GermanoLunelli Inserito: 4 ottobre Segnala Inserito: 4 ottobre Faccio riferimento per analogia della problematica al thread id Ozzy1 del 14 ottobre 2024, che ringrazio insieme a tutti i partecipanti per lo spunto e le riflessioni. Ben ritrovati a Tutti, sono assente da un po' dal Forum ma, non vi ho mai dimenticati, sempre consigli preziosi e competenti. Ringrazio questo thread (filo di discussione) sopra indicato per le specifiche date nelle risposte e per gli schemi postati. Penso di aver sbagliato ad inserirmi sotto al thread citato e chiedo scusa all'Amministratore, se vuole tagliare/togliere quella mia richiesta. Mi riaggancio al primo schema postato dove ho visto i collegamenti cronotermostati - elettrovalvole per chiarirmi un dubbio se mai ce ne fosse bisogno. Spiegazione impianto. Ho un impianto di riscaldamento con dieci corpi riscaldanti (radiatori) sul cui collettore ci sono 10 testine con micro che comandano l'apertura e danno il consenso alla partenza della caldaia (che se non sbaglio è stato citato come TA). Queste (elettrovalvole) o testine elettriche (qui di seguito le chiamerò semplicemente testine elettriche) sono comandate da 5 cronotermostati che controllano altrettante zone dell'appartamento. Tutti i cronotermostati sono alimentati a batterie e uso per comandare le testine elettriche i classici collegamenti C=Comune e NA=Normalmente Aperto (o NO= Normal Open). Ho rifatto i collegamenti perché mi sono trovato a sostituire le vecchie testine Giacomini, che non avevano il micro ma, una scheda comune per tutte le varie zone, la quale dava anche il consenso alla caldaia e gestiva un ritardo di partenza di circa 7 o 8 minuti per fare in modo che le valvole fossero completamente aperte e non forzassero sull'impianto a circuito mandandolo in sovrapressione. Questa tipologia appena spiegata ormai ha i sui 28 anni (roba da dinosauri direbbe mia figlia) ed ora su consiglio del mio idraulico ho aggiornato il tutto montando le testine Giacomini R473MX221 (dove M=Micro) ed ho quindi eliminato la schedina che gestiva zone e ritardi di partenza. Poiché le testine sono a 220V (230) mando la fase per attivarle tramite il cronotermostato. Il dubbio che mi è sorto controllando i contatti sui cronotermostati è questo: E' meglio che la fase sia collegata al contatto C=Comune, poi il cronotermostato quando si attiva fa il ponte con NA e quindi alimenta la/le testine elettriche o viceversa???? (lo schema postato da Ozzy1 che saluto e ringrazio e mi scuso per essermi accodato, faceva questo tipo di collegamento) Il dubbio mi è venuto perché ho visto che su due dei 5 cronotermostati che ho, i contatti erano invertiti e il 220v o Fase era collegata al NA e il C alla testina alla quale mandava corrente. Forse è più una "fisima" mia (sono anch'io una "testina" 🤣) ma, preferirei una risposta da un esperto, anche se fino ad ora ha funzionato tutto per 28 anni senza problemi. Grazie a chi mi saprà/vorrà rispondermi e consigliarmi. Germano.
drn5 Inserita: 4 ottobre Segnala Inserita: 4 ottobre 1 ora fa, GermanoLunelli ha scritto: Forse è più una "fisima" Si è una fisima. Elettricamente non cambia nulla.
GermanoLunelli Inserita: 4 ottobre Autore Segnala Inserita: 4 ottobre Grazie drn5! La cosa che mi da dubbio e per via di eventuali scariche elettriche il comune (collegato alla fase) è dentro il circuito del termostato e lo può danneggiare mentre il NA/NO è esterno (oppure viceversa), e quindi cercavo il modo per essere meno esposto a questa eventualità. Grazie comunque.
drn5 Inserita: 4 ottobre Segnala Inserita: 4 ottobre Il Comune, il NC e l'NO fanno tutti capo ad un un contattto in scambio di un relè. Non capisco cosa intendi con esterno. Comunque se hai questa preoccupazione metti la fase nel Comune.
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