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PLC Forum


Un uomo rovinato chiede aiuto


NO_HOPE_FOR_ME

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del_user_158461

 Ciao a tutti,

@NO_HOPE_FOR_ME, Forza e coraggio!

Con questo binomio potrai affrontare tutto, ma con assoluta convinzione ceeta!

Qualunque cosa tu voglia fare, non convincere gli altri ma solo te stesso.

 

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  • NO_HOPE_FOR_ME

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La direzione della tua vita la puoi cambiare, devi volerlo. Conosco un medico che ad una certa età ha cambiato mestiere. Un mio amico pure lui laureato è andato a fare il missionario laico con una ragazza che ha conosciuto e che gli vuole molto bene. Gli esempi possono essere moltissimi. Ciao

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NO_HOPE_FOR_ME

 

Grazie ai vostri interventi ritengo che potrei portare avanti, nel breve periodo, alcune cose:

 

  • Trovare una stanzuccia verso Trento p.es. anche se terrò la base operativa qui a casa, dove ho una piccola entrata che non intendo perdere. Figurare residente al centro-sud è un ulteriore handicap.

 

  • Purtroppo, per lavorare all'estero ti richiedono gli stessi requisiti, spesso perfino più stringenti, di quelli richiesti per lavorare in Italia, in particolare anche un inglese fluente che per il momento non è in cima alla lista delle priorità (bypassare), occorre pure vedere cosa ti mettono a fare, comunque mai dire mai.

 

  • Prima, tanto varrebbe provarci con la strada dell'automazione industriale, spero sia ancora fattibile trovare qualcosa come "manovale", potrei dichiarare sia il diploma di perito meccanico che la laurea triennale in ing. Gestionale dato che non credo aggiungerebbe nulla, e comunque profilo basso...

 

  • Nel contempo spingo con il ripasso e frequento qualche buon corso pratico, purtroppo se esistono "KIT PLC" per esercitarsi a casa non penso siano a buon prezzo.

 

Credo che mi toccherà armare una guerra, sono veramente nella popò

 

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intanto ti direi di cambiare in tuo nick name

ho la tua età e sono nella merda più di te, 15 anni di manutenzione industriale, poi la ditta ha chiuso, ha delocalizzato la produzione e io mi sono dovuto reinventare, trovare agganci, ma non è facile sopravvivere... non ho proprietà, sono in corso di separazione e ho pure due figli

la realtà dice che a 40 anni non è che sia facile reinventarsi, ottenere i requisiti burocratici e legali per fare quel che si sa fare... molto ovviamente dipende dal contesto... e io sono molto più a sud di te e credimi la realtà è molto peggiore della fantasia

e sto tralasciando molti altri problemi che mi affliggono

buttarsi giù quando si rimane soli ci sta, io non ti scrivo frasi ad effetto perché io stesso non le tollero, i momenti di sconforto, di nulla, di vuoto, di buchi nell'acqua... ci sono eccome... non guardare mai a dopo domani, guarda a oggi, ma anche questo è sbagliato. tu che non hai legami affettivi (i genitori non lo sono se paragonati a dei figli in età scolare) invece puoi... devi guardare a dopo domani... mettiamola così: non hai niente da perdere

inizia a rompere i coglioni seriamente

una cosa non condivido, nei colloqui o curriculum, non esagerare a dire "palle", se hai svolto attività in nero dillo tranquillamente, ma non dire di saper fare ciò che non sai fare, piuttosto, fatti vedere che hai le basi e le palle per imparare perché hai voglia, poi se avrai la sfortuna di trovare addetti alle human-resource che non vedono oltre il loro naso, passa avanti

inizia a girare, rompi le palle alla gente, non pensare che "non puoi farcela", non aver paura di non essere all'altezza o di potere fare danni... viviamo in un mondo pieno di mediocrità, dove gli inetti spalancano le fauci pieni di se, e chi sa fare quasi si sta zitto

 

hai ottime capacità comunicative, scrivi una bella lettera di presentazione e poniti l'obbiettivo di inviare almeno 100.000 curriculum e questa lettera che scriverai, e mi raccomando, non seguire per forza gli standard usuali, mettici la tua personalità, la tua volontà, non metterci la depressione però, non fare apparire che tu stia cercando un gancio in mezzo al cielo, ma solo la possibilità di entrare all'opera e dare il meglio di te

vedrai che prima (meglio che poi), qualcosa si muoverà... in questo momento non importa cosa... importa iniziare... e dopo che hai iniziato non smettere

 

ciao

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ifachsoftware

Scusa un attimo , ma se hai preso una laurea in meccanica , non vedo perchè devi metterti a cercare altro.

Non so dove abiti , ma la posizione di ingegnere meccanico almeno qui in lombardia è richiestissima.

Cerca di stare tranquillo e magari se ti trovi in zone che non valorizzano la tua professione , valuta di trasferirti.

La vita è una e va vissuta sempre fino in fondo.

 

Mi raccomando

 

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NO_HOPE_FOR_ME

 

ifachsoftware apparte il fatto che nella migliore delle ipotesi potrei definirmi solo un lauerato in ingegneria, dato che gli ingegneri sono ben altra robba, il problema è che sono VECCHIO per lavorare, tutte le persone che conosco io si sentono già finiti a quest'età, o anche molto prima, tanto che parecchi preferiscono al sabato sera andare nelle balere per pensionati.

 

comunque avevo già pensato di trasfermi, non avevo le possibilità, ora sono indeciso tra fare un corso sifatto:

http://www.sanzeno.org/index.php?mact=CGCalendar,cntnt01,default,0&cntnt01event_id=52&cntnt01display=event&cntnt01eventtemplate=dettaglio01&cntnt01returnid=17

 

corredato da un paio di corsi di programmazione PLC o partire subito per il nord.

 

Purtroppo non posso fare entrambe le cose per adesso, ma solo in alcuni mesi. Purtroppo ho assoluta necessità di combinare qualcosa di credibile e concreto.

 

Dimenticavo che mi ci vorrebbe pure un buon libro della Hoepli sui circuiti di potenza di BT e MT e gli azionamenti elettrici, ma spiegato in modo molto, molto, chiaro (non solo con la trattazione unifilare) e pulsanti, pannelli, teleruttori, switches.... da poco prezzo per esercitarsi nell'assemblaggio delle pulsantiere ( si potrebbe iniziare da lì ) e certamente pure un buon starter kit plc per fare pratica. Quest'ultimo so che costano dalle 500 euro in su.

 

Ho cercato un po', ma non trovo un link nella sezione didattica sul linguaggio di programmazione, (vorrei vedere il ladder graph), ma esiste? Sul sito della Siemens? Oppure è meglio un buon simulatore freeware?

 

 

 

 

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3 ore fa, NO_HOPE_FOR_ME scrisse:

tutte le persone che conosco io si sentono già finiti a quest'età, o anche molto prima, tanto che parecchi preferiscono al sabato sera andare nelle balere per pensionati

Ma dove sta scrito!! Scusa ma io alla veneranda età di 50 e rotti anni mi sento finito per un.c...o (e scusa l'eufemismo). Mi aggiorno, mi informo, cerco di laorare in maniera seria, cerco di Vivere (con la V maiuscola) e le balere per me possono anche chiudere per mancanza di clienti. Credo che la principale tua responsabilità sia questo tuo atteggiamento nichilista a prescindere. Certoè che se ti presenti ad un colloquio con questa "verve" sei già perdente in patenza.

Hai un titolo professionale e stento a credere che tu non riesca a trovare uno straccio di occupazione tanto che (scusa se te lo dico ma sono abituato a essere franco) comincio a credere che questo tuo intervento sia un pò fake/troll.....

In ogni caso buona fortuna

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NO_HOPE_FOR_ME

Non sono un fake/troll il discorso che faccio si deve inquadrare nel contesto storico, nazionale e locale attuale.

A livello nazionale come ben si sa la politica se ne frega dei disoccupati over, infatti quando si parla di disoccupazione e lavoro si parla solo di giovani, il resto dei disoccupati sono ectoplasmi inutili che possono benissimo andarsene in malora, eppure pago le tasse anche io avrò pure qualche diritto ad essere considerato? !

Da qui la fallimentare politica degli incentivi per favorire l'assunsione di alcune classi di lavoratori a discapito di altri, la crisi, l'austerità, la bieca cultura d'impresa italiana hanno fatto il resto.

Un discorso del tipo dobbiamo dare lavoro ai tecnici, ai lauerati ancora non l'ho sentito da nessuno, meritocrazia questa sconosciuta!

All'estero i politici dicono semplicemente dobbiamo dare lavoro ai disoccupati in età da lavoro, punto!

Qui invece si fa razzismo anagrafico, poi ci fanno pure a sanremo le canzonette francazziste per prendere in giro noi poveri disgraziati, che bello!

Che poi cosa vuol dire creare lavoro? Basterebbe scavare delle buche e poi riempierle per creare del "lavoro", piuttosto si preoccupassero di far ripartire l'economia che il resto verrebbe da sè, l'Italia dopo la Grecia ha la più bassa partecipazione al lavoro d'europa!!!

Ma poi i mass media dicono che siamo in piena ripresa, la borsa italiana è maglia rosa in Europa: Ferrari, Gucci, Moncler, tirano tutte alla grande, la crisi è alle spalle, tutto va bene madama la marchesa: 2 gioni orsono su Rainews24.

 

Ovviamente non me la prendo con nessuno, so bene che queste sono tutte tecniche per depistare l'opinione pubblica che fanno capo al solito dividi et impera per spartirci in fazioni contrapposte nella lotta fra poveri...

 

A livello locale poi, nella fattispecie, parliamo del lazio ad oggi la 184° regione su 206° in europa per performance delle sue amministrazioni locali (università incluse), la Sicilia è al 185° posto tanto per dire, una regione inerte dal punto di vista della riqualificazione professionale, pur ospitando ben 4 università!

Dove l'ultimo corso di formazione regionale è di settembre scorso e potrei raccontare molto su questi presunti corsi di formazione regionale con attestato di qualifica professionale, una regione ad alta disoccupazione, criminalità e tasso d'emarginazione sociale, vogliamo poi parlare di Roma lasciamo stare che è meglio.

 

comunque questi miei presunti "amici" li ho già mandati a quel paese da un pezzo, e loro hanno ricambiato, non sono dei lauerati.

 

Io ai colloqui non mi presento in modo disfattista, anzì le poche volte che mi hanno chiamato sono stato molto reattivo, il problema è che forse non interesso un gran chè o forse ho solo trovato le persone sbagliate, ma potresti avere ragione, di certo non ho molto da dire è una situazione molto imbarazzante la mia.

Mi sento come un motore ingolfato e maltrattato che non riesce ad accenderesi da tanto, tanto tempo, sto appunto provandoci con molta fatica, spero solo che mi sia possibile farlo, ma non mi sento più quello di un tempo, troppi colpi bassi.

 

P.s. spero di non aver esagerato con il discorso fatto sulla poltica nel caso me ne scuso potete cancellare tutto.

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NO_HOPE_FOR_ME

Temo di non essere stato molto chiaro, ci tengo a ribadirlo!

Per me i politici sono tutti della stessa razza, nutro totale disinteresse nella politica e diffido massimamente dei suoi rappresentati chiunque essi siano senza alcuna distinzione.

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ifachsoftware
Quote

tutte le persone che conosco io si sentono già finiti a quest'età, o anche molto prima, tanto che parecchi preferiscono al sabato sera andare nelle balere per pensionati

 

Non so chi frequenti tu , ma nel qual caso ti consiglio caldamente di cambiare amici.

Io alla veneranda età di 53 anni sono stato lasciato a casa dalla sera alla mattina da una ditta per aver scritto al responsabile dell'azienda in cui ero in prova come programmatore PLC che le macchine che modificavano internamente senza fare analisi dei rischi erano fuori legge e pericolose , e una settimana dopo avevo in mano ben 3 valide offerte di lavoro.

In quella settimana non mi sono pianto addosso , non sono stato fermo , mi sono iscritto ai vari motori di cerca lavoro , e sia tramite quel canale che tramite Linkedin ho ricevuto e continuo a vedere decine di annunci di programmatori PLC , la stessa cosa la posso vedere ricercando disegnatori i progettisti meccanici.

Forse sono stato fortunato , sicuramente nei miei anni lavorativi ho sempre pensato a rimanere aggiornato e a spaziare dalla programmazione PC / PLC / Firmware / CAD e il lavoro non mi ha mai spaventato e questo penso che ripaghi sempre.

 

 

 

 

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Adelino Rossi

Io, forse a suo tempo ho avuto fortuna, ma mi sono sempre trasferito la dove il lavoro c'era, dal nord al sud. Ho fatto con mia moglie circa 8-10 traslochi, e alla fine sono arrivato alla pensione. Il lavoro c'è, forse non come una volta. Concordo sul fatto di cercare caparbiamente senza piangersi troppo addosso e non raccontare balle ne usare frasi a effetto che non servono, specialmente in ambiente tecnico. Poiché in molte aziende i curriculum arrivano a pacchi, la prima selezione è con il cestino accanto, qualsiasi cosa appaia poco credibile viene cestinata e non si danno mai risposte ma saranno date solo a chi interessa, (qualcuno forse), stesso discorso il proporsi per un mestiere nuovo diverso da quello che si è in qualche modo studiato.  Passare dalla meccanica di base all'automazione industriale è piuttosto difficile, (a mio personale parere), a meno che non si vada con una ditta di montaggi, costruzioni o manutenzioni  e si inizi dalla gavetta più bassa. Altra questione annosa e ripetuta, saper programmare plc non dice niente, serve sapere invece e bene come funziona l'impianto o la macchina a cui si lavora. E qui ci sono i cavoli amari, perché oltre alle nozioni almeno di base dell'inglese letto, (molti manuali sono in inglese) serve avere nozioni di meccanica, fisica, elettronica, elettrotecnica, chimica, sicurezza, ecc, ecc. altrimenti si rischia di creare incidenti e di danneggiare la macchina su cui si sta lavorando. Il sacrificio e l'impegno è garantito, il risultato un po meno ma bisogna essere realisti. 

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NO_HOPE_FOR_ME

La mia intenzione è per l'appunto partire dalla gavetta, se mi fosse ancora possibile, e capisco bene che la programmazione è solo uno strumento non il fine ultimo, in fondo era questo che volevo fare fin dall'inizio.

Per ciò che vale dirlo, le mie tesi di lauera erano tutte basate su una simulazione di qualche aggeggio inutile governato da un software: Matlab, Mathematica, purtroppo questi incompetenti buona a nulla mi hanno sempre appiopato cose folli e assurde, con gravissimo dispendio di tempo per giunta!

Mi occorre acquisire la manualità necessaria, magari compro uno starter kit e mi risparmio un corso base di PLC e metto gli sghei su corsi di quadrista, installatori di impianti elettrici, etc.. ma guarda se in un presunto paese G7 per fare questo tipo di corsi occorre pagare dei salesiani, bah?! E' come dire che i corsi di robotica in giappone li fanno i bonzi!) sperando che mi siano utili allo scopo.

Purtroppo i tempi sono  lunghi per i miei gusti, ho finito la pazienza, vorrei partire subito con qualcosa.

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Nicola Carlotto

Ascolta alle universita' manca il contatto con le realta' industriali, non fartene un cruccio,li i prof hanno trovato un lavoro chi glielo fa fare di mettersi in discussione  , compera uno starter kit , ricerca su ebay materiale usato come:

rele' hc4 con bobina 24vdc

contattori con bobina 24 vdc

elettrovalvole ad aria 5 vie monostabili e bistabili...

alimentatori switching 5 a input 220 vac   out 24vdc

pulsanti no  diametro 22 , pulsanti nc diametro 22 , pulsanti luminosi ecc.

procurati  due matassine di filo da 1 mmq  e da 1,5 mmq di qualsiasi colore

motore trifase , motore monofase

cerca su internet tutti i circuiti elettromeccanici filari e cerca di costruirli .

https://www.google.com/search?q=circuito+autoritenuta&client=firefox-b&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ved=0ahUKEwjpnZCl0pTbAhUIKVAKHVZaBR4QsAQIMw&biw=1280&bih=605

-autoritenuta con rele'

-autoritenuta con teleruttore

-inversione di marcia

- simula una apertura di un portone comandato da un motore trifase ,apertura chiusura apertura a tempo ecc ecc

Dai ingegnere questa e' la strada per capire la base dei circuiti e di conseguenza iniziare a capire il plc quando lo si inizia a studiare.

Basta lamenti ora  AZIONE..

 

Ciao

 

 

 

 

 

 

 

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Adelino Rossi

A proposito di università, nella filosofia di collaborazione, nell'ultimo periodo lavorativo sono stato responsabile di una centrale elettrica turbogas. Una università chiede la disponibilità per permettere a un studente di elaborare una tesi. Arriva il professore con l'allievo, visita la sala controllo poi in ufficio espone la ricerca relativa alla tesi. Esordisce con "Poiché mi è noto che in questa sezione delle centrali turbogas avvengono dei fenomeni di instabilità di funzionamento noi avviamo una ricerca in tal senso". Mia risposta, " le assicuro che se in quella sezione ci fossero dei fenomeni di instabilità ora noi non saremmo qui tranquilli a conversare". Il ragazzo ha frequentato regolarmente l'impianto e ha fatto la sua tesi secondo le direttive del professore. Sinceramente non ho mai conosciuto il contenuto del documento e il ragazzo felice della sua laurea non si è fatto più vedere. 

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21 ore fa, Adelino Rossi scrisse:

Io, forse a suo tempo ho avuto fortuna, ma mi sono sempre trasferito la dove il lavoro c'era, dal nord al sud. Ho fatto con mia moglie circa 8-10 traslochi, e alla fine sono arrivato alla pensione. Il lavoro c'è, forse non come una volta. Concordo sul fatto di cercare caparbiamente senza piangersi troppo addosso e non raccontare balle ne usare frasi a effetto che non servono, specialmente in ambiente tecnico.

......................  stesso discorso il proporsi per un mestiere nuovo diverso da quello che si è in qualche modo studiato.  Passare dalla meccanica di base all'automazione industriale è piuttosto difficile, (a mio personale parere), a meno che non si vada con una ditta di montaggi, costruzioni o manutenzioni  e si inizi dalla gavetta più bassa. Altra questione annosa e ripetuta, saper programmare plc non dice niente, serve sapere invece e bene come funziona l'impianto o la macchina a cui si lavora. E qui ci sono i cavoli amari, perché oltre alle nozioni almeno di base dell'inglese letto, (molti manuali sono in inglese) serve avere nozioni di meccanica, fisica, elettronica, elettrotecnica, chimica, sicurezza, ecc, ecc. altrimenti si rischia di creare incidenti e di danneggiare la macchina su cui si sta lavorando. Il sacrificio e l'impegno è garantito, il risultato un po meno ma bisogna essere realisti. 

 

tutto ciò vuol dire "LAVORO, Professionalità", poi... arriva.... soddisfazione e remunerazione.

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NO_HOPE_FOR_ME

Ringrazio infinitamente tutti sopratutto l'utente Nicola Carlotto per la sua disponibilità, vedrò di reperire il materiale indicato.

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Ciao  MORE_HOPE_FOR_ME  (MHFM) piuttosto che (NHFM).

 

Tra gli ultimi Interventi tieni ben presenti quelli di Adelino Rossi e di Nicola Carlotto.

Non che alcuni degli altri non siano utili, ma questi sono più "quadrati" e  meno filosofici.

 

In particolare, se ritorni a leggere il mio primo Intervento (a inizio di pagina 2 di questa discussione) potrai vedere una notevole consonanza con quanto dice anche  Adelino Rossi .

 

Per le prove pratiche di "quadristica" intese come conoscenza  e realizzazione dei "piccoli circuiti base" (come detto da Nicola Carlotto ) ti sarà utile, oltre all'acquisto dei componenti base consigliati, anche scaricare da internet alcuni Capitoli di Cataloghi di qualche Marca Maggiore sul mercato (magari di quelle che tratta qualche Emporio vicino a casa tua, fatti dare i loro nomi Marca....).

 

I detti Cataloghi vanno stampati per poter essere consultati adeguatamente e averli sotto mano.......

L'ideale sarebbe avere i Cataloghi Cartacei che ormai sono rari, praticamente scomparsi come i Dinosauri.

 

Non puoi, in partenza, consultare solo le pagine di Catalogo sul monitor del computer. Rischi di capirci pochissimo facendo molta fatica e sprecando molto tempo fino a farti perdere la pazienza e dubitare delle tue capacità mentali.

Devi avere la possibilità di una visione chiara, immediata, confrontabile tra varie pagine e magari con altre parecchio distanti tra loro. Questa è una possibilità che si ha solo con i testi stampati.

 

I Cataloghi "on line" vanno bene solo per chi ha già in testa almeno buona parte della componentistica ed è in grado di fare almeno i volteggi base da  "aspirante trapezista"........

 

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NO_HOPE_FOR_ME

Mi sono informato sul costo dei componenti nuovi, escludendo motori, alimentatore switching 5A 24VDC e elettrovalvole ad aria, conviene prenderli nuovi. Ma sarebbe il caso di trovare un negozio più specializzato.

Ho visto che un elettropompa da .5 Hp, sta sulle 40 euro, ci vogliono pure un tester e altri arnesi.

Per l'alimentatore, sono indeciso se prendere uno da banco semipro da 70-100 euro, abbastanza versatile per esercitarmi anche con diversi circuiti elettronici, anche se si scalderà un po' è solo per esercitazione, intanto posso pure liberare il garage per fare spazio.

 

3 ore fa, Semplice 1 scrisse:

Per le prove pratiche di "quadristica" intese come conoscenza  e realizzazione dei "piccoli circuiti base" (come detto da Nicola Carlotto ) ti sarà utile, oltre all'acquisto dei componenti base consigliati, anche scaricare da internet alcuni Capitoli di Cataloghi di qualche Marca Maggiore sul mercato (magari di quelle che tratta qualche Emporio vicino a casa tua, fatti dare i loro nomi Marca....).

 

Potrei anche prendere dei testi, in particolare dovrebbero esserci dei libri per neofiti, con gli schemi completi, ne ho visto alcuni dell'Hoepli, qualcosa ho letto su internet, ma senza dei libri di riferimento non mi ritrovo molto bene. Ho pure il sospetto che ci sia molto di "calcolatori elettronici" (un corso universitario) da ripassare.

La spesa più grossa sarà, comunque, per lo starter-kit, io penso che può essere questo:https://www.automation24.it/s7-1200-starter-kits.

Aggiornamento sw e accessori apparte, senza quello è inutile iniziare un corso di programmazione.

 

 

 

 

 

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e dopo che compri tutta questa roba suggerita da Nicola Carlotto e ti metti a studiarci sopra (impiegando tempo e denaro) nel momento che riuscirai a fare un marcia arresto o una teleinversione di un motore trifase comandato da una logica cablata o da un relè programmabile, cosa credi di avere aggiunto al tuo "curriculum"? pensi che sia questo quello che ti manca?

usa quei quattrini per altri scopi più proficui

cose fatte così, sono fine a se stesse

 

 

a me pare che tu vorresti fare tutto e nello stesso tempo non fare niente, dici di sentirti troppo vecchio e più lo ripeti più convincerai gli altri che lo sei realmente, ma batti sempre sul corso home-made di PLC, ma sai quanta gente anche più giovane di te ha fatto corsi di programmazione PLC e non gli serve a niente? E dopo che hai fatto il corso pensi di essere pronto a proporti sul mercato di questo settore? 

secondo me, devi sfruttare quello che sai bene, e su quello battere il chiodo

buttandoti su automazione, senza avere nemmeno avuto l'opportunità di lavorare per qualche anno nel settore, rischi di deprimerti ancora di più

coi PLC non si comandano solo le partenze motore, si governano sistemi complessi, non è scrivere il programma il problema principale, è capire come deve funzionare un processo, e questo nei corsi di PLC non può essere preso in considerazione se non solo a titolo di esempi.. perché è un campo talmente vasto che non si finisce mai di acquisire nozioni

 

io credo che bisogna essere più pragmatici

c'è da sbattersi, non da fare filosofia... 

 

 

 

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Riccardo Ottaviucci

approvo ogni virgola di quanto dice minore.

Intanto comincia con poco e a costo zero, impartisci ripetizioni di matematica ,fisica ,elettrotecnica ,meccanica, ecc,ai ragazzi,anche delle medie, hai le basi no?

Servirà per ripassare i concetti che il tempo ha sbiadito, a tenere la mente allenata e lontana da pensieri di autocommiserazione,oltre a garantirti un minimo compenso.

Nel frattempo continua la ricerca di un impiego che può essere inizialmente diverso dalle aspettative iniziali. Poi una volta iniziato, se hai le capacità saprai farti valere.

Per esempio,io ho cominciato a lavorare come radiotecnico a 14 anni nel negozio di mi padre, ho continuato gli studi parallelamente all'attività che poi ho rilevato, mi sono laureato in ingegneria elettronica ,tuttora grazie alla Fornero ,lavoro da 37 anni presso una nota cartiera del centro Italia (mi hanno cercato loro,io volevo fare altro)  e fino a 10 anni fa ho portato avanti anche la seconda attività tecnico-commerciale.

Non mi sono mai pianto addosso, affrontando le difficoltà della vita giorno per giorno,con obbiettivi anche minimi ma raggiungibili di volta in volta.

Famiglia ,figli,nipoti,lavoro,volontariato,musica, attivismo politico-amministrativo ,sta di fatto che a 64 anni non ho il tempo di annoiarmi,anche se volessi.

Mai dire mai,pensaci

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E' vero che la laurea in ingegneria meccanica è pur sempre una laurea in ingegneria meccanica, però c'è da dire che la maggior parte della gente che oggi esce dall'università non sa fare NULLA, ha solo il cervello rallentato e pieno di un mucchio di roba che non sa come applicare. Non conosce come funzionano le cose e non ha nessun interesse a capirne il funzionamento. Quindi una persona così che esce dall'università è un bastone tra le ruote sul lavoro. L'università oggi sforna una marea di robottini con una visione limitatissima delle cose.

Quindi mi rivolgo a te con toni controcorrenti rispetto alle risposte che hai avuto. Hai una laurea importante ma hai detto di avere 40 anni e non aver mai lavorato o fatto altro, quindi la tua laurea è praticamente solo un pezzo di carta per fari assumere da qualche ditta e subito dopo farti sbattere fuori perchè, mancando l'esperienza e la flessibilità mentale, non sei utile. 

Non voglio criticarti o deriderti, ma non voglio neanche dirti che andrà tutto bene e diventerai felice. Io ho 26 anni ed è dal 2010 che lotto all'università per prendermi una triennale in ingegneria, triennale che mi servirà per iscrivermi alla camera di commercio come termoidraulico, quindi so cosa vuol dire schiattare sui libri e stare anni e anni senza avere risultati. Però in tutti questi anni mi sono sempre applicato, fin da bambino smontavo roba ed ero avidamente curioso di capire come le cose funzionassero. Ho smontato praticamente di tutto, e ho alzato sempre più il grado di difficoltà delle cose per cui oggi sono praticamente in grado di farmi un sacco di cose da solo (ovviamente l'aiuto di internet e di forum come questo è stato FONDAMENTALE) , dal riparare l'auto ad installare una videosorveglianza ecc..ecc.........Inoltre ho SEMPRE cercato di trovare il collegamento tra le cose che mi facevano studiare e le cose reali. E a me va bene così, preferisco averci messo, se mai riuscirò a terminare, 10 anni per prendermi una misera laurea triennale ma avere una conoscenza, una padronanza e una flessibilità nel campo tecnico e manuale. 

Tu praticamente sei stato ingannato dal "sistema", hai creduto alla favoletta che per avere successo basta andare a scuola, andare all'università, laurearsi e lavorare.....ma non è così.......

Anche io ci ho creduto per un pò, ma poi ho capito che non sarebbe stata l'università a determinare il mio successo (successo che ancora non ho sia chiaro), ma ho capito che il mio successo dipendeva solo da me, da quanta voglia avevo di imparare e di applicarmi. 

 

 

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1 ora fa, scaragiusep scrisse:

Io ho 26 anni ed è dal 2010 che lotto all'università per prendermi una triennale in ingegneria

 

Io credo che stiamo perdendo veramente il lume della ragione....giuro che non voglio giudicare e mettermi sull'altare ma mi chiedo...che cavolo vuol dire lottare all'università!!?? Normalmente, uno si diploma, studia facendosi mantenere ma producendo risultati, si laurea, si da da fare e inizia la carriera lavorativa e per un ingegnere è quasi assicurata. Alternativa è lavorare, quindi automantenersi e studiare laureandosi e, si spera, migliorare la propria situazione lavorativa. Le lotte all'università, scusami, vuol dire solo scherzare con lo studio e farlo per hobby ma alla fine serve a poco. Se a 26 anni "lottavo" all'università, mio padre, che facessi lavoretti o meno, ti assicuro che mi prendeva a calci nel lato B e poi volevo vedere se potevo dirgli che lottavo all'università. Il problema è che oggi prendersi delle responsabilità è una cosa che non esiste più: sono appena tornato dalla Romania e, con mio stupore, ho visto giovani a 23 24 anni laureati che conoscono 2 lingue e hanno già famiglia con prole e ho respirato una voglia di costruire che qui non vedo orami da decenni....tecnicamente forse sono ancora un pò indietro ma se noi continuiamo così a fare "i baroni" della sapienza...ne vedremo delle belle..

Naturalmente questa è una mia opinione e non ho nulla di personale con Giuseppe

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