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evitare cassette di derivazioni


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Finalmente è arrivato il momento dell'impianto elettrico (casa rifatta da zero) e vorrei chiedere all'impiantista (casomai aiutandolo) di evitare di mettere le cassette di derivazioni.
Secondo voi, con le dovute accortezze (se si, quali) è possibile?

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se la casa o appartamento ha la cassetta di derivazione principale sotto il quadro ed è più o meno in centro alla casa si può fare benissimo, naturalmente ci saranno un bel pò di tubi, mentre per il quadro credo solo quello che decidi di mettere in più oltre al normale per legge, bye

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Se il problema sono la visione delle scatole esistono dei telai a filo parete che le nascondono, (su pareti in cartongesso si vedono a malapena) poi basta metterle in posti strategici evitando il retro dei termosifoni :wallbash:Fare senza scatole è da masochisti anche solo per fare le derivazioni, poi mettici pure l'impianto del telefono e Tv e la frittata è fatta

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Si, era per evitare di vederle... vedrò queste filo muro (si verniciano come il muro?) ed, ovviamente, di ridurre al minimo il numero di cassette.
Il quadro comunque è quasi al centro e la casa e su 2 livelli.

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del_user_237282

Realizzare un impianto senza scatole di derivazione è impossibile poiché ogni presa\punto luce... necessita di uno spazio dal quale devono effettuare i collegamenti elettrici.

E' possibile invece nasconderle: si potrebbe chiedere all'elettricista di posizionarle dietro piccoli mobili\divani oppure in locali quali corridoi oppure sgabuzzini.

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Ayehee, il classico "aiuto aiuto devo a tutti i costi dare la massima importanza alla SACRA FUFFA e al diavolo tutto il resto come posso fareee???!??"

 

Alimenta tutto quanto a pile alcaline così non hai neppure il fastidio delle prese, un po' costosetto però vuoi mettere l'impatto estetico? La fuffa è la vera cosa importante, via quegli orrendi e obsoleti cavi, mica siamo nel '40!

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Carlo Albinoni

Immagino anche la stessa solerzia nell'eliminare dalla vista caldaie, boiler, termosifoni, antifurti, condizionatori, cassette wc....

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non comprendo a fondo l'ironia sulla sacra fuffa...

credo che si sei possa unire efficenza ed estetica, non sia una cosa da condannare... come del resto i termosifoni, se si possono scegliere di design o utilizzare alternative...

 

grazie @ilsolitario per la segnalazione.

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Buonasera ormai l'estetica è entrata in ogni settore, ci sono lavatrici con oblò spaziali illuminati, caldaie con pannello tipo vetro.. non capisco perchè non si possa fare un impianto che sia anche gradevole da vedere nascondendo o limitando quello che non serve,certo per fare un bel lavoro ci vuole una buona fase di progettazione e avere le idee chiare su come disporre gli arredi.. un architetto per chi può permetterselo risolve molti problemi

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Maurizio Colombi
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un architetto per chi può permetterselo risolve molti problemi

Non ne sono perfettamente sicuro !!!! :whistling:

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un architetto per chi può permetterselo risolve molti problemi

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Non ne sono perfettamente sicuro !!!! :whistling:

Maurizio mi hai rubato le parole dalla bocca, (anzi dalla tastiera :P :superlol:), piuttosto molte volte con le loro idee strampalate complicano la vita a chi deve eseguire i vari impianti di qualunque natura essi siano, magari per stupidaggini.

Bisogna vedere come in qualunque campo si operi chi si incontra come progettista, architetto o chi che sia l'interlocutore. 

 

Pensa che tra i tanti ho trovato un architetto (che si inca..ava pure se lo chiamavi architetto perché invece pretendeva di essere chiamato Ingegnere, dato il suo titolo di studio) che ha fatto modificare ai falegnami il mobilio della cucina su misura ben 4 volte, perché continuava a dire che sulla carta (e nella sua mente, forse) secondo lui era più bella, sebbene questi seguissero alla lettera le sue istruzioni.

Alla fine il titolare della falegnameria l'ha "rapito" per una giornata e non l'ha fatto muovere dal laboratorio fino a che non fosse soddisfatto.

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Tutto dipende da che persona vi trovate davanti, noi collaboriamo con uno studio di architettura e non ci troviamo male, anzi.. piani d'istallazione precisi al millimetro, se c'è un problema arriva appena possibile, porta anche il materiale in cantiere se c'è bisogno :superlol:.. forse sarà la giovane età e la voglia di farsi strada fregandosene delle gerarchie

 

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giusto per chiarire... (spero di non andare troppo OT)

ho un'abitazione che nell'ultimo decennio è stata disabitata (per una serie di problemi: infiltrazioni d'acqua e cause condominiali) quindi negli anni prima di commissionare la progettazione a qualcuno ho avuto modo di conoscerne un bel po' di "pseudo" professionisti ed in particolare di architetti con grandissima fantasia (si fa per dire) che facevano dei voli pindarci per non giungere mai a nulla. Un paio di questi li ho anche pagati (giustamente... e non sono ironico perché reputo che nessuno debba lavorare sulla promessa futura... ma che, il professionista, mantenga le promesse fatte! ) per avere dei progetti IRREALIZZABILI.
Attualmente sono assistito da uno studio di progettazione e devo dire che mi seguono in tutto, hanno maturato una bella esperienza e seguendo i loro consigli, sanno come muoversi (ovvio che se gli chiedo un particolare tecnico su un prodotto che non hanno mai usato, devono informarsi).
Ho esecutivi dettagliati per gli impianti ma non ho ancora scelto l'impiantista in quanto come per i "pseudo professionisti" in giro c'è tanto e non tutti sono in grado di leggere un esecutivo o di attenersi a direttive date... hanno sempre da criticare qualcosa e concludono con il dire: "i tecnici non capiscono nulla, io so come fare".
Detto questo e non volendo divagare sul fatto che "potrei" farmi l'impianto elettrico da solo (ma non ne ho voglia per 2 aspetti principalmente: primo perché voglio un impianto a norma, secondo perché sto investendo/spendendo una considerevole cifra (per le mie disponibilità) per la ristrutturazione dell'abitazione e mi roderebbe non poco trovarmi ad avere noie (per le quali sarei io il responsabile) una volta finita la casa... MA mi piace essere informato e poter scegliere per la soluzione che più mi aggrada.
Chiedevo della soluzione visivamente meno di impatto per testare un po' sia la preparazione che la disponibilità ad utilizzare determinate soluzione da parte dei candidati impiantisti...

tutto questo per dire che se pure ho un esecutivo per i punti luce e comandi, a me pare ovvio che spetti all'impiantista progettare l'impianto ma volevo un minimo di informazioni per comprendere se le argomentazioni fossero valide o meno (esempio: impianto senza cassette di derivazioni)

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Quoto in pieno Maurizio Colombi, sia per la "riluttanza verso le cassette di derivazione" sia per la questione ...ehm .... della fantasia perversa di alcuni professionisti della categoria citata.

Ma vengo al dunque: ma davvero credi che l'utilità  delle cassette di derivazione sia così modesta? L'aspetto estetico conta, ma molto, molto  meno della utilità che hanno all'atto pratico.

 

Di impianti ne ho fatto parecchi, sia lato progettazione che lato esecuzione. E per esecuzione ti garantisco che dover alimentare tutte le utenze di un moderno  appartamento di 200 metri quadrati su due livelli, senza aver progettato bene le soluzioni e aver dislocato adeguatamente un buon numero di cassette di derivazione, a mio avviso è un suicidio.

 

Cerca di metterle casomai in punti poco visibili, dietro alle porte o ai divani, armadi o altro mobilio. Tra qualche anno, quando dovrai aggiungere una deviata o cambiare qualcosa, ringrazierai  chi ti ha consigliato di metterle, bene ma di metterle. E non fare economia di tubi sottotraccia!

 

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e avere le idee chiare su come disporre gli arredi..

E poi, se fra dieci anni decidi di spostare un paio di mobili che fai? Rifai anche l'impianto elettrico?

È giusto studiare dove mettere le cassette di derivazione in modo da accontentare anche il lato estetico, ma la priorità deve essere data alla praticità.
Una cassetta di derivazione, specialmente se pitturata come la parete, non è poi così orribile.
Decidere di mettere una cassetta di derivazione dietro un divano mi sta bene. Il divano lo sposti in 30 secondi e la cassetta diventa immediatamente accessibile.
Nascondere la cassetta di derivazione dietro una libreria da 4 metri o un armadio a 6 ante è un suicidio. A meno ché non si tagli il pannello posteriore del mobile in modo da rendere le cassette accessibili spostando pochi libri o pochi vestiti.

Quindi, io direi: studia bene dove posizionare le cassette di derivazione, ma abbandona subito l'idea di eliminarle.

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Condivido il pensiero degli altri, un'anno fa ho acquistato una casa indipendente su due livelli, fortunatamente (alla faccia dell'estetica) ha una cassetta di derivazione prima dell'ingresso di ogni stanza. Rifare l'impanto è stato parecchio semplice, e anche in caso di modifiche e aggiunte varie(prima o poi saltano sempre fuori) mi viene da dire: Evviva le cassette di derivazione brutte ed anti estetiche :P

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Mi chiedo come puoi solamente pensare di far realizzare l'impianto elettrico senza incassare, nei vari locali dell'appartamento, le scatole di derivazione. Se l'impianto è molto esteso, sono assolutamente necessarie. 

Dal mio punto di vista queste cazz..e possono partorirle solamente gli architetti. 

Dovrebbero limitare le proprie competenze alla scelta delle tende e amenità varie. Mentre non dovrebbero mettere becco nelle questioni puramente tecniche, che siano idrauliche, elettriche ecc...

Sempre dal mio punto di vista, l'estetica non dovrebbe mai pregiudicare la corretta realizzazione dell'impianto elettrico. Come ti hanno suggerito gli altri utenti, le derive si possono installare negli sgabuzzini, dietro le porte o dietro i divani. Mai dietro gli armadi.

Ti faccio un esempio: mio fratello, quando ha ristrutturato la casa, all'ultimo momento ha deciso di mettere il cartongesso sul soffitto del corridoio. Naturalmente le scatole di derivazione sono rimaste all'interno del cartongesso. Prima o poi, i relè dentro le scatole di derivazione si guasteranno (sono passati circa tredici anni, quindi prima che poi). Come farò a sostituire i relè quando si guasteranno? 

Boh, potrei chiamare  un architetto? :superlol::roflmao:

 Ti ho citato l'esempio di mio fratello perché è il classico caso dove l'estetica ha pregiudicato la futura funzionalità dell'impianto elettrico. 

 

 

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Aggiungerei anche di non lesinare con le dimensioni delle stesse cassette di  derivazione e sopratutto di mettere cassette separate per i vari circuiti :energia ,tv ,telefono e altri eventuali :dati e o allarme e non cedere alla proposta "Mettiamo unica cassetta ,tanto poi mettiamo i separatori",perchè poi il 99% delle volte non viene messo un cazz.. e il risultato è un pastrocchio!

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Chiaramente concordo al 100% con te, eliop: casette di derivazione separate per ogni circuito e di abbondanti dimensioni, per evitare il classico cablaggio a palla:roflmao:

Aggiungerei, inoltre, di abbondare anche con il diametro dei corrugati. 

Non riesco proprio a capire come si possa sacrificare praticità e corretta tecnica impiantistica in nome dell'estetica. 

 

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Se parliamo di imbarcazioni di lusso li tutto è nascosto dietro i pannelli dei mobili tranne in sala macchine.. volendo con l'aiuto di falegname si può fare :P...  certo piazzarli dietro i termosifoni come mi è successo di trovare è un bel problema

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giusto per... l'architetto non ha mai detto di NON utilizzarle... anzi, consultato mi ha suggerito di utilizzare quelle filo muro.
Ponevo la domanda perché un'impiantista mi aveva messo la pulce nell'orecchio...

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