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PLC Forum


Biotermoregolazione


gattomom

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del_user_56966

Sicuramente è il livello minimo, ma se il termostato faceva il suo onesto lavoro non credo proprio che questa sostituzione valga i danari spesi.

oltre all'ipotesi di farlo non è questo il contesto con cui viene proposto...

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gli esempi citati sono tutti impianti di climatizzazione fatti ex novo... cosi come per tutti gli impianti integrati previsti dalla norma EN15232...

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in particolare quello eseguito per l'anziano ha risolto il classico problema dell'addestramento verso le persone

 

di una certa età e che non hanno alcuna cultura tecnica...

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ovvero il non dover insegnare alcuna azione all'utilizzatore neppure la più banale...

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cosa non ottenibile neppure con la più evoluta APP per touch ecc.....:smile:

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in particolare è stata eliminata ogni tipo di complessità per queste persone come il dover pensare come impostare lo split tramite telecomando.... eliminando tutte le funzioni gestibili tramite questo come on-off, set di temperatura, velocità, direzione delle alette ecc..

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come detto sopra il telecomando si mette nel cassetto e il Biotermoregolatore impostato a giugno mantiene lo stesso clima fino a settembre...

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chi monta termoregolatori o termostati sa che questa funzione di autoregolazione con questi non si può ottenere....

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è un po come se un solo regolatore PID (non in cascata) modificasse in modo automatico il setpoint in base alle variazioni del processo..

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anzi  secondo la giornata e l'uso che se ne fa si deve impostare una correzione del setpoint di temperatura anche più volte al giorno...

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questa è la prima grande differenza tra un Biotermoregolatore e un termostato...

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ma anche tra un Biotermoregolatore e i termoregolatori della stessa serie ma precedente... MCT3 e MCU3...

 

 

 

 

 

 

 

Modificato: da Aleandro2008
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Queste son tutte belle parole, ma non c'è nessun dato strumentale che lo confermi.

Il medesimo risultato lo si ottiene anche con un normale termoregolatore ben posizionato e ben regolato inizialmente.

 

Lo ripeto, e lo ripeterò sino alla noia, fra tecnici le parole son solo parole, i fatti sono dati misurabili, confrontabili e ripetibili.

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del_user_56966

i fatti sono dati misurabili, confrontabili e ripetibili.

concordo pienamente con te...

e se vuoi quando saranno resi disponibili... potrai fare tutte le verifiche del caso...

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del_user_56966

Gattomon...ogni professionista o system Integrator o azienda che utilizza questa tecnologia...

potrebbe rendere disponibile i dati delle proprie applicazioni...

ma per l'esperienza che ho nel settore della termoregolazione e dato che questa nuova proposta da forte vantaggio competitivo...

dubito che questo avvenga a breve...

considera che ancora oggi ci sono note aziende (di sola termoregolazione) che fanno ancora buoni fatturati con sistemi

in pratica tecnologicamente obsoleti...

 

 

 

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  • 3 weeks later...

Io nella mia casa nuova ho montato un Biotermoregolatore che regolerà solo il riscaldamento di pavimento, ma ancora il riscaldamento non è acceso per quello non ho potuto 

 

ancora provare il suo funzionamento, è il nostro primo inverno nella casa nuova...

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Visto l'interesse che ha suscitato e suscita ancora l'oggetto misterioso nel forum mi fai un grosso favore ci metti una foto o meglio ancora il pdf del manuale.

Ah dimenticavo se ne hai voglia puoi fare anche una breve descrizione del tuo impianto spiegando dove agisce il biotermoregolatore dov'è il di più rispetto ai tradizionali.

Modificato: da accacca
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Ma allora è un'epidemia !

Se non ho capito male angelo hai appena fatto la casa nuova. Quando l'idraulico ti ha detto cosa mettiamo termostati pincopallo o dei biotermoregolatori?

tu hai risposto biotermoregolatori! Vorrei solo sapere perché hai  scelto biotermoregolatori tutto qui mi sembra una domanda semplice

Volevi solo spendere di più o a conti fatti ti conviene il biotermoregolatore ?

Io quando ho comprato la mitica lancia musa ho voluto la ecochic! perché aveva l'impianto gpl e facendo due conti mi conveniva il gpl rispetto al diesel...

sei forse amico di aleandro e volevate solo risvegliare la "discussione"? parlare  per parlare lo abbiamo già fatto  ...

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Ma allora è un'epidemia !

Se non ho capito male angelo hai appena fatto la casa nuova. Quando l'idraulico ti ha detto cosa mettiamo termostati pincopallo o dei biotermoregolatori?

Nel mio caso l'idraulico ha fatto elettricamente niente, ho deciso io montare il Biotermoregolatore lui mi ha solo fornito le testine, avendo installato HomePLC volevo provare anche il Biotermoregolatore, nel corso che avevo fatto si era un po parlato e mi ha molto incuriosito e per quello ne ho preso uno, questo inverno che sara il primo vediamo come va, al piano terra ho il Biotermoregolatore e al 1° Piano ho un MCT3 installato vediamo la differenza ;)

 

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Ma allora è un'epidemia !

mi sembri allergico alla bio-propagazione...:lol:

HomePLC era definito "un virus contagioso"... adesso esce questo è diventa epidemia... allora è un vizio!

vedi che stiamo parlando di hardware non di materia organica...:roflmao:

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Pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina.:P.

Aleandro, si scherza.

 

ci mancherebbe...

tutto sommato qualche dubbio in chi non conosce il prodotto è normale che ci sia..

l'importante secondo me è che i risultati che derivano da chi invece lo utilizza siano tutti più che positivi...

Angelo, se avremo modo quando proverai il Bio-termoregolatore in riscaldamento ti insegno un altra caratteristica molto importante (che serve per risparmiare energia e quindi soldi)...della Bio-regolazione...

cosi l'investimento si ripaga da solo...;)

 

 

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Mah probabilmente devo avere qualche problema con l'italiano....

Mi sembra di essere tornato al mio unico anno di insegnamento quando interrogavo qualcuno e dovevo estorcere le parole una ad una Un discorso di senso compiuto era impossibile.

Mi aspettavo da angelo (o almeno io avrei risposto così ma devo essere rinco...) uan risposta di due pagine con una bella descrizione del suo impianto, quanto è grande da cosa è composto come funziona, quanto pensa di riuscire a risparmiare Insomma quelle consierazioni preliminari che sicuramente avrà fatto. Invece ricevo solo dell'ironia....sob..

Non è che del biotermoregolatore mi interssi granchè ero solo diventato curioso poichè dopo Nmila interventi non si risciva a svelare nulla di questa innovativa teconologia, un segreto superato solo dalle profezie di fatima. Pazienza quando tutto il mondo ne parlerà anche io finalmente saprò.

Racconto quello che mi è successo ieri: ero alla ricerca di un software per sviluppare una mia applicazione. Cercavo su ghitub qualcosa di grezzo da esaminare per farmi un'idea e cosa trovo...una ditta che propone gratuitamente una versione del software COMPLETO e funzionante e (cosa inaudita!) nel loro sito hanno pure messo i link ai siti dei concorrenti del tipo noi abbiamo fatto così ma c'è tizio che ha fatto questo caio l'ha sviluppato in quel modo. Giustamente ognuno lavora come meglio crede...

Consiglio di andare a vedere ogni tanto su kickstarter o indiegogo quanta creatività c'è in giro 

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quanto pensa di riuscire a risparmiare Insomma quelle consierazioni preliminari che sicuramente avrà fatto

Oltre alle funzioni di risparmio energetico i sistemi di automazione civile sono spesso presi in considerazione per molti altri motivi...

per esempio se ho la necessità di vari timer luce, varie programmazioni orarie, la necessità di integrare tra loro i sistemi termici, sicurezza ecc..

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se si fa solo due conti grossolani si vede subito che con l'utilizzo di una logica programmabile di questo tipo si risparmia sui costi, sui cablaggi, si ha la massima modificabilità dell'impianto negli anni...

se cambiano le necessità si può liberamente modificare a piacere la logica dell'impianto senza toccare un filo ecc...

Insomma il risparmio energetico è solo una delle motivazioni che spingono chi sa utilizzare un sistema simile ad adottarlo...

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se ti interessa l'argomento puoi leggerti anche quest'articolo che parla proprio di questo aspetto...

 

 

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Mi son lasciato cogliere da un attacco di buona volontà ed ho riesumato la vecchia interfaccia, questa è la foto relativa.

2e19fa2ac7994dccccf667422c1ccb17.jpg

Come si può notare a sx c'è il riscontro a cui è stato mantenuto per anni il livello di confort , cir -2 rispetto al punto di equilibrio.

lo scatolo ha dimensioni 85x75x40 mm; all'interno è alloggiato un circuito stampato con operazionali, transistor e sensore di temperatura e umidità.

La connessione alla centrale di controllo, che era alloggiata in prossimità della caldaia, avviene in loop di corrente (credo). La centrale dispone di 2 sensori di temperatura per l'acqua in uscita ed in ingresso alla valvola miscelatrice, più un altro per la temperatura esterna.

 

Leggendo il data sheet del biotermoregolatore, ho notato che questi ha in più, rispetto a questo scatolotto, anche il sensore di pressione atmosferica ed il segnale di finestra aperta ed un altro segnale aperto-chiuso.

L'uscita del bio può pilotare un ventilconvettore o un contatto aperto chiuso.

ha anche un connessione Modbus RTU che, ovviamente lo scatolo non può avere perchè all'epoca non essiteva proprio.:smile:

 

Comparando i 2 elementi io ho la netta impressione che questo nuovo termoregolatore sia  una sorta di evoluzione naturale del mio vecchio sistema. La tecnologia nanlogica è stata sostituita da quella numerica e, ovviamente, può disporre di tutte quelle nuove funzionaliktà che la nuova tecnologia permette.

 

Domanda per Aleandro, ma il "bitermoregolatore" può funzionare "stand alone"?

Ovvero può pilotare, senza essere connesso ad altri dispositivi tramite modbus, il sistema di climatizzazione?

Modificato: da Livio Orsini
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Domanda per Aleandro, ma il "bitermoregolatore" può funzionare "stand alone"?

Si Livio...

sul datasheet c'è scritto che ha due protocolli in autosensing (ovvero senza necessità di impostare l'uno o l'altro..)

questo gli permette di essere collegato liberamente in varie modalità...

  1. Operare completamente in Standalone, dato che ha un RTC (Orologio Calendario tamponato) che poi è l'applicazione con controllo diretto di condizionatori tramite infrarossi a cui accennavo sopra...
  2. Operare connesso a un Computer sia grazie alle librerie che lo rendono programmabile da vari linguaggi sia connesso a uno Scada tipo industriale... Movicom o altri grazie alle librerie ad eventi oppure al Modbus RTU
  3. Operare connesso a un PLC Industriale o altro HMI industriale tramite Modbus RTU
  4. Operare connesso a un HomePLC direttamente al Plug&Play... e poi si può supervisionarlo completamente tramite HomePLC
  5. ma esiste anche con altri protocolli quello più utilizzato dopo il Modbus RTU è quello per il sistema Vantage...

mi pare di aver elencato le principali modalità... esiste qualche altra opzione d'uso che mi sono dimenticato ? :smile:

L'uscita del bio può pilotare un ventilconvettore o un contatto aperto chiuso.

se leggi più attentamente il datasheet ti accorgi che c'è una lista di ben 16 tipi di regolazioni differenti...

tra cui una parte chiamate Mixed perché questi regolatori possono regolare e gestire anche attuatori diversi tra loro in contemporanea...

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per farti un esempio può gestire un sistema radiante e gli split del condizionamento permettendo di lavorare a setpoint variabile... cosa che i normali termostati non riescono a svolgere... ecco perché gli impianti radianti normalmente sono a setpoint fisso...

ma è solo un esempio di quello che riesce a regolare...

|

questi tipi di regolazione per esempio è l'unico termoregolatore che li esegue completamente in stand-alone...

 

 

Modificato: da Aleandro2008
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Mi aspettavo da angelo (o almeno io avrei risposto così ma devo essere rinco...) uan risposta di due pagine con una bella descrizione del suo impianto, quanto è grande da cosa è composto come funziona, quanto pensa di riuscire a risparmiare Insomma quelle consierazioni preliminari che sicuramente avrà fatto. Invece ricevo solo dell'ironia....sob..

scusa accacca non volevo sembrare scortese nella risposta o snobbare, ma come prima detto non ho potuto ancora provare il Biotermoregolatore perchè il riscaldamento

non è ancora acceso.

Per l'impianto cosa devo dire, avevo sempre detto quando compro casa farò io l'impianto elettrico, essendo del mestiere e se riesco installerò la domotica. Prima di aver

letto del HomePLC conoscevo solo KNX avendo installato quel sistema con componenti della Busch Jaeger in Germania, ma poi avendo letto e seguito molto il forum

ho deciso di installare HomePLC, ho partecipato al corso per avere almeno una base per poter farlo da solo e cosi è stato.

 

Adesso vivendo nella casa porto delle modifiche nella programmazione come mi pare senza dover scablare e ricablare, anche se non sono cosi pratico della materia ma con l'impegno ad imparare e con l'aiuto di questo fantastico Forum si trova di sicuro sempre una soluzione,   questo è il motivo perche mi piace questo sistema

hai tutte le possibilità in tutti i sensi.

Io ho installato tutto centralizzato un centralino al piano terra e uno al 1°piano, al piano terra c'è il HomePLC con dei moduli IN/OUT e al 1°Piano ho dei altri moduli IN/OUT!

L'impianto è già predisposto per integrare in futuro il sistema Antintrusione, FTV, scuri elettrici e nel week end metto in funzione il sistema di irrigazione che la gestisco

con il HomePLC senza dover comprare delle altre centraline...

 

Spero che si capisce quello che ho scritto, alla fine secondo me ci vuole anche la passione per farsi un impianto suo di Domotica o avere di interesse di modificare l'impianto

come gli pare. :thumb_yello:

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Angelo grazie e complimenti (e tanta invida) pe il tuo impianto. La tua descrizione conferma quanto già emerso in altre discussioni sul forum: la domotica casalinga (non per uffici spazi comuni ecc...) è limitata a un mondo di iniziati. Angelo ha frequentato corsi, è del mestiere, quindi in grado di intervenire con cognizione di causa sull'impianto ma tizio X a digiuno di tutto che per ogni cosa deve chiamare l'esperto si tiene alla larga.. Se io avessi disponibiltà economica e tempo farei lo stesso impianto di Angelo ma tutto sommato i vantaggi di flessibilità e semplicità di ampliamento, il " potenzialmente posso fare tutto" non sono ancora recepti come un plus dall'uomo qualunque che guarda prima al taccuino.

E veniamo al biotermoregolatore, l'idea se ho capito bene qual' è, la condivido: si ragiona in termini di comfort che viene modellato da uan serie di parametri fisici ad esempio temerpatura pressione e umidità (in realtà non so potranno esserci altri parametri ma non cambia)  quindi

comfort = F(T, p, Rh)

Quindi davanti al mio regolatore io non regolo temperatuta ma regolo in qualche modo il comfort cioè sposto il il mio setpoint in uno spazio tridimensionale.

Sono più scettico su qaunto avviene dopo perchè il mio biotermoregolatore se non ho capito male, si trova a confrontare la terna T,p,Rh del mio set point con la terna T,p,Rh misurata dell'effettivo stato dell'impianto. A questo punto userà i suoi algoritmi per agire sull'impianto e cercare di portare la terna misurata vicino al mio setpoint. Sempre se non ho capito male, il controllo però è monodimensionale si agisce e si regola solo il parametro T. Dagli interventi sopra sembra che questo migliori comunque la percezione del benessere e avermo il giudizio di Angelo nei prossimi mesi.

Esprimo la mia perplessità con un esempio che sembra un battuta ma non ho quell'intenzione serve a chiarire il mio concetto: mia madre maestra elementare ad un certo punto si è trovata a dover compilare pagelle non più con voti ma con giudizi. Lei teneva un registro parallelo con i calssici voti 0..10 e quando compilava le pagelle in caso di 4 iniziava con "L'alunno ha gravi lacune....e via 10 righe per dire che era un quattro.

Anche qui davanti al biotermoregolatore io seleziono il comfort ma alla fine della fiera cambio una temperatura non dico più 20°C o 21°C come faccio con il cronotermostato. Non so come si imposta dirò "caldo" o "meglio" e il tutto alla fine della catena si tradurrà sempre in un 20°C o 21°C. La differenza è che nella regolazione tradizionale a cronotermostato sono io a fare la sintesi dei parametri ambientali e a tradurla nel nuovo setpoint di temerpatura, nel biotermoregolatore avviene in automatico. La domanda a questo punto è: qual'è la differenza di set di temperatura tra un regolatore a setpoint fisso e un biotermoregolatore ? E' significativa ? Altra considerazione l'inerzia dell'impianto: se il biotermoregolatore insegue facilmente le variazioni di un setpoint altrettanto non può fare l'impianto. Un impianto a set fisso una volta arrivato a regime lì cerca di rimanere.

Modificato: da accacca
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se leggi più attentamente il datasheet ti accorgi che c'è una lista di ben 16 tipi di regolazioni differenti...

 

Aleandro forse c'è un datasheet più completo di quello di una paginetta che mi hai linkato.:smile:

Però se ti impegni un po' potremmo capirci di più in questo dispositivo.

Il mio interesse è puramente....amatoriale.Però per chi lavora professionalmente come imliantista civile queste informazioni potrebbero anche rivestire un incentivo ad approfondire ed usare il dispositivo, cosa che non guasta per chi lo produce.;)

Io continuo a contestare il suffisso "bio" che considero un modo accattivante per catturare l'attenzione dell'utente, però dai primi esami superficiali son portato a credere, come ho scritto in precedenza, che sia una versione aggiornata di un regoaltore climatico che avevo usato anni fa in casi mia. Se così fosse non sarebbe niente di miracoloso, ma si curamente darebbe prestazioni molto migliori di un normale cronotermostato da appartamento, Poi bisogna valutare i costi.

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Io continuo a contestare il suffisso "bio" che considero un modo accattivante per catturare l'attenzione dell'utente,

il nome tecnico è regolatore Termo-igrometrico e sicuramente è meno accattivante di quello commerciale...

però dai primi esami superficiali son portato a credere, come ho scritto in precedenza, che sia una versione aggiornata di un regoaltore climatico che avevo usato anni fa in casi mia. Se così fosse non sarebbe niente di miracoloso, ma si curamente darebbe prestazioni molto migliori di un normale cronotermostato da appartamento,

di miracoli non ne ho mai parlato... tutto si svolge perfettamente secondo la fisica

non lo posso escludere... che sia qualcosa di simile... sicuramente una revisione aggiornata ha molte caratteristiche che una volta erano inaccessibili...

Poi bisogna valutare i costi.

un Biotermoregolatore (cod. MCU4) costa solo poco di più di un termoregolatore MCU3

che a sua volta costa fino 4 volte meno di un suo equivalente importato dagli USA...:smile:

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Il fattore costo è significativo per la diffusione di questa tecnologia...

considerando che in Italia il settore del turismo in buona percentuale predilige prodotti validi ma economici,

e che al contrario di sofisticati termostati smart questo una volta valutato il rapporto costo/benefici viene ben recepito anche nel settore turistico alberghiero... e non solo nella Domotica come si potrebbe sospettare...

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Sicuramente nel settore alberghiero darà dei risparmi effettivi, non fosse altro per il sensore di finestra aperta. In questo modo si evita che l'occupante della stanza cerchi di condizionare l'ambiente esterno.:lol:

Tra l'altro visto l'esigua spesa, a livello di ingresso del termoregolatore, non ho mai capito perchè non sia previsto nei normali regolatori dei climatizzatori.

Questa estate  ho alloggiato in un villino in un villaggio turistico. Dovevi inserire la sche da per attivare l'impianto elettrico (frigo escluso), la scheda era legata alla chiave della porta, quyindi uscendo spegnevi automaticamente tutto, condizionatore compreso. Però se aprivo porte e finestre lasciando in funzione il condizionatore questo pompava come un disperato per rinfrescare......la veranda.

Tra parentesi 21 giorni con minime di circa 25°C e massime di circa 35°C, dopo un paio di aggiustaggi il condizionatore è rimasto fisso a 28°C per tutto il periodo di soggiorno, mai dovuto ritoccare la temperatura per migliorare il confort.

Modificato: da Livio Orsini
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non raramente al posto della scheda puoi mettere anche il bancomat...

in molti casi uno dei problemi principali per l'albergo è proprio dovuto a empiriche regolazioni della temperatura senza nessun controllo effettivo sul comfort..

prodotti di questo tipo danno solo grossi problemi all'albergatore e in pratica sono solo soldi buttati via...

|

non raramente vengo chiamato per risolvere di questi problemi definitivamente...

chiaramente la soluzione è che il prodotto difettoso va sostituito e gettato...:wacko:

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