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muray

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Salve a tutti mi chiamo Luca e vi pongo il mio quesito:

Devo monitorare tramite trasduttore di corrente una rete monofase, il trasduttore ha un uscita 4..20ma, essendo appunto una rete in alternata la corrente in uscita dal TA verrà letta correttamente dal Logo?

Grazie

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Giuseppe Signorella

Si, se il tuo trasduttore è per correnti alternate, ci penserà il circuito all'interno del TA a fare il lavoro per poi darti in uscita un segnale 4-20 ma proporzionale al valore letto.

Ovviamente se ti limiti a leggere soltanto l'intensità di corrente che attraversa il tuo TA, e non anche la tensione, il valore di potenza "WATT", sarà solo teorico e non reale.

Ciao

Modificato: da Giuseppe Signorella
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I TA di solito hanno l'uscita in tensione.

Se devi contabilizzare l'energia, devi totalizzare la potenza instantanea per il tempo, e supponendo come giustamente ha notato Giuseppe, che la tensione sia costante.

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Il fatto è che il TA che ho preso mi da l' impressione che la sua corrente in uscita sia proprio in funzione di quella monitorata, quindi in alternata

Solo una precisazione, mi confermate che il logo non accetta correnti in ingresso in alternata?

Comunque grazie delle risposte

Modificato: da muray
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Giuseppe Signorella

Se il TA ha un'uscita 4-20 ma, come da te affermato non comprendo quale sia la tua preoccupazione.

Se inserisci una resistenza da 500 hom sull'ingresso 0-10 volt del logo, visto che il logo non ha ingressi in corrente, puoi dargli in pasto senza alcuna preoccupazione il segnale proveniente dal tuo TA.

L'uscita in corrente 4-20 ma è uno standard, ed è proporzionale "presumo" alla corrente che viene rilevata dal TA, pertanto non è assolutamente alternata. (NON E' IMPULSIVA) come la corrente alternata letta.

Solo una precisazione, mi confermate che il logo non accetta correnti in ingresso in alternata?

Se come corrente alternata ti riferisci alla corrente elettrica di rete, ti confermo che al logo non può essere applicata.

Se poi ti riferisci ad un frequenza, il logo la può leggere.

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Temo che con quel TA, non misurerai neanche la potenza in Watt, :toobad: bensì solo i VoltAmpere, quindi la cosidetta potenza apparente.

Se poi, la linea che devi monitorare, ha tutti carichi resistivi, allora Watt e VoltAmpere diventano la stessa cosa (cioè, non sono la stessa cosa, ma esprimono comunque lo stesso valore numerico).

Ma se hai collegati dei carichi a cos-fi inferiore ad "1" (0,8 ad esempio od anche meno) allora il risultato sarà un valore sempre maggiorato rispetto al consumo effettivo che misurerebbe un contatore ENEL o a quello istantaneo espresso da un Wattmetro.

Quindi in definitiva, si tratta di capire cosa devi fare di preciso per valutare se si può chiudere un occhio sull'errore dei rilievi (con un cos-fi 0,8 un carico da 1000 VoltAmpere consuma 800 Watt) o se invece tale errore non è metabolizzabile.

Saluti

Mirko

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Con riferimento alla corretta osservazione di Mirko esistono numerosi contatori monofasi con uscita ad impulsi che possono essere interfacciati con un contatore veloce del LOGO!.

Ho una domanda perchè non mi è ben chiaro di che tipo di trasduttore tu stia usando, infatti il TA è un semplice trasformatore che riduce la corrente di un rapporto definito (esempio 50A/5A).

Da quello che ho capito tu invece non hai un TA ma un trasduttore 4..20mA. Ora la domanda è: il trasduttore ti restituisce il valore efficace oppure l'andamento della corrente?

In ogni caso se vuoi fare una misura corretta è necessario che tu conosca sia il segnale in corrente che quello in tensione sia in ampiezza che in fase. Solo in questo modo puoi calcolare sia la potenza attiva che quella reattiva.

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Ah...e poi dimenticavo.....se oltre a carichi con cos-fi inferiore ad "1" (ohmico-induttivi) hai anche utilizzatori distorcenti la forma d'onda della corrente, ovvero tutti quelli che hanno un alimentatore switching, dove addirittura emerge una differenza anche di rilievo tra cos-fi, e fattore di potenza, allora sì che la cosa si fa "divertente". :(

Quindi direi senz'altro che la soluzione proposta da elettrix01 è la più idonea, nel caso a Te interessino veramente i valori di consumo in Watt reali e quindi in Wattora o kilowattora nel caso di un'integrazione nel tempo dei valori rilevati.

Saluti

Mirko

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Giuseppe Signorella

Piccolo O.T.

Comunque quella di misurare solo l'intensità nelle reti elettriche con solo il TA per poi ricavarne la potenza (teorica) è una prassi molto comune utilizzata negli impianti domotici.

Essi danno per scontato uno sfasamento di circa 0,8 ed una tensione costante di circa 220-225 volt.

Da li poi si gestiscono il distacco carichi, l'analisi dei consumi energetici ecc.

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Non solo alimentatori switching ...

Sopratutto spero che non ci siano in rete

Convertitori di frequenza....

Beh...ha parlato di rete monofase, quindi non lo ritengo impossibile, ma comunque abbastanza improbabile.

Invece se ci sono lampade a basso consumo fluorescenti, plafoniere al neon con quelle trappole di reattori elettronici, allora la misura si fa del tutto inattendibile.

Comunque quella di misurare solo l'intensità nelle reti elettriche con solo il TA per poi ricavarne la potenza (teorica) è una prassi molto comune utilizzata negli impianti domotici.

Essi danno per scontato uno sfasamento di circa 0,8 ed una tensione costante di circa 220-225 volt.

Io stesso Giuseppe sono possessore di un autocostruito rilevatore di consumi domestico, che sfrutta addirittura la caduta di tensione su una resistenza (Shunt) da 0,01 Ohm in serie alla linea dorsale. E logicamente mi indica sempre di più di quello che sto prelevando (se il cos-fi in quel momento è inferiore a 1), ma.... in un contesto di allarme anti sgancio contatore ENEL (e distacco carichi all'occorrenza)....va benissimo così.....è come se avessi il takimetro dell'auto che mi segna i 70 quando invece sto facendo i 60.

Di sicuro busco un autovelox in meno. :lol:

Ma se dovessi usarlo come totalizzatore di consumi mensili, pur che gli scompensassi la scala di modo che tenesse conto di un cos-fi di base presunto pari a 0,8 (come dicevi che è prassi comune) allora a fine mese temo che avrei un risultato ben'altro che attendibile. :(

Saluti

Mirko

Modificato: da Mirko Ceronti
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Giuseppe Signorella

Nulla da obiettare in ciò che dici, anche l'impianto domotico che ho a casa, fa il distacco carichi solo con il TA, ed in effetti, per sfruttare al massimo la potenza erogata dal contatore, ho aumentato un tantino le soglie di intervento. Il fatto è che se si vuole avere un dato reale, l'unica aternativa sarebbe quella di utilizzare un analizzatore di rete, ma i costi poi sarebbero differenti rispetto al classico TA.

Però ora riflettendo su questa discussione, mi sorge un dubbio. Ho letto (mai visti ed installati di persona) alcuni sistemi per il calcolo dell'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici che hanno lo scopo di far verificare al cliente e totalizzare i KW prodotti ed immessi in rete dal loro impianto. Se non erro, ma potrei sbagliare, anche questi sistemi si basano sulla rilevazione fatta mediante TA. Ma all'ora il dato che forniscono, partendo dal presupposto che contabilizzano oltre alla produzione istantanea, anche la media giornaliera, settimanale, mensile ed annua, quando reale sarà il dato fornito da questi sistemi?

Modificato: da Giuseppe Signorella
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Anche l'analizzatore di rete usa un TA ;) (oppure 3 se analizza una trifase)

Il problema viene dopo, ossia condizionare il segnale letto, analizzarlo e fargli visualizzare a display i valori corretti di Potenza attiva, reattiva ed apparente.

E l'elettronica interna allo strumento che si occupa di questa elaborazione, non è certo quella di un presepio natalizio.

Saluti

Mirko

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Mirko, scusa mi era sfuggita la rete monofase..comunque anche se meno probabile

Ormai si trovano anche in monofase...basti pensare ai condizionatori

O ad alcune pompe che lo hanno integrato a bordo tipo le grundfos. ..dispositivi fra l altro che fanno sscattare quasi tutti i mtd in classe ac

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Ormai si trovano anche in monofase...basti pensare ai condizionatori

Ah..già...giusto, non avendolo io, mi era sfuggito :unsure:

Saluti

Mirko

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