alessandroge Inserito: lunedì alle 18:16 Segnala Inserito: lunedì alle 18:16 Ciao a tutti, ho due domande un pò generali ma non riesco a venirne a capo: - abbiamo una casa indipendente di famiglia con tre appartamenti ognuno dei quali al momento ha la sua caldaia per riscaldamento e acqua calda e il suo contatore per elettricità. Ha senso installare un impianto fotovoltaico a tetto che possa alimentare tutti gli appartamenti? in uno vorrei anche togliere la caldaia a gas per installare un solo impianto a pompa di calore. Ha senso come spesa? da considerare che ad eccezione di un appartamento gli altri necessitano di ristrutturazione e la casa tra qualche anno potrebbe essere venduta. Si potrebbe optare anche per una soluzione più semplice, un impianto per un solo appartamento ad es? - nella casa dove vivo a genova, abito a piano terra di un condominio di 6 piani ma ho una porzione di terrazzo condominiale dove è installato un pergolato al sole tutto il tempo (fronte mare, nessun palazzo est ovest e sud). Devo risistemare la copertura de pergolato (12 mq) e ho pensato ad installare dei pannelli ma poi come porto l'elettricità al mio appartamento? è fattibile? qualcuno ha qualche esperienza in merito o suggerimento? ho pensato anche ad un impianto modesto, per abbattere i costi dei consumi e disporre di una maggiore indipendenza energetica. I miei consumi sono circa 1800kw anno con picchi in estate con i condizionatori grazie mille a tutti
mgaproduction Inserita: martedì alle 16:31 Segnala Inserita: martedì alle 16:31 Secondo la mia personale esperienza molto simile alla tua (3 alloggi in un unico piccolo condominio dove non abbiamo nemmeno l'amministratore ma facciamo tra di noi), il tetto ha diritto di essere suddiviso per mm di proprietà nelle varie falde salvo diversi accordi, ed è sempre meglio mettere per scritto tutto anche se si è parenti. Noi quindi abbiamo installato 2 impianti separati su 3 alloggi. Il terzo proprietario non lo ha voluto. Installare un unico impianto la cui produzione va poi "usata" da tutti e 3 pone poi le problematiche legate alla quantificazione e relativa contabilizzazione dei consumi. In pratica dovreste mettere un contatore/contabilizzatore ciascuno (ce ne sono di appositi, non il contatore di enel) che certifichi quanto hanno prelevato A, B e C dall'unico impianto. E poi potrebbero nascere problemi del tipo "ma A consuma troppo e non lascia nulla a B e C" o cose del genere ecc ecc. Per cui sarebbe opportuno che ognuno avesse la propria indipendenza tecnologica, anche in ottica di rivendita di singola unità immobiliare. Queste ovviamente sono "impressioni/sensazioni" ma non di sicuro legge. In linea teorica, ogni accordo vale se messo per scritto. Per esempio io ho chiesto (e firmato consapevolmente) di usare la porzione sud di colui che non ha messo nulla, accettando che se un domani lui o chi per lui (che magari vende) vuole recriminare la sua parte di falda, gliela devo liberare.
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