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Novità Wi-fi


maxissimo76

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del_user_56966
Le mie informazioni sono apprese durante una presentazione, una volte provate sul campo protrò dirvi effetivamente come funzionano. Comunque l' azienda è sicura del suo prodotto e ovviamente la prima certificato per poterlo immetere sul mercato e anche brevettato per 10 anni a livello europeo.

Non credo abbiamo fatto tutta questa ricerca e investimento per niente.

In maniera indistinta dal marchio e dall'azienda, se si parla di nuove tecnologie il mercato è pieno di prodotti di questo tipo!

il prodotto è "nuovo" vale anche per chi lo introduce!

Comunque ovviamente sempre meglio il filo ma in casi di necessità perché non usare un prodotto che può facilitare il nostro lavoro?

certo se l'affidabilità è la stessa o similare non ci sono problemi, ma per quanto si intuisce dai discorsi qua sopra, non mi pare che vi sia la stessa affidabilità?

la gestione dei sensori delle fotocellule è stata gestita con principi dei sensori antifurto, salvo che nei sistemi antifurto non ci sono parti in movimento che possono causare

danni a cose e persone!?... :blink:

Ovviamente nel rispetto della sicurezza. Mi sembra inutile "demonizzare" senza provare.

fare un accenno tecnico alle tue affermazioni non vuol dire demonizzare, certo, prova pure e facci sapere come funziona magari dopo almeno un paio di anni cosi ci

racconti anche come la prende il cliente quando non apre più il cancello perché si è scordato di cambiare le batterie alla fotocellula... :lol:

Il termine wifi ovviamente e per indicare senza fili e non c'entra niente con il sistema senza fili LAN ma per mettere in evidenza all'affidabilità del sistema wi (wireless) fi (fidelty) da Wikipedia.

ERRATA CORRIGE il termine WI-FI intende uno standard ben preciso per indicare un sistema senza fili devi pronunciare solo Wireless,

anche il WI-FI è un sistema wireless (senza filo) ma indica uno standard ben preciso e dire che una fotocellula utilizza lo standard WI-FI senza che lo sia realmente

e forviante oltre che tecnicamente errato!

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Le sicurezze sono trattate dalla normativa allo stesso modo, coste o fotocellule uguali sono. Infatti se il discorso di Veronica sul tempo x+1 della fotocellula è valido anche sulla costa, perchè se la parte radio non funziona appena dopo il check la costa trovando un ostacolo non farebbe fermare il cancello e sarebbe molto pericoloso perché il cancello è già arrivato addosso all'ostacolo. Ora visto che la costola è già prodotta e certificata dal 2008 non vedo che differenza ci dovrebbe essere nelle fotocellule. Sul discorso nome WiFi ti do ragione, ma alla presentazione tra 50 elettricisti solo uno a chiesto se aveva a che fare con wifi LAN. Credo sia una scelta di marketing per differenziarsi dal concetto wireless poco affidabile. Sono scelte solo il mercato ci saprà dire se hanno avuto ragione o no.

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del_user_56966

Per quanto sopra, ti dirò chi vivrà vedrà... :lol:

Credo sia una scelta di marketing per differenziarsi dal concetto wireless poco affidabile. Sono scelte solo il mercato ci saprà dire se hanno avuto ragione o no.

Per questo direi che chi dice che il wireless è meno affidabile del WI-FI non ci capisce proprio nulla... il telecontrollo normalmente è affidato al Wireless su banda riservata

non al WI-FI visto che proprio il fatto che lo standard si utilizza in banda libera di base non si può garantire nulla!

Inoltre se come dici tu un azienda spaccia un prodotto per una tecnologia diversa solo per motivi di marketing mentre il prodotto è diverso da quanto affermato

da subito una cattiva impressione .... :senzasperanza:

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Aleandro ho detto "credo", non sono l'azienda se vuoi sapere perché hanno scritto wifi chiama in azienda e chiedi al responsabile marketing. comunque per l'uomo comune non esperto di informatica ( la maggiorparte degli elettricisti e Fabbri) wifi = senza fili quindi tutto sto casino io non lo vedo, infatti tutti sono interessati al prodotto. A quanto si diceva alla presentazione l'azienda a quasi completato il preorder del primo lotto.

Infondo la cosa importante e che funzioni come cavolo si vuole si chiama.

Modificato: da frankshark
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Infatti se il discorso di Veronica sul tempo x+1 della fotocellula è valido anche sulla costa, perchè se la parte radio non funziona appena dopo il check la costa trovando un ostacolo non farebbe fermare il cancello e sarebbe molto pericoloso perché il cancello è già arrivato addosso all'ostacolo. Ora visto che la costola è già prodotta e certificata dal 2008 non vedo che differenza ci dovrebbe essere nelle fotocellule
.

Anche una nota casa automobilistica deve aver fatto lo stesso ragionamneto fatto salvo poi fare una campagna richiami a livello MONDIALE,

per come la vedo il rischio costa con Fc tradizionale è bassissimo in quanto trattasi di funzionamento in emergenza che per sua definizione non dovrebbe mai intervenire se non nelle situazioni di criticità (raramente).

Nella Fc il funzionamento è la condizione normale quindi.....

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Veronica tu dici fc via filo e costa via radio? anche così il discorso non cambia, perché le sicurezze devono essere sempre sicuramente funzionanti indipendentemente. Infatti montando un cancello anche con solo le coste lo avrei comunque a norme e quindi con la massima sicurezza. Quindi la costa via radio certificata e sicura come una fotocellula

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ah ecco seguivo in silenzio la discussione e non riuscivo a capire perchè veniva utilizzata la tecnologia WiFi per la tramissione radio Non giustificavo i costi e non capivo nemmeno perchè era necessario un WiFi per trasmettere lo stato di qualche contatto.

Adesso abbiamo chiarito che di WiFi non c'è nulla ma come dice Aleandro è una comunicazine Wireless che in termini di costo e di semplicità torna con la funzione che deve svolgere.

In effetti la cosa è fuorviante, almeno per me, se un installatore mi propnesse un cancello WiFi io cercheri di collegarlo a un acces point....

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del_user_56966
se un installatore mi propnesse un cancello WiFi io cercheri di collegarlo a un acces point....

:thumb_yello::lol:

quello se vuoi lo puoi sempre fare ma devi installare un serio controllo accessi che utilizza un convertitore WI-FI Standard e

poi lo telecontrolli (supervisione, comando e configurazione) tramite Access Point dal tuo impianto di casa!

la connessione alla LAN è quel "piccolo particolare" che i normali sensori wireless normalmente non hanno... :lol:

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del_user_56966

In ogni caso penso si capisca che la tecnologia mi piace, ma mettere le batterie al posto dell'alimentazione fissa mi sembra

molto controproducente, introduce una manutenzione accessoria che io eviterei volentieri al cliente!

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Certo montare un cancello wireless su un impianto predisposto è stupido, ma se ti trovi con delle belle colonne di pietra senza predisposizione e chiedi al cliente se preferisce se gliele buchi per mettere il filo o devi cambiare le batterie stilo alcaline normali ogni tre anni. Secondo te cosa risponde?

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Maurizio Colombi
Secondo te cosa risponde

Secondo me risponde: "Ogni tre anni????????? ma è sicuro?"

E si riparte dalla prima risposta! :lol:

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del_user_56966
Secondo te cosa risponde?

che sto raccontando una fregnaccia... :lol:

l'uso corretto di una fotocellula richiede un periodo di accensione pari a minimo 30" in apertura e 30" chiusura,

quindi ogni volta che si attiva il cancello si "accende" il dispositivo per almeno 60" + tutte le trasmissioni RF del caso

in questo caso anche con uso saltuario avresti un consumo molto elevato rispetto ai normali dispositivi Wireless se poi il cancello

è utilizzato in modo intensivo la durata è proporzionale, ovvero se le batterie sono date per numero aperture allora il dato è corretto

in caso contrario è solo un dato non veritiero...

metti che le batterie possano durare per 2190 aperture/chiusure ovvero due volte al giorno per 3 anni,

se già le aperture fossero quattro la durata si dimezza a 18 mesi, se come nella realtà le aperture sono molteplici al giorno come in un condominio

villette a schiera con ingresso comune, famiglie numerose saresti fisso a cambiar batterie... :rolleyes:

Modificato: da Aleandro2008
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Quindi gli buchi le belle colonne in pietra.

Allora stamattina ho mandato una mail al titolare della azienda in questione, visto che alla presentazione ce l'aveva lasciata, chiedendogli il funzionamento preciso delle sicurezze. La girata al tecnico di competenza che mi ha risposto stasera, con il cancello in movimento il polling tra fc e master e di 200ms.

La durata dei 3 anni e calcolata con 20 aperture al giorno.

Aleandro non lo devi usare per forza non c'è scritto da nessuna parte, è una possibilità in più ben venga sai che c'è a te sfruttarla come si deve nelle giuste occasioni.

Basta dare le giuste informazioni al cliente che può fare la scelta più giusta per se.

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ma se ti trovi con delle belle colonne di pietra senza predisposizione e chiedi al cliente se preferisce se gliele buchi per mettere il filo o devi cambiare le batterie stilo alcaline normali ogni tre anni. Secondo te cosa risponde?

risponde se anche il motore necessita di batterie :superlol: battutaccia a parte , l'alimentazione deve essere portata e qualcosa si dovrà pur fare

il cancello in movimento il polling tra fc e master e di 200ms

:rolleyes: torniamo al bidirezionale ed i conti iniziano a tornare,

La durata dei 3 anni e calcolata con 20 aperture al giorno.
on il cancello in movimento il polling tra fc e master e di 200ms.

ipotizzare che il movimento durerà 1 minuto tra apertura e chiusura comporta:

20 al giorno sono 20 minuti cioè 1200 secondi quindi la trasmissione resta attiva per 1/5 del tempo cioè 240 secondi= 4 minuti/giorno

4*365*3=4380minuti /60=73 ore adesso basterebbe sapere assorbimento in funzionamento della Fc (25mA?)

sommare il consumo a riposo ( altri 26207 minuti in cui la Fc è accesa e qualcosa consumerà...)

trovarsi un coefficente di declassamento per la stagione fredda (le alcaline perdono capacità a temperature basse)

e calcolare quante batterie si devono inserire...

.

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del_user_56966
Basta dare le giuste informazioni al cliente che può fare la scelta più giusta per se.

Per cominciare le informazioni corrette diamole qui, tu imposti il topic sulla trasmissione saltuaria e poi ti correggi con 200 mS?... :blink:

parli di WI-FI e poi si scopre che è wireless...

non è che da ultimo si scopre stavamo parlando di un idromassaggio... :lol:

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Rispondo ad alcune questioni....

Un altro piccolo particolare...

si parla di WI-FI è poi si accenna alla frequenza 868 MHz, non mi risulta

che questa frequenza sia ad oggi utilizzata nello standard WI-FI... blink.gif

non è che ti confondi col semplice Wireless?

il termine wi-fi è commerciale è serve per distinguere il tutto dal prodotto chiamato wireless(fotocellula rx filare e tx a batteria). sulle scelte dei nomi chi meglio della direzione potrà rispondere

Non ci sono tempi cechi nella gestione. Dovrebbe funzionare così: cancello chiuso e fermo, ogni tot tempo c' è un controll delle sicurezze ( ma non è importante), nel momento che aziono il cancello il Master wifi (ricevitore nella centrale) interroga tutte le sicurezze che se rispondono da l'ok all'avvio del cancello, quindi sicurezze attive il cancello parte se no resta fermo. Con il cancello in movimento appena una fotocellula viene interrotta o una costa toccata la sicurezza trasmette al Master il "pericolo" e quindi la corsa viene interrotta. Spero di aver spiegato per bene la procedura.

funziona cosi..i tempi di intervento a mio parere sono paragonabili a quelli di un impianto tradizionale dato che la velocità di trasmissione dell'impulso radio è quasi immediata. L'unica vera variabile rispetto al filare è la trasmissione radio ma viene sempre eseguito in check prima di ogni movimentazione e alla fine dell'apertura(test elettrico sicurezze), quindi il rischio che qualcuno di voi evidenzia è limitato ad un possibile guasto durante la manovra(quante possibilità ci possono essere????) quasi quasi è più sicuro di gran parte di impianti filari di vecchia generazione che magari hanno una fotocellula impallata che rimane inserita anche se non vi è il segnale del trasmettitore(col cancello che ti piomba addosso).

l'uso corretto di una fotocellula richiede un periodo di accensione pari a minimo 30" in apertura e 30" chiusura,

quindi ogni volta che si attiva il cancello si "accende" il dispositivo per almeno 60" + tutte le trasmissioni RF del caso

in questo caso anche con uso saltuario avresti un consumo molto elevato rispetto ai normali dispositivi Wireless se poi il cancello

è utilizzato in modo intensivo la durata è proporzionale, ovvero se le batterie sono date per numero aperture allora il dato è corretto

in caso contrario è solo un dato non veritiero...

metti che le batterie possano durare per 2190 aperture/chiusure ovvero due volte al giorno per 3 anni,

se già le aperture fossero quattro la durata si dimezza a 18 mesi, se come nella realtà le aperture sono molteplici al giorno come in un condominio

villette a schiera con ingresso comune, famiglie numerose saresti fisso a cambiar batterie... rolleyes.gif

l'impianto e espressamente venduto per uso residenziale e viene certificata una durata di circa 3 anni con un cancello che fà al massimo 10 aperture al giorno. se lo si monta in un cancello che fà 200 aperture al giorno sono cavoli di chi l'ha installato...sicuramente non lo consiglia la casa madre.

l'assorbimento delle fotocellule è di 5 microampere per il ricevitore e 2 microampere per il trasmettitore in standby, L'assorbimento massimo è in milliampere (quando l'anta è in funzione).

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Le sicurezze sono trattate dalla normativa allo stesso modo, coste o fotocellule uguali sono. Infatti se il discorso di Veronica sul tempo x+1 della fotocellula è valido anche sulla costa, perchè se la parte radio non funziona appena dopo il check la costa trovando un ostacolo non farebbe fermare il cancello e sarebbe molto pericoloso perché il cancello è già arrivato addosso all'ostacolo. Ora visto che la costola è già prodotta e certificata dal 2008 non vedo che differenza ci dovrebbe essere nelle fotocellule. Sul discorso nome WiFi ti do ragione, ma alla presentazione tra 50 elettricisti solo uno a chiesto se aveva a che fare con wifi LAN. Credo sia una scelta di marketing per differenziarsi dal concetto wireless poco affidabile. Sono scelte solo il mercato ci saprà dire se hanno avuto ragione o no.

il principio di funzionamento in effetti è simile se non identico a quello della costa già in commercio.

sulla polemica sui nomi confermo che al momento le domande dei clienti sono altre,sicuramente sono più preoccupati che funzioni correttamente che non che il nome non sia eventualmente corretto tecnicamente :lol:

Modificato: da nomore
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del_user_56966

il termine wi-fi è commerciale è serve per distinguere il tutto dal prodotto chiamato wireless(fotocellula rx filare e tx a batteria). sulle scelte dei nomi chi meglio della direzione potrà rispondere

Dovremmo dire a quel commerciale che il termine WI-FI è brevettato a livello internazionale e non è utilizzabile per apparati non conformi allo standard... ;)

inoltre questo crea confusione sul mercato abbinando un prodotto a uno standard quando poi non lo possiede..!

quindi il rischio che qualcuno di voi evidenzia è limitato ad un possibile guasto durante la manovra

la valutazione era sul fatto che il rischio comunque esista!

quante possibilità ci possono essere???

secondo me abbastanza per non poter rispondere in giudizio alla 626!

l'assorbimento delle fotocellule è di 5 microampere

Allora la novità è questa... :lol:

se il progettista riesce a far assorbire alle fotocellule in funzione dei microamper, qui sta la vera novità!!

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avrà pure dovuto seguire una pratica di omologazione, la ditta produttrice avra pure dovuto realizzare una procedura per ottenere le specifiche autorizzazioni per liberalizzarne la vendita..........o no!

E allora, non ce ne può fregare di meno che questo prodotto sia sicuro o no, che le batteria durino un ora o un secolo che abbia 10 nanosecondi o 10 ore di periodo buio........noi andiamo ad installare un prodotto regolarmente in vendita attraverso i canali convenzionali e che ha un regolare certificato di apprvazione di un regolare ente preposto a tale scopo.

O NO ?

i prodotti venduti dalla ditta di produzione sono certificati da tutte le normative vigenti, questo non toglie che l'installatore deve emettere obbligatoriamente una propria certificazione dell'impianto....

a7 La dichiarazione di conformità dell’impianto

La dichiarazione di conformità è il documento attraverso il quale il costruttore (ripetiamo che si tratta in

questo caso dell’installatore) della chiusura automatizzata dichiara che la macchina (porta/cancello) è conforme

a tutti i requisiti essenziali delle Direttive che la riguardano. Ma quali sono queste direttive ? Normalmente si tratta

della Direttiva Macchine (98/37/CE), della Direttiva EMC (89/336/CE) e della Direttiva BT (73/23/CE) e delle loro

successive modifiche.

Non va ovviamente confusa questa dichiarazione, con la dichiarazione di conformità di un impianto elettrico prevista

dalla legge 46/90. Il cancello elettrico non fa parte dell’impianto elettrico e non ricade nella legge 46/90.

E’ chiaro comunque che l’installatore/costruttore firmando la dichiarazione si assume delle responsabilità sulla sua

esecuzione, responsabilità che si estendono anche nel tempo a patto che gli interventi successivi sulla chiusura

automatizzata siano eseguiti da personale qualificato secondo le indicazioni del costruttore.

Il contratto tra installatore e cliente è un contratto d’appalto regolato dall’articolo 1667 del Codice Civile, il quale prevede

che il cliente possa mettere in atto azioni contro l’installatore, per difformità e vizi dell’opera, entro due anni dal giorno

della consegna dell’opera.

Un altro aspetto molto importante riguarda la qualifica delle persone che rilasciano la dichiarazione di

conformità. Il DPR 459/96, che recepisce la Direttiva Macchine, non prevede alcun tipo di abilitazione per questo.

E’ palese che, se per l’installazione del cancello fosse necessario intervenire sull’impianto elettrico esistente, ad esempio

per l’allacciamento alla rete con posa di cavi, allora sarebbe indispensabile l’abilitazione dell’impresa ai sensi della legge

46/90.

La firma della dichiarazione di conformità autorizza l’installatore ad apporre sul cancello la marcatura .

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in risposta ad Aleandro, quello che dici riguardo alla legge 626 a mio parere non è corretto...nel senso che la fotocellula in questione in realtà funziona come una comune fotocellula e quindi ha il vizio del guasto come una qualsiasi fotocellula. è ovvio che se il cancello ti viene addosso e meccanicamente è a posto,non ci sono dubbi che la responsabilità passa all'installatore in quale si rivale sulla ditta costruttrice, ma i sistemi di controllo sono tali da preferirlo a mio parere ad un vecchio impianto tradizionale.

i controlli sono:

ogni tot verifica delle sicurezze

ad ogni azionamento verifica delle sicurezze

ad ogni fine apertura verifica elettrica delle sicurezze

in ogni momento verifica dello stato delle batterie

inoltre vi è segnalazione sonora e con lampeggiatore dello stato delle batterie....quindi l'installatore deve informare il cliente che a determinate segnalazioni sonore corrisponde un determinato problema di batteria...

....senza contare che la qualità della fotocellule è a mio parere buona.

quindi stà all'installatore fidarsi oppure no. gran parte lo utilizzeranno solo per situazioni particolari, non credo abbia un utilizzo diffuso sostitutivo di un impianto filare anche perchè più costoso.

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Visto che in un post precedente veniva citata la definizione WiFi indicata su wikipedia riporto il paragrafo completo che cambia completamente il significato alla definizione

Wi-Fi, abbreviazione di Wireless Fidelity, è un termine che indica dispositivi che possono collegarsi a reti locali senza fili (WLAN) basate sulle specifiche IEEE 802.11. Un dispositivo, anche se conforme a queste specifiche, non può utilizzare il logo ufficiale Wi-Fi se non ha superato le procedure di certificazione stabilite dal consorzio Wi-Fi Alliance (Wireless Ethernet Compatibility Alliance), che testa e certifica la compatibilità dei componenti wireless con gli standard 802.11x (della famiglia 802.11). La presenza del marchio Wi-Fi su di un dispositivo dovrebbe quindi garantirne l'interoperabilità con gli altri dispositivi certificati, anche se prodotti da aziende differenti.

é vero si tratta di Wireless Fidelity ma dev'essere conforme a uno standard e soprattutto dev'essere certificato

Peccato l'idea sarà sicuramente valida, non sono installatore e non posso giudicare, ma perchè rischiare di squalificare tutto presentandosi in modo così confuso.

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Visto che in un post precedente veniva citata la definizione WiFi indicata su wikipedia riporto il paragrafo completo che cambia completamente il significato alla definizione

Wi-Fi, abbreviazione di Wireless Fidelity, è un termine che indica dispositivi che possono collegarsi a reti locali senza fili (WLAN) basate sulle specifiche IEEE 802.11. Un dispositivo, anche se conforme a queste specifiche, non può utilizzare il logo ufficiale Wi-Fi se non ha superato le procedure di certificazione stabilite dal consorzio Wi-Fi Alliance (Wireless Ethernet Compatibility Alliance), che testa e certifica la compatibilità dei componenti wireless con gli standard 802.11x (della famiglia 802.11). La presenza del marchio Wi-Fi su di un dispositivo dovrebbe quindi garantirne l'interoperabilità con gli altri dispositivi certificati, anche se prodotti da aziende differenti.

é vero si tratta di Wireless Fidelity ma dev'essere conforme a uno standard e soprattutto dev'essere certificato

Peccato l'idea sarà sicuramente valida, non sono installatore e non posso giudicare, ma perchè rischiare di squalificare tutto presentandosi in modo così confuso.

ovviamente è compatibile con altri dispositivi apricancello.

Sulla questione nome proverò a chiedere se vi è un vizio di forma oppure se è tutto ok :thumb_yello: anche se mi sembra di capire che non può utilizzare il logo ufficiale, non il termine.....

Modificato: da nomore
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del_user_56966
quello che dici riguardo alla legge 626 a mio parere non è corretto...

Vedi c'è una cosa che il giudice verifica prima di emettere la sentenza rispetto a un problema di sicurezza,

ovvero se la persona preposta (chiunque "a cascata", installatore, fornitore, progettista.. ecc..) pur conscio che esisteva

un pericolo a fatto di tutto per evitare un probabile incidente in gergo si chiama "la regola del buon padre di famiglia"

se solo esiste la possibilità che un incidente sia evitato per un fattore noto prima che questo si verifichi la certificazione della ditta non viene ritenuta sufficiente

a garantire l'installatore che già conosceva il tipo di meccanismo le le sue carenze progettuali qui pubblicamente dichiarate (sempre che siano come riportato sopra!)!

In tal caso la regola della "Buona Fede" dell'installatore non può più essere applicata!

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edi c'è una cosa che il giudice verifica prima di emettere la sentenza rispetto a un problema di sicurezza,

ovvero se la persona preposta (chiunque "a cascata", installatore, fornitore, progettista.. ecc..) pur conscio che esisteva

un pericolo a fatto di tutto per evitare un probabile incidente in gergo si chiama "la regola del buon padre di famiglia"

se solo esiste la possibilità che un incidente sia evitato per un fattore noto prima che questo si verifichi la certificazione della ditta non viene ritenuta sufficiente

a garantire l'installatore che già conosceva il tipo di meccanismo le le sue carenze progettuali qui pubblicamente dichiarate (sempre che siano come riportato sopra!)!

In tal caso la regola della "Buona Fede" dell'installatore non può più essere applicata!

se sei convinto che un prodotto che ha superato tutti i test a livello di normative sicurezza e che quindi può essere installato senza problemi dall'installatore, il quale può utilizzare la certificazione del prodotto nella certificazione dell'impianto,abbia delle palesi carenze progettuali come tu sostieni, allora non vedo perchè ne continui a parlare come se si volesse dimostrare che è un prodotto destinato a creare gravi problemi alla salute di chi frequenta gli automatismi.Fai un esposto alla magistratura....che questo prodotto nuoce gravemente alla salute...fa nulla che poi gli installatori cerchino di LESINARE sugli impianti risparmiando proprio sulle sicurezze.

La serie di test che effettua il sistema, lo rende di gran lunga più sicuro di gran parte dei sistemi attualmente installati.

Occupandomi giornalmente di problematiche su impianti, queste generalmente sono causate quasi sempre da installazioni non corrette o da materiale vecchio e malfunzionante, nonchè da impianti filari realizzati in maniera scadente(giunte precarie in pozzetti) nonche chiaramente fuori dalle norme standard di installazione.

ovviamente rimane il vizio del guasto singolo, guasto che può accadere con qualsiasi dispositivo.

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