Orny78 Inserito: 4 ore fa Segnala Inserito: 4 ore fa L’impianto di riscaldamento, originariamente installato con caldaia tradizionale, ha funzionato regolarmente per circa 17 anni, senza problemi di pressione, perdite o anomalie evidenti. Le problematiche sono iniziate dopo la prima sostituzione della caldaia, avvenuta con l’installazione di un modello a condensazione. Cronologia tecnica degli eventi Caldaia originale (capitolato) Funzionamento regolare per 17 anni. Nessun segno di corrosione o perdita. Acqua impianto limpida. Prima sostituzione (caldaia a condensazione Bongianni) Collegamento mandata/ritorno invertiti rispetto alla configurazione originale. Dopo circa 7 giorni si manifestano i primi sintomi: blocchi “fiamma parassita”, calo di pressione giornaliero, necessità di rabbocchi frequenti. Successivamente un radiatore a colonna (il più lontano dalla caldaia) inizia a perdere acqua e si buca. Inizia una contaminazione visibile dell’acqua di circuito (colore nero, residui metallici). Nei mesi seguenti, segnalata presenza di polvere/fanghi neri nel sifone del bagno. Seconda sostituzione (caldaia Sime) Durante l’intervento vengono rimossi i due elementi bucati. Eseguito lavaggio e installato defangatore in plastica rigida grigia. La caldaia funziona, ma continua un lieve calo di pressione dovuto a microperdite esterne (tubi ai lati del defangatore). L’acqua dei termosifoni appare torbida, biancastra e con odore, segno di residua contaminazione chimico-batterica e ossidativa.
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