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PLC Forum


Di Chi è Il Software? - unita anche la discussione "proprietà delsoftware"


RickyM

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Bravo Batta, non fa una grinza.

Il mio caso è diverso dal tuo, dato che mediamente per un progetto impiego il 30-40% del tempo sul PLC e il rimanente sul PC ( io vengo dal campo, non dagli studi universitari di informatica...), ma sento di condividere la tua opinione.

Solo una cosa...

Questa mi sembra tanto una clausola fatta da chi è abituato a prendere i fornitori per la gola.

Sei stato troppo politically correct: io avrei scritto prendere i fornitori per il c**o !

Ciao a tutti.

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  • Piero Azzoni

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walter.r

Se hai letto bene tutti gli nterventi, avai anche letto che in fase di trattativa la clausola del pagamento dell'ultima rata viene ben chiarita in fase di trattativa contrattuale, quindi il fornitore calcola il suo prezzo sulla base di questo tipo di pagamento. Ma devi riconoscere al cliente che mediamente in un anno escono allo scoperto la maggior parte dei problemi di prima infanzia delle macchine, si collauda la potenzialità delle macchine e la loro affidabilità e quelli più o mono reconditi comprese le eventuali routine temporali di "riserva" e la consegna completa della documentazione. Il cliente serio paga ma pone delle clausole di verifica a propria tutela a mio parere legittime. Questo non è prendere i fornitori per il **.

A proposito il politically correct si chiama semplicemente buona educazione.

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Adross, certo che ho letto gli interventi.

Il problema forse è rappresentato dal tipo di cliente con cui hai a che fare.

E' noto che i grossi tendono a tutelarsi come dici tu, ma è anche vero che in questo modo tu oltre che fornitore sei anche banca, per loro. Un termine di pagamento a 12 mesi è quasi un leasing....

I miei clienti sono tutti medio-piccoli: sono generalmente seri, pagano in tempi onesti, perchè sanno che se c'è un problema mi trovano in qualunque momento, e la soluzione è dietro l'angolo.

E' una questione di rapporti umani, non ci sono solo i contratti.

E a proposito della buona educazione, posso essere d'accordo con te in linea teorica, ma continuo a pensare che chi ti vuole pagare dopo un anno è il primo a non essere educato con te !

Saluti .

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Mi sa che qui si stanno ancora una volta confondendo le regole generali, con gli accordi tra le parti e con i propri desiderata (latino).

Una nota per il "focoso" batta ;)

Quando scrivo che io sono tenuto alla segretezza... intendo IO, non tu, né qualcun altro. Stavo esponendo la mia esperienza, per evidenziare che esistono casi differenti, un po' come ha ripreso Livio poco dopo il mio intervento (pagina 3), anche se credo che anche lui abbia in parte frainteso quanto volevo dire, che in definitiva era che queste cose sono regolate contrattualmente (sia con accordi personali, sia con accordi collettivi), tanto che ha detto la stessa cosa come se non fosse stato quello che, in modo articolato, stavo dicendo io.

Il singolo software creato per una ditta mentre si era dipendenti è molto probabile (ma non è detto che sia sempre così) che venga brevettato dalla ditta e quindi ne ottiene la proprietà. Uno stesso software, realizzato dalla stessa persona per un'altra ditta avrà gli stessi vincoli che potrebbe avere se a realizzarlo fosse una persona diversa, in quanto la proprietà del software può essere trasferita. Tra i due estremi ci sono anche delle vie di mezzo, che potrebbero consentire a chiunque di realizzare la stessa cosa, ma senza copiare direttamente il codice.

Non parliamo sempre per termini assoluti, quando riferiamo di un caso specifico! Facciamo pure tutti gli esempi che vogliamo, ma consideriamo che la nostra esperienza non è Legge. A chi ci legge, ogni esempio è significativo per capire cosa è possibile richiedere e cosa, invece, potrebbe esserci richiesto come contropartita. La giusta via di mezzo non potrà comunque prescindere da fattori che riguardano la nostra professionalità, la capacità di venderci, ma anche le esigenze del cliente e la sua disponibilità ad accettare le nostre condizioni, il tutto immerso nella situazione di mercato del luogo e del momento (leggi concorrenza).

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Ma davvero nelle mie risposte c'è tanto fuoco?

Io mi sono surriscaldato un po' solo in segito all'affermazione di adross riguardo il giudizio da lui espresso sulla programmazione di plc.

Per tutto il resto ho solo espresso i miei pareri in una discussione per me molto piacevole.

Se sono sembrato polemico, chiedo scusa, non era mia intenzione.

Per walter.r: anch'io vengo dal campo :) E questo torna ancora utile. Ho visto programmatori che durante il collaudo hanno bisogno dell'elettricista per collegare un filo. Ma questo è un altro discorso.

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Per Batta: a me non sei affatto sembrato polemico.

Il forum serve per esprimere opinioni, nel rispetto di tutti i partecipanti, o sbaglio ??

Per quanto riguarda la provenienza dal campo, forse non è tanto un'altro discorso.

La proprietà intellettuale di una creazione, software o opera d'arte che sia, appartiene per definizione

a chi di intelletto è dotato; forse il fatto di saper fare software, ma anche di collegare cavi, o tubi, o magari smontare e rimontare un po' di sana meccanica è indice di un buon utilizzo delle proprie dotazioni cerebrali.

Ciao.

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Spero che non sia stato il mio intervento a far passare batta per irascibile o, peggio ancora, polemico.

Il mio termine riprendeva quanto lui stesso ha scritto di sé: "Ok, io forse mi sono un po' surriscaldato, ma ..."

e lo sottolineava con una faccina ammiccante, nulla di offensivo, spero, non era nelle mie intenzioni.

Quanto all'intervento di walter.r, rispondendo corro il rischio di ripetermi.

Certamente il forum è il luogo adatto a trattare argomenti tecnici e ad esprimere opinioni sugli argomenti trattati, con tutta la libertà possibile dalle leggi e dal buon senso. Credo che questo non sia in discussione e neppure ci si deve sentire censurati, se qualcuno esprime un parere differente, perché anche gli altri hanno lo stesso nostro diritto d'opinione.

Ma il fatto tecnico è diverso (e per tecnico intendo anche quando si affrontano temi di Legge), qui si può continuare a non essere d'accordo su qualcosa, ma fin tanto che una legge, o una norma, o un contratto, c'è ed è applicabile, poco vale che non siamo d'accordo, sin quando non si cambia la legge, la norma, o il contratto. Il discorso sulla proprietà intellettuale è valido fin tanto che io, proprietario, non decido di vendere questa proprietà, trasferendola ad altri a posteriori, o in via preventiva, in modo temporaneo, o permanente, parziale, o totale. E, secondo il caso, potrei non essere più padrone di quanto inventato, per un certo tempo, o per sempre, o soltanto limitatamente ad un'area geografica, o ad un gruppo di persone.

Se acquisto un'opera pittorica di un grande artista contemporaneo, poco importa che è lui che l'ha ideato e dipinto, dal momento che l'ho pagato mi sento in diritto anche di dargli fuoco, se mi va, e né lui, né eventuali futuri eredi possono in alcun modo vantare diritti su quel quadro. Ancor di più, data l'importanza dell'opera, è facile che possa pretendere che l'artista non ne faccia più un altro identico, che possa far diminuire il valore del mio acquisto. Certamente, la sua tecnica lo porterà a dipingere altri quadri, magari anche più belli, ma mai più quello che ho acquistato io. Ribalta questo sul software e ti renderai conto che la similitudine che hai utilizzato non fa altro che ribadire che l'autore può privarsi della proprietà delle proprie creazioni e, una volta fatto ciò, se ne vuole tornare in possesso deve riacquisire i diritti della sua opera, al pari di chiunque altro.

Modificato: da nll
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Ancor di più, data l'importanza dell'opera, è facile che possa pretendere che l'artista non ne faccia più un altro identico,
questa e' la prima volta che la sento

comunque andiamo ad un esempio piu' consono

stampe numerate e firmate

se sono mille non se ne puo' stampare 1001 con quello stampo

ma si puo' fare un'altro stampo che, ALL'OCCHIO PROFANO, sembrera' profondamente uguale, in realta' e' solo simile

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Bene, sono felice di sapere che non sono stato frainteso.

Che altro dire? Tutto sta a prendere accordi prima, e a rispettarli poi. Il problema è che spesso questi accordi non si prendono, e poi ognuno vuole vantare diritti sul software. Del resto per i piccoli, come me, è troppo oneroso rivolgersi ad uno studio di avvocati per stendere un contratto.

Oltretutto (parlo sempre della mia situazione personale), io mi trovo con un solo cliente che mi ha posto alcuni vincoli. Anzi, più che vincoli a me (mi è solo impedito di lavorare per ditte in diretta concorrenza) si è semplicemente riservato la possibilità di duplicare e distribuire il software che io sviluppo per lui a chi meglio crede.

Questo per me è un non problema. Io ai miei clienti fornisco sempre tutto e non proteggo niente. Ritengo che questo sia il modo migliore per tenersi un cliente: lasciarlo libero di scegliere.

Anzi, se a qualcuno (tranne adross ;) ) può interessare qualche funzione da me sviluppata per S7 300/400, e che ho inserito nella mia libreria personale (non capisco perchè se l'ho costruita per un cliente la dovrei riscrivere da zero se mi serve ancora), basta chiedere. Open Source. Magari qualcuno migliora il mio lavoro e lo ridistribuisce. Unico vincolo: vietato proteggere o farsi pagare quello che eventualmente distribuisco. Questo sì sarebbe scorretto!

Modificato: da batta
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OK, batta, mi associo perchè la mia situazione corrisponde perfettamente alla tua.

Il mio comportamento "lavorativo" è identico al tuo e la penso allo stesso modo anche a proposito dell'Open Source. Solo, io non lavoro su S7, e credo che le mie funzioni interessino un mercato molto ristretto.

Comunque, bravo, ce ne fossero così..

Quasi quasi la prossima volta che vado al parco Natura Viva ti contatto per offrirti un caffè......

Ciao.

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Quasi quasi la prossima volta che vado al parco Natura Viva ti contatto per offrirti un caffè......

Molto volentieri.

Ciao

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Buongiorno a tutti

mi riaggancio a quanto detto sopra e anche in altri post simili per chiedere se qualcuno ha un modello (o anche una traccia) di dichiarazione da far firmare al cliente all'atto della consegna dei sorgenti per scaricarmi da ogni responsabilità in caso di manomissione o alterazione del mio software. Attualmente faccio una lettera con indicato che ..."Con la consegna dei codici sorgenti la xxxx si ritiene esonerata da ogni responsabilità per danni causati a persone e/o cose derivanti dalla modifica o manomissione dei programmi sopracitati."

Sono un programmatore che lavora nel settore meccanico, in genere i miei lavori riguardano PLC, pannelli operatore o qualche sistema di supervisione. Fino ad ora non ho mai avuto problemi in questo senso ma preferirei cautelarmi per evitare spiacevoli sorprese. Inoltre pesavo di introdurre una piccola frase riguardo al copyright, giusto per avere un appiglio nel caso in cui qualcuno si diverta a scopiazzare ma sopratutto riciclare il mio lavoro (questo purtroppo mi è gia successo)

Cosa ne pensate?

Grazie in anticipo e buon lavoro a tutti.

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meno burocrazia e piu' contenuto !

"..... qualsivoglia modifica venisse effettuata al programma allegato nella sua forma originale compromette inevitabilmente le condizioni di controllo, di comando e di sicurezza originariamente previste "

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  • 6 months later...

Per chi fosse interessato sul corriere della sera di oggi 20.10.2006 c'è un articolo (che devo ancora leggere) sulla propriteà intellettuale e i brevetti

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