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Ridurre potenza elettrica impianto fotovoltaico


Rossi

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Buongiorno a tutti!

 

Nel mio condominio è installato un impianto fotovoltaico da 28 kWp, per cui sono state avviate le (quaresimali) pratiche che ostinatamente si arenano all'agenzia delle dogane. In somma: non riusciamo a venire a capo della questione e, analizzati anche i costi che l'officina elettrica comporterebbe, stiamo meditando sulla riduzione della potenza dell'impianto.

 

Una prima pensata, porta come scelta logica la disconnessione di alcuni pannelli, al fine di ottenere una potenza di picco uguale o inferiore ai 20 kW. Da quello che ho capito, questo ci consentirebbe un notevole risparmio, sia in termini di burocrazia che di oneri fiscali. Ovviamente a scapito della produzione.

 

Tuttavia, mi chiedevo: se semplicemente limitassimo la potenza attiva degli inverter (in modo che taglino tutto ciò che è superiore a 20 kW), siamo ancora classificabili come officina elettrica? Questo ci consentirebbe di:

  • evitare la riconfigurazione del campo fotovoltaico e l'esclusione di pannelli;
  • avere piena produzione nei giorni poco illuminati;
  • limitare la produzione solo nei giorni totalmente sereni, e per poche ore l'anno.

 

Ho provato a leggere tanto su internet e ho cercato anche sul forum, ma non si capisce. Se limitiamo gli inverter a 20 kW, possiamo evitare di essere classificati come officina elettrica?

 

Grazie!

 

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rinunciare al 40% di potenza dopo averla "pagata"? chi ha pensato e realizzato l'impianto che dice?

 

quando avete approvato un impianto da 28kW saranno stati prospettati anche i tempi burocratici..  è cambiato qualcosa?

 

io vedo come assurdo abbassare la potenza!

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L'impianto nasce insieme al condominio.

 

Ma, al di là della convenienza, se abbassiamo la potenza riusciamo a non essere più classificati come officina, oppure c'è da fare altro (in termini di adattamento fisico dell'impianto)?

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Adelino Rossi

Vado per ricordi. Tu denunci un generatore da 28kw e tale è l'installazione, essere sede di officina è una questione anche di sigilli e di dichiarazioni fiscali. 

Non credo che limitare l'inverter venga concesso il cambiamento. E' come nelle centrali elettriche tradizionali. Tu dichiari e sigilli i gruppi di misura del generatore.

Poi l'energia prodotta può essere da zero al massimo dichiarato. Quando il palazzo è stato costruito, le decisioni erano solo del costruttore che magari intendeva

farlo a fin di bene, del condominio e di chi ha fornito l'impianto. Le informazioni esatte di cosa dovete o conviene fare dovete prenderle solo dall'ufficio preposto dell'intendenza di finanza. 

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L'impianto non è mai entrato in funzione, proprio perché non ha mai ottenuto l'approvazione dall'agenzia delle dogane. Non credo quindi che ci siano sigilli e/o dichiarazioni fiscali.

 

Quindi non è un cambiamento, ma la procedura verrebbe risottomessa ex novo dichiarando come potenza di picco 20 kW (che di fatto, con la limitazione, risulterebbe quella effettiva).

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Adelino Rossi

Premesso che l'agenzia ha ragione, e ha rifiutato l'impianto, voi dovete ridimensionare l'impianto in un modo che sia accettato dai regolamenti esistenti.

A mio parere non puoi avere un impianto superiore e limitarlo nell'inverter e dichiararlo come 20kw,

se il metodo e l'inverter non è accettato dall'agenzia. Io ridurrei i pannelli. P.S.

La responsabilità di tutto è comunque personale dell'amministratore di condominio. 

 

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Grazie. 

 

Finalmente sono riuscito a trovare il form per richiesta all'agenzia delle dogane e ho sottomesso il quesito. Vediamo cosa dicono (vi tengo aggiornati).

 

Qualora non fosse possibile, chiederò la sostituzione dell'inverter con uno da 20 kW. Infatti, da circolare dell'agenzia delle dogane, si considera il minimo tra potenza pannelli e potenza inverter (non è chiaro se si tratta di potenza "nominale"). Quindi se l'inverter è da 20 kW ma il campo fotovoltaico da 1GW, conta come 20 kW.

 

Sostituire l'inverter ci garantirebbe di mantenere collegati tutti i pannelli e avere una produzione di poco inferiore a quella dell'impianto da 28 kW.

 

Sapete se c'è mercato per gli inverter "usati a kWh zero"? 😄

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Ciao Rossi

 

2 ore fa, Rossi scrisse:

Qualora non fosse possibile, chiederò la sostituzione dell'inverter con uno da 20 kW. Infatti, da circolare dell'agenzia delle dogane, si considera il minimo tra potenza pannelli e potenza inverter (non è chiaro se si tratta di potenza "nominale"). Quindi se l'inverter è da 20 kW ma il campo fotovoltaico da 1GW, conta come 20 kW.

 

Per le "Dogane" che sovraintendono alla situazione delle "Officine Elettriche" sarà anche così come tu dici ma direi non è così nella pratica tecnica del FV per uso "domestico" sino ai 20,00 kWp.

 

Se l'Inverter è dichiarato per una Potenza superiore a quella Nominale dell'Insieme dei Pannelli allora (ma solo dal punto di vista tecnico) il tutto può funzionare.

 

Non può invece funzionare viceversa dato che l'Inverter si autoprotegge e, se gli arriva troppa Potenza dai Pannelli, allora "stacca".

 

Nella normale prassi di scelta dell'Inverter i Costruttori degli stessi raccomandano di tenere conto anche del fatto che taluni tipi di Pannelli vengono immessi sul Mercato dichiarando una Potenza Garantita con il solo margine di variabilità verso il "positivo".

Per fare un esempio : 1 Pannello = 300 W (- 0% + 5%).

 

Inoltre, sempre per gli Inverter, viene anche raccomandato di tenere sempre conto che, al di la della loro Potenza Massima dichiarata, i Pannelli possono generare, al primo avviamento e per qualche settimana iniziale, una ulteriore maggiore Potenza/Tensione oltre a a quella massima dichiarata formalmente dal loro Fabbricante.

 

Questa situazione di possibile Sovrapotenza/Sovratensione ovviamente va considerata sapendo che si può verificare, solo in qualche momento e in qualche giornata, se l'Impianto entra in servizio nei 6 mesi di bella Stagione (da inizio Primavera a fine Estate).

 

Comunque, dal punto di vista del GSE che erogherà  i "Ritorni Economici" per la Convenzione S.S.P. (Scambio Sul Posto), per quanto risulta a me, quello che fa testo per definire la Potenza dell'Impianto (i kWp) è il totale della Potenza Nominale dei Pannelli installati.

Una volta stabilita la Potenza complessiva dei Pannelli, allora l'inverter installabile deve essere di una Potenza Nominale Dichiarata (dichiarata dal suo Costruttore) pari o solo minimalmente superiore a quella complessiva dei Pannelli.

 

All'atto pratico, se necessario, si toglie un Pannello o due per rientrare al di sotto della "taglia" dell'Inverter disponibile.

 

La regola della coincidenza della Potenza Nominale dei Pannelli con quella dell'Inverter è stata stabilita al fine di evitare, nei limiti del possibile, che gli Impianti vengano poi, in un secondo tempo, Sovrapotenziati molto facilmente aggiungendo Pannelli in modo abusivo.

 

 

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Osservazioni interessanti. L'impianto tuttavia è al sole (e non in funzione) da 4 anni e sia pannelli sia inverter saranno già ben cotti. Immagino che, soprattutto i pannelli, abbiano sofferto più di quanto non avrebbero se avessero prodotto. 

(avrei dovuto chiedere all'amministratore di coprirli 🤔)

 

Non so bene come funzioni la limitazione di potenza, ma immagino sia effettuata con il fine di non sovraccaricare l'inverter (in termini di corrente e/o tensione) senza però interrompere la produzione (ma solo limitandola). Mi sbaglio?

 

Una circolare dell'agenzia delle dogane chiarisce che si calcola la potenza erogabile prendendo il minimo tra "potenza moduli FV" e "potenza inverter". Ieri sera ho scritto a colleghi di FIMER chiedendo se sono in grado di ridurre la potenza massima degli inverter di cui disponiamo a livello di firmware così da ottenere una riduzione della potenza nominale in modo "certificato" e "non-modificabile". Da un primo riscontro ufficioso, esistendo anche lo stesso identico inverter ma in versione 20 kW, la modifica dovrebbe essere possibile (il mio sospetto è che i due inverter siano identici dal punto di vista hardware).

 

Se questa strada è percorribile, tutti i problemi dovrebbero risolversi:

  • l'inverter sarebbe dimensionato (a livello di HW) per reggere tutto il campo fotovoltaico;
  • non dobbiamo sostituirlo, ma solo caricare un firmware differente;
  • rientriamo in modo ufficiale nel limite di 20 kW, con dichiarazione certificata del costruttore che non può erogare più di quella potenza.

 

Che ne dite?

Se lavoraste per l'agenzia delle dogane, cosa direste?

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quindi in 4 anni non sono riusciti a farvi entrare in funzione l'impianto per problemi burocratici? 

 

e non sapendo cos'è ch eblocca il tutto vorreste incasinare di più la pratica?

 

mi chi si occupa della messa in esercizio? il fornitore? il costruttore? il condominio?

 

qualcosa non mi torna

Modificato: da reka
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Adelino Rossi

 

Quote

Le informazioni esatte di cosa dovete o conviene fare dovete prenderle solo dall'ufficio preposto dell'intendenza di finanza. 

 

 

Quote

Se lavoraste per l'agenzia delle dogane, cosa direste?

Se rispondi in questo modo significa che il caso non è reale.

 

Quote

qualcosa non mi torna

 

 

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2 ore fa, reka scrisse:

quindi in 4 anni non sono riusciti a farvi entrare in funzione l'impianto per problemi burocratici? 

 

e non sapendo cos'è ch eblocca il tutto vorreste incasinare di più la pratica?

 

mi chi si occupa della messa in esercizio? il fornitore? il costruttore? il condominio?

Se ne occupa il condominio. Proprio perché la pratica risulta eccessivamente complessa, vogliamo ridurre la potenza per evitare i problemi burocratici. Quindi: non vogliamo incasinare la pratica, vogliamo evitarla 😄

 

2 ore fa, Adelino Rossi scrisse:

Se rispondi in questo modo significa che il caso non è reale

Trovo anch'io che sia surreale, ma va beh. La realtà supera la fantasia (diceva qualcuno, Pirandello forse?)

 

 

Comunque ho recepito il messaggio: immagino che non abbiate avuto questo genere di esperienza. Grazie comunque per i chiarimenti

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a quanto pare no... quell'impianto doveva già funzionare e guadagnare da tre anni a piena potenza... chissà che è successo.

 

 

la soluzione che stai prostettando secondo me peggiora le cose...

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1 ora fa, reka scrisse:

la soluzione che stai prostettando secondo me peggiora le cose

Non le escludo, ma vorremmo vagliare tutte le ipotesi.

 

La relazione che ci ha fatto l'elettricista e l'amministrazione del condominio è la seguente:

  • 400 €/anno per la dichiarazione dei consumi all'agenzia delle dogane + 
  • 23.24 €/anno per la licenza annuale all'agenzia delle dogane + 
  • 160 €/anno per la taratura periodica del contatore + 
  • 600 €/anno per la registrazione dei dati per GSE + 
  • 500 €/anno per obbligo partita iva e commercialista

Per un totale di 1850 €/anno, se includiamo anche l'iva.

 

La produzione di un impianto di 28 kW si stima produrre solo ~1350 €/anno in più rispetto ad un impianto da 20 kW (a cui sono stati tolti 8 kW di pannelli).

 

Se riusciamo a ridurre la potenza, tutti i costi di cui sopra diventano 0 € (ma magari qui mi sbaglio - correggetemi nel caso).

 

Le opzioni per ridurre la potenza sono due:

  • ridurre i pannelli, e perdere 1350 €/anno di produzione, ma risparmiare 1850 €/anno di gestione per officina elettrica.
  • ridurre la potenza del solo inverter, perdere solo 50 €/anno di produzione, e risparmiare 1850 €/anno di gestione per officina elettrica.
    • si perdono solo 50 €/anno di produzione perché il campo fotovoltaico supererebbe di rado i 20 kW di potenza.

 

Io sono scettico di natura, ma non stupisce la complicatezza burocratica della questione. Siamo sempre in un paese che è particolarmente orgoglioso di questo. Per questa ragione, tendo a trovare verosimili i costi riportati sopra.

 

Avete magari informazioni migliori e/o più dettagliata?

 

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la relazione dell'elettricista non la posso valutare, un paio di voci mi sembrano esagerate però...

 

per il resto, 1350 cosa sono in kWh perchè fossero in euro c'è di mezzo troppa roba interpretabile.

 

vorrebbe dire che con 28kW non arrivate a 5000 euro di corrente prodotta? 

 

quanti condomini siete?

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il 2/6/2021 at 10:04 , reka scrisse:

un paio di voci mi sembrano esagerate però

Mi interesserebbe quali, così da segnalarle all'amministratore.

 

il 2/6/2021 at 10:04 , reka scrisse:

1350 cosa sono in kWh

9 MWh

 

il 2/6/2021 at 10:04 , reka scrisse:

vorrebbe dire che con 28kW non arrivate a 5000 euro di corrente prodotta

Non ho idea di come si calcoli, e di quali calcoli abbia fatto l'elettricista. Si stimano 31 MWh di produzione annua con 28 kW.

 

il 2/6/2021 at 10:04 , reka scrisse:

quanti condomini siete?

Una cinquantina di appartamenti.

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Ricevuta stamani la risposta da parte dell'agenzia delle dogane:

Quote

Gentile Utente,

in riferimento alla questione posta con il Suo quesito, si fa presente che il limite di potenza di 20 kW indicati nella norma tributaria (art. 52 del Testo Unico delle accise, approvato con il decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504), corrisponde al valore minore tra la potenza nominale dell'inverter e quella determinata dalla somma delle singole potenze nominali di ciascun modulo fotovoltaico.

In relazione a quanto precede si comunica che la presenza di limitatori di potenza non rileva ai fini fiscali.

 

Quindi, se sostituisco l'inverter da 28 kW con uno da 20 kW, non siamo sottoposti ad accise. 

 

Varrà anche per la denuncia di apertura di officina elettrica?

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