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è normale che i termisifoni posti al secondo piano siano vuoti?


andrio1979

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Ciao  e buon natale a tutti

Avrei una curiosita? è normale che in una casa di 2 piani i termosifoni posti al secondo piano  con  caldaia spenta  risultino vuoti quando apro la rotellina di sfiato?

Preciso che quando accendo la caldaia tramite termostato i caloriferi posti al secondo piano si scaldano normalmente

A logica pensavo che l'impianto della casa fosse pieno...

Lascio a voi togliermi il dubbio

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Se quando accendi la caldaia si scaldano, mi risulta difficile credere che siano vuoti.

Mi verrebbe da pensare che ci sia dentro dell'aria.

Dovresti provare a tenere aperta la valvola di sfiano finchè non esce acqua.

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Ho provato a tenere aperto la valvola di sfiato, ma non esce niente, se non pochissima acqua, ma finisce subito

Faccio notare che ho due termostati, uno che regola il pianoterra e il primo piano e uno che regola solo il secondo piano. Non so se questo puo chiarire il dilemma

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del_user_158461

Ciao a tutti, allora si potrebbe pensare che vi sono delle valvole motorizzate  di zona ad ogni piano, prova a vedere sui collettori del primo piano se il collettore della mandata scalda e soprattutto se è visibile la valvola di zona e che sia aperta!

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Ciao andrio1979 

 

Ti manca senz'altro pressione nell'impianto o comunque la pressione che vedi nel manometro caldaia non rispecchia la realtà.

 

Il manometro dovrebbe segnare da 1,5 a 1,8 Bar (al massimo). Suppongo che il tuo possa attualmente indicare 0,6-0,7 Bar (se funziona correttamente)

 

Se, quando apri lo sfogo aria,  di aria non ne esce, significa che non esiste più alcuna pressione nel circuito.

Questo però non vuole dire che non vi sia acqua nei termosifoni.

 

Semplicemente non ti esce acqua perché, come si fa sempre per cautela, la valvola di carica acqua del circuito caldaia/termosifoni è chiusa. Non essendovi, in questa tua situazione, nemmeno più acqua utile accumulata nel polmone di espansione è impossibile far salire il livello nei termosifoni del 2° piano sino a far uscire l'acqua dalle valvoline di sfiato.

 

Devi provvedere a rimettere in pressione tutto l'impianto.

 

Ora sarebbe alquanto lungo spiegarti come si fa, perché per il fatto stesso che hai posta la tua domanda, si immagina che tu non abbia pratica di queste cose.

 

Comunque, per tranquillizarti, si tratta di una operazione semplice ma da attuare con calma e con un certo metodo.

E' alla portata di tutti, sicuramente anche la tua.

 

Nel frattempo se tutto ti funziona (scalda) come dici tu non corri particolari rischi imminenti, almeno per qualche tempo.........

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Ciao andrio1979  

 

Ho visto ora, dopo l'invio del mio messaggio, la tua foto del collettore con i 2 scaricatori d'aria in testa.

 

Ti consiglio di non toccarli per sfogare aria perché quasi sempre, una volta premuta la valvolina (di tipo camera d'aria per  bicicletta) questa spessissimo non si richiude più bene e tamponare la perdita avvitando forte il cappellotto di plastica rischia di farlo crepare dopodichè sei nei guai perché devi procurartene uno nuovo.

 

Comunque questi cappellotti una volta (molto una volta.....) erano fatti in ottone appunto per evitarne la rottura.

 

Tutti i materiali in plastica,qualora messi sotto sforzo continuo, nel tempo cedono comunque per degenerazione spontanea della loro struttura molecolare.........

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del_user_158461
28 minuti fa, Semplice 1 scrisse:

Tutti i materiali in plastica,qualora messi sotto sforzo continuo, nel tempo cedono comunque per degenerazione spontanea della loro struttura molecolare.........

cioè in che senso.... si spana la filettatura? :P

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Nella mia abitazione è presente la stessa tipologia di collettore e i consigli che posso dare ad Andrio sono i seguenti:

 

 

- Le valvole jolly che hai in testa ai collettori non hanno un bell'aspetto, potrebbero essere da cambiare (se non sfiatano più, l'aria resta dentro l'impianto)

 

 

- Alla base dei collettori, a destra, hai la valvola motorizzata che dovresti controllare: è davvero molto frequente che queste si guastino.

Quando accade, non passa più acqua, anche a termostato aperto.

 

 

Se hai provato a caricare l'impianto del piano di sopra con la valvola di zona guasta (quindi chiusa), è plausibile che il tuo impianto sia senz'acqua.

 

 

Per controllare è facile: alla base della valvola di zona (proprio dove questa si collega al tubo dell'acqua), trovi una singola vite cromata.

Svitando la vite, allenti il sistema a "ghigliottina" che la tiene ancorata al tubo. Una volta estratta (cioè quando ti resterà in mano), puoi controllare il corretto funzionamento osservando se, una volta inserito il termostato, molto lentamente, il piattello nero interno inizia a spingere... occorrono diversi minuti e il movimento è molto lento,

 

 

Se ciò non accade, se magari si scalda, ma non succede niente, è da cambiare.

 

(si rompono davvero molto spesso, soprattutto se non utilizzate per tutta la stagione calda... quando poi si azionano in autunno, si bruciano)

 

 

Per approfondire ulteriormente la diagnosi, di solito si notano segni di bruciature nere all'interno del dispositivo.

 

 

 

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9 ore fa, agos1969 scrisse:

cioè in che senso.... si spana la filettatura? :P

 

leggo una sorta di ironia in tale commento, ma invece ciò che ha scritto Semplice 1 è corretto.

Tutti i materiali plastici, appena prodotti, consentono una notevole deformazione elastica (resistenza a trazione  e compressione) senza rischio di rottura. Ma col passare del  tempo (più breve se vi sono alte temperature in gioco, per il principio del'equivalenza tempo-temperatura intrinseco dei polimeri) queste proprietà si riducono , fino al verificarsi dei fenomeni di creep o frattura.

Ogni materiale polimerico ha una sua caratteristica intrinseca che regola tale fenomeno, ma prima o poi tutti perdono la loro viscoelasticità, con alte probabilità di rottura se sottoposti al minimo sforzo.

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8 ore fa, Davide. scrisse:

Nella mia abitazione è presente la stessa tipologia di collettore e i consigli che posso dare ad Andrio sono i seguenti:

 

 

- Le valvole jolly che hai in testa ai collettori non hanno un bell'aspetto, potrebbero essere da cambiare (se non sfiatano più, l'aria resta dentro l'impianto)

 

 

- Alla base dei collettori, a destra, hai la valvola motorizzata che dovresti controllare: è davvero molto frequente che queste si guastino.

Quando accade, non passa più acqua, anche a termostato aperto.

 

 

Se hai provato a caricare l'impianto del piano di sopra con la valvola di zona guasta (quindi chiusa), è plausibile che il tuo impianto sia senz'acqua.

 

 

Per controllare è facile: alla base della valvola di zona (proprio dove questa si collega al tubo dell'acqua), trovi una singola vite cromata.

Svitando la vite, allenti il sistema a "ghigliottina" che la tiene ancorata al tubo. Una volta estratta (cioè quando ti resterà in mano), puoi controllare il corretto funzionamento osservando se, una volta inserito il termostato, molto lentamente, il piattello nero interno inizia a spingere... occorrono diversi minuti e il movimento è molto lento,

 

 

Se ciò non accade, se magari si scalda, ma non succede niente, è da cambiare.

 

(si rompono davvero molto spesso, soprattutto se non utilizzate per tutta la stagione calda... quando poi si azionano in autunno, si bruciano)

 

 

Per approfondire ulteriormente la diagnosi, di solito si notano segni di bruciature nere all'interno del dispositivo.

 

 

 

chiedo scusa, ho fatto un po di casino con la risposta del messaggio

Hai ragione, non sono molto pratico , ma credo di riuscire a caricare l'impianto. Se hai voglia e tempo di spiegarmi come si fa, ti sarei grato

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Hai già fatto fare la pulizia periodica annuale della caldaia? Tra le varie cose che di solito fanno i tecnici, dovrebbe esserci anche il controllo della pressione del circuito di riscaldamento.

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6 minuti fa, andrio1979 scrisse:

Solitamente la pulizia che fanno consiste nel soffiare col compressore, cosa che posso fare e faccio tranquillamente io

Ecco, meglio che cambi il manutentore, perchè la pulizia non consiste in quello.

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Ciao agos1969---adrobe 

 

--agos1969-- I cappellotti di cui si è parlato normalmente non si "spanano".

 

Succede invece che, quando si stringono a fondo (anche solo a mano) nel tentativo di sigillare la perdita d'acqua della valvolina di spurgo, tutta la loro struttura viene messa in sollecitazione meccanica elastica.

 

La sollecitazione elastica può svilupparsi in diverse direzioni, ma lasciamo questi dettagli da parte.

 

Sta di fatto che, dopo qualche tempo (di solito alcuni mesi se i cappellotti sono "giovani") si crepano.

La crepa, secondo la situazione di tensione che è stata generata, risulta di due distinti tipi che di norma non si verificano mai contemporaneamente : 

---1) Sulla testa del cappellotto si genera una crepa circolare e si forma un dischetto che risulta sollevato solo da un lato (come i coperchi scatole metalliche per alimenti con apertura a strappo quando vengono semiaperti).

---2) Su tutta la fascia laterale del cappellotto si genera una crepa da cima a fondo (sulla generatrice).

 

In generale i cappellotti non sono fatti per fornire la tenuta idraulica e non dispongono della necessaria tenuta che richiederebbe almeno un dischetto di gomma morbida al loro interno.

I cappellotti servono come semplice protezione parapolvere e antimanomissione per la valvolina di "spurgo tipo bicicletta".

 

--adrobe-- Grazie per l'assistenza tecnica/morale, non guasta mai......

Io, per la verità non mi ero soffermato più di tanto sul eventuale senso recondito della domanda e nemmeno sulla "faccina" (sarebbe meglio non usarle perché, secondo me, possono generare anche interpretazioni equivoche).

Questo solo per dire che (non ho mai capito il perché) in qualche occasione sono stato tacciato di essere un tipo suscettibile e magari anche con la coda di paglia.

Rimango convinto che l'amico --agos1969-- abbia semplicemente fatta una domanda, forse biricchina.......

 

 

 

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3 ore fa, andrio1979 scrisse:

 

Hai ragione, non sono molto pratico , ma credo di riuscire a caricare l'impianto. Se hai voglia e tempo di spiegarmi come si fa, ti sarei grato

 Se  la caldaia      è su un piano diverso  da  dove devi spurgare  i termo , ti consiglio  di farlo  in due persone   .

 Si accende     il riscaldamento      della zona   da  spurgare  o di tutto  l'impianto

 Magari    impostando  la  temperatura  del rscaldamento    a  minimo  in caldaia  ,   così da  non scottarti    , quando   fai  uscire  acqua    dagli  sfiati  .

Poi uno    munito  di     un secchio    e un bicchiere  in plastica      apre   uno per volta     lo sfiato  del termosifone    ,  facendo  uscire     oltre  l'aria     anche  un paio di bicchieri di acqua   ,  mentre  l'altro  vicino alla caldaia     provvede    ad aprire e chiudere     il rubinetto di riempimento   dell'impianto     appena   scende sotto 1,3 bar      e a riportarlo     a  1,5      o poco   più    ,   poi   in  ultimo  si          regolerà  definitiva ad 1,5   ..

 Ps   visto che dalle foto dei  barilotti di sfiato   sul collettore si vedono i due tappini    che sono chiusi  , ti consiglierei  di   aprirli      facendogli fare due giri a svitare   .

 Altrimenti     non svolgono il loro ruolo   ,    e  non penso siano stati  messi  tanto per    abbellire il lavoro  .  

 Se dovesse  uscire acqua   ,     ma acqua    non  qualche goccia  e poi basta  , 

Li richiudi    .

  Ma   in questo caso  poi  vedremo cosa fare  per  ripristinarli  .

Buon  lavoro  .

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Per prima cosa occorre controllare se il motorino della valvola di zona "apre" il circuito.

 

L'unico modo per capire la situazione è smontare il motorino (che è facilissimo).

 

Inoltre, a corredo delle valvole di zona, viene sempre data una staffa di metallo con una forma a "U" da inserire sulla valvola (al posto del motorino) per poter aprire il circuito manualmente.

 

Se il circuito rimane chiuso, qualsiasi altra operazione è inutile.

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19 ore fa, andrio1979 scrisse:

Ciao  e buon natale a tutti

Avrei una curiosita? è normale che in una casa di 2 piani i termosifoni posti al secondo piano  con  caldaia spenta  risultino vuoti quando apro la rotellina di sfiato?

Preciso che quando accendo la caldaia tramite termostato i caloriferi posti al secondo piano si scaldano normalmente

A logica pensavo che l'impianto della casa fosse pieno...

Lascio a voi togliermi il dubbio

@ Davide  ,   forse       non hai considerato  il primo messaggio  ,

l'impianto   scalda   ,  quindi    la motorizzata   funziona  .

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26 minuti fa, Stefano Dalmo scrisse:

@ Davide  ,   forse       non hai considerato  il primo messaggio  ,

l'impianto   scalda   ,  quindi    la motorizzata   funziona  .

 

Grazie Stefano per aver chiarito, perché era un pò contraddittorio: termosifoni vuoti o l'impianto scalda?

 

Ottimo!

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grazie a tutti per le info

Vorrei pero far notare una cosa.... la foto che ho messo dei collettori è quella del primo piano, al secondo piano ci sono degli altri collettori (che non ho messo la foto, ma ero convinto di averlo scritto) al quale sono state sostituite le valvole jolly

Pensavo di averlo scritto, ma probabilmente ho fatto casino con le quote dei messaggi

chiedo scusa

Il problema dei caloriferi vuoti è solo al 2° piano

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Lascia stare  le foto    e  carica l'impianto   come  ti  è  stato consigliato  .

  Che è l'unica  cosa  da fare   per   eliminare il tuo problema  .

 Buon lavoro  .

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Ciao  andrio1979

 

Come ti è stato detto poco sopra, quand'anche tu fossi un provetto "manutentore fai da te" devi per Legge far eseguire ogni anno la manutenzione con controllo dei parametri delle emissioni gassose della tua caldaia.

Il Tecnico Abilitato che te la fa deve anche segnalare l'avvenuto intervento e il buon esito dello stesso (i parametri) ad un Albo Regionale........

 

In pratica la tua Caldaia risulta "schedata". Se non fai fare le manutenzioni previste, o anche se il tuo manutentore si dimenticasse di fare il successivo invio telematico dei dati, potresti trovarti prima o poi con un Ispettore in casa e relative multe......

 

Se la tua Caldaia, per qualche motivo, non risulta "schedata" fai comunque attenzione perché possono risalire a te anche per il semplice fatto che hai un Contratto gas per uso riscaldamento.

 

Questo per gli adempimenti di Legge previsti.

--------       --------      ---------

 

Per la pressione acqua, normalmente, il Tecnico da una occhiata anche a quella non tanto perché sia compresa nella sua prestazione di base, ma per scrupolo professionale di routine.

Lui ti dice, a colpo d'occhio, se ti manca pressione. Poi se vuoi il lavoro lo fa lui (e lo dovresti pagare extra, ma non molto perché non ci mette più di mezza ora sicuramente) oppure te lo puoi fare da te.

 

In tutte le Caldaie a gas (vedere il libretto Uso e Manutenzione della tua) nella parte inferiore della "macchina" esiste sempre un piccolo manometro (che indica la pressione del circuito termosifoni), una valvolina a vite/spillo che permette di ricaricare il circuito usufruendo dell'acqua dell'impianto idrico di casa che risulta collegato alla caldaia stessa.

Se il circuito termosifoni viene caricato troppo la Caldaia risulta protetta da una valvola di sicurezza di "pressione massima" di solito tarata a pressione prefissata di 3 Bar al massimo (ma talvolta anche 2,4 Bar).

 

La valvolina di ricarica va aperta non troppo per poter sorvegliare l'andamento della ricarica e non eccedere.

Fatta una prima ricarica  (nel tuo caso sino a 1,5 Bar) provvederai a spurgare (al 2° piano) da un termosifone alla volta l'aria sino a che esce acqua con continuità.

 

Dato che i tuoi termosifoni saranno parecchi, spurgane un paio alla volta e poi vai a riportare la pressione (che sarà scesa) al solito valore 1,5 Bar.

Continua così a due alla volta sino a che li avrai fatti tutti.

Alla fine chiudi a fondo la valvolina di ricarica per evitare anche il più piccolo trafilamento.

 

Se il lavoro lo fai con l'acqua fredda potrai tenere il riferimento di 1,5 Bar (casa a 2 piani).

Se invece lo fai con acqua calda (60-70 °C come sicuramente sarà, data la stagione) il tuo riferimento potrebbe essere 1,8 bar.

 

Tutto quanto detto vale se la tua Caldaia serve in modo diretto i termosifoni.

 

Nel tuo caso probabilmente non è cosi visto che per il solo primo piano (foto) tu hai 7 termosifoni.

Presumibilmente il tuo impianto è troppo grande per essere "movimentato in diretta" dalla piccola pompa della caldaia e tu disponi di un "miscelatore" (barilotto con parecchi attacchi sul corpo) con propria 2a pompa di rilancio/circolazione e anche di un polmone di espansione esterno aggiunto (solitamente da 20 lt verniciato in rosso).

In questo caso devi vedere da te, se e dove, è posizionata una qualche valvola di riempimento/pressurizzazione del circuito.

 

Ovviamente si deve sempre anche verificare che, nel vaso di espansione proprio della caldaia, e anche nel vaso esterno aggiunto (se presente) la loro membrana sia integra e che comunque la carica d'aria compressa iniziale (solitamente 1,5 Bar) sia presente.

Di solito questi "vasi" hanno vita lunghissima, però non si sa mai......

 

Per ultima cosa ti consiglierei di fare il lavoro passate le festività. Questo perché, se ti succedesse qualche guaio nel fare da te i lavori richiesti, ti troveresti sicuramente in difficoltà maggiori.

 

 

 

 

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Ciao a tutti.

Vedo ora, dopo aver completato e dato alle stampe il "pezzo" tutta la serie degli interventi sopravvenuti.

Senza citare tutti i nomi dei partecipanti vorrei solo aggiungere :

--1) Concordo con tutti i minimi particolari operativi esposti da Stefano Dalmo.

--2) L'Impianto si può ri-pressurizzare comunque anche se le valvole motorizzate (intercettazione di zona) fossero entrambe chiuse.

Questo perché la chiusura riguarda solo il tubo di mandata ( quello dell'acqua più calda) mentre rimane sempre libero quello del ritorno dove non vi sono valvole Apri/Chiudi che possano intercettare.

Il riempimento avviene quindi, da tutto l'insieme dei tubi di ritorno, semplicemente per l'effetto dei "vasi comunicanti". 

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4 ore fa, Semplice 1 scrisse:

L'Impianto si può ri-pressurizzare comunque anche se le valvole motorizzate (intercettazione di zona) fossero entrambe chiuse.

Questo perché la chiusura riguarda solo il tubo di mandata ( quello dell'acqua più calda) mentre rimane sempre libero quello del ritorno dove non vi sono valvole Apri/Chiudi che possano intercettare.

Il riempimento avviene quindi, da tutto l'insieme dei tubi di ritorno, semplicemente per l'effetto dei "vasi comunicanti". 

 

 

Gentilissimo, grazie mille per il chiarimento!

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del_user_158461
il 27/12/2017 at 07:15 , adrobe scrisse:

leggo una sorta di ironia in tale commento, ma invece ciò che ha scritto Semplice 1 è corretto.

si era scherzosamente ironico, nulla di più.

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