sx3me Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 Unio schema che funziona da decenni in parecchi esemplari. mi sbaglierò, ma a me sembra che hai disegnato lo stesso schema di Alfredo...
gabri-z Inserita: 20 febbraio 2015 Segnala Inserita: 20 febbraio 2015 mi sbaglierò, ma a me sembra che hai disegnato lo stesso schema di Alfredo... Se Ti riferisci a quello del post 11 di Alfredo e quello in file allegato di Livio , no , non Ti sbagli , sono elettricamente gli stessi . Il difetto di quello schema , secondo me , è che fonde almeno due dei quattro diodi ''condannati'' (su otto totali nel circuito) dopo soltanto 20 ms (ammesso che il trafo non faccia da fusibile) .
sx3me Inserita: 21 febbraio 2015 Segnala Inserita: 21 febbraio 2015 eppure secondo Livio quello del #11 era sbagliato... maaahh...
Livio Orsini Inserita: 21 febbraio 2015 Segnala Inserita: 21 febbraio 2015 (modificato) Di configurazioni con ponti in parallelo ed antiparallelo ce ne sono alcune decine di migliaia almeno in funzione inquesto momento e nessuno sa che si deve rompere, sarà per questo che non si rompono?. L'errore è stato nell'interpretare il circuito di #11 disegnato in modo disumano, in effetti non è errato. Modificato: 21 febbraio 2015 da Livio Orsini
Currenti Santo Inserita: 21 febbraio 2015 Segnala Inserita: 21 febbraio 2015 Volendo si potrebbe fare questo circuito ,da ottimi risultati.
gabri-z Inserita: 21 febbraio 2015 Segnala Inserita: 21 febbraio 2015 (modificato) Volendo si potrebbe fare questo circuito ,da ottimi risultati. E' vero , ma devi sperare che i due condensatori da 2200 uF ''sopportino'' la vecchiaia allo stesso modo (ammesso che fossero precisamente identici al primo collegamento) . O magari accontentarti dello sbilanciamento delle due tensioni se così non fosse... Modificato: 21 febbraio 2015 da gabri-z
Currenti Santo Inserita: 21 febbraio 2015 Segnala Inserita: 21 febbraio 2015 Al massimo si puoi sentire gracchiare la voce nell'altoparlante al minimo,ma una volta che aumenti il volume non si nota più,in ogni caso e molto difficile che succede una cosa del genere. Poi non capisco come mai Alfredo rapano deve alimentare tale integrato con una tensione duale ,dato che lo stesso può essere alimentato con una tensione singola di 50 volt al massimo,per cui va bene una tensione di 40/45 volt,basta che all'uscita del pin 4 mette in seria nell'altoparlante un condensatore 1200 mf ,e il gioco e fatto,risparmiando pure sui componenti.
Alfredo Ratano Inserita: 22 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 22 febbraio 2015 Poi non capisco come mai Alfredo rapano deve alimentare tale integrato con una tensione duale ,dato che lo stesso può essere alimentato con una tensione singola di 50 volt Il mio problema e credo che lo spiegato in qualche risposta vecchia e che non ho una trasformatore a 44 v per alimentare il circuito e comunque credo di fare quello schema che mi ha consigliato il Signor Orsini devo solo capire quale diodo mettere e se va bene i 4 condensatori da 4700 uF messi in parallelo come visto nel circuito #25 o messi solo 2 da 10000 uF. Comunque mi chiamo Alfredo Ratano
fede1942 Inserita: 22 febbraio 2015 Segnala Inserita: 22 febbraio 2015 Lo schema del messaggio #25 va bene. Come diodi metti dei P600 o altri simili da 5/6A. Con un trasformatore 15-0-15Vac se lasci libera la presa centrale e ti colleghi alle estremità dell'avvolgimento secondario hai 30Vac che raddrizzati e livellati divengono circa 42Vdc.
Livio Orsini Inserita: 22 febbraio 2015 Segnala Inserita: 22 febbraio 2015 che raddrizzati e livellati divengono circa 42Vdc. Anche un po' meno quando son caricati.
fede1942 Inserita: 22 febbraio 2015 Segnala Inserita: 22 febbraio 2015 Era solo per dire che, con lo stesso trasformatore, sia con alimentazione split sia con alimentazione singola la tensione in uscita tra + e - è praticamente la stessa
gabri-z Inserita: 22 febbraio 2015 Segnala Inserita: 22 febbraio 2015 Lo schema del messaggio #25 va bene. Eh.. ''potrebbe andare'' , non che va bene ; non è che lui voglia alimentare un amplificatore per le cuffie , ma vuole un bel po di Watt ...
tesla88 Inserita: 23 febbraio 2015 Segnala Inserita: 23 febbraio 2015 Uhm ma lo schema postato da Livio, solo io penso sia errato? Al di la di C2 che è disegnato con polarità inversa, ma credo sia una svista, ma la cosa davvero errata è che abbiamo praticamente 2 ponti alimentati dalla stessa fonte di alimentazione in alternata , quindi 2 ponti che hanno in comune i terminali AC , e il positivo di un ponte è collegato al negativo dell'altro, sostanzialmente è lo stesso che prendere un ponte e cortocircuitare + e - ... ---------- Per quanto riguarda il problema del nostro amico Alfredo, se vuoi usare un trasformatore col secondario singolo io scarterei l'idea di usare lo schema del post #22, ovvero una sorta di duplicatore, il problema sta nel fatto che raddrizza una semionda, secondo me son cose che van bene per assorbimenti contenuti , ma per un amplificatore non è la strada che percorrerei...ti tocca usare capacità maggiori per il filtraggio e comunque ti trovi del Ripple quando l'ampli inizia a assorbire corrente, inoltre aumenta il rumore di commutazione del raddrizzatore e probabilmente dovresti usare un ponte sovradimensionato... Piuttosto usa il TDA in confiurazione a singola tensione oppure fai un piccolo sforzo e compra un trasformatore con secondario doppio...
dott.cicala Inserita: 23 febbraio 2015 Segnala Inserita: 23 febbraio 2015 io scarterei l'idea di usare lo schema del post #22, Sì anche io. Va bene come duplicatore per applicazione di altro genere. L'ho solo disegnato in modo decente ma non l'ho suggerito. Sceglierei un ic più moderno, che ha bisogno di meno componenti esterni e che funziona ad alimentazione singola come ad es. il TDA7850 usando i 4 canali collegati a ponte (2 a 2) e che integra anti bump, stand by ecc ecc. ed ha i finali a mosfet. Scarterei anche la massa virtuale perchè porta la massa del segnale a Vcc/2...ed è un ottimo metodo per fondere ciò che pilota l'ampli con una minima disattenzione. E in ultimo...condivido il dubbio: credo che si brucino almeno 2 diodi. Non rimane che provare!
tesla88 Inserita: 23 febbraio 2015 Segnala Inserita: 23 febbraio 2015 E in ultimo...condivido il dubbio: credo che si brucino almeno 2 diodi. Non rimane che provare! Direi che è evidente...ma l'ho messo a simulatore prima di scrivere il post...ho messo un fusibile nel simulatore subito dopo il trafo , fonde
Livio Orsini Inserita: 23 febbraio 2015 Segnala Inserita: 23 febbraio 2015 Bisogna spiegarlo ai vari alimentatori che stanno funzionando da anni in questo modo.
tesla88 Inserita: 23 febbraio 2015 Segnala Inserita: 23 febbraio 2015 Mi rifersico allo schema in pdf Livio, non al duplicatore
tesla88 Inserita: 23 febbraio 2015 Segnala Inserita: 23 febbraio 2015 Quì l'ho ridisegnato , lo schema a destra è identico a quello a sinistra , salvo il fatto che ho scambiato i nomi dei diodi, ora non ho tempo di ridisegnarlo...e mi pare evidente il problema... Guardando lo schema a sinistra, che è identico a quello del PDF , è evidente che sulla semionda positiva conducono D2 D3 D6 D7 , ma D6 e D3 conducendo contemporaneamente creano un corto ai capi del generatore, alla semionda negativa conducono D1 D4 D5 D8 , ma D1 e D8 creano un corto ai capi del generatore...
gabri-z Inserita: 23 febbraio 2015 Segnala Inserita: 23 febbraio 2015 Uhm ma lo schema postato da Livio, solo io penso sia errato? Sarà perché non hai letto tutti i messaggi , guarda il 12°.Poi l' ho anche simulato , ma il simulatore dava ragione a Livio , non ho spaccato il monitor solo perché uso il programma da meno di due settimane (e ho fatto bene risparmiarlo) ho anche i grafici ma non sono certo di poterli inviare , sono negato per 'sti computer .
tesla88 Inserita: 23 febbraio 2015 Segnala Inserita: 23 febbraio 2015 il simulatore dava ragione a Livio Il mio no...prova a misurare la corrente in uscita dal generatore...se lo schema è come nel mio ultimo post #42 è evidente che non può funzionare... Tra l'altro ci tengo a precisare che non lo sto facendo per andare contro a Livio , ci mancherebbe, ma più che altro perchè probabilmente c'è stata una svista nel disegnare il circuito...e non vorrei che qualcuno lo realizzasse così com'è...
gabri-z Inserita: 23 febbraio 2015 Segnala Inserita: 23 febbraio 2015 Il mio no Anche il mio non più ! Era per una mia mancanza nel uso del programma ! Tra l'altro ci tengo a precisare che non lo sto facendo per andare contro a Livio , ci mancherebbe, ma più che altro perchè probabilmente c'è stata una svista nel disegnare il circuito...e non vorrei che qualcuno lo realizzasse così com'è... Mi associo ! , quindi 2 ponti che hanno in comune i terminali AC , e il positivo di un ponte è collegato al negativo dell'altro, sostanzialmente è lo stesso che prendere un ponte e cortocircuitare + e - Non proprio , se i ponti sono con dei diodi indipendenti , nel Tuo caso si , si fonderanno da non avere niente tensione in uscita , ma nel caso dello schema , dopo la '' fusione'' dei diodi condannati , avrai lo stesso la tensione tra V+ e V- solo che raddrizzata a mezza onda .
sx3me Inserita: 24 febbraio 2015 Segnala Inserita: 24 febbraio 2015 e ma io perciò avevo scritto "ma che hai disegnato" ma se lui insiste che è così... allora lo prendo come verità di fede
Alfredo Ratano Inserita: 24 febbraio 2015 Autore Segnala Inserita: 24 febbraio 2015 (modificato) il TDA7850 usando i 4 canali collegati a ponte (2 a 2) e che integra anti bump, stand by ecc ecc. ed ha i finali a mosfet. Scarterei anche la massa virtuale perchè porta la massa del segnale a Vcc/2...ed è un ottimo metodo per fondere ciò che pilota l'ampli con una minima disattenzione. Non è che si potrebbe avere uno scema del circuito? e esistono altri TDA piu recenti che avete voi usato per creare un amplificatore? Dunque state dicendo non si può prendere un trasformatore con 2 uscite e creare un voltaggio positivo e uno negativo e la massa? e il circuito di Signor Orsini è errato perché può bruciare i diodo? Modificato: 24 febbraio 2015 da Alfredo Ratano
gabri-z Inserita: 24 febbraio 2015 Segnala Inserita: 24 febbraio 2015 Dunque state dicendo non si può prendere un trasformatore con 2 uscite e creare un voltaggio positivo e uno negativo e la massa? Se per '' due uscite '' intendi due fili , cioè un solo avvolgimento secondario , non puoi usare lo schema di Livio ; se invece per 'due uscite ' intendi ,giustamente, due avvolgimenti secondari identici , allora puoi usare lo schema del Tuo primo messaggio !
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