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PLC Forum


Split Idronico immergas


Swolloso

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Adesso do anch'io un occhio per capire questa cosa. Sul fatto che siano pensati per andare in continuazione come per il riscaldamento ti dico di no, perchè in riscaldamento sfruttando quello a pavimento poi funziona per inerzia del pavimento ed allora ha senso. Invece qui il discorso è diverso. Poi c'è tutta una considerazione da fare sul riscaldamento che non può essere fatta per il raffreddamento. Magari ci può volere di più, ma deve raffreddare comunque in breve tempo, non sicuramente come quelli ad espansione diretta ma neanche con 20 volte il tempo in più

Modificato: da Swolloso
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non so questo è quello che mi aveva riportato installatore, per giustificare la poca resa, oltre appunto al discorso di tubazioni troppo piccole e cassette installate troppo vicino a soffitto. Fatto sta che l'impianto non ha mai funzionato a dovere, e non solo perchè abituato precedentemente a sistemi a gas, ma proprio per la difficolta di raffrescare con l'acqua. Ad esempio è da questa mattina che ho acceso lo split dello studio (stanza di 3*4) e dopo partenza a 28,2 sono attualmente a 27 gradi. Aria esce, ma non fredda e la batteria toccandola è freddina solo a meta (19 gradi misurati con termometro laser nella parte alta, e 23 nella parte bassa della batteria) con una temperatura impostata da telecomando di 20°. Non ci arriverà mai

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Io ho fatto tutte le prove e dal locale caldaia l'acqua risulta sui 10-12 gradi. La temperatura impostata del raffreddamento acqua è da un minimo di 7 gradi ad un massimo di 12. Dallo split, con sonda professionale (fatto oggi con idraulico) l'aria esce sui 15-16 gradi e la prende sui 23 gradi. La pompa di calore lavora con temperature giuste. Mi è stato consigliato di tenere anche sempre attiva la ventilazione meccanica, per avere un abbassamento di temperatura in più, ma che le temperature sono queste. Mi è stato indicato che comunque lo split idronico lavora così e meglio non può fare. Forse l'unica potrebbe essere abbassare la temperatura dell'acqua e di portare l'acqua da 7-12 a 4-10?

 

Io non sono esperto, però guardando in giro sembrerebbe che sia proprio questo il risultato con split idronici. Voi cosa pensate?

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ciao non vorrei dire una cavolata ma mi pare che la temperatura minima impostabile (almeno nella mia Panasonic) sia 5°... però penso che difficilmente ci potrà essere un sensibile miglioramento, anche a fronte di consumi elettrici maggiori (da pannello pdc vedo che giornalmente per tenere acqua a 7° con temperature esterne sui 28/29 consumo circa 6-7kw/gg). Io con il termometro laser, quindi non professionale preso su amazon, ma mi pare comunque abbastanza affidabile (vedo che la batteria è sui 17/18 parte alta e 21/22 parte più bassa). Al momento in casa non essendo particolarmente caldo fuori ho sui 25/26 gradi, e quindi anche se acceso e impostato a 21 gradi per provare a vedere come lavora, vedo che esce aria ma non forma alcuna condensa all'interno, in quanto non riesce a fare scambio termico.

 

Il mio dubbio rimane il fatto che acqua dal locale caldaia parte a 8° per poi arrivare agli split per raffreddare batteria solo a 17/18 gradi... sotto non va. O quindi arriva poca acqua rispetto al necessario, oppure si riscalda nel tragitto. Ho un pensiero, ma non so quanto conti non essendo del mestiere: il mio tank di acqua per il riscaldamento/raffreddamento è sempre lo stesso, e da li partono due tubazioni (uno dalla parte alta che serve impianto a pavimento e un'altra che serve invece tubazioni del raffreddamento) con poi delle levette per chiudere i vari circuiti a seconda di estate/inverno. Ma io penso che quando ho chiuso impianto di riscaldamento a fine inverno, per poi passare a raffreddamento dell'acqua sia comunque rimasta nei tubi del pavimento, e quindi per fare raffreddamento avrò a disposizione minore acqua nel tank per fare raffreddamento, che ovviamente ha tubazioni diverse visto che gli split idronici sono a parete. Quindi in sostanza il dubbio è che magari l'accumulo di acqua non è sufficiente (ipotizziamo siano 50lt) per fare sia riscaldamento che raffrescamento (considerate che la mia abitazione è una villetta su più piani abbastanza grande). Tale idea "malsana" mi è anche nata dal fatto che installatore del raffreddamento non è quello del costruttore ma una ditta diversa, che non mi ha chiesto ne schemi impianti ne altro, e ha fatto lui le modifiche alle tubazioni per il raffreddamento, visto che a fine progetto il costruttore mi aveva lasciato solo la predisposizione, ma senza alcun collegamento nel locale impianti (infatti ho dovuto chiamare il centro assistenza panasonic per avviare il freddo sulla pompa di calore). Però come posso fare per capire se dipenda proprio da questo? Gli split sono murati, nel collettore del primo piano dove arrivano le tubazioni, che sono tutte isolate e coibentate, non vedo valvoline di sfiato ne jolly per ispezionare tubazioni... ci sono solo dei rubinetti per aprire e chiude le varie tubazioni (4 per caldo e 4 per freddo, che sono appunto i 4 split montati)... al momento sono tutte su aperte ovviamente).   

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la condensa non è un obbligo ci sono dei diagrammi temepratura/umidità che spiegano come mai non basta una differenza di temperatura per crearne.

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4 minuti fa, fabiodl ha scritto:

ciao non vorrei dire una cavolata ma mi pare che la temperatura minima impostabile (almeno nella mia Panasonic) sia 5°... però penso che difficilmente ci potrà essere un sensibile miglioramento, anche a fronte di consumi elettrici maggiori (da pannello pdc vedo che giornalmente per tenere acqua a 7° con temperature esterne sui 28/29 consumo circa 6-7kw/gg). Io con il termometro laser, quindi non professionale preso su amazon, ma mi pare comunque abbastanza affidabile (vedo che la batteria è sui 17/18 parte alta e 21/22 parte più bassa). Al momento in casa non essendo particolarmente caldo fuori ho sui 25/26 gradi, e quindi anche se acceso e impostato a 21 gradi per provare a vedere come lavora, vedo che esce aria ma non forma alcuna condensa all'interno, in quanto non riesce a fare scambio termico.

 

Il mio dubbio rimane il fatto che acqua dal locale caldaia parte a 8° per poi arrivare agli split per raffreddare batteria solo a 17/18 gradi... sotto non va. O quindi arriva poca acqua rispetto al necessario, oppure si riscalda nel tragitto. Ho un pensiero, ma non so quanto conti non essendo del mestiere: il mio tank di acqua per il riscaldamento/raffreddamento è sempre lo stesso, e da li partono due tubazioni (uno dalla parte alta che serve impianto a pavimento e un'altra che serve invece tubazioni del raffreddamento) con poi delle levette per chiudere i vari circuiti a seconda di estate/inverno. Ma io penso che quando ho chiuso impianto di riscaldamento a fine inverno, per poi passare a raffreddamento dell'acqua sia comunque rimasta nei tubi del pavimento, e quindi per fare raffreddamento avrò a disposizione minore acqua nel tank per fare raffreddamento, che ovviamente ha tubazioni diverse visto che gli split idronici sono a parete. Quindi in sostanza il dubbio è che magari l'accumulo di acqua non è sufficiente (ipotizziamo siano 50lt) per fare sia riscaldamento che raffrescamento (considerate che la mia abitazione è una villetta su più piani abbastanza grande). Tale idea "malsana" mi è anche nata dal fatto che installatore del raffreddamento non è quello del costruttore ma una ditta diversa, che non mi ha chiesto ne schemi impianti ne altro, e ha fatto lui le modifiche alle tubazioni per il raffreddamento, visto che a fine progetto il costruttore mi aveva lasciato solo la predisposizione, ma senza alcun collegamento nel locale impianti (infatti ho dovuto chiamare il centro assistenza panasonic per avviare il freddo sulla pompa di calore). Però come posso fare per capire se dipenda proprio da questo? Gli split sono murati, nel collettore del primo piano dove arrivano le tubazioni, che sono tutte isolate e coibentate, non vedo valvoline di sfiato ne jolly per ispezionare tubazioni... ci sono solo dei rubinetti per aprire e chiude le varie tubazioni (4 per caldo e 4 per freddo, che sono appunto i 4 split montati)... al momento sono tutte su aperte ovviamente).   

Premetto che neanche io sono esperto ma da quello che l'idraulico mi ha detto, se imposti 7-12 ed hai acqua a 10 gradi il fatto che esca dallo split a 14-16 è comunque giusto. Ora se tu ce l'hai a 8 gradi (parliamo di un paio di gradi) dovrebbe uscirti sui 12-14 (poi non c'è proprio il numero preciso matematico) quindi se il tuo termometro è giusto dovrebbe uscire un pò più bassa. Però bisogna vedere quanto è preciso e la corretta misurazione. L'idraulico che me l'ha montato è però colui che ha seguito il progetto dell'ingegnere e ha usato lo schema preciso. Resta da capire se nell'effettivo è giusto che lavorino a queste temperature. Bisognerebbe avere l'opinione di un esperto che lavora da tanto con tali split e capire se i dati sono più o meno ok. Il problema è che pochi montano tali split e trovarne uno davvero capace è molto difficile.

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  • 2 weeks later...

Vorrei aggiornarvi, poichè ho chiamato un altro idraulico. Quest'ultimo mi dice che il funzionamento è ok, ovvero l'acqua viene raffreddata sui 10-11° ed esce dallo split 15-16°. Però mi dice che il problema potrebbe essere la mancanza di una pompa di rilancio dell'acqua. Essendo che gira solo tramite pdc, la mancanza di una pompa di rilancio fa girare meno acqua e più lentamente e quindi potrebbe essere quello il problema del perchè raffredda poco. Voi cosa ne dite?

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