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Differenziali tipo F


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Ho comprato casa due anni fa e ho "ereditato" un pannello con tre differenziali puri tipo AC da 30mA 25A (ABB F202 AC-25A/0.03).

Con lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, piano a induzione, svariati computers e altri elettronici, volevo aggiornare i suddetti salvavita per aumentare la sicurezza dell'impianto.

 

A prescindere dal costo, posso semplicemente rimpiazzare i differenziali esistenti con equivalenti di tipo F, per esempio usando dei Bticino GC723F25?

 

La fornitura e' da 4.5kW e il pannello ha come generale un magnetotermico da 32A (Bticino FA82C32). Ho notato che la somma dei magnetotermici delle singole linee supera (a volte di gran lunga) i 25A del differenziale a cui sono connessi. I differenziali da 25A vanno comunque bene tanto la fornitura e' da 4.5kW, o mi conviene installarne da 40A usando dei Bticino GC723F40 (anche in previsione di un aumento della fornitura a 6kW)?

Oppure e' meglio spostare le linee più "onerose" tipo piano a induzione, cucina e lavanderia su dei magnetotermici differenziali dedicati usando dei Bticino GC8813F16GC8813F25?

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Maurizio Colombi

Non per essere pignolo, non è per

In questo momento, mircolino ha scritto:

aumentare la sicurezza dell'impianto

con tutto quello che vuoi fare non aumenti nulla, lo rendi solamente meno vulnerabile agli scatti intempestivi dovuti all'elettronica dei carichi.

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12 minutes ago, Maurizio Colombi said:

con tutto quello che vuoi fare non aumenti nulla, lo rendi solamente meno vulnerabile agli scatti intempestivi dovuti all'elettronica dei carichi.

 

Scatti intempestivi si, ma I differenziali puri di tipo F non sono anche in grado di intervenire in caso di guasti con correnti ad alta frequenza generata da inverter e altri elettronici, non individuabili da differenziali di tipo AC?

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16 minuti fa, mircolino ha scritto:

ma I differenziali puri di tipo F non sono anche in grado di intervenire in caso di guasti con correnti ad alta frequenza generata da inverter e altri elettronici, non individuabili da differenziali di tipo AC?

 

non proprio.

I dispositivi di protezione differenziali tipo F sono stati specificatamente concepiti per applicazioni con inverter monofase, garantendo un adeguato livello di protezione in caso di guasto a terra. Al tempo stesso sono in grado di offrire una elevata resistenza agli interventi intempestivi.

Sono anche  in grado  di rilevare correnti di guasto sino alla freqeunza di 1kHz

Intervengono anche in caso corrente continua sovrapposta, sino ad un massimo di 10mA circa.

Questo esclusivamente quando il dispositivo che può produrre il guasto è alimentato da linea monofase.

Nel caso di linee bifasi, trifasi e polifasi è necessario usare differenziali di tipo B, ed anche in tutti quei casi in cui si può avere una circolazione di corrente continua verso terra.

Visto che oramai molti dispositivi casalinghi sono equuipaggiati con  motori pilotati da inverter (climatizzatori, lavatrici, frigoriferi) questi differenziali sono quasi un obbligo.

Modificato: da Livio Orsini
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Grazie Livio!

 

Non sono un esperto ma mi sembra di capire che la maggior parte degli elettrodomestici da casa di nuova generazione (lavatrice, frigorifero, microonde, gruppi di continuita', etc.) facciano uso di un inverter.

Essendo la fornitura di casa mia monofase, nel mio caso, sostituendo i differenziali tipo AC (che mi sembra di capire non sono più ammessi in gran parte di Europa) con equivalenti di tipo F, oltre ovviamente a ridurre interventi intempestivi, aumenterei il livello di protezione e sicurezza in caso di guasti dei suddetti elettrodomestici? 

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Simone Baldini

Potrnziare i magnetotermici dipende solo dalla linea che hai a valle dello stesso. Cioè la sezione deve portare quell'amperaggio, altrimenti non è da fare.

Io ho avuto problemi con gli AC, in pratica intervenivano perchè ho diversi inverter e anche fotovoltaici, montato un F il problema è svanito. Non creo che dia molta piu' sicurezza, piu' che altro non interviene per nulla.

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46 minutes ago, Simone Baldini said:

Potenziare i magnetotermici

 

No no, semmai il contrario, vorrei depotenziare certi magnetotermici tipo quelli per le luci che ora sono solo a LED e non hanno piu' bisogno di 10A.

Voglio potenziare i differenziali. Per esempio adesso nel quadro ho un differenziale da 25A con a valle 3 magnetotermici da 16A (cucina), 20A (piano induzione) e 16A (lavanderia).

Mi sembra di capire che non e' a norma, e per questo chiedevo se e' meglio potenziare il differenziale a 40A o separare per esempio il piano a induzione e metterlo su un magnetotermico differenziale dedicato da 25A.

 

Comunque mi sembra di capire che sostituire un differenziale tipo AC con uno tipo F non abbia controindicazioni (a parte il costo).

Posso chiederti che marca/modello di F hai usato? 

Modificato: da mircolino
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Se non hai problemi di budget io metterei tutti differenziali magnetotermico per ogni linea, esempio i 5SV di di Siemens ad un modulo ci sono tipo A AC F, con magnetico con curva B C e anche modulo controllo archi con potere d' interruzione sia da 4500 che da 6000A più di così  ..

 

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il modulo controllo archi che affidabilita' ha?  un mio conoscente che ha un'impresa di installazione di media dimensione mi ha detto che dove li ha montatiha dovuto eliminarli dalla disperazione, a causa di molteplici interventi intempestivi

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15 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

non proprio.

I dispositivi di protezione differenziali tipo F sono stati specificatamente concepiti per applicazioni con inverter monofase, garantendo un adeguato livello di protezione in caso di guasto a terra. Al tempo stesso sono in grado di offrire una elevata resistenza agli interventi intempestivi.

Sono anche  in grado  di rilevare correnti di guasto sino alla freqeunza di 1kHz

Intervengono anche in caso corrente continua sovrapposta, sino ad un massimo di 10mA circa.

Questo esclusivamente quando il dispositivo che può produrre il guasto è alimentato da linea monofase.

Nel caso di linee bifasi, trifasi e polifasi è necessario usare differenziali di tipo B, ed anche in tutti quei casi in cui si può avere una circolazione di corrente continua verso terra.

Visto che oramai molti dispositivi casalinghi sono equuipaggiati con  motori pilotati da inverter (climatizzatori, lavatrici, frigoriferi) questi differenziali sono quasi un obbligo.

Quindi nel caso di distribuzione fase fase tipo come abbiamo a Roma tu dici che gli F non sono adatti? Oppure ho capito male? 

Sai per caso dove posso trovare questa specifica?

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Simone Baldini

Certo avere un differenziale per ogni utenza sarebbe il top, individueresti subito il "guasto" oltre al fatto che non ti salta tutto ogni volta.

Ma poi, francamente, non è che interviene mai, cioè a parte il mio caso che interveniva per nulla, ma adesso che è stato cambiato me lo sono dimenticato.

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1 ora fa, soltec ha scritto:

Quindi nel caso di distribuzione fase fase tipo come abbiamo a Roma tu dici che gli F non sono adatti?

 

Non lo dico io, lo dice la specifica tecnica del tipo "F" e la normativa; Se la linea di alimentazione è bifase bisogna ricorrere al tipo "B".

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4 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Non lo dico io, lo dice la specifica tecnica del tipo "F" e la normativa; Se la linea di alimentazione è bifase bisogna ricorrere al tipo "B".

Intanto grazie della risposta. Ma hai qualche link da suggerirmi dove documentarmi meglio? 

Ho provato a cercare ma non trovo niente di specifico.

 

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Fai una ricerca con parole chiave come "differenziale tipo F specifiche tecniche", dovrebbero comparirti decine di risultati che riportano sia le caratteristiche che il confronto con atri tipi.

Inoltrew sul sito ABB trovi una guida specifica per la scelta del differenziale più adatto; credo che altri produttori di differenziali abbiano delle simili note tecniche.

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28 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Fai una ricerca con parole chiave come "differenziale tipo F specifiche tecniche", dovrebbero comparirti decine di risultati che riportano sia le caratteristiche che il confronto con atri tipi.

Inoltrew sul sito ABB trovi una guida specifica per la scelta del differenziale più adatto; credo che altri produttori di differenziali abbiano delle simili note tecniche.

Per esempio su Abb vedo che fanno Il DDA202 di tipo F.

Sulle specifiche leggo

DDA202 di tipo F può essere associato alla vasta gamma di interruttori magnetotermici S200, in applicazioni 2P fino a 63 A con un potere di interruzione fino a 25 kA.

 

Questo mi sembra in contraddizione con la specifica tecnica del tipo F  oppure ho capito male? 

 

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34 minuti fa, soltec ha scritto:

Questo mi sembra in contraddizione con la specifica tecnica del tipo F  oppure ho capito male? P

 

Dovresti leggere bene le specifiche complete.

Non credo proprio che ABB sia in contrasto con quanto prescritto dalla normativa.

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21 ore fa, mircolino ha scritto:

I differenziali da 25A vanno comunque bene tanto la fornitura e' da 4.5kW, o mi conviene installarne da 40A usando dei Bticino GC723F40 (anche in previsione di un aumento della fornitura a 6kW)?

Potresti installare differenziali-magnetotermici da 25A, o sostituire l'interruttore generale da 32A con uno da 25A (questo però ti creerebbe problemi in caso tu voglia aumentare la potenza della fornitura)

 

20 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

Nel caso di linee bifasi, trifasi e polifasi è necessario usare differenziali di tipo B

Le specifiche che ho trovato dicono "Il tipo F non può essere impiegato quando l’apparecchio utilizzatore è alimentato da due fasi tramite doppio ponte raddrizzatore", però in genere una linea "bifase" domestica non è alimentata tramite un ponte raddrizzatore. Quindi, almeno nel "bifase domestico" (cioè la 220-230V ottenuta con due fasi) il differenziale di tipo F dovrebbe funzionare.
O c'è qualche altra specifica che non ho letto?

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2 ore fa, Michele V ha scritto:

erò in genere una linea "bifase" domestica non è alimentata tramite un ponte raddrizzatore.

 

Ma no! Non hai capito quello che dice la prescrizione con la dicitura: "Il tipo F non può essere impiegato quando l’apparecchio utilizzatore è alimentato da due fasi tramite doppio ponte raddrizzatore" .

Si parla di apaarecchio uhtilizzatore!

Tipico è il caso dell'inverter che pilota il motore del climatizzatore, dove la linea elettrica, all0'interno del climatizzatore, viene raddrizzata da un ponte eche andrà ad alimentare il tutto.

In questo caso se la linea elettrica è mono fase, ovvero una fase di un sistema trifase + il conduttore neutro, si deve impiegare un differenziale di tipo "F".

Questo è valido per almeno lo 80% delle utenze nazionali.

Nel rimanente 20% circa dove la distribuzione è di tipo bifase, a 220V, si deve usare un differenziale di tipo "B"!

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2 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Ma no! Non hai capito quello che dice la prescrizione con la dicitura: "Il tipo F non può essere impiegato quando l’apparecchio utilizzatore è alimentato da due fasi tramite doppio ponte raddrizzatore" .

Si parla di apaarecchio uhtilizzatore!

Tipico è il caso dell'inverter che pilota il motore del climatizzatore, dove la linea elettrica, all0'interno del climatizzatore, viene raddrizzata da un ponte eche andrà ad alimentare il tutto.

In questo caso se la linea elettrica è mono fase, ovvero una fase di un sistema trifase + il conduttore neutro, si deve impiegare un differenziale di tipo "F".

Questo è valido per almeno lo 80% delle utenze nazionali.

Nel rimanente 20% circa dove la distribuzione è di tipo bifase, a 220V, si deve usare un differenziale di tipo "B"!7

Ma la motivazione tecnica quale è? 

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4 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

dove la distribuzione è di tipo bifase, a 220V, si deve usare un differenziale di tipo "B"!

Si, ma dove sta scritto?

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del_user_155042

nello specifico il diff tipo B  interviene anche per :

 

pulsanti unidirezionali che possono essere generate da circuiti di raddrizzamento alimentati da due fasi

ma , c' ancora altro che F non è addato e il B  sì , nei circuiti bifase , trifase , polifase .

 

 

 

 

 

 

 

Modificato: da bypass
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5 ore fa, Michele V ha scritto:

ma dove sta scritto?

Edit: ho letto la frase con più attenzione, ed in effetti sembra escludere l'utilizzo del "tipo F" in caso doppio ponte raddrizzatore alimentato da due fasi.

 

Però la frase continua a sembrarmi un po' sibillina. Probabilmente sbaglio, ma ho la sensazione che in realtà si riferisca ad un'altra situazione.

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11 ore fa, Michele V ha scritto:

Si, ma dove sta scritto?

 

Nel mio primo messaggio, dovo ho riportato parte della specifica tecnica del differenziale di tipo "F":

 

Il 2/6/2023 alle 17:24 , Livio Orsini ha scritto:

Questo esclusivamente quando il dispositivo che può produrre il guasto è alimentato da linea monofase.

Nel caso di linee bifasi, trifasi e polifasi è necessario usare differenziali di tipo B, ed anche in tutti quei casi in cui si può avere una circolazione di corrente continua verso terra.

 

Questo è quanto prescrive la normativa poi, per quanto mi riguarda, puoi mettere quello che pi ti aggrada.

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