Roberto_M Inserito: 3 luglio Segnala Inserito: 3 luglio Buonasera a Tutti, Spero di aver postato nella sezione giusta. Sono a chiedere gentilmente delle delucidazioni in merito al collegamento elettrico della rete Modbus RTU. L’applicazione è composta da n°10 ATV 320 Schneider in cascata e n°1 CPU S7-1200 con scheda CB1241. Sulla porta RJ45 degli ATV320 ho utilizzato un connettore RJ45 con viti a cablare (acquistati online) e ho cablato rispettando alla lettera il pin-out. Ho collegato i due fili più la terra, il tutto in entra ed esci. Il cavo però non è quello Modbus / Belden o qualsivoglia con impedenza da 120 ohm ma un semplice cavo schermato non twistato. Il mio dubbio è il seguente : La CB1241 ha una resistenza interna da 150 ohm, e a fine del 10° inverter ho una resistenza di terminazione da 120 ohm. Questo può creare problemi di comunicazione? A rigor di logica le due resistenze devono avere lo stesso valore. Ma quale scelgo? E perché Siemens mi mette una resistenza da 150 ohm se in genere ricercando su internet l’RTU è sempre da 120 ohm? Al momento mi comunicano sono 4 inverter su 10, scrivo solo il valore di frequenza, con un baud basso di 9600. Per evitare altri problemi strani, sto riscrivendo il programma , come da suggerimenti consigliati sul forum, al fine di inviare una sola richiesta per volta agli slave. Secondo voi come procedendo? Acquisto due nuove resistenze da 120ohm da installare una sul Master e una sull'ultimo Slave. Oppure una sola resistenza da 150 ohm sull'ultimo slave e conservo quella integrata sulla CB? Per il cavo utilizzo uno di buona qualità, specifico per l’applicazione? Oppure un cavo Profibus , Ethernet con apposita schermatura può andare bene lo stesso? Il tutto è concentrato in un QE da 1200 mm x 800mm. Resto in attesa di vostri preziosi consigli. Grazie mille
Ctec Inserita: 4 luglio Segnala Inserita: 4 luglio Personalmente, io uso un Belden 8761, che sarebbe poi un cavo audio, ma si è provato per 30 anni essere estremamente efficace, grazie alla bassa capacità, anche con collegamenti lunghi centinaia di metri. Con gli inverter vado quasi sempre a 57600 o 115k2 baud, resistenza (interna) da 120ohm, che è la nominale per la linea RS485. Usato a volte anche una coppia di cavo ethernet e va benissimo (in effetti il layer fisico ethernet ricorda una 485 ad altissima velocità). Il cavo profibus è inutilmente enorme. Attenzione alle schermature. A volte fanno peggio che meglio. Un bel doppino twistato è spesso più che sufficiente. La schermatura a volte provoca loop di massa e incrementa tantissimo la capacità, su tratte un po' più lunghe. Però a 9600 baud si riesce ad andare anche senza resistenza di terminazione (dentro un quadro) e con cavi schifosi. Per fare un bel lavoro, andrebbe controllata la forma d'onda con un oscilloscopio, per vedere se viene troppo deformata e quindi diventa poco intellegibile da parte dei dispositivi.
Marco Fornaciari Inserita: 4 luglio Segnala Inserita: 4 luglio (modificato) Rinforzo quanto già scritto da Ctec. Intanto metti un cavo idoneo e evita tutti i loop sulle schermature con le terre: collega lo schermo a terra solo in un punto e non su tutti gli inverter. Le prime reti 485/422 le ho piazzate nel secolo scorso e anch'io ho usato cavo audio con impedenza 120 Ohm e bassa capacità: quello ho trovato in commercio. Al momento non ricordo la sigla esatta, è dal 2005 che non ne stendo più, ciè da quando le apparecchiature usate hanno la ethernet. Ne ho steso centinaia di metri (forse km) nello stesso stabilimento e una parte sta ancora funzionando, maggior parte sostituita da ethernet e profinet, lo stesso cavo lo ho utilizzato per la rete Device Net. Con tante utenze la resistenza di terminazione è di fatto obbligaroria. A livello SW devi cadenzare bene la comunicazione, con intervallo di almeno due scansioni del PLC tra una comunicazione e l'altra, e gestendo il fine comunicazione da parte del blocco: se non è un controllo assi quasti tempi sono insignificanti. Infine con 10 utenze nello stesso quadro non dovrebbe essere necessario, ma in alcuni casi dopo 6/7 apparecchiature ho dovuto amplificare (tanti kW sotto inverter presenti) il segnale; in campo ogni 100 m lo ho sempre amplificato. Modificato: 4 luglio da Marco Fornaciari
Livio Orsini Inserita: 4 luglio Segnala Inserita: 4 luglio 3 ore fa, Ctec ha scritto: Personalmente, io uso un Belden 8761, che sarebbe poi un cavo audio, ma si è provato per 30 anni essere estremamente efficace, grazie alla bassa capacità, anche con collegamenti lunghi centinaia di metri Ottima scelta. Per mia esperienza con i cavi Belden vai sempre sul sicuro. Peccato che Pirelli abbia ceduto da tempo la divisione cavi ad aziende estere. 3 ore fa, Ctec ha scritto: Attenzione alle schermature. A volte fanno peggio che meglio. Un bel doppino twistato è spesso più che sufficiente. La schermatura a volte provoca loop di massa e incrementa tantissimo la capacità, su tratte un po' più lunghe. Se i cavi schermati sono impiegati nel modo corretto non si hanno sorprese. Purtroppo non sempre sono impiegati nel modo corretto a partire dalla spellatura e dall'ammaraggio degòi schermi. Basterebbe seguire le prescrizioni EMC per avere sempre ottimi risultati. Io ho sempre messo i resistori di terminazione ai capi della tratta, aumenta l'immunità ai disturbi e migliora la forma d'onda.
max.bocca Inserita: 4 luglio Segnala Inserita: 4 luglio Il belden 8761 non mi risulta che sia un cavo per audio. Ha un impedenza caratteristica di 64ohm. Si usa in "ambiente audio" per trasmissioni segnali DMX luci, audio digitale e conandi anche se esiste il 1800 110ohm, 70075 per Aes/Ebu sempre 110ohm. Belden sempre un sinonimo di qualità.
Roberto_M Inserita: 5 luglio Autore Segnala Inserita: 5 luglio Sistemo subito il tutto e vi aggiorno appena possibile. Grazie mille a tutti per i consigli e le risposte.
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