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Manutenzione Non Autorizzata Su Contatore Privato.


fusiz

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Volutamente Anonimo

Per il perito dell'assicurazione, potresti anche aver organizzato una pastetta con il riparatore.

Se vuoi mettere chiunque con le spalle al muro devi poter documentare l'accaduto.

Foto, pezzi rotti ecc.

Imho

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Al di la del danno mi chiedo come si siano permessi di prendere e togliere alimentazione, non è uno scherzo tirare giù gli interruttori dei contatori a nostra esclusiva decisione. Ma se l'autore di questa discussione stava lavorando, aveva un apparecchiatura delicata non protetta da UPS, aveva una persona con problemi che aveva costantemente bisogno di una macchina, che cosa faceva ?!

Questi "geni" dovevano (se proprio volevano intervenire perchè sarebbe stato meglio semplicemente avvisare e basta) per lo meno avvisare l'utenze dei contatori chiedendo il permesso di togliere alimentazioni per qualche minuto a causa (a detta loro) dei cavi montanti stretti in maniera lenta.

Oltretutto mi pare di aver capito che neanche si sono preoccupati di tirare giù l'interruttore dei contatori ma a corrente circolante hanno preso e svitato i cavi !? Immagino gli archetti che si sono creati nei pressi dei morsetti che fa capire anche quanto questi signori fossero un minimo esperti.

Comunque ripeto non erano autorizzati per nessun motivo a fare quello che hanno fatto visto che dici che l'amministratore non aveva preventivato tale intervento e se invece lo avesse previsto doveva comunque far intervenire un elettricista qualificato non "chiunque".

Modificato: da Valerio5000
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diciamo che sulla carta sono qualificati, ma in pratica almeno per questa volta hanno lavorato alla cosiddetta "ca**o di cane"... Se uno vuol fare il professionista che lo faccia come deve essere fatto. Se avessero sistemato il tutto a dovere li avrei semplicemente ringraziati e avrebbero guadagnato giustamente i soldi che gli diamo.

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Maurizio Colombi

se l'autore di questa discussione stava lavorando, aveva un apparecchiatura delicata non protetta da UPS, aveva una persona con problemi che aveva costantemente bisogno di una macchina, che cosa faceva ?!

Una macchina che ha bisogno di alimentazione continua, deve essere alimentata attraverso un soccorritore.

Non sono accettati reclami per danni riportati a questi apparecchi, causati da mancanza di alimentazione elettrica dalla rete tradizionale.

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Juri Cioffo IL Professore

diciamo che sulla carta sono qualificati, ma in pratica almeno per questa volta hanno lavorato alla cosiddetta "ca**o di cane"... Se uno vuol fare il professionista che lo faccia come deve essere fatto. Se avessero sistemato il tutto a dovere li avrei semplicemente ringraziati e avrebbero guadagnato giustamente i soldi che gli diamo.

Prima di sparare sentenze, informati come già ti avevo detto, per quale motivo operavano sulla tua "linea", se si sono messi a guardare, magari c'era una magagna!

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Prima di sparare sentenze, informati come già ti avevo detto, per quale motivo operavano sulla tua "linea", se si sono messi a guardare, magari c'era una magagna!

C'è poco da sparare sentenze!

Chi ha fatto il lavoro, per il solo fatto di aver "aperto" l'alimentazione di un appartamento senza preventiva autorizzazione del propietario ha agito con leggerenza e con un evidente deficit di professionalità.

Anche se c'era una magagna, come la definisci, dovevan darne comunicazione al propietario prima di intervenire.

Questa è un'operazione consentita solo in caso di evidente emergenza come, ad esempio, incendio o allagamento.

Passi voler fare il professore per difendere un collega, ma se questi commette un errore professionale la difesa d'ufficio è errata. In questo caso l'elettrecista è intervenuto con scarsa professionalità ed in modo per lo meno "leggero".

Tra l'altro è stato commesso un atto illegale.

Non sono accettati reclami per danni riportati a questi apparecchi, causati da mancanza di alimentazione elettrica dalla rete tradizionale.

Maurizio questo vale per il fornitore di energia, non per chi effettua lavori senza preventiva autorizzazione.

Se in un condominio un tizio interviene a valle del mio contatore o, semplicemente, mi apre la linea senza il mio preventivo consenso è responsabile dei danni che mi procura.

Non è sufficiente l'autorizzazione dell'amministratore, se questi non ha provveduto ad informare in modo tempestivo e puntuale i condomini che per motivi di manutenzione straurdinaria la fornitura di energia elettrica, ma anche quella di gas o acqua, potrà subire interruzioni nei giorni X dalle ore W alle ore Z. Questo è quanto prevede la legge per i condomini.

nelcaso in questione poi c'è anche l'aggravante di una manomissione all'impianto.

Modificato: da Livio Orsini
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E' inutile sparare sentenze...

Qui bisognerebbe sentire entrambi le parti.

Quante volte ho visto pseudotecnici incolpare per il guasto di alcune schede il classico "sbalzo di tensione"...

Poi bisognerebbe anche leggere attentamente il libretto di istruzioni della lavatrice (praticamente tutti chiedono un interruttore bipolare per sezionare la macchina quando non usata) e quindi in questo caso il perito potrebbe non avvallare il guasto per difformità di installazione.

Quando devo eseguire delle prove (ad esempio le classiche prove di scatto dei differenziali) faccio sempre spegnere fisicamente i macchinari delicati (ad esempio fotocopiatrici, pc, macchine particolari) dal cliente, controllando PRIMA il corretto funzionamento.

E chissà come mai spesso alcuni dispositivi sono già malfunzionanti prima delle prove.

Sono arrivato a questa conclusione perchè qualcuno voleva fare il "furbetto" per farsi riparare il tutto a spese dell'assicurazione.....

E chissà come mai il guasto veniva riscontrato sempre dopo il passaggio dell'elettricista....

Vi posso assicurare che i "vani contatore" condominiali sono letteralmente sempre un disastro, ogni volta che si deve mettere le mani-

io devo ancora risolvere il problema in uno studio professionale in un condominio ove i contatori sono tutti su un lato e i differenziali tutti sul lato opposto.

Ovviamente chi ai tempi aveva fatto l'impianto aveva messo una canalina ove passavano tutti i cavi da un lato all'altro.

Successivamente sono stati cambiati i contatori da elettromeccanici ad elettronici, incasinado ulteriormente i cavi ma sopratutto non esiste alcun riferimento tra i contatori e i singoli magnetotermici per cui per capire qual'e il contatore e il relativo magnetotermico di protezione ci sono 2 soluzioni:

1) seguire i singoli cavi dai singoli contatori ai dispositivi (cosa molto pericolosa)

2) spegnere tutti i contatori e accenderli uno per uno in modo da identificare il tutto.

Vi posso assicurare che sono passati 6 mesi e l'amministratore non riesce a mettere d'accordo i condomini su cosa fare.

Io mi sono rifiutato di fare entrambi le operazioni senza autorizzazione in quanto c'è il rischio, visto lo stato dell'impianto, che si possa staccare qualche cosa.

Nel frattempo il mio cliente ha la verifica per il 462 bloccata per questo motivo e sta perdendo la pazienza in quanto rischia penalmente se non esegue il controllo.

Alla fine mi sa che il tutto si risolverà con l'intervento forzato di spegnimento di tutti i contatori per l'individuazione delle protezioni.Questo anche soprattutto per motivi di sicurezza, visto che i contatori sono nelle parti comuni (e quindi sotto la responsabilità dell'amministratore)

Ritengo che sia la soluzione piu' rapida.

E se qualche condomino dovesse brontolare , secondo me, rischia in quanto ha l'obbligo di manutenere l'impianto in condizioni di sicurezza.

E un'impianto in cui non sono in grado di individuare immediatamente il dispositivo di sezionamento è sicuramente pericoloso

Se in un condominio un tizio interviene a valle del mio contatore o, semplicemente, mi apre la linea senza il mio preventivo consenso è responsabile dei danni che mi procura.

Se la linea in questione attraversa parti comuni e durante le lavorazioni questa mi puo' creare condizioni di pericolo (perchè ad esempio l'isolante è deteriorato o una connessione sfiamma), io apro l'interruttore indipendentemente dal consenso del proprietario.

Poi ti chiedo conto perchè non hai fatto la regolare manutenzione, mettendo a rischio l'incolumità del personale che stava lavorando.....

Uno a casa propria fa quello che vuole (e ci mancherebbe altro ), ma se si è in un condominio e se il tuo impianto attraversa parti comuni deve essere sicuro.

.

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Se la linea in questione attraversa parti comuni e durante le lavorazioni questa mi puo' creare condizioni di pericolo (perchè ad esempio l'isolante è deteriorato o una connessione sfiamma), io apro l'interruttore indipendentemente dal consenso del proprietario.

Poi ti chiedo conto perchè non hai fatto la regolare manutenzione, mettendo a rischio l'incolumità del personale che stava lavorando.....

Uno a casa propria fa quello che vuole (e ci mancherebbe altro ), ma se si è in un condominio e se il tuo impianto attraversa parti comuni deve essere sicuro.

E chi ha mai solo pensato che non debba essere sicuro il mio impianto anche se passa in zone comuni!?

Sono d'accordo con quanto scritto tranne nel fatto che siccome (riproponendo l'esempio che hai fatto) il cavo montante di un condomino non più sicuro tu possa prendere e staccare a tua insaputa. IL condomino per come la vedo io ha colpa se gli si fa presente che debba sostituire tale cavo ma non lo fa. Ma se invece il condomino non sa dello stato del suo cavo che colpa ne ha?! Che facciamo ogni 30 gg ci programmiamo un apertura di tutte le scatole di derivazioni dove il cavo in questione passa per controllarne lo stato?

Se mi trovassi nella condizione che dici e cioè il non poter operare a causa di un cavo che mi crea insicurezza lo fai presente all'amministratore e basta non puoi togliere di punto in bianco elettricità ad un appartamento senza preventivo avviso. Ma se per fare un altro esempio domani mi laureo e sto lavorando alla tesina con il pc e arrivi tu prendi e tiri giù cosa gli vai a dire ?

Solo se dopo preventivo avviso il condomino detta terra terra "se ne frega" allora siamo d'accordissimo se poi qualcuno prende e tira giù il MT del contatore.

Comunque tornado al problema continuo a credere che avere il contatore dentro l'appartamento ti leva queste rotture e perdite di tempo sempre perchè siamo in Italia altrimenti il discorso cambia.

Modificato: da Valerio5000
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Se la linea in questione attraversa parti comuni e durante le lavorazioni questa mi puo' creare condizioni di pericolo (perchè ad esempio l'isolante è deteriorato o una connessione sfiamma), io apro l'interruttore indipendentemente dal consenso del proprietario.

Infatti io avevo scritto:

Questa è un'operazione consentita solo in caso di evidente emergenza come, ad esempio, incendio o allagamento.

Se noti sfiammate sulla linea è doveroso un intervento da parte tua per togliere tensione.

Se non ci sono evidenti segni di anomalie non sei autorizzato ad un intervento di questo genere.

Ma anche se ci sono evidenti segni di guasto sei solo autorizzato a togliere tensione, non ad intervenire sull'impianto. Una volta tolta tensione l'impianto è in sicurezza.

Se tu intervieni sull'impianto potrei anche pensare che gli eventuali danni sonstati causati dal tuo interven to e chiedertene conto.

Nel caso in oggetto si parla addirittura di sfilaggio dei cavi dai tubi.

La mia impressione è che chi ha effettuato l'intervento non sapeva molto bene quello che stava facendo ed agiva a casaccio.

Purtroppo sempre più spesso ci sono in circolazione "professionisti" improvvisati.

L'autorizzazione all'esercizio della professione, come è fatta nel mostro paese, è un puro adempimento burocratico che non garantisce alcunchè ed alcuno; non garantisce il cittadino e non grantisce il professionista serio e preparato.

Qui non si tratta di "sparare sentenze" ma si sta ragionando su dati riportati dall'autore della discussione, dati che si presumo siano veritieri sino a prova contraria.

Quello che mi infastidisce sono le prese di posizione "professorali" per difendere comunque e sempre la categoria.

Modificato: da Livio Orsini
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Nel caso in oggetto si parla addirittura di sfilaggio dei cavi dai tubi.

Scusa Livio,mi era sfuggito questo passaggio

Ma se per fare un altro esempio domani mi laureo e sto lavorando alla tesina con il pc e arrivi tu prendi e tiri giù cosa gli vai a dire ?

comprati un gruppo di continutà, se la cosa è cosi' importante.Anche perchè enel non garantisce la fornitura.

E mi auguro che tu faccia il salvataggio a tempo su file e supporti differenti, oltre ad una copia di backup archiviata in un'altro stabile (casomai vada a fuoco il condominio a causa dell'incendio causato dal tuo montante non protetto....) :smile: :smile: :smile:

(sto ovviamente scherzando...)

E comunque, come detto, se quando metto mano trovo una situazione di pericolo immediato io metto in sicurezza il tutto togliendo tensione.

Modificato: da Microchip1967
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per cui per capire qual'e il contatore e il relativo magnetotermico di protezione ci sono 2 soluzioni:

1) seguire i singoli cavi dai singoli contatori ai dispositivi (cosa molto pericolosa)

2) spegnere tutti i contatori e accenderli uno per uno in modo da identificare il tutto.

3).....Lo accetti un suggerimento ? ;)
Procurarsi una pinza amperometrica ed un carico da 2 Kw, avendo cura che sia corredato di spina da 10 Ampere senza il polo centrale di terra (se così non è....gliela cambi)
Mettere la pinza subito a valle del primo contatore che si decide di individuare, leggerne l'assorbimento e farsene più o meno un'idea, e poi sfruttando il fatto che la spina da 10 Ampere ha lo stesso passo dei poli del differenziale monofase (19 mm) con la medesima, farsi il giro di tutti gli MTD appoggiandola dentro ai morsetti (quelli a monte) e tenendo d'occhio il display della pinza.
Come si nota la corrispondenza istantanea di un repentina impennata della corrente, del valore (guardacaso) proprio del carico utilizzato, allora provare 2-:-3 volte ad inserire e disinserire i poli della spina in tangenza con i morsetti a vista del differenziale, e se c'è corrispondenza perfetta dei fenomeni d'incremento della corrente.....il primo l'hai trovato.
Lo segni, poi passi al secondo, e poi al terzo, e così via......
Alla fine avrai l'imputazione di ogni contatore col suo differenziale annesso, e senza l'aver dovuto disalimentare manco un appartamento. :smile:
Saluti
Mirko
spinadiff.jpg
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mah... diro' un 'asinata ma per determinare la corrispondenza: contatore - differenziale/MT di protezione montante non si puo' fare la stessa cosa usando un tester impostato su ohm in continuità con prolunga e poi provare su un polo solo (solo fase e solo neutro) quale fa beep ? cosi' si vede anche se li hanno attaccati giusti (se sono bipolari fg basta la verifica su un polo solo chiaramente)...

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non si puo' fare la stessa cosa usando un tester impostato su ohm in continuità con prolunga e poi provare su un polo solo (solo fase e solo neutro) quale fa beep ?

:huh::huh::huh: In Ohm....sotto tensione ???? :huh::huh::huh:

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Se con 220 volt entri nel circuito ohmetrico del tester, secondo Te cosa succede ?
Se fosse così banale, allora tutti proverebbero in "Ohm" la continuità dei circuiti anche se alimentati.

Il tester in Ohm, altro non crea che una corrente in milliampere costante, e calibrata per rilevare il valore delle resistenze, o anche la continuità di un cavo.

Il circuito elettronico addetto, esploderebbe letteralmente all'arrivo della 220, se.....non ci fosse quel fusibilino 5 x 20 da 500 ma, che fa buona guardia. ^_^

Accade di dimenticarselo in Ohm andando a misurare i Volt, e lui prontamente salta salvandoti lo strumento, ma cacciarlo nei Volt avendolo puntato in Ohm volontariamente......beh....andiamo... <_<

NON SI FA !!!!

Saluti

Mirko

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Ci avevo pensato ma per come è messa la zona contatori è già un problema mettere la pinza amperometrica perchè nel "canalino enel" chi ha eseguito i lavori ha infilato le cordine del singolo utilizzatore in un tubetto tipo termorestringente e quindi non ho la possibilità di prendere con la pinza il singolo filo, se non togliendo il coperchio al contatore e cercare di farmi spazio tagliando il tubetto.E se in quell'occasione il morsetto no è ben serrato sono cavoli amari....

Immagina un corridoio con 2 vani, uno sulla sinistra e uno sulla destra, esattamente uno in fronte a quell'altro.

Su quello di sinistra ci sono 24 contatori in batteria (con alcuni trifase).

I cavi passano nelle canaline, vanno verso l'altro e attraversano il soffitto, scendendo nel vano di destra dove ci sono 24 centralini ip40 da 6 moduli con il nome dell'utente (che pero' non è aggiornato, tutti contornati con la classica canalina grigia da cablaggio

Bastava semplicemente "numerare" i contatori e riportare il numero sul centralino,.... troppo semplice :angry: :angry:

Poi, oltretutto, nei singoli centralini ci sono solo magnetotermici a protezione dei montanti (e in alcuni casi c'è pure il mt del box), cosa che mi fa pensare che gli impianti non siano adeguati (non ho trovato i montanti separati in salita verso gli appartamenti).

Di questa situazione è stato informato per iscritto l'amministratore

Grazie comunque per il suggerimento


mah... diro' un 'asinata ma per determinare la corrispondenza: contatore - differenziale/MT di protezione montante non si puo' fare la stessa cosa usando un tester impostato su ohm in continuità con prolunga e poi provare su un polo solo (solo fase e solo neutro) quale fa beep ? cosi' si vede anche se li hanno attaccati giusti (se sono bipolari fg basta la verifica su un polo solo chiaramente)...

A parte il rischio di farsi seriamente male, se non apro gli interruttori il filo di neutro è in comune con tutti i contatori e probabilmente per quanto riguarda la fase qualora avessi l'indicazione di continuità questa potrebbe essere comune a 4 contatori, in quanto l'arrivo è trifase e i singoli contatori monofase sono ripartiti sulle tre fasi, per cui l'idea non è comunque applicabile

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Se con 220 volt entri nel circuito ohmetrico del tester, secondo Te cosa succede ?

Se fosse così banale, allora tutti proverebbero in "Ohm" la continuità dei circuiti anche se alimentati.

Il tester in Ohm, altro non crea che una corrente in milliampere costante, e calibrata per rilevare il valore delle resistenze, o anche la continuità di un cavo.

Il circuito elettronico addetto, esploderebbe letteralmente all'arrivo della 220, se.....non ci fosse quel fusibilino 5 x 20 da 500 ma, che fa buona guardia. ^_^

Accade di dimenticarselo in Ohm andando a misurare i Volt, e lui prontamente salta salvandoti lo strumento, ma cacciarlo nei Volt avendolo puntato in Ohm volontariamente......beh....andiamo... <_<

NON SI FA !!!!

pensavo si potesse fare lo stesso

...pero' se disalimenti il gem puoi senza grossi sacrifici

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Juri Cioffo IL Professore

La meglio di giorno festivo o di mattina presto, stacchi tutto e fai le prove in silenzio! Se all'indomani qualcuno domanda qualcosa! Sarà stato un temporale o un guasto Enel o un distacco imposto Enel per superamente potena e buona pace a tutti! A mali estremi, estremi rimedi! Nei condomini, io se devo staccare a qualcuno o a tutti, citofono, annuncio che sono l'elettricista per conto dell'amministratore e avviso di spegnere computer, salvare dati, che entro 10min DEVO (in senso imperativo) disattivare le forniture! Mai avuto problemi!

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pero' se disalimenti il gem puoi senza grossi sacrifici

Se disalimenti il GEM, sarà Microchip ad essere "offerto" in sacrificio :lol::superlol:

Il test migliore senza strascichi resta quello dellla pinza amperometrica con carico conosciuto, anche se sembra che.....in questo caso.....non sia purtroppo praticabile :(

Saluti

Mirko

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Maurizio Colombi

Nei condomini, io se devo staccare a qualcuno o a tutti, citofono, annuncio che sono l'elettricista per conto dell'amministratore e avviso di spegnere computer, salvare dati, che entro 10min DEVO (in senso imperativo) disattivare le forniture! Mai avuto problemi!

Appunto!!!!!

Ho in gestione diversi condomini, succede sempre così! A parte il fatto che il giorno dopo: queello del primo piano non vede più Rai 1, quello del secondo piano non sente più bene il citofono, quello del terzo piano ha la luce della scala bruciata............

Ma tornando al discorso principale: se una scheda elettronica si fulmina perchè ci sono dei buchi ti tensione, non possiamo incolpare chi li ha provocati (volutamente od involutamente) specialmente se costui è un tecnico impegnato a svolgere lavori elettrici.

Le apparecchiature di riarmo automatico della distribuzione elettrica, in caso di guasto sulla linea, tentano e ritentano parecchie volte di ripristinare l'intervento dell'interrruttore in cabina, togliendo e ridando tensione in continuazione.

La signora Luisa, se interviene il "contatore", scende e prova a riarmare 2000 volte in trenta secondi....... finchè non si decide a chiamare qualcuno

Cosa facciamo....andiamo a citare l'operato del gestore di rete o della signora Luisa per quello che sta facendo?

IMHO :whistling:

Modificato: da Maurizio Colombi
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Volutamente Anonimo

La mia impressione è che chi ha effettuato l'intervento non sapeva molto bene quello che stava facendo ed agiva a casaccio.

Purtroppo sempre più spesso ci sono in circolazione "professionisti" improvvisati.

Ecco, secondo me questa affermazione stava meglio in grassetto, visti anceh alcuni commenti successivi.

Ma dico, ci vuole molto a avvertire l'amministratore di condominio che, in virtù dell'intervento da effettarsi il... dalle ore alle ore, saranno probaibili disconnesisoni dei contatori privati onde poter operare in sicurezza, si richiede che vengano avvertiti i condomini ed a seguto di ciò si attendende dall'amminsitratore di condominio riscontro scritto. Non ci riterremmo responsabili di danni causati da ecc ecc ecc.

PUNTO!.

Andare di notte?? di festivo?? far finta di niente?? maschjerati?? io rimango allibito, spero che stiano parlando degli hobbisti!

Ah per inciso, dovessi subire una disconnessione non comunicata, all'impresa gli dico che per il prossimo intervento può andarsi a cercare lavoro altrove, tanto ce n'è in abbondanza..... che anche il mercato faccia la sua legittima selezione!

Modificato: da Volutamente Anonimo
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