Carlos_85 Inserito: domenica alle 09:18 Segnala Inserito: domenica alle 09:18 Buongiorno a tutti, sto progettando un piccolo impianto in cantina per gestire prese, luci e piscinetta in giardino. Perdonate la rudimentalità, ho cercato di disegnarlo. Secondo voi c'è qualcosa che non va o da attenzionare maggiormente? I miei dubbi sono: - dal contatore enel mi collego al generale di casa (questa è la situazione attuale). Posso portare un'altra linea da 6mm su un altro quadretto li vicino? o la nuova linea deve stare a valle del generale di casa? - dal quadretto 2 ho circa 15m di distanza per arrivare in cantina. I cavi sono dimensionati correttamente (6mm)? - sto chiedendo al produttore della piscina se un 25A può andar bene. Nella scheda tecnica è consigliato avere differenziale e MT dedicati Grazie per il supporto Buona giornata a tutti
Marco Fornaciari Inserita: domenica alle 09:49 Segnala Inserita: domenica alle 09:49 (modificato) Con quello schema te le vai a cercare, a parte non essere del tutto a norme, specialmente se come pare si tratta di una villa o appartamento con giardino. Per essere a norma, e non rimanere sanza corrente in toto, ogni centralino deve avere un magnetoternico generale e tanti magnetotermi ci differenziali quante sono l linee. Pertanto anche cantina, garege, e giardino, magari si uniscono cantina e garage in base alla planimetria dell'immobile. Il giardino, norme a parte, è di buon senso averlo indipendente, dato che i problemi maggiori possono venire da lì. Ma attenzione, se l'intero impianto dave gestire una potenza superiore a 6 kW serve un progetto redatto da un tecnico abilitato. Modificato: domenica alle 10:08 da Marco Fornaciari
piergius Inserita: domenica alle 16:45 Segnala Inserita: domenica alle 16:45 Inoltre, gli Automatici vanno coordinati : nello Schema allegato figurano, in cascata tra loro, 2 Protezioni Magnetotermiche C25 e 2 Protezioni Differenziali Idn30mA che faranno a gara, a chi interviene per primo ! - Buona Domenica !
Carlos_85 Inserita: lunedì alle 08:46 Autore Segnala Inserita: lunedì alle 08:46 (modificato) Non ho capito i commenti scusate. La cantina ha un centralino separato che ho chiamato Cantina. In casa ho 2 centralini quello ad oggi esistente e il nuovo che vado ad aggiungere per gestire la cantina e dovrei mettere un MT differenziale. Non ho garage. In cantina ogni linea ha il suo MT a parte la piscinetta che ha sia MT differenziale che il MT. Cosa ci sarebbe di non a norma? Ho capito solo che 2 MT differenziale in cascata non ci vanno forse? Specifico che il centralino che ho chiamato Cantina gestisce solo le 3 linee che vanno nel pozzetto in giardino. Modificato: lunedì alle 09:00 da Carlos_85
Marco Fornaciari Inserita: lunedì alle 10:02 Segnala Inserita: lunedì alle 10:02 (modificato) L'errore principale è avere un solo differenziale generale per quadro, a parte le norme, e sempre meglio avere un MT generale per il quadro, quindi tanti MTD quante sono le linee in uscita. Il giardino è indispensabile che abbia un MTD tutto suo e derivato dal montante generale, diversamente in caso di guasto se senza corrente in tutta la casa. Poi gli interruttori MT o/e MTD in cascata vanno coordinati sia in tempo di intervento che in corrente d'intervento, ma purtroppo il concetto è già duro per gli elettricisti e gli elettrotecnici. Ma mi sono dimenticato di chiedrti prima, si tratta di una casa indipendente ovvero un appartamemto con giardino, e magari solo la casa ha superfice maggiore di 75 mq? Se è così la norma la devi rispettare, ma da qui senza planimetrie e altri dati possiamo darti solo indicazioni generali, meglio se fai vedere il tutto a un progettista abilitato o/e a un elettricista esperto. Poi l'impianto attuale è costruito per gestire fino a 6 kW o di più, non c'entra nulla il contratto che hai con il fornitore di energia elettrica. Modificato: lunedì alle 10:21 da Marco Fornaciari
Carlos_85 Inserita: martedì alle 10:19 Autore Segnala Inserita: martedì alle 10:19 Ciao Marco, ok, adesso è più chiaro grazie. Come ti sembra lo schema? Ha più senso?
Carlos_85 Inserita: mercoledì alle 17:52 Autore Segnala Inserita: mercoledì alle 17:52 (modificato) Ho rivisto un po tutto, questo sarebbe il nuovo schema, che ne dite? Ha piu senso? Modificato: mercoledì alle 17:53 da Carlos_85
Marco Fornaciari Inserita: giovedì alle 08:54 Segnala Inserita: giovedì alle 08:54 (modificato) Continui a postare schemi e a spostare gli errori avanti e indietro. Lo ho già scitto nella mia prima risposta: - a valle del contatore devi partire con due montanti protetti ognuno da solo magnetotermico con PdI 6 kA - poi in ogni quadro di distribuzione ci vuole un generale sempre solo magnetotermico con PdI 4,5 kA, quindi a valle tanto magnotermici differnziali con PdI 4,5 kA quante sono le linee da proteggere. Se fai diverso, a parte non rispettare tutte le norme, rischi di rimanre sempre senza corrente dapportutto. I differenziali in cascata non ci vanno a meno di rispettare il coordinamento: a monte dei differenziale da 10 mA (solo per luoghi frequantati da bambini piccoli) o 30 mA ci va in differenziale con minimo 300 mA di soglia d'intervento e pure ritardato. I classe AC dove c'è elettronica non ci devono essere, scattano inopportunamente per via del funzionamento delle apparecchiature elettroniche e dei loro necessari filri sull'alimentazione. Riporto anche qui Allora, le differenze sono costruttive: - un differenziale di prima generazione senza classe, quindi uno in classe AC hanno semplicemente un toroide che comanda una bobina di sgancio - un differenziale in classe A, B, F hanno un circuito elettronico che appunto riconosce e discrimina le componenti continue delle false dispersioni. Ma se non conosci le differenze tra corrente continua e corrente alternata, e pure corrente ad onde quadre, passando per i carichi: resistivi, induttivi, capicitivi, il cos fi, la trigonometria vettoriale, pi greco, radice di 2, radice di 3, il PWM, ecc. ecc. ecc. lascia perdere di avventurarti in un universo a te ignoto e fidati di chi dai differenzial si fa dare del Lei. Ripeto è dura anche per troppi laureati in elettrotecnica, figurati per troppi elettricisti. (Da un laureto in elettrotecnica mi son sentito chiedere come si misura la corrente che passa in un cavo ...) Modificato: giovedì alle 08:55 da Marco Fornaciari
Carlos_85 Inserita: 21 ore fa Autore Segnala Inserita: 21 ore fa Ciao @Marco Fornaciari, grazie per le precisazioni. Se qualcuno mi spiega, anche tecnicamente (anzi meglio), dove e cosa sbaglio ne faccio sempre tesoro e cerco di studiare la cosa. Sono un ingegnere informatico, non mi occupo chiaramente di elettronica, elettrotecnica ma ho la mente aperta e propensa allo studio e l'analisi quindi mi piace cimentarmi in progettini del genere e capire soprattutto i funzionamenti corretti e le regole da applicare. Detto ciò, ho cercato di modificare l'impianto, cosa ne pensi?
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