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PLC Forum


Funzionamento circuito di rilevazione presenza di fiamma.


ale112002

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Buonasera,

volevo un chiarimento sul funzionamento di questo circuito perchè ho letto delle informazioni in rete che mi hanno confuso. Da alcune parti ho letto che è necessaria la connessione di terra e che bisogna rispettare il senso di fase e neutro, con altre tipologie di caldaia non è necessario rispettare la disposizione di fase e neutro. Io poi non capisco il circuito come funziona? si applica una tensione alternata all' elettrodo che poi tramite la fiamma (che funge da raddrizzatore) va a terra? oppure è la fiamma stessa a generare una micro corrente che viene rilevata dall' elettrodo e poi "letta" dall' elettronica?

Modificato: da ale112002
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Stefano Dalmo
26 minuti fa, ale112002 scrisse:

 oppure è la fiamma stessa a generare una micro corrente che viene rilevata dall' elettrodo e poi "letta" dall' elettronica?

Mi riferivo a questo .

 

Mentre  le prime cose  che hai  detto sono vere entrambe  ,  alcune  devono essere per forza  polarizzate   

 Altre  , le più recenti  no .

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Perchè polarizzate? scusa se insisto ma vorrei capire bene il funzionamento anche dell' elettronica di rilevamento, perchè ho una scheda di una caldaia e guardando il circuito il punto in cui giunge il filo dell' elettrodo va a finire su un avvolgimento primario di un' trasformatore che è poi collegato tramite qualche resistenza alla 220.

 

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36 minuti fa, ale112002 scrisse:

Perchè polarizzate?

 

Perché parliamo di correnti talmente ridicole che in assenza di un potenziale zero di riferimento (il neutro appunto) non possono essere rilevate perché il sistema si confonde e non è più in grado di discernere tra rumore e segnale.

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Proprio adesso, Darlington scrisse:

 

Perché parliamo di correnti talmente ridicole che in assenza di un potenziale zero di riferimento (il neutro appunto) non possono essere rilevate perché il sistema si confonde e non è più in grado di discernere tra rumore e segnale.

Grazie, quindi quel circuito rappresentato su quel manuale riguarda la polarizzazione? perchè come dicevo su alcuni siti leggevo che la fiamma è utilizzata come "conduttore" mentre in realtà da quello che mi dite non è così, la fiamma è una sorta di "generatore" giusto?

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diciamo che fa' passare una certa corrente( milionesimi di amper)  tra un elettrodo in tensione e la terra. un circuito elettronico rileva tramite caduta su resistenza la corrente circolante.

per realizzare cio' generalmente ( non sempre) all'elettrodo e' applicata la tensione ( opportunamente ridotta  soprattutto in corrente) derivata dalla fase di alimentazione.

in campo industriale e' il sistema che va' per la maggiore, in quanto collaudato e affidabile, e circuitalmente piuttosto semplice.

richiede che vengano rispettati fase e neutro sull'alimentazione.

in alternativa vengono usati tubi rivelatori ad ultravioletti che vedono la fiamma, hanno lo svantaggio di esaurirsi  nel tempo e soprattutto richiedono un circuito piuttosto complesso per alimentarli e  rilevare le correnti di fiamma e hanno un costo piuttosto elevato. nelle caldaie domestiche non li ho mai visti, probabilmente non vengono usati.

per chi ha aperto il post: nei bruciatori ad alta potenza di tipo industriale  vengono usati due distinti elettrodi, uno di accensione e uno di rilevazione fiamma. nelle caldaie domestiche viene usato generalmente un  solo elettrodo che svolge entrambi i compiti

Modificato: da ivano65
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3 ore fa, ale112002 scrisse:

perchè come dicevo su alcuni siti leggevo che la fiamma è utilizzata come "conduttore" mentre in realtà da quello che mi dite non è così, la fiamma è una sorta di "generatore" giusto?

 

Premetto che non sono esperto dell'argomento, ma forse hai confuso due sistemi diversi, la termocoppia e la ionizzazione. 

 

La ionizzazione è quella comunemente usata su caldaie e bruciatori in generale e funziona facendo passare una debole corrente sull'elettrodo; se la fiamma è accesa questa trova una fuga verso massa (la rampa ugelli del bruciatore che è in metallo) e quindi chiude il circuito. In questo caso fa da conduttore. 

 

La termocoppia è un sistema diverso, meno sofisticato ma più economico e ha il vantaggio di funzionare senza apporto di energia dall'esterno, è quello che si trova sui fornelli a gas per capirci: c'è un elettrodo formato da due metalli diversi, quando la fiamma a migliaia di gradi lo riscalda, ai capi dei due metalli si genera un potenziale elettrico che è sufficiente ad eccitare la bobina di un piccolo elettromagnete che tiene aperto il gas. Se la fiamma si spegne la bobina non riceve più corrente e si chiude, spinta da una molla di richiamo. In questo caso la fiamma è usata come generatore ed è il motivo per cui bisogna tenere spinta la manopola mentre accendi il fuoco, altrimenti la valvola rimarrebbe chiusa impedendo il passaggio del gas.

 

La termocoppia forse si trovava anche in qualche caldaia ma parliamo di roba veramente molto vecchia, forse le meccaniche a fiamma pilota di una quarantina di anni fa 

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Buongiorno e grazie a tutti per le risposte, in definitiva abbiamo due sistemi di rilevazione uno in cui viene fornita una tensione e una bassa corrente all' elettrodo e poi tramite la fiamma accesa questa corrente va a terra, ed un altro sistema in cui è la fiamma a generare una microcorrente rilevata poi dall' elettrodo, è così?

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alcune caldaia a fiamma pilota ci sono ancora darlington,parliamo di 24/25 anni fa almeno.
ale112002 ormai le fiamme pilota è difficile trovarle quindi concentrati sugli elettrodi di rilevazione fiamma che ti ha spiegato molto bene darlington.....anche se ormai quasi piu nessuna ha bisogno di fase e neutro giusta

 

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