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PLC Forum


Cavo riscaldante e magnetotermico che scatta di notte


mgaproduction

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Buongiorno a tutti

avrei bisogno di un aiuto perchè non so bene dove sbattere la testa.

Da un paio di mesi ho messo nella casa in montagna un cavo riscaldante dentro il tubo di scarico della condensa della caldaia poichè scarica all'esterno e si ghiaccia senza cavo scaldante bloccando la caldaia.

Elettricamente ho installato un piccolo quadretto elettrico sul balcone con 2 relè 220V comandati in parallelo dal termostato della caldaia e 1 magnetotermico. Di questi 2 relè, uno va a comandare la caldaia (al posto del termostato) ed uno va ad alimentare il cavo scaldante tramite il magnetotermico Gewiss gw94006 messo a protezione del cavo stesso.

Ora sta succedendo che di notte (me ne sto accorgendo in questi giorni che faccio ponte e sono su in montagna) il magnetotermico scatta, quindi il cavo scaldante si spegne e al mattino trovo la colata di ghiaccio all'uscita del tubo di scarico della condensa.

 

Vi chiedo cosa poter verificare per capire che cosa fa scattare il magnetotermico.

 

Quando devo andare in montagna, accendo da remoto il riscaldamento almeno 24 ore prima e quando arrivo in casa, il magnetotermico è normalmente attaccato e tutto funziona benissimo nonostante una notte rimane di sicuro acceso.

Ora che sono qui per questi 3 giorni, salta fuori il problema appena descritto.

Sulle indicazioni del magnetotermico c'è un simboletto che indica che funziona fino a -25° e qui la temperatura non arriva mai a quella soglia. Si va sotto 0 di qualcosa, ma di pochi gradi.

 

Cosa poter verificare quindi? Non credo sia buona cosa attaccare direttamente il cavo scaldante all' uscita del relè perchè a questo punto rischierei di far scattare tutta casa...

 

Grazie

 

 

 

 

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Il magnetotermico è da 10A giusto? Quanto dovrebbe consumare la stringa riscaldante? Il relè quanta corrente sopporta?

Suppongo tu non abbia una pinza amperometrica a portata di mano... Potresti comunque tenere d'occhio il contatore e leggere dal display la potenza impegnata oppure cronometrare il tempo tra un lampeggio e l'altro del led dell'energia attiva (quello sopra)

 

EDIT: Alt. Vedo ora che hai un magnetotermico DIFFERENZIALE. Non è un problema di carico allora ma di dispersione a terra.

Modificato: da Dumah Brazorf
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Ricordo di aver misurato la corrente assorbita e dovrebbe stare intorno ad 1 ampere. Il consumo non superava i 180/200 W

Questa sera dovrebbero raggiungermi i figli, gli dico di portarmi un pò di attrezzatura. Come faccio a vedere se per caso c'è dispersione verso terra?

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Ricontrolla l'isolamento di tutti i collegamenti elettrici. Occorre impedire che si formi condensa o coli acqua tra un contatto e il tubo metallico/carcassa della caldaia.

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In linea toerica sarebbe impossibile che si formino punti di contatto in quanto il tubo di scarico è in pvc ed è scollegato dalla caldaia, il cavo scaldante inizia almeno una spanna prima dell'imbocco del tubo e termina almeno una spanna al di fuori.

Sono stato attento a creare le connessioni all'inizio del cavo così come a fare la terminazione visto che il cavo in questione è rivestito da una calza metalliza stile quelle dei cavi d'antenna. Posso aver sbagliato, ma se così fosse, non vedo quale sarebbe il motivo per il quale il differenziale stacca di notte e non di giorno.

Altra cosa che mi lascia perplesso è che se per caso si fosse lacerato il doppio rivestimento del cavo (generando quindi zone di fili scoperti), allora in qualunque momento in cui la caldaia inizia a funzionare, dovrebbe verificarsi lo stacco perchè come si accende, inizia a sgocciolare ben bene che sia giorno o notte.

In ogni caso ovviamente controllo bene il tutto con il tester.

La temperatura esterna potrebbe influire sul funzionamento del differenziale ?

Qui la foto :

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Nella foto si vede bene il fiocchetto di neve all'interno del quale c'è scritto "-25" che suppongo sia la temperatura limite...

 

 

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Il tubo giallo è quello di scarico della condensa, il nero è quello in pvc che dopo 3 curve scarica fuori.

Tutta la parte di contatti elettrici è rivestita di termorestringenti

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Marcello Mazzola

sul gewiss se andasse in dispersione dovrebbe comparire una strisciolina gialla...l'unica è capire la dispersione. Per esempio noi a lavoro abbiamo dei fili scaldanti, ma li cabliamo sempre senza massa e sono autoregolanti credo come il tuo...alla peggio visto che il tubo è praticamente tutta plastica elimina la massa ed isola tutto per bene.

Modificato: da Marcello Mazzola
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Il cavo mi è stato venduto come autoregolante ed in effetti mi par di ricordare che il consumo non è costante ma variabile. Domani potrò essere più preciso spero...

Dove dovrebbe vedersi quella strisciolina gialla esattamente ?

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1> Perché due rele? Uno bastava (su un polo interrompi il consenso caldaia, sull'altro la calza scaldante)

2> facci vedere come sono collegati questi rele (foto a quadro aperto)

3> falla più facile: isola (termicamente) bene il tubo di scarico condensa

4> Il MTD controlla solo la calza scaldante o tutta la caldaia?

 

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Non è che si capisca bene dalle foto, ma lo schema è banalissimo : fase sui contatti A1, neutro (che arriva dal termostato di casa) sui contatti A2 dei 2 relè.

Dall'uscita del relè di sinistra si va alla caldaia, l'altro va al magnetotermico che in uscita va al cavo scaldante.

Perchè 2 ? Pensavo che ognuno avesse una sola uscita e quindi ne ho comprati 2. In effetti 1 bastava.

3 -> non vcredo si possa fare ciò che dici. L'uscita della condensa (tubo giallo) va nel tubo in pvc (tubo nero) e non ho capacità idrauliche di alcun tipo (a parte cambiare i filtrini dei rubinetti). PS : la caldaia è dentro casa.

4 -> controlla solo il cavo scaldante.

 

Il tutto è stato fatto così per evitare che il suddetto cavo si accenda ogni volta che si accende la caldaia. In questo modo, si accende quando si accende la caldaia MA solo se armo il MTD. Vale a dire che in periodi di non particolare freddo, non armo il MTD e quindi la caldaia funziona ma il cavo scaldante no. Mi serve proprio solo per i periodi dicembre/gennaio e forse febbraio.

 

 

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Questa mattina ho rifatto i collegamenti ed ho messo la calza a terra. Prima non l'avevo collegata in quanto pensavo che non essendo connessa con nulla di metallico non avesse molta importanza.

Ad oggi non è più scattato ma la verità definitiva la saprò poi soltanto dopo Natale quando ritornerò su.

 

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Il neutralizzatore è dentro casa sotto la caldaia.

Il venditore del cavo riscaldante me ne ha dato uno apposta per simili situazioni, con una guaina resistente a quel tipo di scarichi nonostante ci sia l'abbattitore.

Modificato: da mgaproduction
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Ti puoi procurare una Lampadina da Frigo 2,5W /230V + relativo Portalampada ed interporla

PROVVISORIAMENTE sul filo di Terra che va al riscaldante  ; poi provi ad invertire i fili sotto

l' M. T. D. per visualizzare in quale verso c' è meno dispersione. 

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Cioè uso la lampadina come cavo di terra per verificare che non si accenda mai neanche invertendo i fili sotto all' MTD.

Corretto ?

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> La Lampadina, collegata  provvisoriamente tra la calza esterna e la Terra dell' Impianto,

non si deve accendere a luce piena. 

> Potrebbe comunque emettere una piccola potenza luminosa a causa della Capacità

parassita  dei fili verso la schermatura. 

> Come hanno accennato altri, il cavo riscaldante diventa inefficace se manca la coibentazione

dei due tratti di tubo, giallo e nero. 

È sufficiente misurare il diametro esterno del tubo nero e chiedere 2 metri di isolante termico x

tale misura presso qualsiasi Termoidraulica. 

Senza rimuovere i tubi, si pratica un taglio longitudinale applicandolo poi a mo' di mantello da

fissare mediante fascette. 

> IL M. T. D. è scattato anche mentre la calza era isolata da Terra? 

In questo caso mi puoi contattare tramite messaggio privato per definire ulteriori prove. 

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Grazie mille piergius. Preziosissimi consigli.

Farò anche la coibentazione, ma prima voglio essere sicuro che il tutto funzioni senza problemi per evitare di montare e smontare più volte.

Ora sono ritornato a casa per cui fino a dopo Natale non saprò se funziona come si deve, ma in effetti per tutta la giornata di ieri (dopo che al mattino ho collegato la terra alla calza) il MTD non è più scattato.

 

 

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> Mancando l' Isolante Termico nella parte iniziale, l' acqua di condensa  riceve solo

una piccola parte del calore prodotto e rischia di congelare proprio  vicino all' uscita. 

 

>Ora sto pensando che al posto del secondo relè sarebbe utile un temporizzatore

per impostare la durata minima di accensione necessaria a scongelare il tubo. 

In caso contrario ritengo che accensioni  brevi e intervallate non avrebbero efficacia . 

 

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Guardando il mio vicino di balcone, credo che non ci siano problemi all'uscita dello scarico. Lui (messo esattamente come me : caldaia dentro casa e tubo che sgocciola fuori) ha optato per mettere un tradizionale bidone e non gli si ghiaccia mai.

Per il secondo punto, in realtà il cavo scaldante sta acceso per tutto il tempo che sta attaccato il termostato in casa, quindi ore e ore di fila.

Pensavo invece proprio il contrario : ridurre il tempo di accensione mettendogli un termostato meccanico tipo quelli da frigo che se la temperatura sale oltre i 2/4 gradi, stacca il cavo scaldante. Che ne dici ? Perchè comunque finchè sono in casa io, posso permettermi di tenerlo staccato e di accenderlo solo al bisogno, ma in effetti quando accendo 1 giorno prima, consuma un botto di corrente magari per nulla. Se avesse un consumo costante anche solo di 150W, in 6 ore mi consuma 1 Kwh ovvero 4 Kwh per il solo giorno in cui accendo in anticipo...

 

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coibentare quel tubo di gomma da giardino e togliere il cavo riscaldante??

 

forse un pò di neoprene attorno, un pezzo di canalina da condizionatore e della schiuma per riempire il vuoto tra la canalina e il tubo bastano ed avanzano per evitare gelate

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Non mi fido ad una semplice coibentazione. Si arriva a volte anche a -15° (anche se raramente) e non voglio trovarmi in situazioni dove poi non posso più fare nulla perchè la coibentazione non è sufficiente e la caldaia è bloccata dal tubo pieno di ghiaccio e io non posso più far nulla per chissà quanti giorni fino a che non si scioglie tutto il ghiaccio.

 

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se il tuo vicino non lo usa e non ha problemi allora l'utilità è relativa.

 

Se ci tieni tanto puoi anche tenere il cavo scaldante e mettere la coibentazione. 

 

In questo modo anche il cavo scaldante consuma di meno perché ha meno dispersione termica visto che quegli affari sono tipo delle grosse PTC, più si scaldano e meno assorbono.

 

Comunque se anche ti si blocca il tubo col ghiaccio puoi sempre mettere un secondo tubo con un deviatore idraulico e farlo scaricare dentro un secchio, non credo ti faccia 200 litri di condensa al giorno 

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Eh oddio teorici bruciando 1mc di metano si ottengono 1,5L di condensa. Quando fa freddo cagnotto vuoi non bruciarli 10-20mc al giorno?

Poi vabbè non tutto il vapore condensa, dipende da quanto è buona la caldaia e le temperature.

Modificato: da Dumah Brazorf
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Isola il tubo, spendi 5€ in isolante una volta e non si ghiaccia più.... sei a Roma, i -20° difficilmente li vedrai. Il cavo ormai l'hai messo, lo lasci e  lo accendi solo all'abbisogna.

Il cavo lo accendi solo sei fuori casa, lasci il termostato in anticongelamento (tiene i 7°) e il consumo del cavo scaldante sarà minimo.

 

Come già suggerito per isolare prendi della guaina isolante (meglio un po' più larga che più stretta, così sei sicuro di riuscire ad avvolgere tutto,, la tagli per il lungo e la fermi con 4 fascette attorno al tubo esterno.

 

Modificato: da DavideDaSerra
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