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Elettrofreno


Leo saba

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Buongiorno a tutti....chiedo un vostro aiuto per uno schema elettronico......devo azionare un elettrofreno magnetico avendo a disposizione una 110Vac.... i dati di targa dell'elettrofreno sono: 90Vdc e 0.25A...Inoltre, se possibile, vorrei avere anche la possibilità di frenare parzialmente il rullo alimentando il freno con 45Vdc circa.....pensate sia possibile o realizzabile?.... grazie a tutti anticipatamente....

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Mi viene da pensare che lo schema minimo di concetto che ti occorre prevede prima un ponte di Graetz per raddrizzare la tensione alternata di cui disponi e poi un convertitore buck regolabile a cui collegherai in ingresso l'uscita del raddrizzatore e dal quale ricaverai in uscita la tensione continua desiderata.

 

Ciao

mc1988

 

 

 

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2 ore fa, Leo saba ha scritto:

devo azionare un elettrofreno magnetico avendo a disposizione una 110Vac.... i dati di targa dell'elettrofreno sono: 90Vdc e 0.25A

 

Con 110Vac ottieni circa 154Vpp pulsanti, per avere un ripple accettabile devi anche prevedere un condensatore di spianamento in parallelo all'uscita dle ponte. Un elettrolitico da 47µF - 200V è sufficiente.

Il sistema più semplice è mettere in serie 2 resistori di potenza per far cadere la tensione in eccesso. Cortocircuiti un resistore per andare a piena potenza frenante; il secondo lo aggiusti per avere la riduzione di forza che ritieni più giusta.

Con 240ohm o 270ohm dovresti ottenere la frenatura a piena forza (sono i due valori commerciali più vicini ai 256 ohm teorici). E una discreta stufetta che dissipa 16W, quindi necessiti di una candeletta da almeno 20W di capacità dissipativa.

 

Se usi uno step down per scendere a 90V o a 45V la dissipazione è molto ridotta perchè il rendimento di questi dispositivi supera lo 80%.

 

Poi devi valutare tu per le tue esigenza. Se l'uso del freno è solo per brevi periodi intervallati da lunghe pause, la soluzione resistiva è più economica ed anche più affidabile senza grandi controindicazioni.

L'unica contro indicazione, anche nel caso di uso freqeunte, è solo infombro e dissipazione.

 

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Grazie Livio, 

ero quasi certo di un tuo riscontro e in verità lo speravo. Anche in altre discussioni mi hai sempre offerto soluzioni che in realtà si sono dimostrate fattibili e funzionali.

Seguirò il tuo consiglio utilizzando resistenze corazzate. Solo un dubbio, una resistenza sarà da 256 Ohm 16W per avere la 90Vdc, mentre per avere la 45Vdc, che valore di resistenza devo mettere in serie?

Grazie ancora

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1 ora fa, Leo saba ha scritto:

per avere la 90Vdc, mentre per avere la 45Vdc, che valore di resistenza devo mettere in serie?

 

Bisognerebbe avere le curve dell'elettrofreno.

Comunque io ti consiglio di usare la tecnica che si usava per tarare i campi dei motori cc, ad eccitazione indipendente.

Prevedi un resistore variabile da 270 ohm - 16W, poi aggiusti per avere la forza frenante giusta per le tue esigenze.

Un tempo c'eran delle candelette ceramiche werdi, con una specie di ferritoia da cui si vede il filo del resistore; sopra scorre un anello metallico che si può stringere in modo da bloccarlo in posizione.

Altrimenti procurati qualche resistore da 22W + uno da 150 ohm sempre con potenza attorno ai 16W. Parti con quella da 150 ohm e poi, eventualmente, aggiungi.

 

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2 minuti fa, Leo saba ha scritto:

Hai scritto 22W ma inte

 

Scusa ho sbagliato unità intendevo 22ohm. Parti con 150 ohm, poi aggiungi resistori da 22 ohm sino a raggiungere il valore di forza necessario.

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Mi scuso ancora per l'insistenza..... e se usassi un Motor Speed Controller già assemblato con ingresso 110Vac ed uscita 90Vdc da 500W.?.........E' possibile che funzioni su un elettrofreno anzichè su un motore?

Grazie ancora

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4 minuti fa, Leo saba ha scritto:

..E' possibile che funzioni su un elettrofreno anzichè su un motore?

In linea di principio si, poi dipende molto dalle caratteristiche costruttive di entrambi.

Se drive è di tipo PWM e l'induttanza del freno è bassa l'ondulazione di corrente può risultare troppo elevata.

 

Dai qualche riferimento sul tipo di drive che vorresti utilizzare.

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Purtroppo le specifiche sono molto generiche, non da nessuna notizia sul tipo di regolazione.

Visto quello che costa io cercherei di avere dei dati più precisi.

Modificato: da Livio Orsini
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Esistono in commercio anche alimentatori (su RS ce ne sono) con ingresso 110VAC ed uscita regolabile fino a 50VDC ed oltre, potresti risolvere il problema con due di essi con le uscite in serie (assicurandoti, come penso, che il negativo non sia a massa, altrimenti creeresti un corto franco a terra nel collegamento in serie) per ottenere 90VDC ed un minimo di logica cablata per gestire il prelievo dei 90VDC (dalla serie dei due alimentatori) in alternativa al prelievo dei 45VDC (dal primo alimentatore), con i dovuti interblocchi elettromeccanici.

 

Ciao

mc1988

 

 

 

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