Vai al contenuto
PLC Forum


Presa a valle del contatore Enel. Come metterla in sicurezza?


gabbizio

Messaggi consigliati

Maurizio Colombi
17 minuti fa, gabbizio ha scritto:

Ma io non capivo perché mettendo un mtd da 32A dopo il contatore non dovrebbe venire protetta anche quella

Perché se tu riesci a portare 15 kg e te ne caricano addosso 32, schiatti dopo 5 minuti.

Link al commento
Condividi su altri siti


23 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Perché se tu riesci a portare 15 kg e te ne caricano addosso 32, schiatti dopo 5 minuti.

Continuo a non capire. Perché mettendo un magnetotermico differenziale da 32 ampere a Valle del contatore mi protegge tutta la linea di casa ma non quella presa?

Link al commento
Condividi su altri siti

5 minuti fa, gabbizio ha scritto:

Continuo a non capire.

A 16 amper la presa dura a 32 la sciogli... Se tu un giorno attacchi 8 ciabatte a quella presa assorbendo una marea di amper non trovi nulla che interrompa entro una corrente coerente con quella che potrebbe reggere la presa e puff... E comunque visto che non lo fai tu il lavoro certe cose dovrebbe saperle chi lo farà... Sempre che non te lo faccia il tabaccaio.. 

Modificato: da mrgianfranco
Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao  il contenitore del contatore  non è incassato.Fai un centralino stagno da 8 moduli al posto della presa .due per un magnetotermico da 32 a se il montante è da 6 mm poi in fianco un magnetotermico differenziale da 16 a per la presa,poi  altri due moduli per la presa da barra din.

Link al commento
Condividi su altri siti

52 minuti fa, mrgianfranco ha scritto:

A 16 amper la presa dura a 32 la sciogli... Se tu un giorno attacchi 8 ciabatte a quella presa assorbendo una marea di amper non trovi nulla che interrompa entro una corrente coerente con quella che potrebbe reggere la presa e puff... E comunque visto che non lo fai tu il lavoro certe cose dovrebbe saperle chi lo farà... Sempre che non te lo faccia il tabaccaio.. 

Ti ringrazio adesso è chiaro. Quindi la soluzione più semplice comunque sarebbe portare due fili da 2,5 fino al c16 in casa

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi
56 minuti fa, gabbizio ha scritto:

Quindi la soluzione più semplice comunque sarebbe portare due fili da 2,5 fino al c16 in casa

La soluzione più semplice sarebbe quella di prendere alimentazione direttamente dal contatore, con un pezzo di cavo da 2,5 e proteggere la presa localmente.

O con un fusibile da 16, spendendo una ventina di europei e non avrai protezione differenziale e dovrai metterne una scatola lì vicino altrimenti se si brucia sei a piedi.

O con un magnetotermico differenziale da 16, spendendo un centinaio di europei ed avrai la comodità di rialzare la levetta nel malaugurato caso che intervenga.

Per aggirare brillantemente la regola che "impone" di non attaccare due conduttori al morsetto del contatore, metterai una scatola con tre conduttori da 6mm, morsettati. Uno andrà al contatore, uno andrà alla protezione per la presa locale ed uno andrà all'appartamento, ma cos' non avresti protetto la linea che va all'appartamento quindi...O fai le cose come vanno fatte, o fai un accrocco per avere una presa vicino al contatore.

 

P.S. Se la buttiamo in soldoni, infilare due conduttori per 15 metri in una tubazione che non si conosce per cercare di proteggerla direttamente nel centralino di casa e lasciare la linea "montante" senza protezione costerà forse di più di quanto ho proposto prima, ma sarà sempre un accrocco.

 

Modificato: da Maurizio Colombi
Link al commento
Condividi su altri siti

8 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

La soluzione più semplice sarebbe quella di prendere alimentazione direttamente dal contatore, con un pezzo di cavo da 2,5 e proteggere la presa localmente.

 

Maurizio, rimane sempre il problema del differenziale a protezione dei conttti accidentali...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao a tutti

 

22 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

La soluzione più semplice sarebbe quella di prendere alimentazione direttamente dal contatore, con un pezzo di cavo da 2,5 e proteggere la presa localmente.

O con un fusibile da 16, spendendo una ventina di europei e non avrai protezione differenziale e dovrai metterne una scatola lì vicino altrimenti se si brucia sei a piedi.

O con un magnetotermico differenziale da 16, spendendo un centinaio di europei ed avrai la comodità di rialzare la levetta nel malaugurato caso che intervenga.

 

14 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Maurizio, rimane sempre il problema del differenziale a protezione dei conttti accidentali...

 

Veramente, leggendo qualche riga in più e sperando di essere capace di leggere correttamente, io vedo scritto : O con un magnetotermico differenziale da 16

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
Unificata la formattazione del testo.
Link al commento
Condividi su altri siti

53 minuti fa, Semplice 1 ha scritto:

Veramente, leggendo qualche riga in più e sperando di essere capace di leggere correttamente,

 

Veramente se non fossi preso delle tue solite smanie di protagonismo avresti capito che il riferimento era alla soluzione con fusibile!

Se tu ti fossi letta tutta la discussione avresti, forse, anche capito il perchè ho ribadito il problema del differenziale.

Link al commento
Condividi su altri siti

del_user_233069
16 hours ago, Maurizio Colombi said:


Per aggirare brillantemente la regola che "impone" di non attaccare due conduttori al morsetto del contatore, metterai una scatola con tre conduttori da 6mm, morsettati. Uno andrà al contatore, uno andrà alla protezione per la presa locale ed uno andrà all'appartamento,

 

In realtà non aggiri la CEI 0-21 che è molto chiara e riporta anche, per evitare “pezzotti”, uno schema semplice

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, desperado74 ha scritto:

In realtà non aggiri la CEI 0-21 che è molto chiara e riporta anche, per evitare “pezzotti”, uno schema semplice

 

Io, a casa mia, ho un impianto anni 70 per cui ricade nelle regole ante '95. Ho una situazione simile e ho messo un MGTD direttamente sotto il contatore che protegge la linea per la presa.

Però se l'impianto ricade nelle normative attuali l'unica via è mettere un bel MGTD da 20A (32A) subito a valle del contatore e da li derivarsi per il montante e per la presa di servizio.

Link al commento
Condividi su altri siti

del_user_233069
25 minutes ago, Livio Orsini said:

 

Io, a casa mia, ho un impianto anni 70 per cui ricade nelle regole ante '95. Ho una situazione simile e ho messo un MGTD direttamente sotto il contatore che protegge la linea per la presa.

 

Il tuo impianto é in regola con la norma ora per allora(prima dpr 547/55, poi 186/68, poi 46/90, etc) . Ciò vale fino a che non vengono  apportate “modifiche” (ampliamenti, trasformazione etc.). In questo caso, dovendo realizzare una “nuova linea” anche se solo per una singola presa bisogna rifarsi all 64/8 v8 e alla CEI 0-21, sempre che si voglia fare una cosa in regola. Poi a casa propria, se é il proprietario a metter mano, fa come meglio crede . Il cavo di collegamento, che collega il PdC (contatore) al DG (sostituibile fino ad un massimo di 3 DGL a condizione che siano pertinenze/stazione di ricarica), deve essere uno ed integro (no derivazioni lungo il tratto). Il MT che collega il centralino di casa deve essere dimensionato per minimo 6kW, il 20A non é adatto. 

 

 

Modificato: da desperado74
Update
Link al commento
Condividi su altri siti

25 minuti fa, desperado74 ha scritto:

il 20A non é adatto.

 

In effetti si è sempre proposto il 32A, io l'ho messo tra parentesi.

 

25 minuti fa, desperado74 ha scritto:

iò vale fino a che non vengono  apportate “modifiche” (ampliamenti, trasformazione etc.).

 

Basta che le modifiche risalgano a prima del 1995😁.

Se ci sono dispositivi di protezione come MGT, MGTD, di produzione recente si tratta di sostituzione di vecchi dispositivi non più funzionanti regolarmente.😏

 

Le normative sono state fatte per considerare tante situazioni e, soprattutto, per garantire l'utente finale da impianti fatti con l'unica regola: massimo risparmio.

In casa mia ho sempre avuto come linea guida la sicurezza. Nel 1972 usai quelle che erano le uniche prese che garantivano la massima sicurezza le Magic della Ticino, che poi dovetti pian piano sostiuire per non dover sostituire tutte le spine, però le prese attuali sono molto più sicure.

Il mio centralino è posto immediatamente sopra il contatore con partenza di linee protette separate per luci e prese. Anche analizzando l'impianto con i criteri attuali la sicurezza contro possibili contatti accidentali, sovraccarichi e cortocircuiti regge benissimo il confronto.

Modificato: da Livio Orsini
Link al commento
Condividi su altri siti

del_user_233069
13 minutes ago, Livio Orsini said:

 

In effetti si è sempre proposto il 32A, io l'ho messo tra parentesi.

 

È suggerito un 40A affinché sia parzialmente selettivo nei confronti del centralino domestico(per limitare le uscite fuori porta 😅)

 

16 minutes ago, Livio Orsini said:

 

Basta che le modifiche risalgano a prima del 1995😁.

 

 

🫣😅

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi

Livio, permettimi di dissentire da quanto mi hai fatto notare, io ho proposto due soluzioni: quella con fusibile e quella con magnetotermico differenziale entrambi dedicati solo alla presa locale. una leggermente più economica e "spartana" rispetto all'altra.

 

8 ore fa, Dumah Brazorf ha scritto:

una presa non protetta da differenziale non lo fanno più neanche nel terzo mondo...

Appunto, sarebbe la stupidaggine più grossa del mondo.

 

6 ore fa, desperado74 ha scritto:

In realtà non aggiri la CEI 0-21

E per quale motivo? Cosa prevede di preciso?

 

E poi, come giustamente sottolineato,

4 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Le normative sono state fatte per considerare tante situazioni e, soprattutto, per garantire l'utente finale da impianti fatti con l'unica regola: massimo risparmio.

ma, se l'impianto, la modifica, l'aggiunta, l'ampliamento o qualche altra diavoleria legata all'impianto elettrico viene realizzato da persona non abilitata, si è violata una Legge dello Stato, anche se, nel fare questo intervento, si fossero tenuti in considerazione tutti i "consigli" riportati nei fascicoli normativi +1... che non si sa mai.

 

Ma soprattutto e come succede abbastanza frequentemente ultimamente su PLCForum, con tutti i nostri messaggi "fuorvianti", pieni di riferimenti, multicolorati, con termini sconosciuti e con consigli economicamente spropositati... non abbiamo fatto altro che mettere più confusione in testa a chi ha chiesto di risolvere un problema "minimo" del suo impianto elettrico. Credo che non sia questo lo spirito di chi ha creato PLCForum e di chi lo sta portando avanti con impegno e buona volontà.

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi
Il 27/4/2023 alle 22:42 , Maurizio Colombi ha scritto:

Per aggirare brillantemente la regola che "impone" di non attaccare due conduttori al morsetto del contatore, metterai una scatola con tre conduttori da 6mm, morsettati. Uno andrà al contatore, uno andrà alla protezione per la presa locale ed uno andrà all'appartamento, ma cos' non avresti protetto la linea che va all'appartamento quindi...O fai le cose come vanno fatte, o fai un accrocco per avere una presa vicino al contatore.

Praticamente quello che c'è scritto nelle norme... o no? 

Solo che non ho usato termini come DG DGL DL VTP ACV ecc ecc e non ho ostentato la facoltà di accedere all'area cliente per poter leggerle...

Sempre per il discorso di prima

1 ora fa, Maurizio Colombi ha scritto:

ultimamente su PLCForum, con tutti i nostri messaggi "fuorvianti", pieni di riferimenti, multicolorati, con termini sconosciuti e con consigli economicamente spropositati... non abbiamo fatto altro che mettere più confusione in testa a chi ha chiesto di risolvere un problema "minimo" del suo impianto elettrico.

 

P.S.

VTP e ACV sono l'acronimo di VaTtelaPesca e AltreCa..ateVarie,

ecc ecc sta per eccetera eccetera

Link al commento
Condividi su altri siti

del_user_233069
6 hours ago, Maurizio Colombi said:

Praticamente quello che c'è scritto nelle norme... o no? 

In realtà no. Non puoi frapporre tra il contatore e il dispositivo di protezione del montante una scatola di derivazione, il montante deve essere integro (omissis… non devono essere presenti derivazioni lungo il tratto). Il “ponticello” va fatto nel quadro a protezione del montante. Gli acronimi sono quelli previsti dalle norme tecniche. 

IMG_0054.png

Link al commento
Condividi su altri siti

Maurizio Colombi

Le norme vanno recepite, ossia capite e messe in pratica.

Quanto scritto sulla pagina che hai allegato può essere inteso in mille modi, tu l'hai capita come spieghi, io l'ho capita a mio modo...

Vorrei avere la certezza di averla recepita bene, non vorrei che le protezioni da sovraccarico che ho installato finora non funzionassero perchè ho "giuntato" il montante a 70 cm dopo il contatore e non a 50 cm ...

 

42 minuti fa, desperado74 ha scritto:

Gli acronimi sono quelli previsti dalle norme tecniche. 

Che il popolino in generale non comprende.

Se qualcuno si rivolge ad un forum lo fa perchè non è in grado di risolvere un problema, non ha le nozioni tecniche per farlo e non possiede la pratica per eseguire correttamente il lavoro, tra tutta la gente che scrive su PLCForum potrebbe esserci la "sciura Luisa" che potrebbe credere che il DGL sia una brutta malattia o un corriere espresso e travisare il discorso.

Ci sono già migliaia di persone che parlano un linguaggio fatto di abbreviazioni e termini stranieri, cerchiamo di non farlo aumentare.

Ma questi sono solo mie seghe mentali.

Link al commento
Condividi su altri siti

37 minuti fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Se qualcuno si rivolge ad un forum lo fa perchè non è in grado di risolvere un problema, non ha le nozioni tecniche per farlo e non possiede la pratica per eseguire correttamente il lavoro, tra tutta la gente che scrive su PLCForum potrebbe esserci la "sciura Luisa" che potrebbe credere che il DGL sia una brutta malattia o un corriere espresso e travisare il discorso.

Ci sono già migliaia di persone che parlano un linguaggio fatto di abbreviazioni e termini stranieri, cerchiamo di non farlo aumentare.

Ma questi sono solo mie seghe mentali.

 

Maurizio condivido tutte le tue considerazioni!

Link al commento
Condividi su altri siti

del_user_233069
58 minutes ago, Maurizio Colombi said:

Le norme vanno recepite, ossia capite e messe in pratica.

Quanto scritto sulla pagina che hai allegato può essere inteso in mille modi, tu l'hai capita come spieghi, io l'ho capita a mio modo...

 

CavO di collegamento e non cavI di collegamento, la norma è chiara altrimenti il CEI non avrebbe avuto motivo di scrivere quell’articolo per evitare “paralleli” non protetti. Nello schema indicato nella 0-21 (norma tecnica obbligatoria) non vi è alcuna scatola di derivazione e mi permetto di aggiungere “ovviamente”, questo perché comporterebbe una riduzione del coefficiente “k” e pertanto il tratto a valle del contatore ed a monte del DG potrebbe non essere protetto da sovraccarichi(perché prelevi da un punto a monte del dispositivo di protezione). È una prescrizione anche della 64/8. Inoltre il montantE (cavO di collegamento-1 solo) deve avere una sezione minima di 6mm2). Che poi un impianto realizzato anni fa con paralleli giunzioni o altro funzioni ben venga, ma le norme cambiano e ci si adegua. Poi che dire, interpretala come meglio credi. Buon lavoro

5413741B-38DD-41C4-BE26-DB9C6DF6023A.png

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...