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Quadro Elettrico Capannone


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Un saluto a tutti

Dovrei realizzare l'impianto elettrico in un capannone ristrutturato che verrà adibito ad attività di allevamento animali

della superficie di circa 500 mq.

Il capannone è suddiviso in sei locali tra cui sala mungitura, fienile, magazzino, corsia di alimentazione e deposito. Nel locale è previsto l'utilizzo apparecchi mobili con spina come mungitrice da 1,5 kW trifase, un molino elettrico da 1,5 kW trifase, pompa sommersa da 1,1 kW e qualche altro utensile

.

Per l'illuminazione sono previste circa 20 plafoniere 2*58W ciascuna per una potenza totale di circa 2,5 kW ( considerando l'aggiunta di qualche altro punto luce in futuro)

In ciascuno di questi locali dovrei realizzare circuito di illuminazione, circuito prese 230V, e quadri prese 400/230V.

La fornitura esistente enel risulta 6 kW trifase più neutro.

Dal contatore enel al quadro elettrico sono 15 metri

Per quanto riguarda il quadro elettrico vorrei procedere nel seguente modo:

Subito a valle del contatore enel un avanquadro con un MT D40A 6KA che alimenta il cavo FG70R 4*10 mmq. posato su tubo rk che alimenta il quadro elettrico.

Il quadro elettrico sarà cosi composto:

sezionatore generale da 40A che alimenta quattro linee:

la prima linea (prese 230V) alimenta un MTD C25A Idn 0,03A 4,5KA e a valle di questo si divide in tre linee che vanno ad alimentare tre MT C16A 4,5KA per i vari circuiti prese distribuite nei locali con linea dorsale con cordina da 4mmq

la seconda linea (prese 400/230V): alimenta un MTD C16A Idn 0,03A 4,5KA quadripolare per le prese industriali trifase con linea dorsale con cordina da 6 mmq

la terza linea alimenta (luci) un MTD C25A Idn 0,03A 4,5KA e a valle di questo si divide in tre MT C10A 4,5KA che alimentano i vari circuiti di illuminazione con linea dorsale con cordina da 2,5 mmq

la quarta linea (pompa sommersa) viene alimentata da un MTD C16A Idn 0,03A 4,5KA con cavo 4*2,5mmq.

Cortesemente vorrei sapere se:

- Va bene il potere di interruzione adottato per i vari magnetotermici visto che ho una fornitura 6 kW trifase più neutro

- i vari interruttori del quadro sono correttamente dimensionati.

- il sezionatore generale da 40 A nel caso di cto-cto risulta protetto?

Grazie per le risposte

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del_user_155042

Va bene il potere di interruzione adottato per i vari magnetotermici visto che ho una fornitura 6 kW trifase più neutro

subito a valle del contatore , il pdì del MT deve essere da 10kA.

Man mano che ti allontani il la corrente di corto scende , e questo lo caloli in basse alla sezione di cavo e la distanza .

il sezionatore generale da 40 A nel caso di cto-cto risulta protetto?

nel tuo caso sì.

- i vari interruttori del quadro sono correttamente dimensionati.

non ci hai deto la lunghezza delle varie linne e il cdt aplicato.

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La fornitura esistente enel risulta 6 kW trifase più neutro.

E' sufficiente...? io adotterei i 10kW...!

Il primo MT deve avere pdi di 10kA, per il resto devi calcolare, se rientri nei 4.5kA bene, altrimenti devi posare moduli con pdi da 10kA; vado a memoria, per le forniture trifase da 6kW fino a 15kW, le regole di connessione valutano il pdi 10kA.

Il sezioantore, deve avere unatalgia uguiale o superiore alla protezione a monte, ovvero - in questo caso - la protezione montante, di norma noin hanno una Icc, ma bensì una corrente massima di breve durata.

Se adotti un C32 tetrapolare, posa un sezionatore 40A.

io poserei anche una predisposiozione a carpenteria per un eventuale UPS.

Per l'illuminazione sono previste circa 20 plafoniere 2*58W ciascuna per una potenza totale di circa 2,5 kW ( considerando l'aggiunta di qualche altro punto luce in futuro)

Il progetto, serve per razionalizzare ed evitate grossolani errori...58Wx2 x 20 plafoniere, con cosfì a 0.8..fanno almeno una potenza attiva di : 2.320 Watt. - meglio plafoniere led, costose all'acquisto, si ripagano da sole col tempo.Se aggiungiamo .....segue....

da 1,5 kW trifase, un molino elettrico da 1,5 kW trifase, pompa sommersa da 1,1 kW e qualche altro utensile

Dato che, è certamente anche un luogo di lavoro, predisponi anche illuminazione emergenza.

Facciamo tombola...

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grazie per le risposte

Per bypass: come faccio a calcolare la corrente di corto circuito a valle dell'interruttore posto subito dopo il contatore enel?

Le quattro linee partono dal quadro e viaggiano in tubo rk hanno le seguenti lunghezze:

linea 1 lunghezza 27 metri

linea 2 lunghezza 40 metri

linea 3 lunghezza 35 metri

Ognuna di queste comprende linea dorsale luci da 2,5mmq, linea dorsale prese 10/16A 230V da 4mmq, linea dorsale prese industriali 230/400V da 6mmq

La quarta linea alimenta la pompa sommersa che risulta circa 35 metri dal quadro alla pompa.

La caduta di tensione dovrebbe rientrare nel 4% da un calcolo che ho fatto.

per elettroplc:

subito a valle del contatore avevo previsto di mettere un MT con curva D 40A e pdi 6KA ma metterò quello da 10 KA.

Per il calcolo illuminotecnico per determinare il numero dei corpi illuminanti ho fatto un calcolo di illuminamento medio considerando i fattori principali (area locale, altezza, lumen emessi da ogni lampada, illuminamento minimo per quel tipo di attività, coefficiente di utilizzo e coeff. di manutenzione).

Le risorse economiche sono molto limitate quindi ho previsto il minimo indispensabile per l'illuminazione e i punti presa, senza però trascurare il discorso sicurezza

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Consiglierei PdI 10 kA per interruttori trifase nel Quadro Arrivo Enel e nel QG, mentre 6 kA per i monofase. Per eventuali sottoquadri scenderei rispettivamente a 6 e 4,5 kA.

Le linee pare siano ben dimensionate anche se servirebbero più dati per effettuare un calcolo preciso (tipo di posa, presenza altri circuiti, tipo di cavo, ecc).

Anch'io consiglio una minima illuminazione di sicurezza. :ninja:

saluti

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del_user_155042

come faccio a calcolare la corrente di corto circuito a valle dell'interruttore posto subito dopo il contatore enel?

Quello te lo deve dire il distributore e per 6kW trifase è 10kA.

Modificato: da bypass
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Ci sono delle tabelle aggiornate...per la Icc al punto di consegna..

linea 1 lunghezza 27 metri

linea 2 lunghezza 40 metri

linea 3 lunghezza 35 metri

Con le tabelle alla mano, devi garantire - salvo deroghe - il 2% di cdt al montante, e un altro 2% all'impianto, con l'accortezza di limitare la cdt% in presenza di motori con correnti di avviamento nominali elevate.

Per l'illuminzaione, adotterei meno plafoniere e a led.

Ho già capito che, il committente ti chiamerà per capire il motivo della interruzione di corrente, ovvero in relazione alla esigua potenza installata.

immagino un impianto con tubi e scatole a vista, che un bravo porgettista, in questo caso, potrebbe anche scegliere le tubazioni e scatole tipo metallico, anche se la normativa non le prescrive in via ordinaria.

E' bene che prepari anche una predisposizione per un UPS, la stalla deve funzionare anche in assenza di presenza rete.

subito a valle del contatore avevo previsto di mettere un MT con curva D 40A e pdi 6KA ma metterò quello da 10 KA.

Bene, facciamo due calcoli:--

Potenza totale disponibile a : 6.600 W o 6.6kW / potenza installata + 10%.

Corrente Ib trifase con cosfì 0.9, ben un valore di 10.5A ...

Protezione montante D32A con pi 10kA - anche per un futuro ampliamento di potenza.

Linea 2x10mm2 - tratta 15 metri con cavo a II isolamento equivalente FG7 entro tubo.

Quadro generale con spie presenza rete, e sezionatore generale 40A tetrapolare,

Protezioni singole per le linee con MT+Diff. id 0,03A tipo AC.

Consiglio, lampade emergenza a plafoniera, che in caso di emergenza fanno il loro compito, altrimenti sono dei normali corpi luminanti, evitare plafoniere emergenza classiche da interno, non servirebbero a molto.

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...plafoniere led, costose all'acquisto, si ripagano da sole col tempo...

Se non si guastano prima.

In quel caso oltre al costo iniziale della plafoniera, già elevato... bisognerà aggiungere anche le ore spese per la sostituzione, tanto per andare in pareggio verso il mai.

Inoltre chi ti garantisce che le lampade a led abbiano un cosfi più elevato? nessuno, anzi... in certi casi sono pure peggio delle fluorescenti compatte ;)

quindi andrei sui neon che ti garantiscono decine d'anni di durata se adoperati in modo corretto, mentre i led? beh, va a fortuna a quanto pare... :senzasperanza:

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del_user_155042

Per bypass: come faccio a calcolare la corrente di corto circuito a valle dell'interruttore posto subito dopo il contatore enel?

Le quattro linee partono dal quadro e viaggiano in tubo rk hanno le seguenti lunghezze:

linea 1 lunghezza 27 metri

linea 2 lunghezza 40 metri

linea 3 lunghezza 35 metri

Scarica il programma , decomprimi , esegui , calcola .

Devi conoscere comunque Icc al punto di consegna (sui morsetti del contatore) .

Icc non è un valore standart per tutti i punti di consegna , varia molto dalla distanza tra il contatore e il trafo MT/Bt.

Modificato: da bypass
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Le linee pare siano ben dimensionate anche se servirebbero più dati per effettuare un calcolo preciso (tipo di posa, presenza altri circuiti, tipo di cavo, ecc).

il tipo di posa è su tubo rk fissato a muro, ci sono 3 circuiti che potrebbero funzionare anche contemporaneamente luci, prese 230V, prese trifase. il cavo previsto è unipolare n07 v k da 2,5 mm 4 mm 6 mm

Con le tabelle alla mano, devi garantire - salvo deroghe - il 2% di cdt al montante, e un altro 2% all'impianto, con l'accortezza di limitare la cdt% in presenza di motori con correnti di avviamento nominali elevate.

ho fatto dei calcoli per la caduta di tensione e mi risulta che sto sotto il 2%. Ho usato la formula ∆V=(mV/A*m)* L *Ib/1000 e ∆V%=∆V/V * 100 avendo a disposizione una tabella con le caratteristiche del cavo (mV/A*m). Mi è venuto un dubbio se questa formula vale per i sistemi monofase e anche trifase

Devi conoscere comunque Icc al punto di consegna (sui morsetti del contatore) .

Icc non è un valore standart per tutti i punti di consegna , varia molto dalla distanza tra il contatore e il trafo MT/Bt.

L'unico dato che ho a disposizione è la distanza tra trafo mt/bt e contatore 95 metri.

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Se non si guastano prima.

Parlo di plafoniere professionali....non delle cinesi da fiera dell'elettronica, stiamo parlanodo di un progetto in un capannone.,..non delle luci di natale,di certo di plafoniere led con cosfì 0.5 io ancora non ne ho viste.!! si tratta di valutare le proposte dei costruttori...

Ricordiamo che, nei supermercati come nelle fabbriche, ove sono posate plafoniere con starter elettronico e tubo predisposto, questi articoli hanno un costo elevato, si ripagano col tempo, efficienza luminosa e durata del tubo.

E poi, non avete preso visione dell'entità dei carichi, comprese l'illuminazione, i 6kW sono stretti..

Icc non è un valore standart per tutti i punti di consegna , varia molto dalla distanza tra il contatore e il trafo MT/Bt.

Calcolare la Icc dal puntro consegna trafo MT/BT è una eresia, salvo che non sia vicino alla instalalzione.

C'e' una normativa che ha armonizzato le Icc al punto di consegna in ordine , e detta la caratteristica della prima protezione - ovvero quella del montante: 10kA.

Per il resto, tutto quello a valle, si può calcolare col software..la Icc.

Sapere che il trafo è a 95 metri in questo caso non serve molto, la prima protezione deve avere Icc di 10kA, in questo caso la protezione del montante, poi da questo punto si calcola la Icc al primo quadro utile, quello del capannone, ove non è scontato che si debbano adottare protezioni con Icc da 6kA, che come sappiamo aggravano il computo economico.

L'uso di led o di fluorescenti, non è un imperativo, è scelta del progettista in relazione alle esigenze del committente, io, dal mio punto di vista, le giustifico anche con la esigua potenza instalalta.

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Appena posso mi avvicino e leggo il valore del pdi dell'interruttore che è presente all'interno del contatore enel e se riesco a contattare qualche tecnico enel per sapere quale è il valore di Icc presunta nel punto di consegna

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Quoto Darlington per il discorso LED.

Non ultimo, il problema dell'abbagliamento provocato da questo tipo di fonte luminosa

Per quanto riguarda il tutto, ricordiamoci che , se non erro, tutto il coordinamento deve essere effettuato per una tensione di cotnatto di 25V anzichè 50 come ordinario.

Inoltre, per quanto riguarda la stalla, occhio alla scelta di corpi illuminati robusti, resistenti alle esalazioni e quant'altro (grado di protezione, ecct)

Altrimenti ti ritrovi con la plastica che cadrà in pezzi nel giro di 2 anni

Occhio inoltre al calcolo dell'illuminazione di sicurezza. Valutala, otre che con al norma, anche con il buon senso (ad esempio nella zona di mungitura prevedi qualche corpo illuminante in piu', non è piacevole ricevere uncalcio dalla mucca se questa rimane al buio....)

Per quanto riguarda la potenza concordo sul disocrso di abbondare con il dimensionamento.

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Anch'io consiglio una minima illuminazione di sicurezza. :ninja:

L'avevo valutata....Quello che avevo detto anche io al committente ma per ora non sa da fare...Il budget è molto ristretto

Ho controllato nell'interruttore quadripolare del gruppo di misura ma non si vede nessun valore di pdi, sarà un sezionatore più che un interruttore

E poi, non avete preso visione dell'entità dei carichi, comprese l'illuminazione, i 6kW sono stretti..

Si infatti capiterà che interverrà spesso il limitatore per eccessiva potenza. Farò presente al committente di fare richiesta di un aumento di potenza,

comunque il quadro come è dimensionato attualmente mi sembra che andrebbe bene anche per un futuro aumento di potenza a 10 kW. Voi che dite?

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Per esperienza, io fare redarre a signor committente una realzione ove riportata la planimetria con la destinazione d'uso dei locali, etc etc, compreso il fatto che "lui", e noln tu, ha valutato non ricorrente l'adozione di illuminazione di sicurezza.

L'illuminazione di sicurezza è a carico del datore di lavoro come obbligo formale.

Non vorrei che, un domani in caos di controlli ...poi qualcuno scarichi su di te la responsabilità, è chiaro inoltre che, lui medesimo non redarrà mai un atto del genere, lo dovrebbe fare redigere da un profgessionista, e dato che non vuole assumere molti oneri, alla fine se prendi l'incarico, dovrai districarti con le norme e la relazione di progetto per tutelarti.

PS: Per i corpi illuminanti, come già consigliato nel passaggio di cui sopra, eviterei le solite plafoniere low-cost in materiale plastico, andrei sulle metallo con vetro..anche se costano 3 volte.

Appena posso mi avvicino e leggo il valore del pdi dell'interruttore che è presente all'interno del contatore enel e se riesco a contattare qualche tecnico enel per sapere quale è il valore di Icc presunta nel punto di consegna

Il sezionatore del Gem, se è il MT D63A esso è un 10kA, mentre per la versione sezionatore è un omonimo 63A di cui si ha solo la corrente di breve durata...ma non ha importanza, el regolae di connessione in BT sono armonizzate in una norma recente, devi tenere conto del pdi di 10kA ai morsetti del Gem.

Se chiedi ai tecnici Enel il pdi al punto di consegna, essi si metteranno a ridere...

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Per esperienza, io fare redarre a signor committente una realzione ove riportata la planimetria con la destinazione d'uso dei locali, etc etc, compreso il fatto che "lui", e noln tu, ha valutato non ricorrente l'adozione di illuminazione di sicurezza.

L'illuminazione di sicurezza è a carico del datore di lavoro come obbligo formale.

Giusto quoto Elettroplc. farò fare una relazione tecnica a fine lavoro dove indico che sono stati proposti interventi sull'impianto in fase di realizzazione tra cui l'illuminazione di sicurezza.

PS: Per i corpi illuminanti, come già consigliato nel passaggio di cui sopra, eviterei le solite plafoniere low-cost in materiale plastico, andrei sulle metallo con vetro..anche se costano 3 volte.

Includerò anche questo nella relazione nel caso si adottassero le plafoniere in materiale plastico

Ora visto che ci sono volevo porre un altro quesito: vorrei proporre di installare nel quadro generale degli scaricatori di sovratensione ovvero spd a protezione dell'impianto. Siccome c'è vicino a 25 metri un traliccio dell'alta tensione 220 kV e ho pensato alla soluzione di adottare gli spd.

La verità non ne ho mai installato e nel caso vorrei sapere il tipo da installare adatto al mio caso

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Ci sono scelte che sono prettamente progettuali, ovvero dettate dal progettista medesimo anche se non preventivamente prescritto dalla normativa.

Limitati al progetto che ti è stato commissionato..per gli Spd, ....immagino che il complesso non ne abbia nenache l'ombra, per questo aspetto, dovresti prendere in esame un Spd tipo II per settore terziario, come prodotti della Dehn e Contrade, hanno un ottimo ufficio tecnico che ti indica con sollecitudine, modello, schema più idone per te.

Dovrai posare entro il quadro del capannone una barra EQP - sia essa a guiida din o a barra lineare di quelle classiche, alla base della carpenteria del medesimo.

Gli Spd, protetti da fusibili idonei, dovrai porli alla base della linea che entra nel quadro, con i relativi cablaggi imposti dal costruttore.

Di norma, per questi casi, avrai un modulo combianto SPD tip II con Spinteromentro e varistore sul neutro, 4 posti din + il modulo fusibili.

L'ideale, è la presente sequenza: Modulo fusibile 4x 125A serie Gg, in alto a sinistra, sotto alla linea din sottostante, il modulo SPD tipo II - questo sarà cabalto in uscita col conduttore di terra alla barra EQP - che sarà a fondo quadro, con cablaggio limitato alla lunghezza massima di 50cm.

la corrente di Icc deve essere quella rappresentata dai 10kA, parti con questo valore dal punto di prelievo, per fare i calcoli.

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Che io sappia il potere d'interruzione al punto di consegna è per potenze fino a 33kW di 10kA:

Per il resto potresti verificare sul catalogo del costruttore se c'è filiazione

Modificato: da fradifog
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Gli Spd, protetti da fusibili idonei, dovrai porli alla base della linea che entra nel quadro, con i relativi cablaggi imposti dal costruttore.

Di norma, per questi casi, avrai un modulo combianto SPD tip II con Spinteromentro e varistore sul neutro, 4 posti din + il modulo fusibili.

L'ideale, è la presente sequenza: Modulo fusibile 4x 125A serie Gg, in alto a sinistra, sotto alla linea din sottostante, il modulo SPD tipo II - questo sarà cabalto in uscita col conduttore di terra alla barra EQP - che sarà a fondo quadro, con cablaggio limitato alla lunghezza massima di 50cm.

Prima di tutto grazie per le risposte!

Per quanto riguarda il coordinamento fusibili spd ok.

Ho un dubbio per quanto riguarda la barra equipotenziale di terra non ho capito la distanza dei 50 cm massima da dove sarebbe. Io avevo ipotizzato di mettere all'interno del muro perimetrale il collettore di terra principale, ovvero una barra di rame dove convergono: il conduttore o treccia proveniente dai picchetti dispersori (25 o 35mmq), il conduttore di rame proveniente dai ferri dell'armatura dello stabile.

Dal collettore parte il cavo giallo verde della sezione del conduttore di fase che si porta nel quadro generale e da qui si divide per le varie linee.

l collettore di terra sarà posizionato ad una distanza di 20 metri circa dal quadro elettrico.

Non ho capito se i 50 cm si riferiscono al collettore principale oppure se devo portare un altro cavo giallo verde dedicato solo al SPD direttamente dal collettore principale di terra fino al quadro

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Non ho capito una cosa, perdonami...ma il capannone è attiguo ad una abitazione agricola, o è una nuova realizzazione a sé con sua fornitura esclusiva..?

La Barra EQP, se posi gli Spd, la devi mettere entro il quadro sul fondo, dal collegamento dei morsetti di F+N che si derivano dal sezionatore generale per cablare in ordine fusibili+SPd ed il cavo di Terra che si associa alla barra, la lunghezza totoale del predetto cablaggio, presa come tratto rettilineo non deve assumere una tratta superiore ai 50cm.

I cablaggi devono essere il più possibile rettilinei, se guardi sui folder Dehn o ConTrade lo potrai visionare in figura.

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Non ho capito una cosa, perdonami...ma il capannone è attiguo ad una abitazione agricola, o è una nuova realizzazione a sé con sua fornitura esclusiva..?

Allora in pratica era una struttura già esistente ma era presente soltanto 1/3 della struttura attuale. Sono stati fatti degli interventi di ristrutturazione e anche nuovi locali. La fornitura di energia elettrica è gia presente anche se i 6 kW non basteranno se si utilizzeranno più carichi contemporaneamente...

Ho dato uno sguardo agli scaricatori di sovratensione... Scusa Elettroplc, se non ho capito male dovrei mettere la barra in rame che sarebbe il collettore di terra dove convergono il conduttore dei dispersori e i conduttori delle masse estranee ecc.. dentro il quadro elettrico?

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Allora in pratica era una struttura già esistente ma era presente soltanto 1/3 della struttura attuale. Sono stati fatti degli interventi di ristrutturazione e anche nuovi locali. La fornitura di energia elettrica è gia presente anche se i 6 kW non basteranno se si utilizzeranno più carichi contemporaneamente...

Bel rompicapo....e solite cose, committenti che non prendono atto delle cose...

Ho dato uno sguardo agli scaricatori di sovratensione... Scusa Elettroplc, se non ho capito male dovrei mettere la barra in rame che sarebbe il collettore di terra dove convergono il conduttore dei dispersori e i conduttori delle masse estranee ecc.. dentro il quadro elettrico?

Dentro il quadro generale principale...che ora non so qual'è...? alla base del quadro...guarda in rete, ci sono delle fotografie di esecuzioni, così capirai..

A me pare il calssico complesso agricolo con abitazione attigua, con fornitura 6kW trifase, che serve anche l'abitazione, etc etc...con cui ora si deve servire anche la nuova realizzazione..bel problema...ora ..se questo è vero, dovresti posare pure un RMC ...Relé Massimo Consumo per ovviare ai problemi di sovraccarico a scapito della abitazione.

Esempio SPD...

E anche questo..

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Grazie delle risposte,

alla base del quadro...guarda in rete, ci sono delle fotografie di esecuzioni, così capirai..

Perfetto ho capito. Si devono limitare anche certe distanze del conduttore PE e l'anello del potenziale guasto deve essere separato da altri circuiti del QE per evitare che vengano interessati. Nel caso debba installarlo mi documenterò meglio.

A me pare il calssico complesso agricolo con abitazione attigua, con fornitura 6kW trifase, che serve anche l'abitazione, etc etc...con cui ora si deve servire anche la nuova realizzazione..bel problema...ora ..se questo è vero, dovresti posare pure un RMC ...Relé Massimo Consumo per ovviare ai problemi di sovraccarico a scapito della abitazione.

Si è una struttura del genere.... Ho già fatto presente che si dovrà richiedere l'aumento di potenza a 10 kW, in ogni caso il quadro elettrico e le linee mi sembrano ben dimensionate per una potenza di 10 kW (cavo fg7or 4 x 10 mmq e MT D40 A pdi 10kA). Voi siete d'accordo?

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Sì...la base è buona...ricordfiamo che, la sezione determina anche la caduta di tensione..10mm2 va bene...

L'unico RMC che potresti adottare è l'Abb LSS/2 - per settore terziario-industriale; gestisce in lettura correnti fino a 90A.

Imponi la scelta di corpi illuminanti a Led, meno come numero e più efficienti, limita la potenza illuminate assorbita dalal rete.

Se poi l'impianto fa azionare il Misuratore Gem con frequenza, se la prenderanno certamente con te.

Ricorda che, se non mantieni equilibrio nelle fasi, con i carichi monofase, potresti avere problemi anche con carichi di potenza apparente.

Con la fornitura eventuale a 10kw 810kW+10% = 11kW) ed una corrente di linea ib di 17A circa, con una fase carica + delle altre potresti avere degli interventi non previsti del limitatore, poiché, anche se su di una fase si può avere il 100% della corrente di linea ib e/o la sua potenza desunta di 10kW, con 2/3 elettrodomestici monofase dell'abitazione attivati, potresti avere a che fare con l'inconveniente descritto.

Promuovi un buon equilibrio dei carichi monofase sulle tre fasi, R,S e T.

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