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Immunità Rinforzata


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Salve ragazzi scusate la latitanza dal forum , comunque vi leggo spesso; ma ora ho da porvi una domanda forse stupida per voi ma non per mè : precisamente la differenza tra interruttori differenziali di tipo S (selettivi) e quelli ad alta immunità qual'è?, sono la stessa cosa? dove posso trovare informazioni su tutte le categorie dei differenziali?

Grazie in anticipo per la disponibilità.

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la differenza tra interruttori differenziali di tipo S (selettivi) e quelli ad alta immunità qual'è?, sono la stessa cosa? dove posso trovare informazioni su tutte le categorie dei differenziali?
Nella review di Carlo, ovviamente..... ;)
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In sintesi:

Tipo A --> Selettivo ovvero con un ritardo all'intervento, utile per prevenire gli scatti intempestivi del generale in caso si voglia realizzare selettività orizzontale.

Tipo A [iR] --> Immunità Rinforzata, ovvero con una configurazione che resiste meglio agli scatti intempestivi dovuti a componenti sporche come quelle emesse da inverter

Ciao!

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Preciso solo che, mentre il tipo "S" (selettivo) è definito nelle norme di prodotto ed è perciò un termine comune a tutti i costruttori, per ciò che riguarda gli interruttori a "immunità rinforzata" o "altamente resistenti agli scatti intempestivi", non esiste ancora una classificazione nella norma di prodotto (tranne che in Austria ove assumono la denominazione tipo "G", con il simbolo della G in quadrato).

Si identificano, quindi, con le diverse denominazione commerciali dei Costruttori (HPI, APR, IR, K, G,.....)

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Volevo ringraziarvi per la solita disponibilità e professionalità con la quale rispondete alle domande.( scusatemi nuovamenta per il fatto che non vi abbia ringraziato subito ma ero in viaggio di nozze)

Grazie alla prossima.

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Del_user_127832

E' la selettività fra dispositivi collegati in parallelo (alimentazione comune, e uscite diversificate per i vari rami dell' impianto), la verticale c'è l'hai fra dispositivi collegati in cascata l'uno all' altro (dove l'uscita di uno diventa l'entrata dell' altro).

ciao

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Approfitto: Installando ad esempio un magnetotermico differenziale 16A 0,03 a valle del contatore che sarà lontano 5o MT dall'abitazione ( in modo da proteggere la linea) e installandone un secondo con le stesse caratteristiche nel centralino posto all'interno dell'abitazione, a monte dei magetotermici atti all sezionamento dell'impianto, in caso di dispersione scatteranno entrambi vero?, per ovviare all'inconveniente basta installare a monte del contatore un magnetotermico differenziale con I DELTA N meno sensibile (0,1), o comunque ne andrebbe installato uno selettivo?

GRAZIE.

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Del_user_127832
in caso di dispersione scatteranno entrambi vero?

Entrambi o uno dei due in maniera casuale.

Meglio ancora, si può dire che scatterà quello che per costruzione risulterà essere infinitesimamente più sensibile o infinetisimamente più rapido, in parole povere, lo scoprirai solo quando avrai una dispersione tale da farlo/i intervenire.

Premesso che, in buona parte dei casi, la protezione differenziale sul montante non sarebbe neanche necessaria;

Se proprio vuoi avere una selettività certa, il differenziale a monte deve essere per l'appunto selettivo (ritardato), il suo valore deve comunque essere coordinato con la resistenza di terra dell' impianto in questione, quindi in base ad essa, spingiti al limite minimo della sensibilità (maggiore Idn), in questo modo aumenti il delta fra i dispositivi e ti assicuri ancor meglio la selettività in caso di intervento.

Se poi riesci del tutto ad eleiminare il differenziale subito a valle del contatore, hai risolto i problemi di selettività (almeno per i guasti a terra!).

Ciao

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Grazie Attilio ma la necessità del differenziale a monte è subentrata solo perchè la linea montante prima di raggiungere l'inerno dell'abitazione , quindi prima di entrare a monte del differenziale in casa , attraversa delle derivazioni esterne dovi ci sono altre connessioni per l'illuminazione esterna.

Lì dove qualcunaltro (non io) non conoscendo l'impianto dovesse involontariamente tranciare i cavi montnti sarebbe pericoloso , ecco quindi la necessità del differenziale a monte. Premessa :la scelta della montante insieme alle altre linee non è mia l'ho trovato già così e moificare l'impianto sarebbe quasi impossibile.

Grazie .

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Del_user_127832

La tranciatura involontaria dei cavi, o l'intercettazione del tubo e dei relativi conduttori quando si fa un buco col trapano, non sono motivazioni dalle quali si evince l'obbligo di un interruttore differenziale a monte.

Semmai in questo caso, il problema è che tra inizio e arrivo montante, ci sono delle derivazioni con tanto di utilizzatori collegati (illuminazione) <_<.

ciao

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Grazie per la risposta Attilio ,ma , io parlo di eccesso di zelo in una situazione estrema , dove una qualunque persona, senza esperienza dovesse per assurdo tranciare i cavi e poi ivolontariamente (inconsapevolmente) toccarli, lì il suo corpo creerebbe una dispersione verso terra giusto e da quì la mia perplessità riguardo l'installazione del differenziale a monte.

Ciao.

Modificato: da switch
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poi ivolontariamente (inconsapevolmente) toccarli

E se tocca sia il neutro sia la fase????

Modificato: da Carlo Albinoni
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Dopo una riflessione , vi faccio un'altra domanda : i differenziali selettivi "S" dovrebbero fornire una protezione orizzontale , quindi se ho capito bene , unica alimentazione e poi le varie diramazioni dell'impianto, tipologia tipica degli impianti civili di normali abitazioni.

Nelle abitazione sarebbe necessaria la tempestività dell'interruttore differenziale, ma quello selettivo non dovrebbe offrire questa celerità (è la sua caratteristica).

E' giusto montare un interruttore magnetotermico differenziale di tipo "S" in un appartamento?

GRAZIE

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Del_user_127832

Premesso che esistono differenziali Selettivi per civile e terziario e per industriale, è anche vero che esistono differenziali con tempo di intervento e corrente differenziale regolabili, questo giusto per dire che devono esserci interruttori (o meglio relè) differenziali, per tutti i gusti e per tutti gli usi.

Il ritardo d'intervento di un selettivo, è comunque un ritardo in termini di centesimi di secondo, dipendente poi dal valore di Idn rilevata, e ad ogni modo, è un ritardo oggetto di specifiche da rispettare e di relative norme di prodotto (che non conosco).

Il differenziale selettivo, non può realizzare la protezione addizionale dai contatti diretti, se è questo che intendi, ma è anche vero che un differenziale selettivo normalmente non va montato come unica protezione contro guasto a terra per circuiti che alimentino prese di corrente fino a 16A, almeno in ambito civile.

saluti

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Grazie per la delucidazione Attilio, quindi deduco che la soluzione del relè differenziale di tipo "S" a livello d'impiantistica civile come unica protezione e per il problema delli scatti intempestivi non sia una delle più sicure, o sbaglio, alla prossima.

Modificato: da switch
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Del_user_127832

Partiamo dal presupposto che il differenziale lavora attivamente con l'impianto di messa a terra, quindi per non introdurre sulle masse tensioni pericolose (a seguito di guasti) per il corpo umano (50Vca in ambienti ordinari) il valore di Idn deve essere tale da fare intervenire l'interruttore data la Rt (resistenza dell' impianto di terra) specifica di quell' impianto.

Questo vuol dire che un differenziale selettivo da 100, 300, 500 mA può per valori idonei di Rt, svolgere tranquillamente il suo compito...

senonchè, per aumentare la sicurezza in determinati ambienti e per determinate connessioni, è stata introdotta la protezione addizionale verso i contatti diretti,

obbligo fondamentale per poterla garantire è il valore di Idn che il dispositivo deve avere, minore o uguale a 30mA,

quest' obbligo però riguarda come già detto solo alcuni punti dell' impianto, più che secondo norma andiamoci a logica:

1) Bagni, docce e aggiungo tutti i locali "umidi" tipo lavanderie, ecc..

2) Prese di corrente fino a 16A che alimentano utilizzatori mobili (phon, ferro da stiro, trapano, ecc..) a chi non è mai capitato di vedere spaccarsi con l'uso proprio o inproprio la guaina esterna/cordone di alimentazione di detti utensili? Il pericolo è trovarsi un giorno un conduttore del cordone senza isolamento con grande rischio di avercelò tra le mani.

3) Luoghi a maggior rischio di incendio

In ultimo, da ricordare, che i differenziali selettivi non sono la via preposta contro gli scatti intempestivi, per assolvere a questo compito, oltre alla suddivisione dei carichi sotto più differenziali, esistono appositi modelli chiamati anti perturbazione o altamente immuni ai disturbi, o come li si vuol chiamare, non sono selettivi e si trovano da 30mA.

ciao

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Carlo Albinoni
Il ritardo d'intervento di un selettivo, è comunque un ritardo in termini di centesimi di secondo, dipendente poi dal valore di Idn rilevata, e ad ogni modo, è un ritardo oggetto di specifiche da rispettare e di relative norme di prodotto (che non conosco).

Sì. I tempi di intervento dei selettivi fu fissato apposta per garantire la protezione dai contatti indiretti per reti sino a 230 V fra fase e terra così come stabiliti nella norma impianti.

Sia in TT che in TN, sia in un circuito terminale che in un circuito di distribuzione.

3) Luoghi a maggior rischio di incendio

Be' in questo caso è richiesto un differenziale con Idn non superiore a 300 mA, anche ritardato.

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Attilio ,la suddivisione dei diversi carichi sotto più differnziali come dici tù, in caso di dispersione e quindi di scatto del relè ,non avverrebbe lo stacco di tutti i differenziali in cascata?

Ciao

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Del_user_127832

Realizzare più linee (suddivisione di circuiti, quindi dei carichi collegati) vuol dire ridurre al massimo l'intervento "verticale", in modo tale che se un differenziale a monte deve esserci, lo si può mettere selettivo, a valle si avrà selettività orizzontale, per guasti a terra, interviene solo il differenziale del ramo guasto, altrimenti che senso avrebbe fare ciò! Il selettivo a monte per altro, impedisce che questi intervenga vanificando tutto il discorso "selettività".

Se invece hai due o più differenziali in cascata, di uguale Idn, sei soggetto a intervento random, dei dispositivi (sempre in caso di guasti o di scatti intempestivi), ho la sensazione che stiamo ripetendo cose già trite...

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Grazie Attilio , hai ragione sono cose già dette , ma quando si hanno dubbi professionali ( per quanto mi riguarda ) non è mai abbastanza.

Un'ultima cosa : a questo punto si potrebbe omettere il differenziale selettivo e sostituirlo con un interruttore magnetotermico?

Ciao

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