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Eliminazione contatore condominiale


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Buongiorno vivo in un bifamiliare con mia cognata che abita sotto di me. Per accordi interni pago sempre io la bolletta della luce condominiale che tra l'altro è sempre intestata a me. E' possibile evitare di avere il contatore condominiale e allacciare la corrente condominiale al mio contatore? Leggo varie risposte vorrei essere certo di non infrangere la legge.

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non è obbligatorio averlo il contatore condominiale, soprattutto visto che siete solo in due.

 

oltretutto non vi dividete nemmeno la spesa, fai sicuramente bene a eliminare il contatore condominiale e attaccarti al tuo impianto, chiaramente la modifica va fatta con criterio.

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Inserita: (modificato)
29 minuti fa, reka ha scritto:

non è obbligatorio averlo il contatore condominiale, soprattutto visto che siete solo in due.

 

oltretutto non vi dividete nemmeno la spesa, fai sicuramente bene a eliminare il contatore condominiale e attaccarti al tuo impianto, chiaramente la modifica va fatta con criterio.

Ovvio chiamo un elettricista, il punto è se è fattibile legalmente..

Ho letto qui per esempio:

https://www.condominioweb.com/forum/quesito/disattivazione-contatore-luce-scala-e-collegamento-contatore-uso-domestico-126282/

Si mette il dubbio che l'iva condominiale e residenzali è diversa e che anche la corrente condominiale non è per uso domestico

Uno in altro forum mi dice che non posos farlo perchèe andrei a servire parti comuni (cioè non domestiche) con un contratto per uso domestico (che ha delle tariffe e in alcuni casi IVA agevolati rispetto al primo).

Non so cosa fare....

Scusate io non me ne intendo , ma il contatore viene chiuso i fili che si collegano a quel contatore vanno collegati al mio contatore dell'appartamento giusto?

Modificato: da mpg
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visto che nemmeno dividete la spesa io non mi farei problemi, è come avere la villetta e collegare l'illuminazione del giardino e del box sotto un contatore con contratto per parti comuni.

 

per farlo sarebbe meglio avere un centralino sotto il tuo contatore e collegarsi li con le dovute protezioni.

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ma cosa è allacciato sotto al contatore "condominale" ?

l'illuminazione esterna (?) tecnicamente, spetterebbe al piano terra o "ognuno il suo" se la divisione non è a piani

altre cose "condominiali" sono cancello, video/citofono, centralini tv vari e eventuali pompe varie

 

tecnicamente come hai già visto la cosa non è legale ai fini fiscali

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non è questo il caso..non sono due utenze, sono in due unità con parti comuni, se solo una vuole il cancello e l'illuminazione condominiale che facciamo?

lui oltretutto non prende soldi dall'altro, il contatore condominiale è un regalare soldi in questo caso.

 

c'è gente che sotto un contatore affitta appartamenti e andiamo in paranoia in questo caso?

 

 

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54 minuti fa, reka ha scritto:

 

c'è gente che sotto un contatore affitta appartamenti e andiamo in paranoia in questo caso?

 

 

Esatto, vai tranquillo in questo caso, collega tutto sotto al tuo contatore e nessuno verrà mai a dire niente.

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54 minuti fa, reka ha scritto:

andiamo in paranoia in questo caso?

se uno chiede le regole, quelle sono

è come se uno ti chiede se può passare con il semaforo rosso...

 

se poi i consumi sono minimi (un cancello e il citofono) può avere un "tornaconto"

se i consumi sono abbastanza presenti (ipotesi la presenza di pompe per le acque reflue) si rischia di ritrovarsi con delle belle bollette

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1 ora fa, reka ha scritto:

non è questo il caso..non sono due utenze, sono in due unità con parti comuni, se solo una vuole il cancello e l'illuminazione condominiale che facciamo?

lui oltretutto non prende soldi dall'altro, il contatore condominiale è un regalare soldi in questo caso.

 

c'è gente che sotto un contatore affitta appartamenti e andiamo in paranoia in questo caso?

 

 

 

due unità con parti comuni sono due utenze. Anzi sono tre, le due unità più le parti comuni.

Io non vado in paranoia. Al limite è un problema dell'intestatario del contratto, che se dovesse venire scoperto, prenderà le sue multe e le pagherà, con o senza paranoie.

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Se è un contatore condominiale andrebbe costituito un condominio a fronte del quale si ottiene un codice fiscale. Dopo di che si intesta il contatore al condominio. Non è obbligatorio, per due soli proprietari, avere l'amministratore di condominio , ma per correttezza sarebbe meglio aprire un conto bancario attraverso il quale procedere al pagamento delle varie spese di ordinaria e straordinaria manutenzione. Morale... A fasciarsi la testa si è sempre in tempo!

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A casa di mia mamma, 4 appartamenti, nessun contatore per le utenze comuni(luci/campanelli/antenna/serraura porta ingresso).

Una volta era presente, poi è stato fatto rimuovere senza nessun problema.

Ora le utenze comuni, sono sotto il contatore di mia mamma, che ad ogni bolletta si fa corrispondere una cifra fissa.

 

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20 minuti fa, Nik-nak ha scritto:

Ora le utenze comuni, sono sotto il contatore di mia mamma, che ad ogni bolletta si fa corrispondere una cifra fissa.

ok, pero quando tua mamma prima o poi " libererà" l'appartamento

il nuovo inquilino/proprietario è tenuto legalmente a mantenere tale "attività"...

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Livio Orsini
21 minuti fa, click0 ha scritto:

ok, pero quando tua mamma prima o poi " libererà" l'appartamento

il nuovo inquilino/proprietario è tenuto legalmente a mantenere tale "attività"...

 

Non necessariamente. Si può sempre far richiesta di un nuovo contatore condominiale.

Se un condomino si accola una servitù, senza che questa sia registrata sui documenti catastali della proprietà, il nuovo propietario può decidere se conservarla o se rifiutarla.

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1 minuto fa, Nik-nak ha scritto:

A casa di mia mamma, 4 appartamenti, nessun contatore per le utenze comuni(luci/campanelli/antenna/serraura porta ingresso).

Una volta era presente, poi è stato fatto rimuovere senza nessun problema.

Ora le utenze comuni, sono sotto il contatore di mia mamma, che ad ogni bolletta si fa corrispondere una cifra fissa.

 

 

A beh, se lo fanno a casa di tua mamma... 

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12 minuti fa, NoNickName ha scritto:

A beh, se lo fanno a casa di tua mamma... 

Pensa che nel condominio dove abito, 16 condomini, 3 scale, in origine avevamo 3 contatori dell'acqua, una per scala, poi abbiamo fatto togliere due contatori, e ne abbiamo tenuta uno solo.

Spese della singola utenza, ripartita per 16, secondo millesimi condominiali.

 

Modificato: da Nik-nak
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10 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Non necessariamente.

si potrebbe farla legalmente ricadere come "servitù volontaria"

decorsi un tot di anni, "legalmente", si è poi "obbligati" alla "fornitura del servizio" (tra l'altro sopra a tale incasso ci dovrebbero pure pagarci le tasse ?!)

PS è una cosa un "po' contorta"

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5 ore fa, reka ha scritto:

non è obbligatorio averlo il contatore condominiale, soprattutto visto che siete solo in due.

 

oltretutto non vi dividete nemmeno la spesa, fai sicuramente bene a eliminare il contatore condominiale e attaccarti al tuo impianto, chiaramente la modifica va fatta con criterio.

Dunque il contatore condominiale serve per luce scale,un paio di luci esterne e il cancello, certo che ancora non ho cpaito bene, non è legalmente fatitbile anche se in molti condomini è cosi? Insomma un po' all'italiana??

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12 minuti fa, mpg ha scritto:

non è legalmente fattibile anche se in molti condomini è cosi? Insomma un po' all'italiana??

esattamente

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Se è illegale dismettere un contatore delle parti comuni  che sia di una bifamiliare, o di un condominio numeroso, perchè i gestori del servizio lo fanno, visto che va contro i loro interessi?

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30 minuti fa, Nik-nak ha scritto:

Se è illegale dismettere un contatore delle parti comuni  che sia di una bifamiliare, o di un condominio numeroso, perchè i gestori del servizio lo fanno, visto che va contro i loro interessi?

non è "legale o illegale la dismissione", ma una questione meramente "fiscale" 

un 3kw domestico e un 3kw altri usi vengono tassati in maniera diversa

a una fornitura domestica, viene sconta, una parte delle imposte, gravanti sulle forniture elettriche

e sempre tenendo conto che la "rivendita" dell'energia non è possibile

Modificato: da click0
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Livio Orsini
13 ore fa, click0 ha scritto:

si è poi "obbligati" alla "fornitura del servizio" (tra l'altro sopra a tale incasso ci dovrebbero pure pagarci le tasse ?!)

 

Un tempo era proprio per una questione fiscale, perchè tasse ed accise erano differenti tra l'uso domestico e quello condominiale.

Nel 1972 quando facemmo l'allaccio ad ENEL nella nuova casa (dove abitiamo ancora oggi), fummo costretti ad installare 4 contatori: uno per il mio appartamento, l'altro per quello di mio fratello, un terzo per i servizi di illuminazione, citofono e comando concello, il quarto per la caldaia ed i servii di riscaldamento. Proprio per le differenti tassazioni.Se ricordo bene, verso la metà degli anni '80, Enel motu proprio, tolse il 4° contatore lasciandone solo 1 per i servizi.

Attualmente non ci sono differenze di tassazione, solo che il contatore condominiale non poteva godere delle tariffe a maggior tutela. Con la sparizione di queste tariffe, non ci sono più motivi legali per i contatore condominiale, se non la ripartizioen delle spese.

E ovvio che il gestore spinge per questa soluzione perchè incassa comunque dei bei soldini per i diritti fissi, quelli che paghi anche se non consumi.

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16 ore fa, Nik-nak ha scritto:

Pensa che nel condominio dove abito, 16 condomini, 3 scale, in origine avevamo 3 contatori dell'acqua, una per scala, poi abbiamo fatto togliere due contatori, e ne abbiamo tenuta uno solo.

Spese della singola utenza, ripartita per 16, secondo millesimi condominiali.

 

 

A parte che qui si parla di contatore elettrico, non dell'acqua, in ogni caso non va bene.

L'acqua non si suddivide a millesimi, ma a m3, perchè altrimenti chi vive da solo in un appartamento grande risulta consumare più acqua di una famiglia numerosa in un appartamento più piccolo. Anche se dal punto di vista sociale potrebbe essere una forma di equiparazione, è illecito. La regola è che chi consuma paga. Le tariffe di base, poi sono a scaglioni di m3 che si basano sul numero di residenti in ogni unità immobiliare. Vedasi Delibera Arera 665/2017/R/idr.

E poi l'acqua calda (centralizzata) si suddivide a kWh, non a millesimi e neanche a m3. Vedasi decreto legislativo 102 del 2014

Modificato: da NoNickName
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59 minuti fa, NoNickName ha scritto:

A parte che qui si parla di contatore elettrico, non dell'acqua, in ogni caso non va bene.

L'acqua non si suddivide a millesimi, ma a m3, perchè altrimenti chi vive da solo in un appartamento grande risulta consumare più acqua di una famiglia numerosa in un appartamento più piccolo. Anche se dal punto di vista sociale potrebbe essere una forma di equiparazione, è illecito. La regola è che chi consuma paga. Le tariffe di base, poi sono a scaglioni di m3 che si basano sul numero di residenti in ogni unità immobiliare. Vedasi Delibera Arera 665/2017/R/idr.

E poi l'acqua calda (centralizzata) si suddivide a kWh, non a millesimi e neanche a m3. Vedasi decreto legislativo 102 del 2014

Stiamo parlando dell'acqua utilizzata per le parti comuni, cioè le pulizie, non quella relativa alle singole unita abitative.

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Livio Orsini
1 ora fa, Nik-nak ha scritto:

Stiamo parlando dell'acqua utilizzata per le parti comuni, cioè le pulizie, non quella relativa alle singole unita abitative.

 

Stiamo andando completamente OT. L'argomento è il contatore dell'energia elettrica, non quello del gas o dell'acqua.

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