Vai al contenuto
PLC Forum


Alimentazione Motore Dc 12V 240W 22A (Pompa Carburanti)


Giuliano De Marchi

Messaggi consigliati

Giuliano De Marchi

Buonasera,

ho alimentato la pompa con un alimentatore switching 230V Vac/12 Vdc da 240 W con In 16 A e I di sovraccarico 24A per >30 secondi ma niente da fare l'alimentatore va in pre protezione (Ton/Toff).

Questo è il circuito dell'alimentatore.

Consultandomi con l'assistenza mi consiglia di inserire un accessorio per carica e controllo batterie tampone ( adatto tra l'altro per le sole batterie al piombo ad oggi)ma che come principio e schema interno è lo stesso.

Ho una serie di dubbi, il primo è che il sisitema non permetta la commutazione ( spunto con batteria e lavoro con alimentatore) ma solo lavoro con batteria sino alla sua totale scarica ed il secondo se tale sistema funzionasse quando grande dovrei prendere la batteria, terzo ed ultimo dubbio non è decisamente meglio fare un collegamento in parallelo di potenza ( visto che viene dichiarato dal fornitore che è possibile).

Ringraziando anticipatamente le risposte.

Giuliano

Link al commento
Condividi su altri siti


Giuliano , quello che ti frega è proprio il motore della pompa in dc..ma se non erro, quello su catalogo che evidenzi per motori in DC, è il modello a 48 Volt, non il modello a 12 il 40B

non hai la possibilità di fare una prova sulla tua pompa con un "vecchio" schema di alimentatore tipo serie ? dove si mettevano in "fila" i classici 2N3055 e si realizzava una bella stufa ?

logico dipende dalla tua applicazione, ma la vedo difficile usare il sistema portandosi sempre dietro una batteria da mettere in parallelo con il prodotto di cui alleghi la scheda tecnica

ma semplicemente facendo il calcolo P = V*I è logico che l'alimentatore vada subito in protezione perché è da 16 A che a 12 volt fanno circa 192 W a fronte della pompa da 240

Link al commento
Condividi su altri siti

Giuliano De Marchi

Perfettamente daccordo, ho il sol problema di affidarmi ai "tecnici" delle case madri e purtroppo ( a 40 e più anni) mi rendo perfettamente conto di confrontarmi con commerciali.Il bello di tutta la faccenda è che mi sono confrontato con anche con la ditta produttrice della pompa, la quale, affermava che il dato di targa era relativo solamente all'azionamento a valvole chiusa della pompa, il classico disastro all'italiana contro ogni numero elettrotecnico; da notare bene che nel tutto mi confronto con l'economia pensa che precedentemente la pompa funzionava con un semplice caricabatterie da 8A Vdc e annessa batteria da 10 Ah(nessuna protezione da Corto o termica), il tutto naturalmente è andato bene sin tanto che è vissuta la batteria (stagna) dopo è letteralmente esploso uno dei due transistor coinvolgendo parte della scheda, ma allora mi chiedo ma in che razza di mani sono e più che altro come ne esco.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per limitare i picchi di corrente iniziali, potresti utilizzare degli Inrush current suppressor, che non sono altro che degli ntc, in pratica questo :

Epcos

Naturalmente bisogna valutare bene le correnti in gioco, e nel tuo caso forse non sono sufficienti.

Altra soluzione potrebbe essere quella di inserire in serie al motore, una resistenza di pochi ohm, e adeguata potenza, per limitare la la corrente di spunto, e poi cortocircuitare questa resistenza con il contatto di un relay dopo che il motore è partito, in pratica una cosa descritta in questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=7jLWJjrVlRc

Ciao

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 weeks later...
Giuliano De Marchi

Rispolverando i miei vecchi libri ho adottato la soluzione più semplice ed economica TA 250VA 230/12 ponte di di Graetz costo da listino 7+ 59 euro ed il tutto funzione che è una meraviglia!

Link al commento
Condividi su altri siti

fradi . no di certo non è uno stabilizzato ma si tratta di alimentare in maniera provvisoria un motorino DC, al pari che se fosse collegato ad una batteria

non è filtrato , non è livellato , ma solamente reddrizzato

Link al commento
Condividi su altri siti

Giuliano De Marchi

Non vi è nessuna necessità che il motore sia sotto un alimentatore stabilizzato, calcolando che lavora 15 min circa alla settimana tale collegamento non è neanche provvisorio ma definitivo, naturalmente il tutto è collegato con protezioni ( fusibili) e dissipatore per il ponte.

Link al commento
Condividi su altri siti

Se non si ha necessità di costanza di velocità e di regolazione, un alimentatore costituito da u un ponte e da un condensatare, con tutte le protezioni necesarie, è la soluzione migliore.

Semplice ed altamente affidabile (quello che non c'è non si rompe).

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...