Vai al contenuto
PLC Forum


Come Attivare Via Modbus Una Sequenza Di Startup


GiovaRov

Messaggi consigliati

Buonasera a tutti, sono Giovanni e sono nuovo del forum ma è già da tempo che lo consulto con grande soddisfazione. Sono un Ing. Elettronico che ha sempre lavorato nell'ambito informatico con esperienza nei vari linguaggi di programmazione. Nell'azienda dove attualmente curo la parte informatica (rete e applicativi vari) vogliono iniziare una "sperimentazione" sfruttando le competenze interne riguardo l'elettronica, la parte elttrica e esterne riguardo la parte informatica (io per l'appunto) per costruire un piccolo sistema SCADA/HMI che gestisca un paio di ingressi analogici e una decina di Relè per azionare pompe ecc, ecc.

Già utilizzano PLC, ma solo per ridurre la circuteria di potenza e non per monitorare/controllare dall'esterno/remoto i vari ingressi e uscite. La logica del PLC ha solo una sequenza di startup in seguito alla pressione di un tasto.

Non ho esperienza nel mondo dell'automazione ma studiando un po, anche consultando il forum, ho capito che la chiave di volta è ecegliere un PLC con un FIELDBUS aperto, quindi come primo approccio ho messo su un sistema linux (embedded) con libmodbus/REDIS con scansioni di 5 secondi e un emulatore MODBUS slave in una macchina windows, ho fatto un po di test per settare registri, leggere ingressi analogici e ho capito che con la configurazione del range degli ingressi e qualche conversione ne dovrei uscire tranquillamente,

ma... scusate la mia ignoranza, i dubbi mi vengono proprio quando ho contattato il primo fornitore di PLC/RTU "Intelligente" (ADAM-6000), in pratica mi dice che non è possibile disabilitare via MODBUS TCP la modalità "standalone" per effettuare una sequenza di startup da remoto, è possibile? lasciando da parte per il momento l'argomento sicurezza, come è possibile interagire con un PLC slave da remoto, se gli output sono impostati in automatico dalla logica interna (programmata) del PLC? aggiornando dei registri interni (coils) che verranno poi posti in AND/OR con tutto il resto??

scusate per la banalità della domanda e/o non ho usato i termini giusti, è la mia prima esperienza nel mondo dell'automazione e sicuramente ho molto da studiare...

grazie a tutti Giovanni

Link al commento
Condividi su altri siti


L'argomento è più da PLC che da utomazione, ho provveduto io a spostare la discussione.

Quello che ti hanno detto è coerente con il modo di funzionamen to di un PLC.

Il PLC programmato comanda le uscite in funzione degli ingressi e delle equazioni logiche che sono state insrite nel programma. Quindi in teoria, ma anche in pratica, esegue le funzioni programmate.

Per realizzare la modalità che stai ipotizzando devi mettere una scelta iniziale nel programma dello slave.

Devi testare una variabile che sarà nulla di defoult, ma che può diventare vera se la si setta da remoto.

Con variabile falsa esegui il programma resisdente, con variabile vera esegui solo la configurazione delle uscite come da comandi ricevuti dal bus di campo.

Questo a grandi linee la filosofia.

Attenzione che questo tipo di approccio può essere pericoloso, quindi meglio fare controlli e sicurezze software e, possiiblimente anche hardware.

Sempre in ordine all'affidabilità.

Se stai lavorando in ambienti industriali, meglio evitare l'uso di sistemi basati su PC, a meno che il PC abbia solo funzioni HMI e di ospite per una CPU dedicata al controlo dell'automazione, ci sono alcuni noti costruttori di I/O che offrono soluzioni simili. Non so se e quanto si possa risparmaire rispetto ad un PLC tradizionale.

Link al commento
Condividi su altri siti

> L'argomento è più da PLC che da utomazione, ho provveduto io a spostare la discussione.

grazie!

> Per realizzare la modalità che stai ipotizzando devi mettere una scelta iniziale nel programma dello slave.

> Devi testare una variabile che sarà nulla di defoult, ma che può diventare vera se la si setta da remoto.

> Con variabile falsa esegui il programma resisdente, con variabile vera esegui solo la configurazione delle uscite come da comandi ricevuti dal bus di campo

ok, segno come risolta la discussione ma sicuramente mi rifarò sentire più avanti

> Attenzione che questo tipo di approccio può essere pericoloso, quindi meglio fare controlli e sicurezze software e, possiiblimente anche hardware.

si immagino, l'idea è che via remoto si possa settare poche varianti alla logica di funzionamento del plc

> Sempre in ordine all'affidabilità.

> Se stai lavorando in ambienti industriali, meglio evitare l'uso di sistemi basati su PC, a meno che il PC abbia solo funzioni HMI e di ospite per una CPU dedicata al controlo dell'automazione, ci sono alcuni noti costruttori di I/O che offrono soluzioni simili. Non so se e quanto si possa risparmaire rispetto ad un PLC tradizionale.

questo argomento è stato il primo ad essere affrontato e da informatico ero tentato ad usare questo approccio ma viste le condizioni al contorno: ambiente industriale, esistenza di un plc e necessità di limitare i danni con l'introduzione di un sistema a bus di campo (pena la mia decapitazione), la scelta è stata obbligata. Il sistema linux che si vorrebbe introdurre avrà solo una funzione di datalogger, HMI (saltuario) e eventuale invio di allarmi via email. Si tratta di impianti di trattamento delle acque medio/piccoli e l'idea è di inviare periodicamente in batch (spesso sono situati in ambienti poco accessibili) i dati dei vari inpianti ad un servitore centrale dell'impresa. Ancora c'è molto da definire...

grazie ancora e a presto

giovanni

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...