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Impianto Elettrico Pompa Ad Immersione


mat1999

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ciao a tutti

ho un problemino che NON mi ha fatto trascorrere due bellissime giornate di sole... :(

Abito in campagna e, per innaffiare, utilizziamo l'acqua di un pozzo.

La pompa sommersa dovrebbe essere 220v monofase: ci sono 2cavi +1giallo/verde. La pompa è controllata da un pressostato (2 cavi) e un vaso di espansione completa l'allestimento. Il contattore e il rele termico sono stati posti molto lontano nel quadro elettrico che gestisce anche l'illuminazione del box auto. Questa la situazione ereditata dall'elettricista che a suo tempo fece anche altre piccoli danni che non vi racconto. :blink:

Da qualche giorno il ruttore staccava e attaccava in continuazione: in settimana ho comprato il vaso di espansione nuovo ma venerdi sera tornando a casa ho trovato la luce saltata. Se provo a collegare, un attacco del ruttore anticipa immediatamente il magnetotermico.

Per poter avere la corrente nel box (il magnetotermico serve più utenze oltre il pozzo) ho scollegato i cavi dal pressostato.

Da quello che sapevo e che ho verificato anche in altri post simili il funzionamento dovrebbe essere questo:

1.dal magnetotermico:

L arriva al pressostato e ritorna al comando A1 del ruttore

N collegato a A2 del ruttore

2. sul ruttore

L e N in ingresso

(a bobina eccitata dal pressostato) L e N in uscita e diretti al rele termico e da questo alla pompa

Purtroppo non posso verificare tutti i collegamenti poiche sono sepolti dalla terra e dal cemento.. (lasciamo stare...)

Cosa potrebbe essere a non funzionare ?

La pompa KO ? posso collegarla (con una prolunga )direttamente alla 220 per verificarla?

Il ruttore ? esiste un metodo per verificare ?

Escludo il rele termico perchè altrimenti non dovrebbe funzionare la pompa ma non dovrebbe saltare il magnetrotermico.

Ogni idea è buona...scusate per ila lunghezza del post. :(

Ciao.

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Prima funzionava correttamente? Sembra di si.

Onde circoscrivere le cause del guasto fai una cosa che è anche corretta dal punto di vista impiantistico. Metti un magnetotermico dimensioanto esclusivamente per la motopompa. Alimenti direttamente dal contatore il nuovo magneto termico, da questo alimenti la pompa. Se la pompa e la linea a valle del nuovo magneto termico è esente da inconvenienti, la pompa dvrà funzionare initerrottamente senza problema alcuno ed il magnetoremico non dovrà intervenire.

Verificata la funzionalità corretta potrai inserire il pressosto in serie al conduttore di linea.

Aprendo l'interruttore del amgnetotermico dedicato escluderai la pompa quanto non è necessaria.

In questo modo hai l'impianto elettrico del garage indipendente dalla pompa.

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Potete verificare se ho calcolato bene il MT che dovrebbe servirmi ? :unsure:

Ho una pompa da 1,5HP 220v monofase, quindi 1,5*750W=1125W=1,125kW

1,125kW/230V=5A per eccesso.

Quindi se prendo un MT da 5A-7A proteggo il circuito pompa da sovraccarichi e cortocircuiti. :rolleyes:

Però mi viene in mente un'altra cosa... non ho previsto un differenziale. quindi: non ho protezione contro dispersioni o interviene quello dell'ENEL ?

Sono abbastanza volenteroso e portato nel fai da te ma ho alcune lacune nei fondamenti teorici (calcolo MT ad esempio :lol: )

Grazie per il supporto :)

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1,5*750W=

1 CV = 0.735 kW ==> 1.5 * 735 = 1102.5 W Questa è la potenza meccanica resa. La potenza elettrica assorbita deve essere aumentata per il rendimento che consideriamo, vista la taglia, 0.8 ==> 1102/0.8 = 1378W. In altri termini, per erogare 1.5 CV meccanici dovrai spendere 1378 W elettrici.

Per calcolare la corrente assorbita bisogna tener conto del cosenphi secondo al formula della potenza monofase: P=V*I*cosenphi; consideraimo un cosenphi di 0.8 avremo 1378 = 230 * I * 0.8 ==> I = 1378 /(230*0.8) = 7.4898 A.

Quindi sarebbe meglio che il magneto termico abbia una corrente termica compresa tra 5A e 10 A tarabili.

non ho previsto un differenziale.
Meglio metterlo. Ti fai un bel quadrettino appena sotto il contatore ENEL dove metti un bel magnetotermico differenziale, così hai 3 funzioni in un solo apparecchio, ottieni un'esecuzione compatta con 2 fili che entrano e 2 che escono. La soglia del differenziale potrebbe anche essere maggiore degli usuali 30 mA, però essendo un'ambiente domestico lascerei la soglia classica.

Attenzione! Secondo le leggi vigenti non puoi fare questo lavoro perchè non sei abilitato.

Però visti alcuni lavori eseguiti da professionisti abilitati...se fai le cose con calma e attenzione....rischi di far meglio! :))

Ricordati di aprire l'interruttore generale dell'ENEL quando esegui i collegamenti.

Modificato: da Livio Orsini
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potenza meccanica e potenza elettrica assorbita nel caso di un motore! giusto: non si tratta di un impianto di illuminazione.

non si finisce mai di imparare... :lol:

quindi un magnetotermico differenziale da 10A va bene. Perchè tarabile? 3 funzioni: MT, diff + ???

Adesso penso seriamente anche a rifare tutto il cablaggio: parlando dei "famosi" professionisti abilitati, i cavi che salgono dalla pompa non arrivano all'alimentazione (che spunta dal terreno come fosse un lombrico incastrato) e quindi hanno messo un cordone di cavo con tanto di mammuth chiusi in una scatoletta stagna volante.

Ma non mi sorprendo più: tra le altre "pose in opera" un pò deficitarie... hanno eliminato un punto luce sul cancello d'ingresso togliendo solo il portalampade e nascondendo i fili (sotto tensione premendo l'interruttore) dentro il montante in ferro; hanno creato un punto luce in salone prendendo tensione da una presa (scoperto aihme quando ho montato il lampadario staccando solo il MT da 10A.....)

Mi metto a studiare ...conosco bene i miei limiti e l'importanza di un lavoro fatto bene ... oltre non vado!!!

Grazie e a presto.

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Perchè tarabile?

Così aggiusti la soglia di intervento della termica al valore massimo di corrente nominale del motore. Però questa è una finezza quasi esagerata. Penso che in pratica anche una termica da 7A non dovrebbe intervenire perchè, per calcolare al corrente, mi son tenuto dalla parte della ragione.

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:lol:

Attenzione! Secondo le leggi vigenti non puoi fare questo lavoro perchè non sei abilitato.

Però visti alcuni lavori eseguiti da professionisti abilitati...se fai le cose con calma e attenzione....rischi di far meglio! )

...come darti torto...
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Ma non mi sorprendo più: tra le altre "pose in opera" un pò deficitarie...

Nulla da aggiungere sulla tecnica, per quanto riguarda il seguito dei punti di sospensione, pensavo seriamente di proporTi l'acquisto di una roncola e una visitina di "cortesia" al "professionista" che ha eseguito quei lavori...per ringraziarlo, ovviamente!!! :rolleyes:

Complimenti invece per il Tuo fai da te :) !

Ciao

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ieri sera ho notato che sul rele termico, oltre alle linee in ingresso proveniente dal ruttore e alle linee in uscita, ci sono collegati altri due fili (fase) uno proveniente da una fase in ingresso del ruttore e l'altro che si perde nelle tortuosità del quadro <_<

Non riesco a trovare il perchè di queste due fasi sul rele ? :rolleyes: Sapete illuminarmi ?

comunque oggi dovrei smontare il quadro per segnarmi con precisione tutti i collegamenti

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uhm <_< mi chiedevo se posso provare a verificare l'ipotesi "pompa in corto" collegando un carico qualunque (lampada, lavatrice, ecc) al posto della pompa, utilizzando il formidabile "cordone" posto in prossimità del pozzo o collegandomi direttamente all'uscita del rele termico.

Lo so! è una idea molto poco "pulita" ma almeno se il difetto è nella pompa, potrei organizzarmi x tirarla fuori ed eseguire le "modifiche" all'impianto mentre viene visionata da persone più competenti. E' percorribile questa soluzione ? oppure ha controindicazioni che non sto valutando ?

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Ti sconsiglio vivamente di fare un corto per provare come reagisce il amgneto termico.

Se vuoi verificare l'intervento della termica per sovraccarico basta che la colleghi ad un carico che assora una corrente maggiore di quella per cui è tarata.

Esempio. Termica tarata a 5A, colleghi una stufetta elettrica che assorbe 7 A e dopo circa 1 minuto dovrebbe intervenire la termica. Attento il temp l'ho buttato li a memoria; per dare dei tempi reali bisogna visionare la curva d'intervento della temrica e, in corrispondenza della corrente assorbita, si rileva il tempo d'ntervento.

Modificato: da Livio Orsini
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:rolleyes: forse mi sono espresso male: quello che volevo provare, collegando un altro apparecchio, è proprio l'integrità dell'impianto per dedurre che la pompa è in corto. Se non ricordo male, il MT+diff che comanda il ruttore è da 16A però...

A proposito del rele termico citato nel post pre-precedente, sai dirmi i due fili (con fase) collegati a cosa servono ? Non trovo nulla in merito.. :o

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Da qualche giorno il ruttore staccava e attaccava in continuazione: in settimana ho comprato il vaso di espansione nuovo ma venerdi sera tornando a casa ho trovato la luce saltata.
Il teleruttore attaccava e staccava continuamente, forse a causa dell’idrosfera che voleva essere gonfiata, oppure il pressostato da tarare.
Venerdì sera tornando a casa ho trovato la luce saltata
E’ probabile che l’attacca stacca in continuazione del teleruttore, si sia bruciato il motore della pompa; il motore allo spunto assorbe 4-5 volte la nominale, quindi dai che dai, il motore si è incazzato e ha fatto sciopero. L’unica cosa da provare, se in condizioni attuali stacca il MT, è di scollegare sotto il relè termico i fili della pompa, e ridare tensione per vedere se il MT stacca ancora. Le operazioni falle con Int generale staccato.

PS) Con l'idrosfera come l'hai risolta? <_<

Modificato: da stefano.sunda
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L’unica cosa da provare, se in condizioni attuali stacca il MT, è di scollegare sotto il relè termico i fili della pompa, e ridare tensione per vedere se il MT stacca ancora"

ok, era quello che volevo fare collegando però un altro apparato...lo farò senza... :thumb_yello:

l'idrosfera è stata sostituita con una nuova.

si sia bruciato il motore della pompa

Anche io temo sia il motore, ma speravo fosse l'idrosfera prima o un componente elettrico (ruttore o rele) dopo.

La pompa si trova a 25mt e devo organizzarmi con un familiare per tirarla fuori....(insomma due weekend "saltati").

Quello che mi demoralizza però in questo momento è la situazione trovata sul quadro elettrico, smontato con precauzione ieri sera...

vi allego lo schema dei contatti, spero sia chiaro, e se qualcuno mi dice perchè dal rele escono 3 fasi... mi darebbe nuovo entusiamo !!! :(

Non tornano i conti...

2+gialloverde per l'alimentazione della pompa significa alimentazione monofase (L+N) o no ? perchè il rele esce con 3 fasi ?

Anche se rifaccio ex-novo l'impianto per la pompa, mi tocca seguire tutto il cablaggio per capire cosa hanno fatto.... :unsure:

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Sono io a non capire.

Perchè un MGTD 3fasi + neutro? Tu hai una linea monofase (o no).

Perchè 20A di termica?

Perchè 300mA di soglia differenziale?.

Se è un impianto domestico, con linea monofase, serve un MGTD 2 poli (linea e neutro) con differenziale da 30 mA.

E' vero che puoi anche ammettere una corrente maggiore se la resistenza di terra è più bassa.

Però fai il conto che 30 mA per il corpo umano medio son già una corrente al limite della sincope.

Quel dispositivo è un apparecchio per impianti industriali, non domestici.

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tanto tanto tempo fa, quando esisteva solo il pozzo e non la casa, era stata richiesta una fornitura trifase.

Non so se inzialmente fosse stata acquistata una pompa trifase...adesso c'è ( <_< ci dovrebbe essere) una monofase.

Suppongo che il "professionista abilitato" che ha eseguito l'impianto circa 15 anni fa abbia sfruttato la trifase per alimentare la zona box che, al tempo dei lavori, era il cuore operativo del cantiere.

Però se la pompa è monofase avrei dovuto trovare solo una fase e il neutro collegate al teleruttore (anche se poi sarebbe stato opportuno mettere un mgt a valle di quello attuale... :blink:<_< )

Se non arrivo troppo tardi a casa, vorrei provare a staccare le uscite del rele e ricollegare il pressostato, per vedere se il mgtdiff salta (quindi pompa KO).

Mi sono rassegnato a tirare fuori la pompa comunque cosi svelerò anche l'arcano monofase-trifase... ma questo solo nel week end.

grazie per l'infinito supporto...

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Ma la domanda iniziale è: la linea ora è monofase o è trifase?

Se la linea è monofase quel MGTD non va bene!

Passi per la funzione MGT, che comunque dovrebbe essere cablata in modo differente. Ma assolutamente il differenziale non va bene. Se la linea è monofase quel differenziale deve intervenire sempre.

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La linea è trifase (sono testardo :rolleyes: e ieri sera ho testato anche con il cercafase 1+1+1+N).

A valle del mgtd c'è "l'impianto" per la pompa (teleruttore e rele ) e l'impianto per l'illuminazione e le prese del box controllato da un mgt da 10A (alimentato solo da L+N quindi monofase).

Non chiedetemi come e chi lo ha progettato o eseguito...oramai...è passato :lol:

Perchè le giornate non durano 36 ore (24 di luce) cosi non dovrei aspettare il week end per proseguire con le verifiche ? :)

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Messaggio #1

La pompa sommersa dovrebbe essere 220v monofase: ci sono 2cavi +1giallo/verde.

Finalmente la certezza al messaggio #21

La linea è trifase

Sempre dal medesimo messaggio:

A valle del mgtd c'è "l'impianto" per la pompa (teleruttore e rele ) e l'impianto per l'illuminazione e le prese del box controllato da un mgt da 10A (alimentato solo da L+N quindi monofase).

Bene anzi, male, anzi no: malissimo! :)

Stando così le cose il MGTD quadripolare, se fa onestamente il suo lavoro, deve intervenire sempre. Perchè? Perchè le fasi son sbilanciate e circola corrente nel neutro.

Tutte le utenze monofasi devono essere derivate a monte del differenziale quadripolare.

Modificato: da Livio Orsini
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Del_user_127832
Tutte le utenze monofasi devono essere derivate a monte del differenziale quadripolare.

Scusa Livio, ma non capisco perchè affermi ciò!

Stando così le cose il MGTD quadripolare, se fa onestamente il suo lavoro, deve intervenire sempre. Perchè? Perchè le fasi son sbilanciate e circola corrente nel neutro.

Ma il neutro fa parte dei conduttori attivi che passano nel toroide, la sua corrente viene quindi vettorialmente considerata alla stregua di quelle di fase.

Il problema nascerebbe se con un differenziale tripolare alimentasse a valle di esso, carichi monofase con neutro prelevato a monte del differenziale stesso.

(però è tardi e sono molto stanco, e poi tra 4 ore devo già alzarmi :o, quindi chideo venia se avessi scritto cavolate... )

Modificato: da Attilio Fiocco
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Scusa Livio, ma non capisco perchè affermi ciò!

Se c'è uno squilibrio >Id il differenziale deve intervenire, altrimenti non sevirebbe a nulla.

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Visto la confusione che regna nel tuo impianto, e tu che non sei in grado (perché non è il tuo mestiere) di fare a nuovo il tuo impianto – il mio parere è di chiamare un bravo elettricista. :blink:

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