponde alle specifiche iec di programmazione..

che poi come giustamente dici anche con s7 300 queste istruzioni siano solo parziali e verissimo...ma non cambia di una virgola il concetto di definizione che quel plc risponde allo standard di programmazione iec...

e comunque mi sembra che la tendenza sia ad andare verso la standardizzazione e non verso l' uscita da questa......

Per crederci guardati se non l' hai ancora fatto le novità introdotte a questo proposito sul TIA portal...

E comunque come ripeto ,ma questa volta davvero per l' ultima volta

per me questa discussione finisce qui....in quanto non vertendo su argomenti TECNICI non si troverà mai un parere concorde...

Buon Lavoro a tutti amici e a presto :smile:

P.S per Livio mi piacerebbe un giorno poter lavorare su un progetto da te redatto......hai mai progettato impianti di produzione conglomerati bituminosi o produzione inerti??

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Scusate ma non avevo letto il post di alen...

riscrivo solo per dire che lo quoto al 100%

Sarà solidarietà tra noi toscani.....o forse sa scrivere ed esemplificare meglio di me i concetti...

d altronde non ero molto bravo in italiano .....molto meglio in matematica fisica ed elettrotecnica

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Scusate se mi aggrego alla discussione solo ora, ma credo che sia necessario chiarificare un paio di concetti che durante la lettura mi sono parsi poco chiari.

Innanzi tutto è bene chiarire che lo standard IEC 61131 è del 1993, all'epoca la domotica non aveva preso piede come adesso e ci terrei a far notare che ad esempio lo standard KNX non esisteva ancora ma erano presenti tre società distinte EIBA - EHSA - Batibus.

Secondo non è vero che lo standard non definisce cosa sia un plc, lo fa ma applicato al 1993 cioè in ambito industriale: infatti il PLC è definito come:

“un sistema elettronico a funzionamento digitale, destinato all’uso in ambito industriale, che utilizza una memoria programmabile per l’archiviazione interna di istruzioni, orientate all’utilizzatore, per l’implementazione di funzioni specifiche, come quelle logiche, di temporizzazione, di conteggio e di calcolo aritmetico, e per controllare, mediante ingressi ed uscite sia digitali che analogiche, vari tipi di macchine e processi."

L'ambito industriale, alla luce dei moderni sviluppi della tecnologia, può tranquillamente essere tolto.

Terzo ed ultimo punto lo standard prevede 5 possibili linguaggi di programmazione (di cui 3 grafici e 2 testuali).

I linguaggi grafici sono:

- Ladder diagram: per i programmatori Siemens corrisponde al KOP

- Function Block diagrama: che può essere associato al FUP

- Sequential Function Chart: che può essere S7-Graph (anche se io non ho mai imparato ad usarlo)

I linguaggi testuali sono:

- Instruction List: noto anche come AWL

- Structured Text: noto anche com SCL ed è un linguaggio strutturato (cioè di alto livello) che è molto simile al Pascal.

Ora io trovo inutile discutere se un controllore che si programma in C sia o meno un PLC. Quello che conta è che lo standard prevede un linguaggio strutturato ad alto livello se questo sia il C o il Pascal o addirittura il Java non è importante.

Scusate se vi ho tediato ma sentivo anche io il bisogno di dire la mia

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Giuseppe Signorella
- Structured Text: noto anche com SCL ed è un linguaggio strutturato (cioè di alto livello) che è molto simile al Pascal.....................

.............................................Ora io trovo inutile discutere se un controllore che si programma in C sia o meno un PLC. Quello che conta è che lo standard prevede un linguaggio strutturato ad alto livello se questo sia il C o il Pascal o addirittura il Java non è importante.

Condivido a pieno. :thumb_yello:

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del_user_56966

Attenzione che lo standard prevede il linguaggio ST ma anche quello è standardizzato ovvero non qualsiasi linguaggio ma solo quello descritto

dalla norma stessa...

Structured Text (ST): è un linguaggio procedurale di alto livello. ST mutua la propria

sintassi dal Pascal. Il linguaggio ST aumenta i tipi di dati e supporta la programmazione

strutturata. Talvolta considerato il nuovo linguaggio di programmazione dei PLC, è utile

per gestire la complessità e la modularità dei controllori moderni.

vedi fonte.

a me per esempio non piace molto ma quello è!?.. :wacko:

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Attenzione che lo standard prevede il linguaggio ST ma anche quello è standardizzato ovvero non qualsiasi linguaggio ma solo quello descritto

dalla norma stessa...

Quello che io intendevo è rafforzare il fatto che la definizione di PLC non dipende dal linguaggio di programmazione (sarebbe come dire che un sistema è domotico solo se si basa su protocollo di comunicazione KNX).

Certo è che se tutti i costruttori rispettassero lo standard sarebbe decisamente più facile il passaggio da una marca all'altra.

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