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Interruttore Differenziale Impianto 4,5kw


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Ho richiesto cambio potenza da 3 a 4,5KW e dopo un paio di mesi il salvavita ha iniziato a saltare spesso verso le 6.00 di mattina, e talvolta acnhe durante la giornata.

Il salvavita salta anche staccando alcune zone dal quadro, ma non salta se le stacco tutte lasciando solo il salvavita.

Ora ho installato un 25A standard BTicino. Mi chiedevo se devo installare un differenziale resistente ai disturbi e se installare da 40A oppure continuare con 25A.

Grazie

Daniele

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  • del_user_56966

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Del_user_23717
Mi chiedevo se devo installare un differenziale resistente ai disturbi e se installare da 40A oppure continuare con 25A.

Potrebbe essere la soluzione al problema, data la puntualità....

Però vista la descrizione del problema, penso che sarebbe il caso di dare un' occhiata all' impianto... un' aumento di potenza equivale ad un' aumento di corrente transitante nell' impianto, e bisognerebbe escludere eventuali problemi di isolamento...

Per il discorso 25A o 40A, non cambia niente sostanzialmente.. 4,5 kW corrispondono a circa 22A, l'importante è che la taglia del differenziale sia superiore alla taglia dei magnetoremici a valle di esso, nel caso sia un differenziale puro...

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Il salvavita salta anche staccando alcune zone dal quadro, ma non salta se le stacco tutte lasciando solo il salvavita.

probabilmente il guasto è a valle degli interruttori che stacchi per ultimo.

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Controlla che non ti abbiano invertito fase e neutro sul contatore, comunque come dice Attilio il guasto è sull'impianto elettrico,

non hai indicato la sensibilità del salvavita ed il potere d'interruzione (sono indicati sul fronte KA...... e Idn.... )

Saluti

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del_user_56966

Direi che mancano un pò di dati:

Salvavità non è un termine corretto...

Servirebbe sapere se si tratta di:

Magnetotermico differenziale

Differenziale puro

ecc..

Poi il dato essenziale (che non è riportato) è la sensibilità ovvero la corrente differenziale per cui è dichiarato?

Alen

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del_user_56966

Per correttezza il termine goliardico salvavita risale agli anni 90 e veniva attribuito ai differenziali

con correnti di scatto fino a max 30 mA, per far capire ai clienti la differenza tra un interruttore magnetotermico

e il nuovo oggetto del desiderio per cui dovevano spendere la cifra richiesta !! ;)

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Del_user_23717

Salvavita è il nome corretto (in quanto trattasi del nome commerciale) se parliamo di BTicino, ma anche in questo caso sempre di differenziale si tratta...

Comunque ripeto quanto anche ribadito da Mauro555, ci sarebbe da dare una controllata all' impianto...

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Scusate la mancanza di informazioni, ma la fretta...

Ho un interruttore differenziale puro Bticino G723/25AC 25A 0,03.

I magnetoterminci a valle sono max 16A.

Staccando tutte le zone tranne cucina e antifurto non salta.

Una qualsiasi combinazione cucina+antifurto+un'alta zona a scelta salta (spesso la mattina verso le 6) e a volte verso tardo pomeriggio o sera (21 circa).

Escludendo i fantasmi, ho ordinato un Bticino G723/25AH, sperando che il guasto si risolva...

Grazie mille dei consigli

Daniele

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Salvavita è il nome corretto (in quanto trattasi del nome commerciale) se parliamo di BTicino,

E' un nome commerciale.

Come Hag, Coca Cola, Tampax,...

Tra l'altro un po' ingannevole.

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Del_user_23717

Se BTicino avesse chiamato il differenziale "cucuzza", avremmo detto: "Ho un Cucuzza dell BTicino che mi scatta ogni mattina alle 6" non lo trovo così scandaloso (anche se probabilmente ingannevole) se si chiama il differenziale della BTicino Salvavita, del resto per quel costruttore quello è il suo nome commerciale.

Quando mi capita di installarne, e dico al tipo "[...] quì è meglio mettere un differenziale..[...]" quello mi guarda male, specie quando gli dici il prezzo... e ti dice: e che è?? E allora tu gli dici.... "si insomma, il salvavita...", anche se non gli stai montando un BTicino.

Ormai è un discorso di cultura, anche se sbagliatissimo, ormai l'intera popolazione lo conosce come SALVAVITA, è come tutti quei nomi di produttori che sono poi diventati il nome di ciò che vendevano... Ferodo, Vortice, Carrier.... eccetera...

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del_user_56966

La definizione "perchè commercilamente ticino lo chiama Salvavità" non mi sembra "molto tecnica"...

Salvo questo prova a installare un "salvavita" con protezione che superi la corrente differenziale massima di 30 mA

penso che in caso di incidente ti porti diritto nel penale!

Riguardo al problema dello scatto indesiderato, si deve considerare la somma

delle correnti di dispersione dei singoli rami , la cui sommatoria porta allo scatto delo stesso!

Quindi prima di sostituire il differerenziale si dovrebbe misurare le varie dispersioni a valle di ogni linea,

e quindi risolverle nel migliore dei modi, cambiare a caso gli interruttori senza una misura precisa del problema lo sposta solo....

Alen

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Del_user_23717
Salvo questo prova a installare un "salvavita" con protezione che superi la corrente differenziale massima di 30 mA

penso che in caso di incidente ti porti diritto nel penale!

Ma che c'entra??

Quello che sto dicendo ma che forse non hai capito, è che credo sia una lotta contro i mulini a vento sperare che l' utente comune chiami il differenziale col suo nome proprio... specialmente se c'è un costruttore che ha dato il nome commerciale di salvavita e lo stampa sui suoi interruttori, ancor di più uno si sente autorizzato a chiamrlo salvavita.

Poi, se la gente affibbia a quel nome forviante delle caratteristiche pseudo-miracolose, libera di portarselo pure in macchina o durante una scalata sul monte bianco...

...sarebbe semmai il caso di sensibilizzare gli utenti affinchè capiscano qual'è il ruolo e lo scopo del differenziale, nonchè i limiti tecnico-probabilistici di quest' ultimo.

Non dimenticate che comunque in parte il compito del differenziale è proprio quello, altrimenti perchè subordinargli la protezione addizionale dai contatti diretti??

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del_user_56966

Dal punto di vista tecnico ti posso dare ragione "fallo chiamare purè col nome più semplice"

ma dal lato pratico questo porta spesso ad installare in questi casi "cioè quando scatta" un differenziale superiore

come corrente di scatto a volte 0.1 A altre addirittura 0.3 A o addirittura ritardati, questi non possono essere chiamati salvavita

per il semplice motivo che il cuore umano sopporta al massimo una corrente di 30 mA e per tempo estramamente

ridotto (il tempo di scatto è una delle misure che andrebbero certificate con prova strumentale).

Quello che ti volevo appunto dire è che se non siamo precisi si può far cadere in errore chi non è esperto!

Poi ognuno può usare tutti i soprannomi che desidera!

Alen ;)

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Del_user_23717
ma dal lato pratico questo porta spesso ad installare in questi casi "cioè quando scatta" un differenziale superiore

come corrente di scatto a volte 0.1 A altre addirittura 0.3 A

Ok, ma se un tipo mi dice che gli scatta il differenziale, sarei un folle a sostituirglielo con uno di taglia maggiore finchè non stacca più...

Purtroppo è un problema di ignoranza...

- Ignoranza dell' installatore che monta un 30mA come generale d'appartamento-villa da 200mq...

- Ignoranza di chi monta un 300mA come unica protezione appartamento, perchè quelli più sensibili scattano...

Fra i due casi c'è di mezzo il mare, e la consapevolezza del perchè e del percome si installa (vada installato) un' interruttore differenziale.

per il resto concordo con te.

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questi non possono essere chiamati salvavita

per la verità bticino chiama salvavita tutti i suoi differenziali mentre in realtà nessuno andrebbe chiamato così :huh:

Salvo questo prova a installare un "salvavita" con protezione che superi la corrente differenziale massima di 30 mA

penso che in caso di incidente ti porti diritto nel penale!

Ma stiamo scherzando? allora le norme (Ma le abbiamo lette almeno una volta?) sono inutili? le bruciamo? scrivono solo stupidaggini?

ma dal lato pratico questo porta spesso ad installare in questi casi "cioè quando scatta" un differenziale superiore

come corrente di scatto a volte 0.1 A altre addirittura 0.3 A o addirittura ritardati

e non è proibito fare così, anzi può essere raccomandabile, purchè con le debite avvertenze, ma qui il discorso si fa lungo.....

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del_user_56966

Bravo penso che tra le norme "che intendi tu" e gli studi sul comportamento del cuore

al passaggio della corrente ci sia un pò di contraddizione.

Ora penso vengano prima le ragioni del cuore.. ;)

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Del_user_23717
e non è proibito fare così, anzi può essere raccomandabile, purchè con le debite avvertenze, ma qui il discorso si fa lungo.....

Attenzione a queste affermazioni, meglio completarle ed affrontare anche il discorso lungo, altrimenti qualcuno può pensare che davanti al differenziale che non sta più armato, ne mette uno di sensibilità minore ed ha risolto...

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del_user_56966

Solo a titolo culturale!

Pericolosità della corrente

La soglia di percezione della correnti elettrica nell'uomo è circa di 0.5mA in c.a. a frequenza industriale (f = 50÷60Hz) e di 2mA in c.c. Con intensità maggiori si producono nel corpo umano i seguenti effetti:

* tetanizzazione muscolare: i muscoli sottoposti ad una corrente alternata, subiscono une sequenza di stimoli elettrici; non riuscendo a contrarsi e rilassarsi con la frequenza della corrente, i muscoli restano contratti permanentemente. Tale circostanza è particolarmente grave quando un oggetto in tensione viene impugnato volontariamente, poiché la tetanizzazione paralizza i muscoli impedendone il rilascio; la massima corrente per la quale si riesce a lasciare la presa viene chiamata corrente di rilascio e si aggira sui 10÷30mA a f.i.

* blocco respiratorio: tetanizzazione dei muscoli respiratori quando il contatto interessa la regione toracico-polmonare. Comporta ipossia quindi danni al cervello dopo pochi minuti.

* Fibrillazione ventricolare: una corrente alternata sufficientemente elevata (>50mA) che interessi la regione toracica può provocare la perdita di coordinamento dei muscoli cardiaci, così il cuore non riesce più a pompare sangue causando ipossia e danni al cervello.

* Arresto cardiaco.

* Ustioni: dovuta ad elevati densità di corrente tra cute e conduttore in tensione, per effetto Joule, provoca elevante temperature per brevi periodi capaci di provocare gravi ustioni.

1. Limiti di corrente:

Si definisce soglia media di pericolosità:

I_p = I_0 + {{Q} \over \Delta t}

dove con Ip : corrente pericolosa e Δt: tempo di permanenza; questa individua il limite al di sotto del quale la corrente è percepibile ma non pericolosa; al di sopra di esso la corrente deve considerarsi potenzialmente pericolosa.

I parametri dell'equazione si possono assumere, a frequenza industriale:

I_0 = 10 \div 30 \, mA \setminus Q = 10 \, mAs.

2. Limiti di tensione:

Il corpo umano presenta prevalentemente un comportamento resistivo: la tensione U_p = R_u \cdot I_p che corrisponde alla corrente pericolosa è di difficile definizione perché la resistenza del corpo Ru può variare in un campo molto ampio, dipendendo da molteplici fattori quali i punti di contatto, l'estensione del contatto, la pressione, lo spessore della pelle e il suo grado di umidità. Si assume Ru < 2000Ω, per questo motivo non vengono ritenute pericolose tensioni sinusoidali con valore efficace U < 50V e tensioni continue con U < 120V, applicate per un tempo illimitato.

Una persona può venire a contatto con parti in tensione e quindi subire gli effetti del passaggio di corrente mediante contatto diretto oppure contatto indiretto. Quindi per evitare ciò si devo attuare delle contromisure imposte dalla norma vigente (norme CEI).

La protezione contro i contatti diretti si attuano prevenendo i contatti accidentali con le parti in tensione:

* isolamento delle parti attive con materiale isolante non removibile,

* involucri o barriere tali da impedire ogni contatto con le parti in tensione,

* ostacoli o distanziatori,

* interruttori differenziali ad alta sensibilità, con correnti differenziali di soglia di Is≤30mA

La protezione contro i contatti indiretti si realizza nei seguenti modi:

* messa a terra delle masse,

* interruzione automatica dell'alimentazione tramite interruttori automatici,

* doppio isolamento delle apparecchiature

* separazione elettrica

Schema riassuntivo degli effetti della corrente:

Valori di corrente Definizione Effetti

1-3 mA SOGLIA DI PERCEZIONE Non si hanno rischi o pericoli per la salute.

3-10 mA ELETTRIFICAZIONE Produce una sensazione di formicolio più o meno forte e può provocare movimenti riflessi.

10 mA TETANIZZAZIONE Si hanno contrazioni muscolari. Se la parte in tensione è stata afferrata con la mano si può avere paralisi dei muscoli, rendendo difficile il distacco.

25 mA DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE Si hanno a causa della contrazione di muscoli addetti alla respirazione e del passaggio di corrente per i centri nervosi che sovrintendono alla funzione respiratoria.

25-30 mA ASFISSIA La tetanizzazione dei muscoli della respirazione può essere tale da provocare la morte per asfissia.

60-75 mA FIBRILLAZIONE Se la corrente attraversa il cuore può alterarne il regolare fun

e dopo Bye Bye...

Ancora dubbi!! <_<

Alen

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Attenzione a queste affermazioni, meglio completarle ed affrontare anche il discorso lungo, altrimenti qualcuno può pensare che davanti al differenziale che non sta più armato, ne mette uno di sensibilità minore ed ha risolto...

Hai ragione. Nessuno deve credere che mettere questo o quello differenza non fa!

Tuttavia ora non me la sento di riscrivere ancora la trattazione: protezione da contatti indiretti, tensione di contatto, coordinamento con l'impianto di terra, protezione addizionale, etc etc.

Per altro ci dedico buona parte del mio lavoro quotidiano a questi argomenti.

E poi sono cose che dovrebbero essere arcinote....

Qualche anima più pia (e meno assonnata) di me, spero la farà e completi la trattazione.

Oppure con la funzione "cerca" trovi le discussioni ove tali argomenti sono già stati abbondantemente trattati....

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del_user_56966

Questi sono i dati reali su cui si basano le normative, altre non esistono..

Ma penso che come per le leggi, anche per le norme vi siano molte interpretazioni, e negli ultimo decennio

ne ho viste di tutti i colori, quindi la questione non mi sorprende affatto!

Continua a mettere differenziali da 0.3 A e magari ritardati, con i dovuti cartelli di avviso, speriamo che chi sta peressere

folgorato li legga prima!! ;)

Alen

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Quindi per evitare ciò si devo attuare delle contromisure imposte dalla norma vigente (norme CEI).

Certo.

Allora citami norma e articolo CEI in base al quale sarebbe vietato installare differenziali di Idn superiore a 30mA.

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Del_user_23717

alen, non essere così assolutistico, i differenziali esistono anche in impianti industriali, e in uno dei nostri blindo da 250A abbiamo uno scatolato impostato a 0,5A e con tempo di intervento che non ricordo in questo momento, pensi che siamo "fuori legge"??

Questo solo per specificare per chi non lo sapesse, che ci sono casi (un' abitazione civile solitamente non rientra in questi casi) in cui installare dei diff. da 30mA è tecnicamente impossibile, e quindi vale la legge del compromesso.

Oltre ai casi impossibili, ci sono poi altri casi più comuni in ambito civile, in cui non è affatto necessario usare il 30mA, e altri in cui sarebbe più opportuno usare un 10mA.

Modificato: da attilio fiocco
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alen, non essere così assolutistico, i differenziali esistono anche in impianti industriali, e in uno dei nostri blindo da 250A abbiamo uno scatolato impostato a 0,5A e con tempo di intervento che non ricordo in questo momento, pensi che siamo "fuori legge"??

Ma anche in ambito civile esistono casi in cui e possibile utillizzare differenziali da 300mA, 100mA etc etc

Non perché sia "impossibile" utilizzare il 30mA, ma perché non è "necessario".

Tra l'altro tutti questi differenziali sono trattati proprio nella norma dei differenziali ad uso civile!!!!!

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del_user_56966

Penso che siamo fuori concetto, si sta parlando di salvavita, penso che sappiate che i differenziali

messi protezione dei cavi o altro in ambito industriale e nel terziario non siano neppure da intendersi come

allineabili al concetto di "salvavita",

credo .. spero... :(

Alen

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