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Assenza Manutenzione E Regolarizzazione


claudio doro

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avrei una domanda se qualcuno mi risponde grazie !

Premetto che vengo dal settore caldaie Industriali , bruciatori aria accensioni pulizia etc sono il mio pane quotidiano.

Da 30 anni ho una VCW 242 della Vaillant , non ho il libretto della caldaia perchè ho sempre fatto io la regolare pulizia di bruciatire etc serpentina etce tc.

Oggi esistono controlli campione dove se mi beccano mi ammazzano ...non importa se poi le amministrazoioni comunali hanno caldaie furoi norma in luoghi pubblici.

la domanda è la seguente

Come posso mettermi a norma ed avere il libretto caldaia da oggi in poi ?

prova fumi come posso farla se non c'è punto di prelievo ? sapete se esiste un kit da montare ?

grazie per la risposta

Claudio

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chiami un assistenza vaillant e ti fanno il foro sul tubo di scarico,poi mettono il relativo tappo.

ti fanno libretto e tutto il resto, ma in ogni caso se viene un controllo della provincia/comune ecc.. ti fanno la multa per gli anni passati

detto tutto questo, come ci sei finito su questo post che parla di centrali termiche? :)

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Simone Baldini

Ti ho creato un topic a parte perchè non c'entrava nulla con l'accodamento che avevi fatto!

Comunque dalle mie parti (lombardia) se oggi ti regolarizzi, per quanto ho visto se domani esce un controllo provianciale/comunale non sanziona per il passato, l'importante che sei a posto prima della notifica della visita. Questa è una prassi che ho visto ma non è quello che dovrebbe essere fatto naturalmente.

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Da noi in piemonte invece, per la gioia dei trasgressori, stanno condonando tutti...l'unica condizione è mettersi in regola col nuovo libretto entro Giugno.

Poi, da quest'anno in avanti, visto che ci sarà di mezzo anche la regione (che ha obbligato a raccogliere dati catastali e codici contatori) si prevede che i controlli non saranno più a campione ma "a colpo sicuro".

Ma è una supposizione perchè si sà che quando c'è di mezzo l'amministrazione pubblica tutto può voler dire niente, e viceversa.

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nella mia provincia i controlli non li fanno da anni, in quella vicino se non hai mai fatto il controllo non ti beccano, ma se lo fai una volta poi ti fanno la multa per l'anno prima ( non per tutti quelli che non hai fatto) e poi non ti mollano più.
io sapevo che a breve i controlli non saranno nemmeno più fatti dalle province, ma sono i diversi manutentori che faranno il loro lavoro, e quando non arriva la comunicazione in provincia loro mandano solo la multa

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Frigorista modena

Una domanda stupida, ma se viene uno che fa il controllo ( a proposito chi è preposto?) e io non lo faccio entrare in casa, cosa succede?

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Succede che non entra perchè per "violare" una proprietà privata ci vuole l'ok del prefetto.

E visto che a momenti non lo lasciano nemmeno alle fdo per questioni ben più importanti, è pressochè sicuro che al controllore della caldaietta non lo rilasciano.

Ma quà da noi alcune voci narrano che i volponi della provincia, visto che non amano "perdere", hanno escogitato una tecnica per eludere questa prassi ed entrare in maniera sicura...cioè fanno una segnalazione ai vigili del fuoco per probabile pericolo così questi ultimi prima ti chiudono il gas e poi entrano per accertarsi della situazione.

Se poi la cosa è vera e/o fattibile non sò, ma ho sentito che è meglio non mettersi di traverso a sti "signori".

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Mi aggancio per una domanda forse banale...se si possiede il libretto della caldaia ma da qualche anno si fa eseguire la sola cosa importante, cioè la prova di combustione con analisi dei fumi certificata, la Legge è ugualmente inflessibile come se si fosse nella situazione di claudio doro?

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però fare segnalazioni "infondate" ai vigili del fuoco non sarebbe per nulla corretto

Un mio vicino una volta che eravamo rimasti senza energia elettrica e non riusciva a telefonare all'enel ha chiamato i carabinieri ma anche i vigili del fuoco

Poi dopo qualche ora però i vigili del fuoco gli hanno ritelefonato e redarguito sul fatto che aveva fatto una telefonata inopportuna etc etc

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Frigorista modena

Si beh quindi se io non ho fatto revisionare la caldaia non faccio entrare il controllore ed è finita qui??

Siamo su scherzi a parte?

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Se non li fai entrare... vieni naturalmente avvisato molto prima della visita... ritornano...

Qualora non sia permesso l’accesso al domicilio, cioè nel locale in cui è installato l’impianto termico, s’inviterà il dissenziente a consentire l’ispezione avvertendolo della responsabilità penale per il reato di cui all’art. 340 c.p. (interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità) cui va incontro ove persista nel suo rifiuto e inoltre, previa richiesta dell’Ente, l’azienda distributrice del gas sospenderà l’erogazione visto il rifiuto di accesso all'impianto termico; un tanto ai sensi dell’art. 16, comma 6, del D.Lgs. 164/00.

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Loro possono minacciare sanzioni ma in casa senza permesso del proprietario o l'ok del prefetto, non entrano...punto.

Poi loro possono mandare tutti gli avvisi di questo mondo, ma se uno a casa non c'è mai (seconde case per esempio)?

Per carità, sono favorevolissimo pure io ai controlli perché altrimenti non avrebbe senso spendere soldi per mettersi in regola...ma a volte questi ispettori sono un po troppo altezzosi e la cosa non va bene.

Poi da noi la mancata manutenzione equivale a oltre 1500 euro di multa per ogni anno mancante...quindi conviene aprire la porta?

Non credo proprio...

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Simone Baldini
Qualora non sia permesso l’accesso al domicilio, cioè nel locale in cui è installato l’impianto termico, s’inviterà il dissenziente a consentire l’ispezione avvertendolo della responsabilità penale per il reato di cui all’art. 340 c.p. (interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità) cui va incontro ove persista nel suo rifiuto e inoltre, previa richiesta dell’Ente, l’azienda distributrice del gas sospenderà l’erogazione visto il rifiuto di accesso all'impianto termico; un tanto ai sensi dell’art. 16, comma 6, del D.Lgs. 164/00.

E' scritto in qualche decreto regionale? Mi sembra una gran forzatura dire che è un'interruzione di un servizio di pubblica necessità, in primis perchè il controllo non lo fa' un pubblico ufficiale ma un semplice tecnico delegato dal comune/provincia. Poi che da questo possano addirittura farti sospendere la fornitura di gas è utopia visto che solo un atto di un giudice/prefetto puo' ordinare una simile manovra.

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Loro possono minacciare sanzioni ma in casa senza permesso del proprietario o l'ok del prefetto, non entrano...punto.

Poi loro possono mandare tutti gli avvisi di questo mondo, ma se uno a casa non c'è mai (seconde case per esempio)?

Dalle mie parti prima ti arriva la raccomandata dalla Provincia/Comune con qui ti avvisano che sei stato selezionato per il controllo, che si verrà contattati dal Sig. Ing. ecc... Pinco Pallino, munito di tesserino ecc... con cui concordare la visita, quindi non ti capita una persona sconosciuta qualsiasi alla parta all'improvviso, infatti in questo caso (se non si è concordata la visita) NON sei obbligato a far entrare nessuno e inoltre non si deve assolutamente pagare niente all'ispettore che passa, è chiaramente scritto nella raccomandata.

Chiaro che se è una seconda casa e la raccomandata non viene ricevuta perché non c'è nessuno, NON ci sarà nessuna visita, visto l'impossibilità di essere contattati, probabilmente quando la raccomandata ritorna indietro per mancata ricezione lasceranno un avviso, ma per la maggior parte delle volte la persona è in casa, quindi si concorda prima la visita.

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E' scritto in qualche decreto regionale?

Appena lo trovo lo linko, era più o meno la stessa cosa che mi era stata riferita in uno dei vari corsi che ho fatto negli anni....

La frase mi è stata mandata da un collega del Friuli, qualche tempo fa...

Comunque non avrebbe senso NON poter verificare, altrimenti sarebbe tutto inutile....

Modificato: da pignocco
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Mi sembra una gran forzatura dire che è un'interruzione di un servizio di pubblica necessità, in primis perchè il controllo non lo fa' un pubblico ufficiale ma un semplice tecnico delegato dal comune/provincia.

MA E' CHIARO che non sarà il verificatore in persona a far chiudere il contatore del GAS, ma verrà avvisata la Provincia/Comune/Sindaco ecc... quali agiranno come riterranno opportuno...

DELIBERAZIONE N° X / 1118 Seduta del 20/12/2013 della REGIONE LOMBARDIA a Pag. 33

http://www.reti.regione.lombardia.it/shared/ccurl/62/838/DGR%201118%20del%2020-12-2013.pdf

3. Laddove in sede di attività ispettiva, risulti necessaria l’adozione di atti di polizia giudiziaria, l’ispettore deve essere supportato dalla competente polizia locale. Qualora vengano inoltre rilevati elementi di criticità dell’impianto tali da configurare fattori di rischio per la sicurezza si può procedere alla richiesta di interruzione della fornitura di gas all'azienda distributrice.

http://www.autorita.energia.it/it/docs/riferimenti/00164dl.htm

6. Le imprese di distribuzione di gas naturale sospendono altresi' la fornitura di gas agli impianti su richiesta dell'ente locale competente per i controlli ai sensi dell'articolo 31, comma 3, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, motivata dalla riscontrata non conformità' dell'impianto alle norme o dal reiterato rifiuto del responsabile dell'impianto a consentire i controlli di cui alla citata legge n. 10 del 1991.

http://www.aea.perugia.it/verifiche.aspx

Qualora, l’ispezione non possa essere effettuata per causa imputabile al responsabile dell’impianto, allo stesso è addebitato un onere aggiuntivo pari al 30% del costo dell’ispezione.

La Provincia per la mancata ispezione da parte del tecnico incaricato per reiterata assenza o rifiuto del responsabile dell’impianto termico,addebita l’onere aggiuntivo di cui al comma precedente e provvede a comunicare il fatto al Sindaco per i provvedimenti di competenza a tutela della pubblica incolumità. Inoltre, nel caso in cui si tratti di un impianto alimentato a gas di rete, sarà informata l’azienda distributrice per i provvedimenti previsti ai sensi dell’art. 16, comma 6, del D.Lgs. 23 maggio 2000 n. 164 “Attuazione della direttiva n. 98/30/CE recante norme comuni per il mercato interno del gas naturale, a norma dell'articolo 41 della legge 17 maggio 1999, n. 144”.

http://www.provincia.le.it/documents/10716/439698/Regolamento+controllo+impianti+termici+2012.pdf

Nel caso in cui sia negato agli ispettori di entrare e/o controllare l’impianto termico, l’organismo incaricato provvede all’applicazione dell’onere per mancata ispezione (vedi tabella art. 17) e contestualmente dà opportuna comunicazione al competente servizio della Provincia. A seguito del predetto rifiuto, si provvede a comunicare la data della nuova ispezione al responsabile dell’impianto o al proprietario dell’immobile, se diverso dal primo, che nel contempo è posto al corrente dell’eventuale responsabilità penale per la violazione dell’art. 650 del Codice Penale in caso di reiterato rifiuto.

http://www.provincia.udine.it/ambiente/energia/normativa/Documents/Impianti_termici.pdf

Qualora non sia permesso l’accesso al domicilio, cioè nel locale in cui è installato l’impianto termico, s’inviterà il dissenziente a consentire l’ispezione avvertendolo della responsabilità penale per il reato di cui all’art. 340 c.p. (interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità) cui va incontro ove persista nel suo rifiuto e inoltre, previa richiesta dell’Ente, l’azienda distributrice del gas sospenderà l’erogazione visto il rifiuto di accesso all’impianto termico; un tanto ai sensi dell’art. 16, comma 6, del D.Lgs. 164/00. La diffida sarà inoltrata al soggetto dissenziente tramite il Sindaco del Comune in cui è installato l’impianto termico.

...

Modificato: da pignocco
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OK, credo comunque che sulla raccomandata/avviso del Comune di prossima visita di un tecnico debbano necessariamente essere richiamate queste specifiche delibere. E' vero che la Legge non ammette ignoranza, ma come si fa a conoscere tutte le singole delibere comunali, provinciali, regionali che annullano il diritto della privacy del cittadino?

E poi, sono proprio necessarie? Riguardo il mio Comune, in caso di inadempienza dell'utente, sul sito web è indicato che verranno applicate le normative di riferimento nazionali: art. 16 del D.L. 164 del 23/05/2000, art. 31 della legge 10/91

Chiarito cosa rischia un cittadino lombardo, mi sembra di capire da quanto scritto sopra che il rischio è ben differente a seconda del Comune o Provincia di residenza...

Modificato: da adrobe
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Riguardo il mio Comune, in caso di inadempienza dell'utente, sul sito web è indicato che verranno applicate le normative di riferimento nazionali: art. 16 del D.L. 164 del 23/05/2000, art. 31 della legge 10/91

Cosa dice l'articolo art. 16 del D.L. 164 del 23/05/2000

Vi riporto il punto 6:

6. Le imprese di distribuzione di gas naturale sospendono altresi' la fornitura di gas agli impianti su richiesta dell'ente locale competente per i controlli ai sensi dell'articolo 31, comma 3, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, motivata dalla riscontrata non conformità' dell'impianto alle norme o dal reiterato rifiuto del responsabile dell'impianto a consentire i controlli di cui alla citata legge n. 10 del 1991.

Quindi anche il tuo Comune provvederà come citato sopra.

Modificato: da pignocco
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scusate ma se una caldaia/impianto non è a norma e si rischia forte, come minimo è d'obbligo chiudere l'erogazione di gas......quindi se non ti fanno entrare secondo me quello che dice Pignocco ha più che senso

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OK, constato solamente che le delibere comunali, provinciali e regionali sono superflue (o almeno stabiliscono solo l'ammontare delle sanzioni), in quanto la legislazione nazionale è più che sufficiente.

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Simone Baldini

Infatti, nel caso di impossibilità di verifica partirà una procedura che alla fine potrà portare anche alla chiusura del gas. E' come quando da una verifica risulta che non è conforme l'impianto, viene avvisato il comune che avvia un procedimento, dal procedimento viene emanato un'intimazione a sistemare l'impianto o nei casi gravi la chiusura del gas.

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