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PLC Forum


Test Differenziale Negativo!


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Generalmente faccio i test su quasi tutti i differenziali in azienda, magari non ogni mese ma quasi...

ce n'è invece uno montato su un centralino con delle prese che non faccio quasi mai perchè non mi ricordavo nemmeno ci fosse e ieri me l'ha cileccato!

premendo T non scattava, l'ho sganciato e riagganciato a mano e adesso non perde un colpo, mi fido? lo tengo d'occhio per un po' e se non fa più cilecca lo considero ancora buono?

Modificato: da reka
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premendo T non scattava, l'ho sganciato e riagganciato a mano e adesso non perde un colpo, mi fido? lo tengo d'occhio per un po' e se non fa più cilecca lo considero ancora buono?

La pressione del tasto di test non serve tanto per capire se il differenziale fornisce protezione quanto per far fare "ginnastica" ai contatti...Capita che nel tempo (si parla di periodi molto lunghi) l'accumulo di sporcizia possa portare ad una specie di blocco dei contatti.

Premendo con una certa frequenza il tasto di test si evitano questi accumuli.

Quello che è successo a te è proprio questo..muovendo la leva, quindi i contatti, manualmente, hai sbloccato la situazione che era critica.

Conta che se non intervenivi può essere che in caso di guasto reale quel differenziale non avrebbe garantito la protezione...e se si tratta di un 30mA allora qualcuno avrebbe potuto farsi male...

Premere con una certa frequenza il tasto di test non dovrebbe essere opzionale proprio per questo motivo...

Il mio consiglio è di verificare spesso quel differenziale per capire se si mantiene funzionale...se scatta sempre puntualmente dopo qualche settimana lo farei rientrare nel ciclo di controllo che hai per gli altri differenziali

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credo che farò così, è l'unico che davvero non provavo da anni probabilmente!

mi metterò un promemoria sul quadro generale per non saltarlo più!

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del_user_155042

La pressione del tasto di test non serve tanto per capire se il differenziale fornisce protezione quanto per far fare "ginnastica" ai contatti

anche per fare ginnastica ai contatti. Ma il ruolo fondamentale del tasto TEST è per simulare un guasto , cioè per capire se fornisce protezione , cioè se il dispositivo in sè funziona o no .

.

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Ma il ruolo fondamentale del tasto TEST è per simulare un guasto , cioè per capire se fornisce protezione , cioè se il dispositivo in sè funziona o no

Se la resistenza interna è bruciata (cosa che m'è accaduta ben più di una volta) il tasto di "test" non va più, ma il differenziale sotto il profilo elettrico è ancora perfettamente funzionante, però il "normatore" Ti costringerà a cambiarlo comunque.

Perchè LUI, ritiene che se il tasto non va, Tu non puoi più fargli fare la ginnastica mensile che mantiene "svegli" i leverismi di sgancio, e quindi il dispositivo è pregiudizialmente condannato alla fossilizzazione.

Ma....(ahi-LUI) esiste anche un modo esternamente elettrico per far scattare volutamente un differenziale, senza dover essere costretti ad agire sul pulsantino, e va dalla resistenza calibrata (o non) dentro una comune spinetta, fino allo strumento che li prova con tanto di test sui tempi d'intervento e sulla corrente.

Chiaro che queste metodologie non sono a disposizione della gente comune, ma solo di noi tecnici, quindi un differenziale con resistenza interna bruciata a casa d'un Farmacista non è più a norma, ma a casa mia (o Vostra)....SI..... :lol: (è una normativa che ho coniato io :superlol: ).

Saluti

Mirko

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anche per fare ginnastica ai contatti. Ma il ruolo fondamentale del tasto TEST è per simulare un guasto , cioè per capire se fornisce protezione , cioè se il dispositivo in sè funziona o no .

Non sono d'accordo. Se come dice Mirko la resistenza del tasto di test è bruciata schiacciandolo non fa nulla. Mentre con un guasto vero e proprio oppure con uno strumento esterno il differenziale interviene correttamente.

Quindi il tasto di test non da sempre la corretta indicazione del corretto funzionamento...o almeno non è Ok in assoluto

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La pressione del tasto di test non serve tanto per capire se il differenziale fornisce protezione quanto per far fare "ginnastica" ai contatti...Capita che nel tempo (si parla di periodi molto lunghi) l'accumulo di sporcizia possa portare ad una specie di blocco dei contatti.

Premendo con una certa frequenza il tasto di test si evitano questi accumuli.

Se la resistenza interna è bruciata (cosa che m'è accaduta ben più di una volta) il tasto di "test" non va più, ma il differenziale sotto il profilo elettrico è ancora perfettamente funzionante, però il "normatore" Ti costringerà a cambiarlo comunque.

Perchè LUI, ritiene che se il tasto non va, Tu non puoi più fargli fare la ginnastica mensile che mantiene "svegli" i leverismi di sgancio, e quindi il dispositivo è pregiudizialmente condannato alla fossilizzazione.

Quoto le due recensioni...forse è la resistenza che è ko, poi anche sporcizia ed umidità..in certi casi possono determinare malfunzionamenti...

Riguardo a questo...mi è capitato di vedere quadri non con grado IP 44, senza guarnizione ...che col tempo hanno accumulato al loro interno polvere ed umidità, e anche qualche animaletto...magari con al portella sempre aperta..questo fattore è stato favorito...i moduli din ordinari ....non sono protetti contro la polvere...salvo quelli per ambienti speciali che costano un botto....ma sarebbe meglio parlarne nella sezione dedicata...

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Quoto le due recensioni...forse è la resistenza che è ko, poi anche sporcizia ed umidità..in certi casi possono determinare malfunzionamenti...

In realtà pare sia tutto OK perchè dopo aver staccato e riarmato manualmente il differenziale il tasto di test è tornato a funzionare correttamente...probabilmente quindi solo sporcizia

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sì confermo, ha rifunzionato subito.

però mi mandate in para e alla prossima verifica della terra faccio verificare anche tutti i differenziale (i primi hanno compiuto 20 anni a settembre!)

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alla prossima verifica della terra faccio verificare anche tutti i differenziale (i primi hanno compiuto 20 anni a settembre!)

Direi che per i loro 20 anni un bel controllo non guasta!!!! :thumb_yello:

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Il test del differenziale,consiste nel farlo intervenire(?) con una corrente 1,5/2 volte Idn.

Quindi parliamo di una mera prova di funzionalità meccanica.

Inviato dall'app. Mobile di PLC Forum da LG-P760

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Be Carlo,non propio,certo.

Ma ai fini della sicurezza da contatto indiretto,non possiamo dirci coperti al 100%.

Ps.Naturalmente la sicurezza totale non si puo garantirla in nessin caso.

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Carlo Albinoni

Non è meccanico perchè mette in moto tutta la catena, a iniziare dal sensore della corrente differenziale (altri dispositivi, invece, hanno un test solo per la parte meccanica).

Poi è chiaro che è un test parziale ma lo stesso significativo. Soprattutto ha il vantaggio di poter essere fatto dall'utente quando gli pare (per esempio quando cambia l'ora), senza alcuna particolare competenza o attrezzo.

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Da quando mi è capitato il differenziale "addormentato" a casa di mia nonna, proprio con la medesima situazione di questa discussione mi fido ben poco in questi casi!

Praticamente il differenziare era con il tasto di test bloccato, ma dopo averlo forzato un po' e spento e riacceso, eccolo tornato a funzionare "benissimo", ogni test rispondeva correttamente, salvo che quando, visto che ero dubbioso, ho fatto una prova di dispersione tra fase e terra non interveniva... morale preferisco cambiarlo subito in caso di indecisione.

Questo il mio piccolo contributo, da non-elettricista pantentato, alla discussione.

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  • 2 weeks later...
Del_user_127832

In vari differenzuali smontati, la resistenza di prova era da 3,3 kohm, che a 230 V impone una corrente differenziale di prova di circa 70 mA, su un limite attuale normativo che mi sembra al massimo pari a 2,5 x Idn. Credo tuttavia che questo limite verra` a breve rivisto.

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In vari differenzuali smontati, la resistenza di prova era da 3,3 kohm, che a 230 V impone una corrente differenziale di prova di circa 70 mA, su un limite attuale normativo che mi sembra al massimo pari a 2,5 x Idn. Credo tuttavia che questo limite verra` a breve rivisto.

beh, tutti cercheranno di stare vicini al limite normativo...che ad oggi per un 30mA è di 75mA... In futuro credo anche io che questo limite verrà rivisto al ribasso...

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Scusate,ma se faccio una prova empirica con una resistenza di 6,8 k messa nella una spina, tra un polo e la terra?

Posto che tu abbia una tensione a casa tua di 230V stabili....con una resistenza simile genereresti una corrente di circa 34mA... più la tensione è bassa rispetto ai 230V minore sarà la corrente sviluppata....comunque a rigor di logica con una cosa simile il differenziale dovrebbe scattare...

il mio consiglio è di fare la prova solo se sei effettivamente sicuro di ciò che stai facendo :smile:

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Se ti interessa solo una prova meccanica, del tipo "sostitutiva del pulsante" puoi usare un condensatore da 1 microFarad 275 Vac (sta dentro una scatola di cerini Minerva comodamente) collegato tra la fase e la terra.

Non scalda, e quindi è (a differenza della resistenza interna ai differenziali) indistruttibile, cioè....eterno.

Saluti

Mirko

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A me pare che la scelta di fare una prova con resistenza da 6,8k abbia lo scopo di avvicinarsi al limite dei 30mA per avere una "prova più concreta" dell'effettiva protezione del differenziale...

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Sì sì....indiscutibilmente. :smile:

Quella col condensatore ha solo la medesima validità di quella meccanica del tastino posto sul differenziale, ossia ha il compito di "svegliare" i leverismi e far lavorare lo sgancio allo scopo di scongiurare eventuali "addormentature".

L'unico vantaggio rispetto al pulsante, è che la resistenza interna del differenziale con questo metodo non si brucerà mai, e neanche quelle fuori, poichè......non ce ne sono.... :D

Poi, certo, il metodo a resistenza calibrata esterna aggiunge un valore al test, come (anche) gli strumenti dedicati, più evoluti, ma anche....più costosi.

Saluti

Mirko

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