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Biotermoregolazione


gattomom

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Buonasera,

da poco tempo la Net Building ha commercializzato un nuovo prodotto che, a detta loro, dovrebbe rivoluzionare la termoregolazione all' interno delle abitazioni.

Secondo la NET, il termostato che hanno appena immesso sul mercato, dovrebbe regolare la temperatura ambiente in funzione del confort termico percepito dalla persona, e non più basandosi solamente sul mero dato di temperatura impostato.

La cosa mi sembra decisamente interessante, purtroppo le informazioni sul sito della Net, come sempre, sono stringate. Mi piacerebbe saperne di più da chi ha già installato tale prodotto e capire se la biotermoregolazione funziona efficacemente, e quindi meglio della classica termoregolazione.

Modificato: da gattomom
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Ho trovato questo probabilmente è lo stesso che hai letto tu

L'idea credo sia quella di regolare il set di temperatura in fuzione di tre parametri: temperatura pressione e umidità

Poi c'è anche del buon marketing (importantissimo) ci metti parole come bioedilizia o confort termico percepito e attiri subito l'attenzione

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A me sembra l'ennesima iperbole markettara.

A parte il fatto, tuttaltro che marginale, che il confort è molto soggettivo.

lo verifico quotidinamente.

Io e mia moglie siamo nel medesimo locale della medesima abitazione, io percepisco una sensazione di freddo, mentre per lei la temperatura è ottima, se aumento la temperatura solo di 0.5°C io comincio a star meglio, ma lei incomincia ad aver caldo. Eppure sicuramente la temperatura, la pressione e l'umidità sono identiche per entrambi.

Asservire la temperaura ambienbte anche al grado di umidità ed alla pressione atmosferica, a me sembra men che inutile.

Piuttosto è molto più utile controllare il grado di umidità in funzione della temperatura ambiente.

In inverno con il riscldamento acceso, l'umidità di alcuni locali tende a scendere troppo.

In estate, se si usa il raffrescamento tramite condizionatore, il beneficio maggiore lo si percepisce dalla riduzione dell'umidità, perchè un alto tasso di umidità aumenta il valore della temperatura percepita.

Io credo che questo sia un altro giochino della così detta demotica, per confondere le idee al cliente finale.

Se ne era già parlato in un'altra discussione ed avevo già espresso le mie perplessità.

Il vero miglioramento al confort lo si ha da un regolatore che mantiene costanti temperatura umidità e, magari, pressione atmosferica.

Chi ha provato a lavorare in certi laboratori industriali, sale di calibrazione, etc., dove l'atmosfera è controllata e costante 24 ore al giorno per 365 giorni all'anno (366 per gli anni bisestili :smile: ) la sensazione di benessere è massima. Però è solo una ricaduta tecnologica per gli umani che ci lavorano, perchè il riferimento è il benessere delle apparecchiature.

Modificato: da Livio Orsini
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Perfettamente d'accordo con Livio,

come minimo oltre a "leggere" umidità temperatura e pressione ci vuole un sistema che sia in grado di modificarli.

Mi è capitato di notare che in quelli ambienti dove è installato un sistema di umificazione e deumidificazione è molto più semplice trovare un buon compromesso di confort, ma per il resto questi termostati evoluti messi in un ambiente normalmente climatizzato non fanno certo miracoli, tuttalpiù possono "capire" che a parità di temperatura l'umidità relativa contribuisce a limitare il confort e fa variare l'intervento del condizionatore a prescindere dalla temperatura effettiva, con la pressione il concetto è più o meno lo stesso, ma nella realtà i benefici non sono cosi marcati, specie se si considera il sovraprezzo per installare questi dispositivi. Questi concetti non sono certo novità rivoluzionarie e i sensori di umidità e pressione ci sono sempre stati, non come vogliono far credere le persone che hanno interesse a promuovere questi termostati

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Lasciando da parte le polemiche e il se funziona o meno

vi posto una nota scritta sulla pagina facebook della ditta.

Dovrebbe dare qualche informazione in più.

Normalmente si tende a confondere la classica regolazione di temperatura fine a se stessa con quella del Comfort Termo-Igrometrico.

Da oggi vediamo di eliminare questa confusione e scindere per sempre le due cose!

Cosa regola esattamente il Termostato?

L' invenzione del termostato risale al 1830 a opera dello scozzese Andrew Ure, il termostato è uno strumento che permette la regolazione della temperatura basandosi sulla sola misura di quest'ultima, in pratica nel processo di regolazione non si considera ne la pressione ne umidità dell'aria.

Negli anni più recenti sono state implementare nuove funzioni come l'impostazione degli orari di funzionamento (cronotermostato) e recentemente con l'avvento della Domotica anche funzioni più o meno empiriche dedicate per lo più a promuovere commercialmente i prodotti abbinandovi la sigla Smart (intelligente) ma in sostanza nessuna di queste presunte "innovazioni" si basa su principi diversi dal mantenere una temperatura a un valore prefissato tramite la lettura della sola temperatura ambiente.

Cos'è il Comfort Termo-Igrometrico

Il Comfort o Benessere Termo-Igrometrico e la sensazione di benessere individuale che l'utente percepisce all'interno di un locale, come indicato appunto dal termine "Termo-Igrometrico" questo tipo di regolazione non può essere eseguita con la misura della sola temperatura.

Un termostato non può quindi eseguire una regolazione di tipo Termo-Igrometrica dato che oltre al valore di temperatura per questa regolazione è richiesto (almeno) il parametro di umidità.

Si può quindi affermare che un termostato per quanto Smart sia (seppur provvisto della misura di umidità) se non regola prendendo in considerazione almeno l'umidità non può essere considerato un vero regolatore del Comfort.

Sia i normali termostati che quelli più Smart oggi sul mercato internazionale non sono altro che dispositivi che processano e regolano la temperatura senza accorgersi che il micro-clima è cambiato e quindi in certi momenti creano il Comfort mentre in altri se l'utente non modifica manualmente il setpoint causano una sensazione di Disagio termico (Discomfort).

Far passare un termostato (per quanto questo sia sofisticato o Touch) per un regolatore del Comfort è un errore spesso dovuto a valutazioni tecniche non approfondite mentre in altri casi avviene volutamente solo per scopi promozionali del sistema di regolazione.

Vediamo alcuni errori tipici:

Regolazione Estiva:

nella regolazione estiva per esempio si considera che nel range di temperatura compresa tra 24 e 26 gradi l'utente sia in regime di comfort.

ma questa affermazione se legata alla sola regolazione termostatica della temperatura è un interpretazione molto parziale!

Cosa significa impostare una temperatura tra 24 e 26 Gradi?, attenzione ragioniamo sul fatto che stiamo parlando di un range di ben +/- 3 gradi!!

avete mai pensato quanta energia serve in uno stabile per passare a 26 C° da una temperatura di 24 C°?

bene pensateci un attimo e poi moltiplicate il tutto per tutti i condizionatori, gruppi frigo ecc.. accesi in Italia!

E poi chi ci assicura che impostando con 24,4 C° gradi oppure 25,5 C° avremo il corretto benessere che desideriamo per l'intero arco dell'intera giornata?,

al momento con la normale tecnologia termostatica nessuno può garantire nulla di tutto questo, infatti se considero solo la temperatura e la regolo con un termostato (o similare) non avrò mai una certezza che la sensazione di benessere impostata momentaneamente si mantenga poi costante al variare del micro-clima!

Perché accade questo?

Perché se analizziamo meglio vedremo che con certi livelli di umidità il senso di disagio termico è presente in tutto il range compreso tra 24 e 26 C°

Senso di Disagio termico:

  • Può iniziare già dai 26 Gradi con la presenza del 54% di umidità
  • come in presenza di un fattore di umidità del 64% e 25 gradi di temperatura
  • oppure con 24 C° e il 70% di umidità
considerando questi dati si vede che valutare la sola temperatura è un errore tecnico molto grossolano da qui si può affermare che il termostato (cosi come qualsiasi altro regolatore +/- smart) che opera valutando solo la variabile di temperatura non solo non può essere allineato al concetto di Comfort o Benessere Temo-Igrometrico, anzi diventa un errore il solo proporlo in tal senso.

Attualmente come viene risolto in certi casi questo errore?
semplice limitando l'umidità negli ambienti, limitare si ma sulla base di quale valutazione?
ogni sistema può indicare metodi e soglie diverse tra loro, quello che invece hanno in comune tutti i sistemi è il fattore di "Regolazione a punto fisso"
ovvero si imposta un valore sia come umidità sia come temperatura e in questo range si considera che ogni utente è in regime di Comfort.

Anche questa pratica per noi non è corretta per due motivi ben precisi,
  • Il benessere è bivalente ovvero l'utente può non avere caldo ma se la temperatura e l'umidità sono basse alcuni possono percepire una piacevole sensazione di fresco, mentre per altri questa sensazione sarà percepita come sgradita.
  • In entrambe i casi questa sensazione non rientra nella definizione normativa del comfort Termo-Igrometrico, infatti per comfort si intende uno stato di neutralità (dove il nostro corpo non percepisce alcuna sensazione sgradevole ne di caldo ne di fresco).
  • Questa impostazione empirica del Comfort allo stesso tempo produce sempre un notevole aggravio di consumi dato che sia la deumidificazione che il raffrescamento in alcuni casi sono di fatto eccessivi rispetto a quanto realmente richiesto per ottenere lo stato di neutralità (Comfort).

Riassumendo quanto sopra esposto:

  • Il Termostato per quanto Smart sia se regola la temperatura a punto fisso non può essere considerato un vero regolatore di Comfort Termo-Igromentrico.
  • Impostare una temperatura in modo arbitrario oltre che errato rispetto al concetto di Comfort Termo-Igrometrico può generare alti consumi dovuti all'eccessivo raffrescamento in Estate e all'eccessivo riscaldamento in Inverno, quindi è da considerare come una regolazione energicamente inefficiente!
  • Dato che l'uso del solo termostato di per se non crea Comfort per evitare questo dove possibile si abbina una regolazione dell'umidità a punto fisso, questa pratica però forza una soglia di umidità da mantenere e questo spesso può richiedere molta più energia del necessario, anche questa regolazione può essere quindi considerata inefficiente ai fini del risparmio energetico.

C'è qualcosa che non vi torna in tutto questo?
può darsi, infatti se questi concetti fossero subito cosi chiari probabilmente il mercato avrebbe adottato la regolazione Termo-igrometrica a punto variabile già da anni invece che nel migliore dei casi utilizzare quella a punto fisso.

Ma allora perché questa è la pratica comune utilizzata oggi nella regolazione del "Comfort"?
Bella domanda!, dopo anni proprio sulla base dell'esperienza diretta su svariate tipologie di impianti in ambito civile (Luoghi di lavoro, Alberghi, Abitazioni ecc..) alla fine si notava sempre un instabilità nella sensazione dell'utente rispetto alle modifiche del micro-clima cosi la domanda ce la siamo posta anche noi.

In realtà il concetto alla base di tutto è che il termostato o termoregolatore che sia di per se non è adatto alla regolazione del Micro-Clima, per il semplice motivo che il Benessere non si può stabilizzare tramite l'uso di una semplice soglia di temperatura ma il regolatore deve tenere di conto anche della variazioni del micro-Clima, nella regolazione entrano cosi in gioco anche altre variabili.

Al riguardo è stato studiato il primo vero apparato che può fregiarsi del titolo di Regolatore Termo-Igrometrico
dove l'Umidità e la pressione non sono solo semplici variabili lette sul display ma al contrario fanno parte integrale della regolazione.

Vediamo alcuni vantaggi del nuovo Biotermoregolatore

  • Nei Biotermoregolatori non si imposta più la temperatura ma semmai si ragiona in percentuale di Comfort medio soggettivo.
  • Permette una volta identificata la propria percentuale di Comfort di avere un vero riferimento e di stabilizzarla il più possibile anche in caso di forti variazioni del micro-climasenza richiede più le continue impostazioni manuali tipiche dei regolatori di temperatura termostatici
  • Regola automaticamente il Benessere Termo-Igrometrico senza produrre eccessi di riscaldamento o di raffrescamento ottenendo cosi un forte risparmio energetico.
  • Programmazione oraria - pur possedendo questa funzione, durante la verifica strumentale (nel primo case story) è stato riscontrato e registrato che questa funzione spesso diventa del tutto inefficace e inutile.
  • Inoltre i Biotermoregolatori seguendo automaticamente il modificarsi del micro-clima permettono di sfruttare anche le forti variazioni di umidità creando allo stesso tempo un nuovo concetto di risparmio energetico.

Questa inoltre una risposta ottenuta sul forum del produttore a una mia

particolare richiesta.

Per riprova su ABS XComm ho creato anche uno strumento di misura software specifico, il Comfortmetro

che permette di impostare graficamente i parametri di misura come attività e tipo di abbigliamento utilizzato nel singolo locale
e rende una misura valida espressa in % di Comfort.

Il Valore di Comfort è una nuova variabile introdotta nella Domotica con ABS XComm e oltre che misurata tramite il Comfortmetro viene anche registrata in modo automatico dal sistema e visualizzata per ogni singolo locale grazie all'Hystorical Trend forniti di base col sistema.
Modificato: da smoothhands
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Purtroppo no... quindi anch'io non ti so confermare il comportamento

e i reali vantaggi di questa tecnologia.

So solo che stanno puntando molto su di essa e (a detta loro) stanno

riscontrando un forte interesse avvalorato dai buoni risultati ottenuti.

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Non è questione di far polemiche o meno; non è nemmeno una questione di preferenze soggettive.

Io ritengo che una persona che abbia una base culturale scientifica debba sempre analizzare un problema non a sensazione, am su basi oggettive.

Quindi il mio scetticismo si basa sul fatto che analizzando il prodotto sulla base di qunato dichiare il costruttore si evince che quasi certamente non sarà in grado di portare benefici sconvolgenti nella regoalzione climatica domestica. Almeno se pensiamo ad un normale impianto climatico di un apaprtamento o di una casa tipica.

Che ci stano puntando è abbastanza evidente.

Dato che di termoregoaltori efficienti ne trovi 13 per dozzina anche a prezzi veramente stracciati, si cerca di accaparrarsi una fetta di mercato proponendo qualche cosa di differente, magari cercando di scimmiottare i regolatori di atmosfera controllata a cui accennavo prima, però qui si tratta di impianti che forse possono permettersi le ville di certi olgarchi russi o di Guglielmino Cancelli.

Penso anche che puntino molto sull'effetto placebo; ho un regolatore sofisitcatissimo ultra perfrormante ergo devo sentirmi molto meglio.

Che una forte umidità dia una maggior sensazione di freddo è un fatto conosciuto anche dal mio bisnonno e dai suoi antenati. :smile: Parimenti un'eccessivo tasso di umidità, se unita a temperature elevate, da sensazione di caldo eccessivo.

Infatti i climatizzatori prima ancora che raffrescare abbassano il grado di umidità ambientale.

Personalmente, nella stagione invernale faccio uso del deumidificatore ambientale, proprio per diminuire la sensazione di freddo.

Ora c'è da chiedersi: questo bioregolatore deve essere accoppaito oltre che ad impianto di riscaldamento anche ad impianto di umidificazione-deumidificazione? Altrimenti si limita a far variare il riferimento di temperatura al termostato per compensare la maggiore o minore umidità.

Sulla pressione atmosferica non dico nulla, visto anche che le variazioni sono veramento poco significative anche se si passasse da una depressione da uragano ad un'alta pressione da record si tratterebbe comun que di una variazione di meno di 50 hetto Pascal, variazione che no è quasi avvertita dalle persone.

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Mi spiace che non mi sia fatto capire Livio.

Non è questione di far polemiche o meno; non è nemmeno una questione di preferenze soggettive.

Non era mia intenzione dire che si stavano "già" facendo polemiche

ma semplicemente che volevo pubblicare delle informazioni in più

ottenute attraverso certi canali.

Ovvero basarmi su argomenti più o meno tecnici proprio per

evitare di finire su argomentazioni sterili che, guarda caso,

solitamente saltano fuori in questi casi.

una persona che abbia una base culturale scientifica debba sempre analizzare un problema non a sensazione, am su basi oggettive

La mia formazione impone di analizzare un problema prima di affrontare un progetto.

Penso anche che puntino molto sull'effetto placebo; ho un regolatore sofisitcatissimo ultra perfrormante ergo devo sentirmi molto meglio.

Non penso sia poi così sofisticato... anche perchè alla base immagino sia rimasto un controllore PI.

Semplicemente hanno utilizzato delle formule che tengono conto di qualche relazione

tra umidità, temperatura e pressione e alcune tabelle per realizzare il loro controllore.

Mi pare di ricordare che collaborino con qualche università quindi avranno acquisito

qualche studio e realizzato un prodotto.

Poi a seconda di quali macchinari uno ha in casa il controllore farà gli opportuni

azionamenti. Se non hai un condizionatore ti terrai una regolazione fatta solo con il riscaldamento.

E così via.

Il resto è marketing... lo fanno tutti. Guarda cosa organizzano i grossi nomi per presentare

qualche nuovo giocattolo tecnologico?! Non vedo il problema.

Modificato: da smoothhands
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Sembra che sia io che non riesca a farmi capire.

La mia introduzione sta proprio a significare che non scrivo al solo scopo di far polemica, ma che analizzo il dispsoitivo su basi oggettive ed i dati non mi convincono della validità della tesi che propone il costruttore di questo dispositivo.

Le mie non sono argomentazioni sterili, ma sono dati precisi; mi baso su quanto dichiara il produttore e da quelle dichiarazioni, se si esclude l'effetto placebo, non ci può essere una sostanziale miglioria del confort domestico.

Sarei ben felice che mi si dimostrasse il contrario con dati, non con opinioni che si pretende essere apodittiche.

Modificato: da Livio Orsini
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Le mie non sono argomentazioni sterili,

Io questo non l'ho mai detto.

E inoltre non ho espresso nessuna mia opinione personale su questo prodotto.

Di base il loro ragionamento è corretto.

Ho fatto le mie prove con delle sonde di temperatura e umidità, con sensori di temperatura e Arduino,

e con un termoigrometro. Tutti danno lo stesso valore di temperatura.

Se consideriamo semplicemente il valore della temperatura rilevata non è quella che avrei detto

basandomi solo sulla mia sensazione.

Di conseguenza cosa ho fatto: ho cercato se esisteva qualche formula che poteva simulare più o

meno bene quello che percepivo. E le sonde che potevo sfruttare erano solo temperatura e umidità.

Ho trovato lo Thermohygrometric index (THI) basato sulla formula

THI(°C) = Ta - (0.55 - 0.0055 * Ur) * ( Ta - 14.5)

dove Ta è la temperatura dell'aria e Ur è l'umidità relativa espressa in %.

Poi essendo un indice sono state definite delle soglie che variano da iperglaciale

a torrido passando anche per freddo, fresco e confortevole ( valori da +15° a +20°)

Non sarà un valore precisissimo, non basato sulla mia percezione piuttosto che su quello

di un altro, ma comunque ho valutato che ha un senso ed è sufficiente per fare degli

esperimenti con le mie regolazioni.

Soprattutto è un dato già più indicativo del classico termostato che "sente" la sola

temperatura come grandezza.

Purtroppo non conosco che formule e tabelle abbiano utilizzato per realizzare il loro

controllore ma qualche studio sul benessere termoigrometrico l'ho letto (almeno in parte)

e non mi parevano studi campati in aria e si basano proprio su temperatura, umidità, pressione,

velocità del vento, abbigliamento, metabolismo, attività...

In ogni caso non forniscono valori assoluti ma range di valori entro i quali percentuali di popolazione

possono essere incasellati. Guarda caso il biotermoregolatore e il conformetro a corredo seguono

questa strada e cercano di tarare il comportamento del dispositivo sulle percezioni di una persona

e l'attività che si svolge prevalentemente in una stanza.

Ci sarà una fase iniziale di addestramento del dispositivo e in cui andranno fatte delle rilevazioni

per verificare il corretto andamento dei parametri e poi, presumibilmente, se le condizioni non

variano in maniera sensibile il controllo dovrebbe fare il suo dovere.

Poi cosa controllare è un altro problema.

Io conosco il vecchio controllore e i suoi modi di regolazione ma presumo che quello nuovo

sia basato su di esso.

Modificato: da smoothhands
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e non mi parevano studi campati in aria e si basano proprio su temperatura, umidità, pressione, velocità del vento, abbigliamento, metabolismo, attività...

Non sempre uno studio apparentemente serio è anche funzionale.

Io posso mettere a punto il bel modello matematico che si basa sulle variabili che hai elencato, però anche tralasciando la difficoltà pratica di introdurre i parametri di abbigliamento, metabolismo, attività, non sarebbe sufficiente a determinare un'indice di benessere.

E' questo che io contesto come validità di un simile regolatore.

Alla fine non realizzerò altro che un termostato un po' più sofisticato ma che ha poco a che vedere con l'indice di benessere personale.

Senza contare che quello che risulta essere molto confortevole per me oggi, domani può risultare per nulla confortevole perchè molto del confort percepito è funzione non solo dello stato fisico, ma anche dello stato psicologico.

Cosa dovrebbe controllare il biotermoregolatore per rendere efficace la biotermoregolazione?

Nulla perchè biotermoregolazione è un termine che indica....un nulla.

Prova a fare una ricerca con google di questo termine.

Per prima cosa il motore di ricerca sottolinea in rosso la parola come se fosse un termine errato, poi come risultati di ricerca da solo presentazioni e documenti pubblicitari di alcuni produttori di apparati domotici.

Idem se fai una ricerca con biotermoregolatore o biotermostato.

Se invece fai una ricerca con parola chiave termoregolatore ti ritrovi un'infinità di documentazione sulla teoria, sulla modellizzazione, etc.

Ci sono semplici PID, modelli complessi, ci sono anche bellissimi termoregolatori basati su logiche fuzzy che danno notevoli prestazioni.

Io rimango nella convinzione che si tratti solo di una trovata di marketing e che l'effetto maggiore sia l'effetto placebo.

Quando sarà disponibile un'accurata e seria trattazione teorica con relativa spiegazione e modellizzazione allora, eventualmente, potrò cambiare idea.

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Però è anche vero che con google posso cercare "benessere termoigrometrico" (termine

definito dagli Ammaragani - come indicato su wikipedia) e vengono fuori molti risultati comprese tesi di laurea.

Per definizione un modello (matematico o meno) lascia fuori qualcosa.

E' impensabile considerare tutte le variabili indicate nei documenti di cui sopra.

In questo caso il dispositivo dovrà avere anche una usabilità sensata altrimenti come fai a proporlo ai più.

Ci sono semplici PID, modelli complessi, ci sono anche bellissimi termoregolatori basati su logiche fuzzy che danno notevoli prestazioni.

Anche la NEST doveva rivoluzionare il concetto di termostato ma alla fine qualche problema lo dava e

lo da tutt'ora: cambi le tue abitudini per un paio di giorni e l'algoritmo sbarella e non capisce bene cosa fare.

In questo caso hanno pensato di aggiornare un dispositivo, gli hanno dato un nome... marketing o meno aspettiamo

che qualcuno faccia delle prove e poi capiremo se funziona meglio di un vecchio termostato.

Biotermoregolatore l'avranno tirato fuori perchè, come scritto qualche post fa, si vanno a impostare

dei parametri legati alle proprie sensazioni, l'abbigliamento e l'attività svolta... è poi un nome come un altro.

Saltassero fuori dei documenti con dettagli tecnici (anche se ne dubito) non potrei che esserne contento.

Magari c'è qualcosa da "rubare".

Rubare in senso buono si intende ;)

Modificato: da smoothhands
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del_user_56966
Anche la NEST doveva rivoluzionare il concetto di termostato ma alla fine qualche problema lo dava

 

 

Questo era previsto, non so come si fa a spendere tutti quei soldi per un termostato via WI-FI e una APP....

 

con molto meno sono convinto che molte aziende Italiane gli avrebbero creato un prodotto anche superiore e magari a norma... :lol:

 

si perché nel frattempo le norme europee sono cambiate e sono anche state recepite dalla legge Italiana...

 

e mettere in un appartamento di nuova costruzione un solo termostato per quanto smart sia... in Europa non è più la norma!!  :o

 

sia chiaro non voglio aprire una discussione su questo...  se interessa...

 

dato che adesso è legge dello stato la si può leggere direttamente... ;)

 

 

 

 

riguardo al tema nel titolo... tra tutte le ipotesi la parte più coerente e che spiega al meglio il concetto sopra esposto mi pare questa....

 

C'è qualcosa che non vi torna in tutto questo?

può darsi, infatti se questi concetti fossero subito cosi chiari probabilmente il mercato avrebbe adottato la regolazione Termo-igrometrica a punto variabile già da anni invece che nel migliore dei casi utilizzare quella a punto fisso.

 

 

in pratica la tradurrei cosi.... se non c'è urgenza di capire e ricevere notizie...

 

dato che il Biotermoregolatore si sta ben diffondendo sul mercato tra non molto avremo diversi pareri al riguardo...

 

e quindi anche più risposte in tal senso....

 

tutto il resto dei commenti mi pare adeguato.... in effetti oggi il Biotermoregolatore è un prodotto commerciale

 

e non è oggetto di tesi da discutere...

 

senza dati per poter fare valutazioni....non mi preoccuperei troppo...

 

basta ricordarsi che se la pubblicità descrive un prodotto che non fa ciò che è pubblicizzato allora rientra nella pubblicità ingannevole...

 

e in quel caso ci sono complicazioni legali per chi la propone...

 

quindi fino a prova contraria vale quanto dichiarato dal produttore...

 

ma essendo un prodotto commerciale questo deve solo dimostrare che funziona e come si utilizza...

 

tutto il resto al momento è ritenuto un segreto industriale..

 

come accennato sopra da smoothhands visto che di corredo sono anche forniti strumenti di misura e verifica di classe internazionale...

 

dubito che chi lo prova non ne possa constatare i vantaggi in modo concreto...

 

per questo esistono vari modelli che in alcuni casi possono essere utilizzati per le verifiche in campo...

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del_user_56966

Se può servire come esperienza diretta...

 

personalmente ho installato a luglio dei Biotermoregolatori su tre Appartamenti impianti con Condizionatori Inverter Mitsubishi...

 

e i risultati sono ottimi... una persona anziana (> 84 anni) ha mantenuto il comfort nelle 24 ore

 

senza mai preoccuparsi di dover modificare alcun parametro o setpoint...

 

cosa che sarebbe stata molto difficile da gestire col telecomando di corredo...

 

idem con persone sessantenni senza alcuna cultura tecnica che hanno compreso subito compreso il concetto di Comfort individuale...

 

abbandonando quindi il concetto di setpoint di temperatura fissa...

 

e con molta semplicità si sono gestiti anche il risparmio energetico in modo autonomo giocando sul solo livello di comfort....


altra verifica invece con l'appartamento dell'idraulico (ragazzo giovane) che installa Condizionatori che ha voluto provare la tecnologia...

 

e che a suo parere il cambiamento c'è stato ed è molto evidente.... :smile:

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e i risultati sono ottimi... una persona anziana (> 84 anni) ha mantenuto il comfort nelle 24 ore senza mai preoccuparsi di dover modificare alcun parametro o setpoint...

 

 

Io, come ho scritto prima, continuo a ritenere che molto dipenda dall'effetto placebo.

 

Vista la stagione si deve presumere che si stia lavorando in raffrescamento, quindi è abbastanza facile, se il condizionatore fa il suo lavoro come si deve, non dover modificare il set point.

 

Comunque le variabili "esterne" che possono influenzare il comfort son sempre quelle e nel microclima domestico sono praticamente solo 2: temperatura ed umidità.

 

Tutto il resto....non sto a ripetermi.

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del_user_56966
Io, come ho scritto prima, continuo a ritenere che molto dipenda dall'effetto placebo.

 

 

è più che corretto essere scettici, e mi pare che sopra quel versetto lo prevedeva...

 

come logico che accada...

 

pensa però solo per un attimo cosa significa realmente se si potesse...

 

passare dall'impostare la temperatura... impostazione ormai unica nella mente di tutti già dalla giovane età...

 

al un nuovo concetto dove non si imposta più la temperatura..

 

e al suo posto si imposta una tantum il proprio Comfort individuale!!... :smile:

 

sarebbe o no una rivoluzione... ?

 

va premesso che questa esista realmente chiaramente e non sia solo pubblicità...

 

come spesso accade invece con i termostati smart...

 

in ogni caso la Biotermoregolazione è stata pubblicizzata solo dopo la presentazione ufficiale

 

che si è tenuta in un seminario sul risparmio energetico

 

con l'ordine dell'ordine degli ingegneri di Firenze...

 

e in quella sede davanti a un pubblico con più di 100 partecipanti di cui moltissimi ing. termotecnici

 

è stato spiegato il principio di regolazione e la risposta e i commenti del pubblico presente

 

è stata più positiva di ogni previsione si potesse immaginare...

 

altre foto dell'evento sono qui..

 

 

 

 

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del_user_56966

Nulla perchè biotermoregolazione è un termine che indica....un nulla.

Prova a fare una ricerca con google di questo termine.

Per prima cosa il motore di ricerca sottolinea in rosso la parola come se fosse un termine errato,

 

 

 

non è corretto, Biotermoregolazione e Biothermoregulator sono nuovi termini legalmente registrati

 

e questo è il termine e il logo registrato per questa specifica tecnologia....

 

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e questo è il termine e il logo registrato per questa specifica tecnologia....

 

Si ma questo non inficia minimamente quanto ho scritto, sino a questo momento le rispsote di google sono quelle che ho indicato.

 

Chiunque può registrasi un logo od un marchio. Le uniche condizioni esistenti sono la novità e....le spese di registrazione.

Se volessi domani potrei registrare il marchio Biostermoregolazione e/o Biosthermoregulator.

 

e al suo posto si imposta una tantum il proprio Comfort individuale!!...

 

Ma per favore!

Queste cose lasciamole ai pieghevoli pubblicitari.

Sarebbe già difficile farlo per un locale dove vive una sola persona, figuriamoci per un'abitazione condivisa da più persone o per un ufficio "open space" condiviso da alcune decine di persone.

Si deve ancora spiegare come è possibile in un appartamento dove 2 o più persono vivano condividento il medesimo spazio, anche nella medesima stanza, impostare un confort individuale.

Nella migliore delle ipotesi si potrà impostare il miglior compromesso tra le esigenze di ciascuno.

 

Poi anche questo è un termine che vale quel che vale.

La mia abitazione risale al 1972. L'impianto di riscaldamento originario non prevedeva alcuna impostazione della temperatura ambiente, ma aveva solo la possibilità di regolare più o meno il "Comfort". Questa era la scritta che appariva sul dispositivo di impostazione del valore di consegna.

Ai tempi era tutto annalogico, c'era uno "scatolotto" con una manopola a 0 centrale con possibilità di variare in "+" e "-".

Il sistema prevedeva sonda interna ed esterna (ancora presente), una centralina di regolazione, una servovola a 3 vie sull'uscita della caldaia, termometri sui tubi di mandata e ritorno dell'acqua del circuito di riscaldamento.

Il sistema ha funzionato egregiamente ed in modo soddisfaciente per oltre 20 anni, quando per adeguare la caldaia alle nuove normative di legge il termotecnico incaricato pensò bene, anzi pensò molto male :angry: , di sostituire tutto il sistema.

 

Scrivo questo per render noto che l'idea del "comfort" non è precisamente una novità.

 

Poi è abbastanza normale che chi si guadagna la michetta vendendo e installando sistemi domotici, spinga su certe "novità" e magnifichi le presstazioni più o meno mirabolanti.

 

Ripeto che comincerò ad essere meno scettico quando mi si daranno spiegazioni serie e motivate di:

  • come si può stabilire un "comfort" individuale quando il medesimo microclima è condiviso da più soggetti.
  • come sia possibile stabilire un grado di comfort individuale a prescidere dai parametri personali che vanno dall'abbigliamento allo stato d'animo (perchè anche questo influisce sulla sensazione di benessere).

CI sarebbero ancora tante obiezioni, ma le due che ho indicato sono le principali.

Modificato: da Livio Orsini
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del_user_56966
Nella migliore delle ipotesi si potrà impostare il miglior compromesso tra le esigenze di ciascuno.

 

 

be anche questo se mantenuto nel tempo potrebbe essere un buon risultato... :smile:

 

è già un parametro che con un termostato nel tempo non si riesce a mantenere con una sola impostazione...

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del_user_56966
potresti spiegarci come funziona il biotermoregolatore?

 

 

Posso spiegarti il funzionamento di come lo si utilizza....

 

è molto semplice.... ci sono due tasti UP e DW... con questi puoi impostare un tuo personale indice di Comfort...

 

sarà compito del Biotermoregolatore mantenerlo indistintamente dal variare dei parametri climatici...

 

per la verifica della regolazione si può utilizzare anche gli strumenti gratuiti forniti col sistema HomePLC...

 

oppure strumentazione professionale.. che però ha costi elevati....

 

i risultati tre le due opzioni a parità di parametri impostati non si discostato molto tra loro se non per la precisione delle sonde... ;)

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del_user_56966

Considera che il Biotermoregolatore, il Comfortmetro ecc.. sono solo una parte degli strumenti introduttivi

 

di un progetto più ampio che Net Building Automation farà partire con ottobre 2015...

 

in parallelo a progetti similari di costruttori edili e università...

 

inoltre l'uso della Bioregolazione verrà ulteriormente amplificato da altri fattori che non sto qui a elencare per motivi di riservatezza...

 

ma che avrai modo di sapere in parte seguendo il mondo HomePLC e quello KNX... ;)

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