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Problemi con impianto di riscaldamento a pavimento


ponant

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Buongiorno, ho un problema con l’impianto di riscaldamento. Zona climatica E, abitazione singola dei primi anni 90 con impianto a due circuiti, uno a pavimento per cucina e living e uno classico a termosifoni per la zona notte.

Nessun particolare problema sino a dieci anni fa, sostituzione caldaia con caldaia a condensazione, montaggio defangatore magnetico perché i termosifoni sono in ghisa, montaggio di un moderno miscelatore (tutto VIESSMANN) in sostituzione di un artigianale riduttore di temperatura con valvola termostatica.

Durante i lavori viene fatto un “lavaggio “dell’impianto con prodotti chimici e relativa pompa, “dopo venti anni VA FATTO!”.

Nessun problema per due .. tre periodi invernali, poi ho difficoltà a raggiungere una temperatura confortevole nella zona con impianto a pavimento, scopro che due dei quattro circuiti sono completamente ostruiti e un terzo e parzialmente compromesso.

Libero i circuiti facendo scorrere acqua potabile a 3 bar, dallo scarico escono molti detriti a forma di scagliette scure (ruggine, rame ossidato?) e tutto funziona correttamente per qualche anno.

Adesso, fatico a raggiungere la temperatura e con un rapido lavaggio dei circuiti con acqua potabile ho scaricato ancora parecchio ossido.

Temo che quel trattamento di anni fa abbia rovinato la superficie interna del tubo e/o termosifoni e senza un opportuno trattamento di stabilizzazione non si possa risolvere, cosa ne pensate?

Di natura prettamente geometrica il secondo problema, alcuni circuiti di riscaldamento sono su un livello più basso dei tubi di collegamento al circito (40 cm) e il collettore di distribuzione nel locale tecnico, montato capovolto, si trova 40 cm ancora più sotto, questo rende difficoltosa l’espulsione dell’aria nei circuiti a pavimento ed inservibili i flussometri montati.

All’epoca della costruzione, nelle ns. zone gli impianti a pavimento a bassa temperatura non erano affatto diffusi e mancava l’esperienza relativa.

Per risolvere, spostando il collettore a un livello più alto sarebbe dispendioso a livello economico, (con rifacimento di parte dei pavimenti) ma ne potrebbe valere la pena ?

Ringrazio anticipatamente chi mi possa consigliare, buona giornata a tutti.

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Io valòuterei:
1> di fare un lavaggio e stabilizzazione con prodotti idonei
2> separazione idraulica della sezione a bassa temperatura da quella ad alta (scambiatore a piastre e pompa sul secondario BT) per non ostruire costantemente con la fanghiglia prodotta dalla ghisa dei termosifoni la parte in BT.
 

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Purtroppo il vecchio idraulico ci ha lasciato e non so che prodotto possa aver usato, penso acido, dovrò chiedere un lavaggio adeguato.

Lo scambiatore sarebbe la soluzione migliore, anche se più invasiva e costosa, un ulteriore filtro/defangatore montato sul tubo di mandata tra l’impianto ad alta temperatura e il miscelatore non potrebbe risolvere il problema?  

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Grazie per il consiglio, la soluzione proposta sicuramente risolverebbe alla radice il problema.

A primavera allo spegnimento dell’impianto, sicuramente farò intervenire un termotecnico.

Buon weekend.

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