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Abbassamento pressione gas metano da parte del gestore questo inverno per la crisi del gas.


kensan

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Ciao a tutti,

alcuni commentatori si dilettano a parlare di una diminuzione di pressione del gas metano nelle condutture che portano il metano alle utenze domestiche per la crisi del Gas. Alcuni parlano di "fusibili" che si brucerebbero nel caso in cui il gas vada sotto una certa pressione. Non credo ci siano fusibili di questo tipo nella caldaia ma al limite ci sarà una elettrovalvola che chiude l'afflusso del gas nel caso in cui la pressione scenda sotto un certo limite.

 

In particolare mi piacerebbe sapere se il gas possa essere interrotto per un certo numero di ore al giorno e poi ripristinato come si può fare con la corrente elettrica. Questo senza malfunzionamenti della caldaia.

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una pressione bassa crea problemi

 

se viene a mancare il gas e la caldaia richiede il riscaldamento (acqua sanitaria  o calore) la stessa si blocca generando un allarme che va resettato

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28 minuti fa, kensan ha scritto:

alcuni commentatori si dilettano a parlare di una diminuzione di pressione del gas metano nelle condutture che portano il metano alle utenze domestiche per la crisi del Gas

 

E molto più probabile che miscelino molta più aria con il gas.

Questo già succede nei mesi invernali. Io tutti gli anni eseguo delle verifche quando mi rendo conto che il potere calorifico sembra diminuire.

Ho una piccola pentola di cui ho misurato il volume, la riempo di acqua di cui misuro la temperatura. Poi la metto aul fuoco e cronometro il tempo necessario a raggiungere il pòunto di ebollizione. A parità di temperaura iniziale c'è una differenza di circa 2' - 3' tra il tempo impiegato nelmese di giugno e quello inpiegato nel mese di gennaio. E una verifica che ho ripetuto per alcuni anni sempre con risultati simili.

Anche leggendo sulla fattura il fattore correttivo di consumo dovuto al potere calorifico varia, in estate è >1, mentre nei mesi invernali scende sotto 1.

La differenza è trascurabile per chi, come me, ha un consumo di circa 12m3 mensili, ma diventa significativa per chi ha consumi molto più elevati.

 

37 minuti fa, kensan ha scritto:

Questo senza malfunzionamenti della caldaia.

 

Credo che dopo il ripristinon della fornitura ci voglia un certo tempo di assestamento. Parlo solo per esperienza personale dovuta ad un'interruzione di gas per motivi di manutenzione alla rete di distribuzione. Per qualche ora lo scalda acqua ebbe dei problemi.

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Alessio Menditto

Penso che questo inverno quando interromperanno la fornitura di gas avvisino prima, così potremo spegnere le caldaie .

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18 ore fa, Alessio Menditto ha scritto:

Penso che questo inverno quando interromperanno la fornitura di gas avvisino prima, così potremo spegnere le caldaie

E dargli l'addio come succederà per le stufe a pellet e caldaie a gasolio!

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Dumah Brazorf

Perchè tagliare il gas quando è sufficiente staccare la corrente di conseguenza anche le caldaie non funzioneranno. 

Dei bei blackout dalle (ad esempio) 2 alle 5 del mattino che neanche te ne accorgi (la maggior parte). Colpisce tutti indifferentemente, beh a parte i superricchi con le batterie di backup. 

E chissenefrega se hai il polmone d'acciaio, citofonare Putin.

Modificato: da Dumah Brazorf
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Simone Baldini

La prima cosa che faranno è tagliare le forniture alle aziende energivore, ma questo già accadrà semplicemente alzando il prezzo in determinati periodi.

La riduzione di pressione non è un sistema percorribile perchè la rete deve garantire una certa pressione altrimenti molte caldaie non funzionaranno.

 

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Alessio Menditto

Piuttosto ho il sospetto che stiano “ allungando” un po’ il gas con aria, di modo che la pressione resta costante, ma diminuisce il potere calorico.

È solo un sospetto intendiamoci, purtroppo non ho un calorimetro da fare la prova.

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Dumah Brazorf

Ma se lo allungano con l'aria cosa cambia se non che lo paghiamo di più? Ne consumeremo di più per ottenere lo stesso calore.

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17 ore fa, Dumah Brazorf ha scritto:

E chissenefrega se hai il polmone d'acciaio,

 

Se hai apparecchiature medicali la cui alimentazione non può essere interrotta, sono previsti per legge appositi contratti con linee elettriche previlegiate ininterrompibili.

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Se e' vero quanto detto da Crozza, cioe'

nel 2008 il petrolio costava 145$ a barile e la benzina a 1,3€ a litro,

oggi un barile di petrolio costa 110$ e la benzina e' a più di 2,3 €.....

la soluzione e' da trovare in Olanda.

 

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10 ore fa, Peper ha scritto:

nel 2008 il petrolio costava 145$ a barile e la benzina a 1,3€ a litro,

oggi un barile di petrolio costa 110$ e la benzina e' a più di 2,3 €.....

cambio dollaro euro?

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1 ora fa, click0 ha scritto:

cambio dollaro euro?

Sono decimali, dal '96 l'euro si e' svalutato  del 10% circa, non giustifica i raddoppio del prezzo della benzina;

qualcuno ci sta speculando alla grande.

Modificato: da Peper
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era per dire che ci sono tanti aspetti da valutare

perdita di capacita di raffinazione in Italia e in generale in Europa

variazione dei costi di trasporto

variazione dei prezzi di stoccaggio

ecc, ecc, ecc

e senza chiamare in causa quello che ci specula sopra

grafico-storico-euro-dollaro2022.jpg

 

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Il grafico non è aggiornato, ora siamo praticamente all'oscillazione attorno alla parità, in compenso ieri il petrolio era sotto i 100$.

Nel prezzo della benzina il costo della materia prima è solo una parte delcosto industriale. Anche perchè la benzina è solo una parte di quello che si ricava dal petrolio.

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Adelino Rossi

Il gas, cosi come l'energia elettrica e i carburanti è soggetto alle leggi fiscali e i controlli sul potere calorifico sono in tempo reale e dichiarati pubblicamente e ritengo non credibile la miscelazione di aria nel gas. la variazione di pci la si ha quando cambiano tipo di gas, nel senso di gas di un area geografica piuttosto che in un'altra o gas straniero. La composizione del metano può variare dal 83-84% per il gas algerino fino al 99% per il gas nazionale.

La composizione del gas e il pci corrente nei vari nodi della rete dovrebbero essere disponibili sui siti di snam rete gas.

I grandi utenti possiedono dei gascromatografi per la composizione del gas e/o dei calorimetri per il pci, (meno costosi).

La distribuzione del gas con i metanodotti può essere similare a quella dell'energia elettrica, ci sono i metanodotti ad alta pressione da cui si derivano le utenze e la distribuzione tramite stazioni di decompressione intermedie. Come per l'energia elettrica, ci sono i contratti del gas interrompibili e quelli non interrompibili. La pressione si può abbassare, teoricamente entro i limiti della fornitura, in realtà esistono anche gli eventi imprevedibili.

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Alessio Menditto

Ah grazie Adelino, mi era venuto questo sospetto perché ultimamente quando cucino ogni tanto noto cose strane, tipo colore fiamma strana che il giorno dopo torna normale, odore leggermente diverso del gas, ma forse è una impressione mia.

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Adelino Rossi

Considera che anche per il gas, a livello locale viene poi distribuito ai vari concessionari di zona, con le loro manovre sulle reti cittadine. Per quanto riguarda l'odore, il metano è incolore e inodore, nei metanodotti viene distribuito inodore, sono poi i distributori locali o i grandi clienti a dover odorizzare obbligatoriamente il gas per motivi di sicurezza. Viene odorizzato, in genere, da una miscela di mercaptani, o altro prodotto. L'odorizzante viene prelevato dai contenitori e iniettato nella tubazione con delle pompe in funzione della portata.  Il cambio di odore può dipendere da vari fattori di esercizio e di prodotto odorizzante.  

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4 ore fa, Adelino Rossi ha scritto:

cosi come l'energia elettrica e i carburanti è soggetto alle leggi fiscali e i controlli sul potere calorifico sono in tempo reale e dichiarati pubblicamente e ritengo non credibile la miscelazione di aria nel gas.

 

Io le misure calorimetriche le ho fatte per comparazione.

La differenza di tempo che impiega il medesimo bruciatore per ottenere il medesimo differenziale di temperatura della medesima quantità d'acqua non è trascurabile. Siamo attorno a valori >90" per 200 ml tra estate ed inverno, con temperatura di partenza dell'acqua identica.

Non credo dipenda solo dal differente tipo di gas usato.

Inoltre anche il colore della fiamma cambia da azzurro intenso a giallo arancione.

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Alessio Menditto

Si ecco il colore che ho notato è esattamente quello che dice Livio, il resto non ho provato.

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Adelino Rossi

Nei sistemi regolati la combustione ha un rapporto aria gas regolabile, nei fornelli di casa la miscelazione aria gas è fissa e meccanica, se la pressione del gas scende e l'aria rimane costante l'esito cambia. Se la pressione del gas varia o la condizione del bruciatore non è sempre la stessa, o se la la temperatura ambiente non è la stessa o ci sono altri fattori, il risultato cambia. Io ho messo solo in dubbio la questione dell'aria nel gas a livello di distribuzione. Poi, può succedere di tutto e di più.  

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vincenzo barberio

 

Il 12/7/2022 alle 18:56 , kensan ha scritto:

ci sarà una elettrovalvola che chiude l'afflusso del gas nel caso in cui la pressione scenda sotto un certo limite.

E' proprio così

 

Il 12/7/2022 alle 18:56 , kensan ha scritto:

n particolare mi piacerebbe sapere se il gas possa essere interrotto per un certo numero di ore al giorno e poi ripristinato come si può fare con la corrente elettrica. Questo senza malfunzionamenti della caldaia.

Dopo una interruzione, anche di pochi minuti, dopo il ripristino della fornitura, prima che qualsiasi apparecchio possa funzionare, bisogna attendere che fuoriesca l'aria dalla condotta del fornitore ed in seguito quella presente nel proprio impianto. In questo caso la caldaia non subisce alcun danno, visto che per mancata accensione, si pone in modalità di blocco.  Comunque, visto che oltre al gas, il misuratore conta anche l'aria che vi passa, prima di insistere sarebbe bene aspettare sino al ripristino del servizio.   

 

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Simone Baldini

Precisiamo che l'immissione di aria nelle reti gas metano è una leggeda metropolitana. E' vietato e sarebbe pericoloso farlo oltre che antieconomico per le stesse società, dovrebbero dotarsi di compressori specifici (mai visti in nessuna sottostazione e qualcuna ne ho vistata), andrebbe disidratata l'aria perchè altrimenti rovinerebbe le tubature, e pregare che non si creino inneschi nelle tubature dato che diventerebbe una miscela combustibile/comburente.

Quello che le società fanno quando hanno picchi di consumo è togliere/ridurre i filtri, e facendolo si trascina tutta la schifezza depositata nelle tubature che arriva nei nostri utilizzi. Questo perchè se la condotta di distribuzione è sottodimensionata accusa una perdita di carico superiore al tollerabile e quindi per recuperare pressione vanno tolte le perdite, appunto i filtri.

Il colore della fiamma è dovuto alla buona combustione del metano che avviane in quel preciso istante, i fornelli non sono uno strumento idoneo per fare queste verifiche, controlli il combustibile (male) ma non il comburente (per nulla). Quando si vede una fiamma gialla o è perchè è in difetto di ossigeno oppure ci sono delle impurità (appunto trascinate dalle tubature). Quando è in eccesso d'ossigeno, quindi d'aria la fiamma è blu tendente all'azzurro. Chi ha mai usato un cannello assoacetilenico, vede benissino come regolare la fiamma e capisce quando è in eccesso o difetto d'ossigeno, è la prima cosa che devi imparare.

 

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